@smith
Beh, come detto, il marito non lo sa se non lo sa prima tutto il paese, ma la moglie non vuole che lo sappia il marito, e non lo vorrei neanche io, s.t. se è un "omo de cortello".
All'inizio di questa vicenda i tamponi li facevano a chiunque li richiedesse, veniva gente spaventata e chiedeva il tampone, e siccome in questo paese non si dice di no a nessuno, il tampone veniva fatto. In questo modo sono stati fatti molti tamponi un po' a casaccio, rallentando i risultati per la gente più a rischio e per la quale la tempestività dei risultati era più importante.
Io il "sospetto" che il virus sia entrato in Italia tramite una esercente ce l'ho, oppure che si sia diffuso tramite esercenti ce l'ho, perché queste sono "catene di trasmissione" che non vengono dichiarate. Può darsi benissimo che il paziente 0 sia stato diciamo un italiano che è tornato dalla Cina infetto, è andato da una esercente (cinese o non cinese non ha alcuna importanza) e da lì il virus s'è esteso a 50 altri uomini.
Andando a ritroso nella catena dei contagi, il paziente 0 non lo si troverà mai perché la catena è sempre interrotta in corrispondenza dell'esercente.
Se il contagio si fosse diffuso diciamo per le conversazioni al bar (o altro), col "censimento" dei frequentatori al bar dei pazienti contagiati si sarebbe trovato qualcuno che tornava dalla Cina. Invece non s'è trovato.
Avrai notato, inoltre, che nei primi tempi del contagio c'era una netta preponderanza di contagiati maschi rispetto alle femmine, e non credo che in Cina fosse avvenuto.
Il contagio a questo punto camminerà secondo le proprie dinamiche. Se anche tutti i puttanieri appendessero l'arnese al chiodo oggi, il contagio continuerebbe comunque.
Beh, come detto, il marito non lo sa se non lo sa prima tutto il paese, ma la moglie non vuole che lo sappia il marito, e non lo vorrei neanche io, s.t. se è un "omo de cortello".
All'inizio di questa vicenda i tamponi li facevano a chiunque li richiedesse, veniva gente spaventata e chiedeva il tampone, e siccome in questo paese non si dice di no a nessuno, il tampone veniva fatto. In questo modo sono stati fatti molti tamponi un po' a casaccio, rallentando i risultati per la gente più a rischio e per la quale la tempestività dei risultati era più importante.
Io il "sospetto" che il virus sia entrato in Italia tramite una esercente ce l'ho, oppure che si sia diffuso tramite esercenti ce l'ho, perché queste sono "catene di trasmissione" che non vengono dichiarate. Può darsi benissimo che il paziente 0 sia stato diciamo un italiano che è tornato dalla Cina infetto, è andato da una esercente (cinese o non cinese non ha alcuna importanza) e da lì il virus s'è esteso a 50 altri uomini.
Andando a ritroso nella catena dei contagi, il paziente 0 non lo si troverà mai perché la catena è sempre interrotta in corrispondenza dell'esercente.
Se il contagio si fosse diffuso diciamo per le conversazioni al bar (o altro), col "censimento" dei frequentatori al bar dei pazienti contagiati si sarebbe trovato qualcuno che tornava dalla Cina. Invece non s'è trovato.
Avrai notato, inoltre, che nei primi tempi del contagio c'era una netta preponderanza di contagiati maschi rispetto alle femmine, e non credo che in Cina fosse avvenuto.
Il contagio a questo punto camminerà secondo le proprie dinamiche. Se anche tutti i puttanieri appendessero l'arnese al chiodo oggi, il contagio continuerebbe comunque.