Discussione COVID19 e argomenti correlati

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Io penso ci siano le stesse probabilità facendo qualunque cosa, anzi le pay vedono anche meno persone in confronto ad altre professioni..

ALTRE CAZZATE?

Sono d'accordo con Jimbo. Una pay vede forse 5 o 6 clienti al giorno. Un dipendente della banca o delle poste quanti ne vede? O un insegnante chiuso in una classe con 20 o 30 ragazzi per un'ora alla volta, per 5 ore al giorno? O chi lavora in palestra?
Forse la pay è una delle categorie meno a rischio del virus (però è più a rischio di altre malattie)
 
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Per fare un esempio di quanto conti il segreto professionale:

Della persona contagiata a Roma sappiamo che:
a) Ha 53 anni;
b) Risiede a Torvaianica e così pure i suoi parenti;
c) Lavora al commissariato di Polizia di Spinaceto;
d) Ha un figlio che frequenta un istituto superiore a Latina;
e) Ha un altro figlio che frequenta l'Università di Tor Vergata;
f) Ha una figlia ventenne (che potrebbe essere il secondo figlio);
g) Era in malattia dal 25 febbraio;

E' chiaro che ha 50 colleghi che lo identificano con certezza, e allo stesso modo il figlio ha 20 compagni di classe che lo identificano con certezza.

Questa persona ha preso il contagio, presumibilmente, dalla figlia che l'ha preso a Milano dove s'è recata recentemente.

Ma immaginiamo invece che di professione fosse pornostar a tempo perso in incognito, e che avesse confidato la cosa al medico fidando della sua riservatezza, e spinto da un giusto scrupolo di tutela della comune salute: oggi si saprebbe tutto di lui perché il segreto in questi casi non esiste.

E allo stesso modo si saprebbe tutto della figlia se fosse stata a Milano come "esercente in tournée" e l'avesse raccontato "in segreto" al medico.
 
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Sto cazzo!
Ragazzi ok che una pay incontra 5/6 clienti al giorno che in confronto a un insegnante o uno che lavora in banca son pochi. Ma quest'ultimi mica limonano i clienti lol. Se per loro è un rischio per una pay è certezza di prendersi il virus. Per questo secondo me è comunque e in ogni caso la categoria più a rischio...appena dopo veniamo noi punters lol
 
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smith

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https://www.medicalfacts.it/2020/03...DW9JFghhqhXKju5UGRZqISmPexku89284jwocgbqijZTc

@smith

All'inizio di questa vicenda i tamponi li facevano a chiunque li richiedesse, veniva gente spaventata e chiedeva il tampone, e siccome in questo paese non si dice di no a nessuno, il tampone veniva fatto. In questo modo sono stati fatti molti tamponi un po' a casaccio, rallentando i risultati per la gente più a rischio e per la quale la tempestività dei risultati era più importante.

Questo lo dici tu. A me, ufficialmente, non risulta.
Anzi, il paziente 1 di Codogno è stato identificato "per sbaglio" perchè a qualcuno del pronto soccorso è venuto il dubbio di provare a fare anche quel tampone lì.

Mi risulta anche che, chi si presentasse al PS nei giorni successivi, in ogni PS, spesso veniva rimandato a casa perchè non era quello il protocollo da seguire per ottenere un tampone.
Anzi, ripeto e come già detto, non pochi vennero anche cazziati (giustamente) perchè così facendo avevano compromesso la "sterilità" dell'ambiente e del reparto.
Anzi, sempre se non ricordo male, alcuni PS o comunque reparti di ospedali furono dovuti mettere "fuori uso" (insieme al personale) proprio perchè non era stato assicurato il "corridoio sicuro".
 
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Il fatto è che la pay con il cliente ha il contatto più ravvicinato che ci possa essere. Se ci vai il contagio è quasi certo. Gli ambienti delle pay poi sono dei tuguri con finestre sempre chiuse, lenzuola non cambiate e il numero degli incontri non lo conosci e ci va di tutto. Non ci sono controlli. Rischio massimo che poi può essere ricambiato nella diffusione del contagio.
 
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Scusa buskadero ma...la pay ha il coronavirus per forza? “Il contagio è quasi certo” lo si può dire forse per tante altre situazioni, ad esempio ora come ora sembra più certo beccarselo se si va a Milano ad un convegno o ad un cinema o ad un teatro pieno di gente, ma anche in questo caso io non credo sia “quasi certo”
 
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Per fare un esempio di quanto conti il segreto professionale:

Della persona contagiata a Roma sappiamo che:
a) Ha 53 anni;
b) Risiede a Torvaianica e così pure i suoi parenti;
c) Lavora al commissariato di Polizia di Spinaceto;
d) Ha un figlio che frequenta un istituto superiore a Latina;
e) Ha un altro figlio che frequenta l'Università di Tor Vergata;
f) Ha una figlia ventenne (che potrebbe essere il secondo figlio);
g) Era in malattia dal 25 febbraio;

E' chiaro che ha 50 colleghi che lo identificano con certezza, e allo stesso modo il figlio ha 20 compagni di classe che lo identificano con certezza.

Questa persona ha preso il contagio, presumibilmente, dalla figlia che l'ha preso a Milano dove s'è recata recentemente.

Ma immaginiamo invece che di professione fosse pornostar a tempo perso in incognito, e che avesse confidato la cosa al medico fidando della sua riservatezza, e spinto da un giusto scrupolo di tutela della comune salute: oggi si saprebbe tutto di lui perché il segreto in questi casi non esiste.

E allo stesso modo si saprebbe tutto della figlia se fosse stata a Milano come "esercente in tournée" e l'avesse raccontato "in segreto" al medico.
bene, chiedo i danni.
Per me e i parenti.
Semplice no ?
E vivo di rendita.
Comunque non si "racconta a un medico", si rilasciano dichiarazioni ad un pubblico ufficiale, il ruolo è questo.
Ne consegue le responsabilità di entrambi.
Dichiarante se è omertoso o falso e la controparte pubblica se non tutela il segreto professionale.
 
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lo prenderemo TUTTI?
ah ok, hai una strana idea del contagio....se fosse così, allora gli esseri umani non esisterebbero più dal 1350

"prenderlo" cioè entrare in contatto con il virus non significa necessariamente ammalarsi, nè tantomeno morirne.
Anche nei periodi delle grandi epidemie non tutti si ammalavano ed anche tra coloro che si ammalavano non tutti morivano.
Citi la peste nera del 1350, dimenticando a) che la yersinia pestis è un batterio e non un virus; e b) che nel caso della peste bubbonica la mortalità era del 50% mentre nel caso di peste polmonare era "quasi" del 100%.
Quindi sei intervenuto in modo improprio dimostrando quanto "non conosci" il problema.
Nel caso del Covid-19, l'80% di quelli che ne entrano in contatto non manifestano sintomi evidenti e/o preoccupanti, significa che in teoria potresi averlo contratto ed averlo superato senza accorgertene.

"Pittore, parla di quadri"

Pax Vobiscum

Ehmmmm

Covid-19 un nuovo ceppo influenzale


L influenza la prendiamo tutti...o no?!?

Hai una strana idea di influenza....

gentile signorina, ho scritto "virus" nuovo e non nuovo ceppo "influenzale".

l'insieme dei "virus" è molto più ampio dell'insieme dei "ceppi influenzali".

Tutte le influenze sono "virus", non tutti i virus sono "influenze",. ce ne sono tantissimi che hanno ben altra natura.

Ad esempio: tutte le forme di "herpes" sono causate da virus ma le varie forme di herpes non rientrano nella grande famiglia delle forme influenzali.
La varicella è causata da un virus del tipo herpes, il morbillo è causato da un virus della famiglia dei Paramixovidae, ma nè varicella nè tantomeno il morbillo fanno parte delle "forme influenzali"

La forma virale chiamata "Covid-19" era sinora sconosciuta alla specie umana, quindi nessun essere umano era mai entrato in contatto con tale patogeno prima dell'inizio dell'epidemia in Cina; e quindi nessun essere umano ha nel suo sistema immunitario degli anticorpi che possano riconoscere il patogeno.

Al contrario ogni anno, da millenni, la specie umana viene infettata dai virus influenzali, il che significa che nel sistema immunitario di ogni essere umano ci sono già degli anticorpi che possono riconoscere il patogeno.
Il fatto è che ogni anno i virus dell'influenza presentano delle variazioni rispetto a quelli degli anni precedenti, a volte piccole a volte più grandi, è per questo che ogni anno l'incidenza dell'influenza può variare sia nel numero degli infettati sia nella gravità dell'infezione; a volte compaiono forme particolarmente aggressive.

spero d'essermi spiegato;

e ribadisco che in troppi si fanno delle seghe mentali senza avere cognizioni sulla questione

Ragazzi ok che una pay incontra 5/6 clienti al giorno che in confronto a un insegnante o uno che lavora in banca son pochi. Ma quest'ultimi mica limonano i clienti lol. Se per loro è un rischio per una pay è certezza di prendersi il virus. Per questo secondo me è comunque e in ogni caso la categoria più a rischio...appena dopo veniamo noi punters lol

googlare: "goccioline di Flügge"

poi ne riparliamo

a) non tutte le pay "limonano" i clienti
b) non è necessario "limonare" qualcuno per infettarlo
 
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Sono d'accordo con Jimbo. Una pay vede forse 5 o 6 clienti al giorno. Un dipendente della banca o delle poste quanti ne vede? O un insegnante chiuso in una classe con 20 o 30 ragazzi per un'ora alla volta, per 5 ore al giorno? O chi lavora in palestra?
Forse la pay è una delle categorie meno a rischio del virus (però è più a rischio di altre malattie)

evitiamo di fare questi esempi, l'intimità (vedi bacio) che si raggiunge con una pay è decisamente diverso dagli esempi riportati sopra.
 
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Se la baci lingua in bocca (ed ha il covid 19) si altrimenti CREDO niente di più rischioso e forse meno degli esempi di mister man
 
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Se la dipendente di banca è dietro una vetrata ne può fare anche 1000 al giorno di clienti.
Se,come credo che sia,uno per trombare debba stare a meno di un metro dalla partner ne può bastare anche uno solo.
Poi in mezzo ci sono milioni di casistiche ma in generale vale la regala del buon senso che chi più chi meno ognuno di noi dovrebbe avere
 
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Khblond

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la categoria che può rischiare di più sono le persone di 50 anni e i bambini, e chi puo avere un sistema immunitario debole, non significa baciare, puoi prenderlo dall'aria e questo virus entra da occhi, naso e bocca, in generale è solo un virus un po 'più pesante di prendere un raffreddore
 
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Ti sei spiegato male perché questo è un virus molto più pericoloso di quelle influenze che hai citato. Molto più aggressivo e di rapido contagio. Vuoi andare a puttane lo stesso? . E se dopo lo attacchi ad altri: Allora vai a puttane ma metti pubblicamente nome e cognome e anche nome della pay così se ti ammali vi prendiamo.
 
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Bah, più leggo e più mi convinco che vi stiate facendo delle seghe mentali.
il Covid-19 è un virus "nuovo" per la nostra specie, significa che i nostri organismi non hanno tra il loro bagaglio di anticorpi quelli specifici per tale patogeno;
per questo "gira" così velocemente, e per questo attecchisce in modo relativamente facile.
A prescindere dalle problematiche che dovrà affrontare il SSN, mettetevi l'animo in pace perchè, prima o poi, lo prenderemo tutti: tra 1 settimana, 1 mese, 1 anno, perchè nessuno ha le contromisure naturali.
(tranne qualche fortunato che per motivi imperscrutabili è stato dotato dalla natura di una specifica intangibilità)
Se poi, in un tempo più o meno veloce, verranno sviluppati appositi vaccini, quelli che ancora non ne saranno stati infettati potranno proteggersi con tali preparati.
Fino ad allora siamo tutti esposti, qualsiasi cosa si faccia o non si faccia: i nostri comportamenti possono solo facilitare o allontanare un evento che, allo stato attuale, è quasi inevitabile.
Pax Vobiscum.

Et cum spirito tuo!.....Oremus!....

gentile signorina, ho scritto "virus" nuovo e non nuovo ceppo "influenzale".

l'insieme dei "virus" è molto più ampio dell'insieme dei "ceppi influenzali".

Tutte le influenze sono "virus", non tutti i virus sono "influenze",. ce ne sono tantissimi che hanno ben altra natura.

Ad esempio: tutte le forme di "herpes" sono causate da virus ma le varie forme di herpes non rientrano nella grande famiglia delle forme influenzali.
La varicella è causata da un virus del tipo herpes, il morbillo è causato da un virus della famiglia dei Paramixovidae, ma nè varicella nè tantomeno il morbillo fanno parte delle "forme influenzali"

La forma virale chiamata "Covid-19" era sinora sconosciuta alla specie umana, quindi nessun essere umano era mai entrato in contatto con tale patogeno prima dell'inizio dell'epidemia in Cina; e quindi nessun essere umano ha nel suo sistema immunitario degli anticorpi che possano riconoscere il patogeno.

Al contrario ogni anno, da millenni, la specie umana viene infettata dai virus influenzali, il che significa che nel sistema immunitario di ogni essere umano ci sono già degli anticorpi che possono riconoscere il patogeno.
Il fatto è che ogni anno i virus dell'influenza presentano delle variazioni rispetto a quelli degli anni precedenti, a volte piccole a volte più grandi, è per questo che ogni anno l'incidenza dell'influenza può variare sia nel numero degli infettati sia nella gravità dell'infezione; a volte compaiono forme particolarmente aggressive.

spero d'essermi spiegato;

e ribadisco che in troppi si fanno delle seghe mentali senza avere cognizioni sulla questione

Sacrosanta conclusione del post!
 
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Concordo con chi dice che sarà contagiata gran parte della popolazione, non avendo anticorpi specifici per il covid19...certamente ci sarà qualcuno che magari accuserà i sintomi di un banale raffreddore e chi invece andrà in terapia intensiva, o, peggio ancora, al camposanto...il rischio che si annida tra le pay è determinato, a mio modesto avviso, non tanto dal numero dei clienti (come detto da qualcuno, un impiegato alle Poste, magari incontra giornalmente molte più persone rispetto ad una escort)...ciò che potrebbe essere significativo invece è il fatto che la maggior parte delle escort viaggia in lungo e largo per il Mondo (quindi aerei, treni, ecc)...poi io, personalmente, non sono uno che si limona le pay...ma credo che non sia quello il problema...certo, limonandola, ove infetta, il rischio di contagio aumenta esponenzialmente...comunque immagino che in questo forum ci saranno anche dei medici che sicuramente ne sanno molto più del sottoscritto
 
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...per quello che ho letto, un normale rapporto sessuale anche full protection e senza fk con una persona infetta basta e avanza ampiamente per trasmettere l'infezione...che poi se si limona si porti la soglia di rischio p. es. dal 92% al 98% sicuramente sarà così.....Non ho idea se poi aumenti in maniera significativa anche la carica virale ( è plausibile).....Il problema principale ovvero il fatto è che per fortuna su 60 e passa milioni di Italiani e abitanti nel nostro paese, gli infetti sono solo ( fortunatamente) poche migliaia, quindi la percentuale di rischio pur concreta è assai modesta.....si parla di un infettato ogni 20.000 persone circa.......ogni anno muore per incidenti stradali una persona ogni 15.000 circa.....Per il momento i morti sono meno di 1 per milione.....Che facciamo? Per sana isteria stiamo a casa....giriamo a piedi?.....Un conto è occuparsi dei problemi, un altro è preoccuparsi......
 
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Santo88

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Poppo ma che dati riporti.....mica tutti e 60.000.000 di italiani hanno fatto il tampone?
Chissà quanti sono infettati e per ora non lo sanno.....

Come l'HIV, mica tutti fanno i controlli ogni 3 o 6 mesi.....oppure non fanno proprio il controllo e lo scoprono quando ormai sono già con una zampa nella fossa......
 
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Ma ci mancherebbe che tutti gli Italiani avessero fatto i test per il Covid!...e allora perchè non per la TBC, o la Sifilide.....o per l' HIV ( compresa mia madre di 87 anni e la figlia del mio amico di 2).....e la Coronarografia per vedere se sei a rischio imminente di infarto?...e perchè no, i nuovi test per l'Alzheimer.....e le epatiti? dove le lasciamo le epatiti?......Dove prendo i dati? Riporto i dati del ministero dell sanità di oggi.....Se vuoi sguazzare nel terrore e nella ipotesi catastrofistica fai come vuoi.......Se ipocondriaco? Sei cospirazionista? Sei convinto che siamo prossimi alla fine del mondo? "Saccheggia" ( pagando la merce) i supermercati, gira con la mascherina, fatti una scorta da 1 ettolitro di amuchina, isolati in capo al mondo......sono scelte personali ......Le conseguenze di questa cieca e isterica ondata di terrore li stiamo vedendo, ne pagheremo tutti pesantemente le conseguenze anche quando il clamore ( più mediatico che obiettivo) per questa vicenda sarà da tempo svanito nel vento....
 
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la categoria che può rischiare di più sono le persone di 50 anni e i bambini, e chi puo avere un sistema immunitario debole, non significa baciare, puoi prenderlo dall'aria e questo virus entra da occhi, naso e bocca, in generale è solo un virus un po 'più pesante di prendere un raffreddore

Ma i 50 enni non credo (e lo spero ..ne ho 53) ma lo sono dai 65 anni se hanno patologie o gli ultrà 70enni...i bambini(se non piccolissimissimi) e i più giovani no...da dove le h ai prese o sentite ste “cose”???
 
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Questo lo dici tu. A me, ufficialmente, non risulta.

L'ho letto in qualche intervista rilasciata da medici, che si lamentavano del fatto che questo comportamento, oltre a far scarseggiare in pochi giorni i tamponi, ha anche rallentato la disponibilità dei risultati che, per il personale medico, erano di primaria importanza.

Anche a questo si deve il grande numero di tamponi effettuati nei primi giorni. Solo successivamente sono state emanate linee-guida che limitavano l'effettuazione del tampone a casi che presentassero certi requisiti (ad es. polmonite, oppure sintomi lievi ma contatto con zone rosse). Inizialmente queste limitazioni non c'erano o non erano applicate rigidamente.

Osservo inoltre che queste limitazioni non fanno che restringere artificialmente la percezione della diffusione della malattia e dei focolai. Infatti se fai il tampone solo a chi viene da certe zone, otterrai inevitabilmente che tutti i positivi proverranno da quelle zone o avranno avuto contatti con quelle zone, e quindi rafforzerai l'errato convincimento che tutti i casi di contagio sono collegati ai focolai noti. In realtà sono tutti collegati ai focolai noti esattamente perché viene fatto un tampone solo se c'è un collegamento a un focolaio noto (salvo i casi di polmonite da ricovero, voglio sperare). Al paziente 1 inizialmente, pur con diagnosi di polmonite, non era stato fatto il tampone perché non c'era collegamento con un focolaio noto (con la Cina).


Questo modo di procedere è statisticamente insensato, anche se capisco che vi sono vincoli in fatto di possibilità a fare tamponi.
O fai tamponi a tutti i malati con sintomi di polmonite, e allora hai un dato significativo, o fai i tamponi a una popolazione casuale, e allora hai un dato significativo, ma se fai i tamponi selezionando a priori il campione avrai dati che saranno significativi solo all'interno di quel campione, cioè non saranno in alcun modo estensibili alla popolazione in generale.

Allo stesso modo, i casi noti all'estero (dal Brasile alla Germania) appaiono tutti collegati a qualche permanenza nel Nord Italia, ma ciò avviene perché si segue la stessa logica fallata, cioè si fanno tamponi solo a chi presenta la doppia condizione: sintomi E provenienza da Cina o da Nord Italia.

A me pare evidente che il contagio è molto più ampio di quanto appare dalle statistiche ufficiali, il che, intendiamoci, può essere un bene, perché significa che la contagiosità è maggiore di quanto appare e la letalità è minore.
 
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