No.
La fase 3 di test di un vaccino è la più lunga e delicata.
Tutti sono d'accordo nel cercare di fare in fretta, ma finora sia un EU che altrove, non si sono messi formalmente d'accordo per definire quale procedura da seguire in modo da 'fare in fretta', rispetto al protocollo abituale che richiede di solito di seguire i pazienti/candidati per un anno dopo l'inoculazione.
C'è un rischio enorme per le aziende coinvolte: chi arriva prima fara molti miliardi, ma se si sbaglia (tipo dopo 2 mesi la gente si riammala, il 5% subisce effetti collaterali terribili, ecc.) rischia la rovina finanziaria e di reputazione, oltre che aumentare le schiere dei no-vax.
A settembre "qualcosa" sarà pronto, ma non saprei dire chi rischierà di approvarlo e mandarlo in produzione.
Un Trump disperato di consensi a un mese dalle elezioni, probabilmente. Il resto del mondo un po' meno.
Il vaccino sarà veramente pronto in primavera, che sarebbe comunque un record inaudito nella storia dell'umanità, e distribuito nell'autunno 2021, insieme a quello dell'influenza.
Sono pronto a rimangiarmi le parole e mangiarmi il cappello, se arriva a gennaio in farmacia come dice l'articolo.