Il caso svedese è effettivamente interessante, una volta be chiarite le specifiche peculiarità
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Articolo molto interessante per capire chi ha affrontato meglio la pandemia cercando il giusto equilibrio fra perdite umane e perdite economiche.
Mi interessano molto i dati sul PIL di fine luglio. Sarebbe un buon riferimento per fare delle prime analisi economiche. E magari ottenere dati fondamentali per capire come comportarsi in caso di una eventuale seconda ondata.
Al momento abbiamo i dati sulle perdite umane. In Svezia sono morte 568 persone ogni milione di abitanti. Paesi confrontabili (per posizione geografica, clima e qualità della vita) con la Svezia sono Finlandia (con 59 morti ogni milione di abitanti) e Norvegia (47 morti ogni milione di abitanti). Diciamo che la strategia svedese ha portato a moltiplicare i decessi per 10. A livello umano è stato un disastro ma forse hanno enormi benefici a livello economico.
Inoltre penso sia utile sottolineare che la Svezia non ha effettuato un vero e proprio lockdown ma ha preso diversi provvedimenti. Se ben ricordo (e potrei benissimo sbagliarmi) hanno chiuso tutte le scuole per i ragazzi over 16 (quindi anche le università), hanno bloccato molti eventi sportivi, hanno cancellato tutte le manifestazioni (fieristiche, musicali, ecc...) in grado di radunare più di 500 persone. Inoltre hanno limitato gli spostamenti interni ed esterni alla nazione. Inoltre (se non sbaglio) ristoranti e bar dovrebbero aver svolto il loro servizio solo nelle aree esterne (come attualmente sta accadendo in Italia con le discoteche).
Con i prossimi dati sul PIL capiremo se i sacrifici umani sono stati compensati dai benefici economici (che determinano la qualità della vita nei prossimi anni, forse decenni).