È così.
Il problema è che adesso la gente si divide in due fazioni opposte (tanto per cambiare) ovvero impauriti e negazionisti.
I primi si chiuderebbero in casa a farsi le docce con l'amuchina nei secula seculorum, mentre i secondi dicono che il virus non esiste.
Dal mio punto di vista dovremmo da un lato prendere atto del problema, dall'altro, però, bisogna continuare a vivere, visto che in ogni caso parliamo di una mortalità inferiore al 4% (considerando gli asintomatici).
Cosa farei? Lascerei una certa "libertà" al virus, puntando su cure (plasma e compagnia) e diagnosi tempestive, magari dotando le persone di tamponi da fare a casa in modo autonomo.
La mattina, prima di uscire, una gocciolina di saliva o di sangue e sappiamo se siamo positivi-asintomatici o negativi.
La mia è un'idea non condivisa, ma non vedo altre alternative se non: mascherine, amuchina, distanze e lockdown per i prossimi 100 anni (e non sto esagerando).
Immunità di gregge? Diciamo che l'idea di base è quella.
Aggiungo... rafforzerei anche il servizio di cura e prevenzione del SSN, perché tanti morti "con" CoViD sono dovuti anche a malattie non curate, vedi il diabete.