Io non so se come si dice in giro noi italiani siamo stati così tanto bravi. Forse sì, forse no. Tendiamo un po' a tirarcela: il paese più bello del mondo (vero, almeno considerato quanto è piccolo e pieno di meraviglie), la costituzione più bella del mondo, la sanità più bella del mondo etc.etc.
Di sicuro a oggi manca una serie riflessione pubblica, con individuazione di responsabilità ben precise, sull'intera vicenda Covid.
Siamo stati il paese che ha accettato senza colpo ferire non solo e non tanto un lockdown spietato (ci poteva stare a marzo, anche se in altri paesi come la Germania i medici dicevano ok di chiudere negozi, scuole e posti di aggregazione ma di permettere alle persone di uscire di casa, prendere il sole, camminare all'aria aperta...), quanto una colpevolizzazione dei cittadini vergognosa.
Nelle settimane degli aperitivi a Milano, degli industriali che fanno impicci e imbrogli per tenere aperte le loro fabbriche a Bergamo con decine di morti al giorno, di Zingaretti e Sala, Conte che non chiude la Val Seriana e Fontana che fa morire i vecchietti nelle rsa, burocrati sanitari di Stato colpevoli di non aver aggiornato i piani antipandemia che imperversano in televisione e che addirittura fanno da "consigliori" ai politici, commissari che non riescono a rimediare manco una mascherina usata mentre i medici si devono proteggere con i sacchi dell'immondizia...ci hanno raccontato che la colpa era di chi andava a correre, di chi portava il cane, di chi metteva il naso fuori casa per fare una passeggiata...e gli infami, le spie, i questurini sui balconi a sbraitare, additare, minacciare e denunciare.
Ora sette mesi dopo, sembra che si ricominci.
Politici e dottori(ni) che non hanno avuto il coraggio di chiudere le frontiere, unico vero mezzo per un paese uscito da una fase critica per evitare nuovi picchi, che hanno lasciato fare alle compagnie aeree il cazzo che volevano, che non fanno arrivare la gente dall'Armenia perché tanto chi se l'incula, ma dagli Usa e dalla Francia prego venite, hanno tirato nuovamente fuori minacce e toni mortificanti, più adatti ai sudditi che ai cittadini.
Non state insieme, dovete mettervi la mascherina pure all'aperto, se vi allargate vi richiudiamo dentro casa....siamo apertamente alla minaccia, quasi fossero signorotti feudali che non riconoscono diritti ma elargiscono concessioni che sono pronti a ritirare al primo capriccio.
Il tutto senza nessuna evidenza scientifica: esiste uno studio che dimostri una ragionevole possibilità di contagio nel passeggiare in una strada mediamente affollata? Non credo, e allora perché dovrei essere obbligato a indossare la mascherina se sto camminando per strada?
Vorrei precisare che non sono "negazionista" del Covid. Anzi, ritengo opportuno che le comunità adottino cautele e accettino piccole limitazioni delle loro libertà, entro ragionevoli limiti. Ma a fronte di una limitazione della mia libertà, pretendo informazione chiara, ragionevolezza e soprattutto una totale assunzione di responsabilità.
Mi considererò corresponsabile nella diffusione del Covid in quanto non uso la mascherina quando sto all'aperto solo quando vedrò di fronte a un tribunale quelli che dicevano che "Milano non si può fermare" o i famosi dottori da salotto televisivo che dicevano che era più probabile morire schiacciati da un meteorite che il Coronavirus arrivasse in Italia dalla Cina...