Tanta carne al fuoco.
ricevere soldi regalati è forse peggio di riceverli in prestito a livello di "debito morale". Poi non so che rapporto ci sia tra voi. Credo che anche io non avrei accettato
Quindi i soldi regalati non vanno bene. Quelli prestati non vanno bene perchè poi vanno restituiti e ci si sente in debito.
A sto punto dovevo proporgli un prestito ad interesse o peggio ancora ad usura? (Così almeno sarei passato a fare la parte del "cattivo"?)
Beh perchè sono incazzati come serpenti a sonagli? E diranno, adesso è il vostro turno?
Bene, e quindi, visto che per me, o per altri, fino al 2019 magari era stato il mio turno, ti chiedo, non avrei tutto il diritto di essere a mia volta incazzato come un serpente a sonagli con tanto di "vantaggio" (o svantaggio) di esserlo da ben più tempo che loro (e non per causa pandemia) e quindi, di conseguenza, di poter dire ancor più a pieno titolo, ora "Adesso è il vostro turno"?
In altre parole: per loro, quando sarà il turno degli altri (o quando lo è già stato), sarà perfettamente legittimo dire agli altri "E' il vostro turno" ma non è legittimo per gli altri, ora, dire a loro "E' il vostro turno"?
Su che giustificazione si basa questo ragionamento? Sul fatto che per loro, ora, il rischio d'impresa è stato deciso da un provvedimento del governo e non dal "mitico" meccanismo di autoregolazione del mercato?
In altre parole: quando è lo Stato decidere il successo o il fallimento di un'azienda, di un settore, di una nazione intera, magari per fini diversi che non siano il legittimo profitto, non va bene, ma quando invece è il libero mercato a decretare il fallimento di un'azienda, di un settore, di una nazione intera invece la cosa è perfettamente legittima, auspicabile per non dire naturale (e lo Stato deve il più possibile starsene fuori, succeda quel che succeda)?
("L'ovviamente" era riferito alla protesta contro il governo. Non ho voluto recuperare il mio post) Anche qui ok, però allora mi devi concedere anche per le altre categorie, in futuro, non solo di protestare legittimamente (cosa che tranquillamente avverrà) ma di farlo anche con metodi borderline o anche oltre il border: perchè se lo hai concesso a quelli di #ioapro oggi, hai creato il precedente e deve allora in futuro garantirlo anche a tutti gli altri. Altrimenti anche qui passa il messaggio (sbagliato?) che per loro è stata concessa una deroga, arbitraria, alla legge che a tutti gli altri invece non verrà mai più permessa in futuro.
E qui il discorso si complicherebbe perchè dopo un fatto del genere, lo Stato e il Governo in generale che credibilità manterebbero nei confronti della nazione e delle persone?
Ma sopratutto che messaggio occulto passerebbe?
non so, bisognerà vedere caso per caso non so a che categorie stai pensando
Semplice, ricollegandomi a quanto ho scritto sopra, a tutte le altre categorie.
Ognuna ne ha/avrebbe il diritto e non vedo perchè qualcuna e per quale motivo dovrebbe essere (arbitrariamente o no?) esclusa.
Non ho seguito molto la vicenda mi cogli impreparato. C'è qualche legame col covid?
Classica vicenda di delocalizzazione e chiusura di maxistabilimento italiano. Nessun legame con Covid in quanto vertenza partita in tempi tutt'altro che sospetti.
Ma proprio perchè non ha alcuno aggancio con il Covid che la faccenda e la domanda sarebbe più che legittima: perchè tutte le vertenze e chisure partite prima e che non hanno attinenza col Covid dovrebbero essere semplicemente lasciate al loro tragico destino mentre tutte quelle legate invece alla pandemia occorre fare tutti gli sforzi per portarle a lieto fine?
Capisci che anche qui una scelta del genere sarebbe del tutto arbitraria facendo passare un messaggio inquitante.
In che senso hai devoluto ore di straordinario?
Che per i terremoti de L'Aquila e dell'Emilia il governo ha regolarmente autorizzato la devoluzione di ore di straordinario di dipendenti e collaboratori a ristori e ricostruzioni pro-terremoto.
Le aziende facevano circolare e compilare regolare modulo dove si poteva autorizzare la scelta, cosa che io ho prontamente fatto senza battere ciglio, anzi pure volentieri.
In parole povere: tu le ore di straordinario le lavoravi e l'azienda invece che versartele in busta le devolveva ai terremotati.
Ora, evitiamo supercazzole su dove siano finiti sti soldi e come siano stati effettivamente spesi perchè sai benissimo che non è questo l'argomento. L'argomento è il principio che stava alla base: sei dispoto tu a devolvere una piccola parte del tuo lavoro per aiutare una parte di altri italiani che erano in difficoltà? Io ho risposto sì.
Ti dirò di più, se non ricordo male potevi addirittura devolvere ore di ferie che di fatto non avresti goduto per convertirle in denaro pro terremotati.
Io non lo feci (brutta cognugazione del verbo) ma so che una mia collega iraconda (con il vizio di essere perennemente in debito di ferie ma perchè in verità era sempre in giro a godersele) mi disse polemicamente "Non darle ai terremotati le tue ferie, se te ne avanzano, dalle a me che ne ho bisogno!"
Se torniamo al discorso del mio amico "se c'è un problema sono cazzi tuoi che hai voluto fare l'imprenditore e non il postino" può anche avere senso. Qui però c'è un'intera categoria a cui è stato chiesto un sacrificio "totale" per il bene di tutti, quando in altri ambiti (industria e trasporti le prime che mi vengono in mente) si va avanti macinando - suppongo - contagi a go go (altrimenti non si capisce da dove vengono ogni giorno 15mila contagi). Non si capisce come mai in un negozio si debba entrare uno alla volta e in un autobus-treno-metro molto piu ristretti si possa stare a decine. Ah si perchè la macchina produttiva non può fermarsi invece i bar che sono inutili si. Forse è proprio questo che dà fastidio alla categoria: sentirsi dire dallo stato "tu non sei necessario, mettiti in un angolo e taci". Ah e non voglio neanche parlare dell'ipocrisia della scuola "i ragazzi vogliono tornarci, stanno pagando un prezzo altissimo" quando la realtà è che senza scuola la gente non sa dove lasciare i figli per andare a lavoro...
E ad altre categorie (quelli a cui invece viene chiesto di andare a lavorare in presenza "coast to coast" ossia costi quello che costi) viene chiesto di fare il sacrificio totale inverso: andare a lavorare a rischio alto di contagio (perchè tanto parliamoci chiaro, i protocolli anticovid di tante aziende e realtà sono barzellette. Adesso infatti ho finalmente capito come si devono essere sentiti ad Alzano e Nembro durante la prima ondata).
Questo non dovrebbe dare altrettanto fastidio che sentirsi dire "Tu non sei necessario"?
Perchè in questo caso invece è come sentirsi dire "Tu sei necessario! Muovi il culo e fiata poco che hai anche la fortuna che, se non ti ammali, o se ti ammali senza grosse conseguenze, di guadagnarci anche!"
Quindi se io mi devo sentire solidale con gli inutili, spiegami perchè gli inutili non dovrebbero sentirsi solidali con me che sono utile.
Se gli arrivano ristori, ammesso che gli arrivino, un pezzettino di quello che gli arriva è anche merito delle categorie "utili ad ogni costo".
Poi mi dirai "ma infatti non dobbiamo farci la guerra tra noi ma eventualmente al governo che comanda". Solo che su un discorso del genere non mi trovi d'accordo.
Discorso scuola: posto che io la DAD non la vedo una tragedia anche se fosse vita naturl durante (io le scuole le ho sempre fatte tutte in presenza ma col cazzo che ero sempre attento e coinvolto per il solo fatto di essere all'interno di un edificio scolatistico. Mi ricordo ancora la volta che la professoressa d'Italiano mi cicchettò perchè ogni 5 minuti guardavo l'orologio, tanto che ero felice di fare quell'ora di lezione...) ma sti studenti non possiamo neanche farli sparire nel nulla.
Che facciamo? Facciamo sparire in qualche limbo extradimensionale tutti i minori di 18 anni (o almeno di 14) per poi farli comparire magicamente dal nulla tra qualche anno (perchè tanto sta merda mica ce la tiriamo via tra qualche mese o entro l'anno. Le mascherine ce le dovremmo ciucciare chissà per quanti anni ancora, forse) come se nulla fosse?
Il tutto perchè gli adulti devono andare a lavorare?
E poi scaglionare gli orari per cosa? Per il problema del traffico e l'affollamento dei mezzi?
Vasto programma ma con un certo tallone d'Achille però: di nuovo, gli over 14 possiamo anche considerarli abbastanza autonomi da mandarli a scuola da soli (che poi non è sempre e del tutto vero: dipende dal percorso, dalla distanza, dalla destinazione, ecc.) ma tutti gli under 14?
Un bambino di prima elementare (o anche della materna) gli dici "Da domani caro io me ne esco di casa alle 7-7:30, tu aspetta fino alle 8:30-9:00 e poi vai a scuola"?
Idem per la DAD: gli dici "Da domani caro me ne esco alle 7-7:30, tu aspetta le otto, poi lì c'è il tablet (o il PC), collegati e fai lezioni con le maestre. Non aprire il gas, non tirare giù i mobili, mi raccomando stai attento alla lezione e al professore..."
Oppure devi aprire le scuole prima e parcheggiarli prima: ma poi devi svegliare tutti "a notte fonda" così otteniamo magari l'effetto di essere tutti rincoglioniti e addormentati, i bambini a scuola e gli adulti al lavoro.
E comunque se poi di nuovo la metà della popolazione si mette in strada, anche se in anticipo, per mandare i figli a scuola, una volta depositati, ci ritroviamo comunque tutti imbottilgliati come prima perchè poi, all'orario normale, tutti si stanno muovendo verso i luoghi di lavoro.
Per il momento mi fermo qui, ho sicuramente dimenticato altre cose che volevo scrivere, ma c'è n'è abbastanza.