RIPETTIAMO LE REGOLE SE VOGLIAMO COMBATTRE QUESTO VIRUS.
Rispettiamo la grammatica, se vogliamo mandare messaggi efficaci. Dài, non sono certo un "grammar-nazi", come dicono gli amici anglosassoni, ma c'è un livello di sgrammaticatura oltre il quale non si dovrebbe andare per un minimo di rispetto nei confronti di chi legge questo forum. Costa così tanto dare una rilettura (una!) a un messaggio, per altro apparentemente non indispensabile dato che ripete cose già dette alla nausea in questo thread, prima di cliccare freneticamante per postarlo?
Invece ci ritroviamo con i "cenitori" con gli "a contaggiato" e con una una percentuale di errori a riga che va oltre il limite minimo della decenza.
114 pagine sono parecchie e forse qualcuno ha già presentato suggestioni simili a quella che posterò qui sotto.
Il video è un po’ lunghetto ma ha spunti interessanti, magari non tutti ma alcuni sì.
Resta il fatto, oggettivo, che nelle percentuali che si snocciolano il denominatore è un dato fondamentale.
Video - Coronavirus: analisi dei dati ufficiali
Attenzione, informarsi bene prima di prendere per oro colato tutto ciò che ci propina la rete. Quando qualcuno si autoproclama "indipendente", strombazzandolo ai quattro venti, io tendo a sentire sempre puzza di bruciato.
Infatti basta una minima ricerca per rendersi conto che l'intervistatore di questo video, Matteo D'Amico, è un brutto arnese di estrema destra cattolica, omofobo, integralista, nemico delle aperture del Concilio Vaticano II e così via. Se condividete le sue posizioni, liberissimi di considerarlo una fonte attendibile, ma può sempre essere utile sapere da dove vengono le cosiddette "notizie".
Quanto al dottor Ceruti, che ho la ventura di aver personalmente conosciuto, non ho titoli per smentire i suoi dati, ma il suo orientamento, perfettamente consono a quello di D'Amico, mi sembra evidente, così come la sua retorica manipolativa, con la quale finge di prendere in considerazione solo "ipotesi suggestive" e invece finisce per inculcare nell'ascoltatore tesi complottistiche che, nel finale del video, giungono al risibile, a livello delle "scie chimiche" o di altre baggianate del genere. Tutti possono citare dei dati o delle "fonti autorevoli" a sostegno, ma non mi sembra il caso di farsi incantare da queste esibizioni.
Io non credo che tutto il mondo indistintamente si stia facendo abbindolare e che questi due furboni, nel privato dei loro studi, abbiano capito tutto e ci vengano a elargire il verbo con i loro sorrisetti sardonici. Io credo alle bare che vedo allineate nelle chiese di Bergamo, alle cronache dei giornalisti seri riguardo al collasso delle terapie intensive, alle persone che hanno perso un caro parente che, nonostante magari l'età avanzata, non aveva nessun motivo di morire proprio ora insieme a centinaia o migliaia di altri, se non fosse stato per questa infezione. Io credo ai medici che lavorano fino a stramazzare al suolo nei nostri ospedali.
Ben venga il reale giornalismo "indipendente", ma non quello smaccatamente di parte che approfitta della situazione per darsi un'affascinante patina di "ribellismo" e raccogliere quei consensi che non ha mai potuto avere in precedenza, giocando ad andare "contro corrente" e a raccontare quello che una parte di noi vorrebbe disperatamente credere e sentirsi raccontare. Operazioni come queste sono bieche e francamente disgustose: il complice ghigno di D'Amico di fronte alla vera tragedia che molte famiglie italiane stanno vivendo è rivoltante.
Mi scuso, soprattutto con chi non abbia avuto tempo e voglia di vedere il video (a mio parere non vi siete persi molto), per il lungo spazio occupato con questa critica, ma sentivo proprio di non poterne fare a meno.
Una domanda, per curiosità: qualcuno sa quale sia la situazione dei provvedimenti restrittivi a San Marino, dove ho letto sul giornale che ci sono stati almeno un centinaio di casi di contagio da coronavirus?
Formalmente si tratta di uno stato indipendente, ma sappiamo che per quasi tutto è sempre stato al traino dell'Italia, quindi mi interesserebbe sapere se si è semplicemente allineato alle disposizioni del governo italiano o se ha preso provvidimenti differenti e indipendenti dai nostri.