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Da me si dice "n'temp d' guerra ogni buc è trincea". Penso che in ognuno di noi prevalga l'istinto alla sopravvivenza e dopo si pensa ad altro. I paesi di mentalitÃ* anglosassone avevano pensato di affrontare la questione con pragmatismo: alla fine l'Inghilterra ha chiuso tutto peggio di noi (e gli Usa lo faranno presto). Anche loro avevano messo davanti l'economia alle persone.

Altra considerazione: ma se tutto il Mondo va in bancarotta per salvare la popolazione questi debiti a chi li dovrebbe pagare: ai Visitors? Ai Rothchild? Altri affamapopoli come loro? Ma sticazzi! Siamo 6 miliardi e forse verrebbe l'ora di spazzare via tanti "cancri" del pianeta.


L'avevo giÃ* letto. Dice che al 20 marzo i decessi dovuti al SOLO coronavirus sono 6. Ovvio che su un campione di 481 decessi su 3200
 
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Steve

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@CaptainAmerica: la previsione che fai tu, la necessità di adeguarsi alle modificazioni del tessuto sociale ecc, è giusta ma limitata. Qui hanno chiuso i piccoli artigiani. Parliamo di persone che hanno dai 35 ai 60 anni che hanno il loro negozio di abbigliamento, parrucchieri, pizzaioli ecc ecc..
Non hanno né la capacità né tanto meno la possibilità di reinventarsi in un mercato disintegrato dalla recessione.
Quando dicevo che io ho esperienze dirette, lo dico perché una parte consistente del mio lavoro consiste proprio nell'aiutare la ristrutturazione finanziaria di società di persone o di capitali in difficoltà.
Ne ho sotto gli occhi centinaia/migliaia ogni mese.
L'unica cosa che potrà fare lo Stato è accedere al mercato, senza più limiti rigorosi, accedendo ad enormi masse di denaro che successivamente daranno alle Banche affinché queste lo distribuiscano poi alle imprese.
Ma qui c'è un problema. Poiché questi soldi sono prestiti, e dovranno quindi essere restituiti, le Banche non lo potranno MAI prestare a chi non dia sufficienti garanzie (ipoteche su immobili, fideiussioni ecc) e questo per un semplice motivo --> il terrore delle Banche europee è quello di trovarsi un numero ingestibile di crediti deteriorati nei propri bilanci. Ed è proprio per questo motivo che due anni fa è cominciata la più grande svendita mai realizzata nell'economica mondiale di crediti deteriorati (che sono quelli con cui lavoro io). La sola Monte dei Paschi ne ha venduti 7 miliardi, Unicredit oltre 10 miliardi e potrei continuare.
Nel 2017 (dati dal Sole 24ore) la sola Italia registrava 276 miliardi di crediti deteriorati. Dietro a queste cifre ci sono famiglie, persone e imprese che non hanno più alcun accesso al credito, perché quando si smette di pagare si attiva nell'immediato un blocco di accesso al credito di quella persona/impresa.

Ripeto, sarà pure una mia opinione, ma la salute è importante tanto quanto l'economia.

Non a caso Wall Street fa pressione a Trump di tenere tutto aperto, perché questa è l'unica possibilità per non far crollare l'America.

Riconosco tutto quello che hai affermato e già il fatto che hai messo sul piatto una serie di scenari possibili, fa di te un soggetto lungimirante.
Cosa si può fare? Difficile da dirsi ma è anche vero che, per quanto riguarda lo scenario in Italia, non potrà prescindere dagli aiuti alle piccole e medie imprese visto che di queste è composto il tessuto economico. Anche le banche dovranno adeguarsi per il semplice fatto che non possono a livello di normativa, esporsi nei confronti di uno o pochi soggetti considerati all'atto della richiesta, solvibili. Sarà necessaria maggiore competenza da parte degli enti eroganti. Non più uno sportello che dice si o no, ma qualche cosa che va oltre, si lega in termini di conoscenza all'imprenditore che a sua volta, dovrà cambiare mentalità e farsi aiutare, delegare a terze figure comparti del proprio business che oggi dava per scontato. Insomma io la vedo come una prossima rivoluzione un po' in tutti ambiti.
Per quanto riguarda il mercato degli NPL, negli ultimi anni è salito agli onori della cronaca in quanto la maggiore trasparenza delle normative di riferimento, ha aperto un nuovo mercato. Prova ad andare indietro fino al 2007/2008: avresti mai pensato a realtà come alcune che sono presenti sul mercato dei crediti deteriorati. Penso di dire cose poiuttosto scontate. Altrettanto le Banche hanno dovuto imporre una stretta per rimanere all'interno di parametri che ahimè, sono stati scritti in modo universale senza tenere in debita considerazione la struttura delle varie regioni europee. Ci stiamo addentrando però in un territorio sia di difficile interpretazione che potenzialmente può generare una pericolosa deriva politica all'interno di questa discussione. Però non posso fare altro che ripetere: questa situazione metterà in discussione molte certezze, spesso effimere, sulla base delle quali abbiamo costruito negli ultimi 40 anni, il nostro futuro.
 
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L'aspetto più importante legato al Coronavirus è l'immenso impatto economico che sta per arrivare.
[..]
La tutela della salute NON sarà mai più importante della tutela di un economia nazionale, MAI!
[..]

Questo è il punto di vista di chi pensa se valga di più il suo benessere o la vita altrui. Io non sono buonista e la penso esattamente come te tranne che per un dettaglio. Se tu dovessi morire per questa epidemia continueresti a preferire il benessere economico del paese, cioè degli altri che sono sopravvissuti?
No perché tu non muori? Sei sicuro che non la stai facendo facile?

Ho un dubbio riguardo alle conseguenze economiche.
Lungo ma puoi leggere il riassuntino alla fine.
Senza misure di contenimento il trend di crescita del contagio dovrebbe essere attorno al raddoppio giornaliero ma questo dato in realtà non lo conosciamo perché misure grandi o piccole ci sono sempre state, fin dall'inizio. per prudenza allora prendiamo il dato di crescita che abbiamo misurato prima delle misure più serie: un fattore di 1,4 al giorno, è un fattore prudentissimo, sicuramente inferiore a quello naturale.
Secondo uno studio britannico declamato dal premier il contagio dovrebbe interessare il 60% della popolazione. Osserviamo che non c'è assolutamente alcuna ragione per cui il restante 40% dovrebbe restarne indenne; diciamo che si deve intendere che dopo quel livello di penetrazione il contagio diminuisce perché il virus inizia a faticare a trovare ospiti ancora impreparati e in effetti gli studi sull'efficacia delle vaccinazioni considerano misura di contenimento l'immunità dell'80% della popolazione (la malattia si può contrarre ma non causa epidemie) ma per la completa protezione della popolazione servono percentuali di immunità più alte. Ma probabilmente lo studio britannico ha tenuto conto che le fasce giovani sono sono interessate dal fenomeno.
Siccome voglio un conteggio inconfutabile sono prudente e prendo il dato di Boris Johnson: 60% di contagiati. Cioè 36 milioni, in Italia. In quanto tempo?
Dal momento in cui abbiamo il primo contagiato meno di 52 giorni; 1,4 elevato alla 52 fa 39 milioni. Diciotto milioni al mese.
Tra i contagiati quattro quinti non se ne accorgono quasi, un quinto va all'ospedale e un ventesimo respira un mese dal tubo. In un mese novecentomila persone hanno bisogno della rianimazione (per un mese) ma ci sono 5000 posti e servono per quelli che si spiaccicano per strada, quindi non li cureremo.
Un milione e ottocentomila via.
Restano duemilioni e settecentomila malati da ospedalizzare al mese, per un mese. Chiaro che non possiamo portarli in ospedale perché a parte i posti come cazzo facciamo a mandare novantamila ambulanze al giorno in giro? (senza fermare i trasporti industriali). In una città di 170000 abitanti sarebbero 340 corse al giorno ma disgraziatamente non sono costanti, inizialmente saranno trenta, al picco duemila. A Roma e Milano dove ne avrebbero ventimila giornaliere non so se la viabilità lo permette. Insomma li curiamo a casa. A questo punto dobbiamo fare una scelta: o l'ospedale non serve a un cazzo e dobbiamo chiuderli e chiamare soltanto il dottore, per qualsiasi cosa, tanto se hai da andare ha da andare, oppure almeno in una parte delle situazioni il ricovero aiuta la guarigione. Facciamo che di quelli che non possiamo ricoverare ne perdiamo la metà?
Duemilioni e settecentomila via.
In conclusione: per due mesi un terzo della forza lavoro in malattia; alla fine 4500000 deceduti pari ad una caduta demografica del 7,5% in due mesi, senza compensazione perché si aggiunge alla mortalità normale dell'1% annuo rimpinguata dalle nascite e dall'immigrazione.
Mettiamo che il virus sia intelligente e muoiano solo quelli che non servono a un cazzo, non lavorano e se lavorano sono svogliati, ricoprono mansioni per le quali si può ammaestrare il gatto. Queste persone prendono una pensione? Mangiano la roba del supermercato che qualcuno produce? Riempiono il serbatoio per andare ad acquistare il cibo, pagano bollo e assicurazione, vanno in vacanza? Danno cento euro per il compleanno al nipote che subito se li sputtana? E come se li sputtana? In IVA! Almeno una parte.
Ci sarebbe un crollo economico a fronte di un calo dei consumi del 7,5%? Considera che quando il morto mangiava il ricarico della sua spesa veniva reinvestito e chi profittava dell'investimento a sua volta lo spendeva; sempre con prudenza calcolo una leva del 300% e si avrebbe un crollo del PIL del 22,5%, strutturale e senza possibilità di recupero negli anni seguenti.
Ho l'impressione che nel comitato di cui si avvale il governo, oltre a 50/100 medici super specialisti, abbiano pensato di metterci qualcuno che aprisse loro gli occhi sulle conseguenze economiche.

Riassunto per gli scazzati.
Lasciata libera l'epidemia finirebbe il suo lavoro in due mesi colpendo 36 milioni di italiani dei quali 1800000 avrebbe bisogno della rianimazione ma non c'è quindi morirebbe; altri 5400000 dovrebbero andare in ospedale ma non c'è e metà morirebbe. In due mesi morirebbero 4500000 persone pari al 7,5% della popolazione causando una caduta del PIL del 22,5% che non si può recuperare perché quelli sono morti non temporaneamente sospesi dagli acquisti. E comunque quei due mesi fabbriche e uffici chiuderebbero lo stesso perché il 30% del personale sarebbe in malattia.

Conslusione: ragazzi non la voglio neanch'io l'epidemia però è venuta.
 
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In America stanno vivendo adesso questo dilemma: Trump o Cuomo?
Credo non ci sia molto da aggiungere.
 
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@Dolmer
Tenere tutto aperto è impossibile. Bergamo è nelle condizioni in cui è anche per questo. E la retromarcia dell’Inghilterra, per come la vedo io, ne è la prova: hanno capito che, per quanto cinici si possa essere, non è possibile avere un paese intero nella condizione di non riuscire a smaltire i cadaveri. Immagine cruda, ma che dovrebbe rendere l’idea.
Quanto a cosa fanno le banche, le borse, le banche centrali, forse è l’occasione di riassestare il sistema, cosa che colpevolmente non venne fatta nel 2008. E’ ora che si ristabiliscano i rapporti di forza tra politica economia e finanza. E’ ora che si riscrivano le regole. E lo dico da liberista vero. Del resto non trovo possibile ragionare secondo uno scenario pre-pandemia. E inevitabile che nulla sarà come prima e la cosa più sbagliata ce si possa fare è fermarsi a dove trovare le risorse per arrivare a domani o dopodomani (che ovviamente bisogna fare, ma non basta di certo) senza avere una prospettiva di più ampio respiro, senza provare ad immaginare un futuro che non sia la prossima tornata elettorale. Il problema vero è che le classi dirigenti sono formate alla logica del breve o del brevissimo termine (il bonus, la rielezione, l’azione che deve produrre dividendo ogni tre mesi), mentre ora più che mai occorre fare il contrario. Sullo sfondo a render il tutto ancora più complicato è cosa fanno gli altri: che rapporti di forza immaginiamo tra Russia Cina e Stati Uniti da qui a sei mesi? Che cosa sarà dell'EU? Sembra un discorso pessimista, in realtà io la vedo come un'occasione, se si sarà in grado di coglierla.
 
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Quando leggo 'sta roba mi domando se possiamo stare tranquilli, e COVID-19 a parte, se la nostra salute è tutelata da dei ritardati.
Questa è un'altra cosa che ha scritto l'Istituto Superiore di Sanità:
La diffusione dell”ipertensione secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità: dal Progetto Cuore. L'ipertensione* arteriosa è un problema che colpisce in Italia in media il 33% degli uomini e il 31% delle donne.
Quando hanno chiesto all'ISS di aggregare i dati in modo da tranquillizzare la popolazione non hanno precisato di farlo in modo credibile senza scrivere stronzate; sono gente di cultura superiore, lo sapranno. Ehh, come no!
Come minchia fai a dire di star tranquilli che il coronavirus colpisce solo gente già malata quando questi malati hanno cose che interessano uno su tre?
Il paese è pieno di gente che ha qualcosa, il virus colpisce gente malata perché di perfetto non c'è nessuno. e questo succede perché fortunatamente viviamo in un paese progredito dove le piccole e grandi malattie di ciascuno si conoscono; la gente si controlla, fa esami, ha diagnosi.
Ma tu dimmi, prendi uno che ha il diabete da trent'anni e vive ottimamente ma deve fare un pochino attenzione all'alimentazione e mangiare una mela a metà mattina, a cui fino a ieri hai detto che avrà una vita normale purché si controlli, e ora spiegagli che hai cambiato idea, che tanto doveva crepare perché ha già una patologia. E il medico che una settimana prima gli disse di star tranquillo che è ancora giovane adesso deve affermare che è già nei sessanta.
Grande gruppo di tonti, studiare tanto per non capire una sega.
 
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dolmer

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Questo è il punto di vista di chi pensa se valga di più il suo benessere o la vita altrui. Io non sono buonista e la penso esattamente come te tranne che per un dettaglio. Se tu dovessi morire per questa epidemia continueresti a preferire il benessere economico del paese, cioè degli altri che sono sopravvissuti?
No perché tu non muori? Sei sicuro che non la stai facendo facile?

Ho un dubbio riguardo alle conseguenze economiche.
Lungo ma puoi leggere il riassuntino alla fine.
Senza misure di contenimento il trend di crescita del contagio dovrebbe essere attorno al raddoppio giornaliero ma questo dato in realtà non lo conosciamo perché misure grandi o piccole ci sono sempre state, fin dall'inizio. per prudenza allora prendiamo il dato di crescita che abbiamo misurato prima delle misure più serie: un fattore di 1,4 al giorno, è un fattore prudentissimo, sicuramente inferiore a quello naturale.
Secondo uno studio britannico declamato dal premier il contagio dovrebbe interessare il 60% della popolazione. Osserviamo che non c'è assolutamente alcuna ragione per cui il restante 40% dovrebbe restarne indenne; diciamo che si deve intendere che dopo quel livello di penetrazione il contagio diminuisce perché il virus inizia a faticare a trovare ospiti ancora impreparati e in effetti gli studi sull'efficacia delle vaccinazioni considerano misura di contenimento l'immunità dell'80% della popolazione (la malattia si può contrarre ma non causa epidemie) ma per la completa protezione della popolazione servono percentuali di immunità più alte. Ma probabilmente lo studio britannico ha tenuto conto che le fasce giovani sono sono interessate dal fenomeno.
Siccome voglio un conteggio inconfutabile sono prudente e prendo il dato di Boris Johnson: 60% di contagiati. Cioè 36 milioni, in Italia. In quanto tempo?
Dal momento in cui abbiamo il primo contagiato meno di 52 giorni; 1,4 elevato alla 52 fa 39 milioni. Diciotto milioni al mese.
Tra i contagiati quattro quinti non se ne accorgono quasi, un quinto va all'ospedale e un ventesimo respira un mese dal tubo. In un mese novecentomila persone hanno bisogno della rianimazione (per un mese) ma ci sono 5000 posti e servono per quelli che si spiaccicano per strada, quindi non li cureremo.
Un milione e ottocentomila via.
Restano duemilioni e settecentomila malati da ospedalizzare al mese, per un mese. Chiaro che non possiamo portarli in ospedale perché a parte i posti come cazzo facciamo a mandare novantamila ambulanze al giorno in giro? (senza fermare i trasporti industriali). In una città di 170000 abitanti sarebbero 340 corse al giorno ma disgraziatamente non sono costanti, inizialmente saranno trenta, al picco duemila. A Roma e Milano dove ne avrebbero ventimila giornaliere non so se la viabilità lo permette. Insomma li curiamo a casa. A questo punto dobbiamo fare una scelta: o l'ospedale non serve a un cazzo e dobbiamo chiuderli e chiamare soltanto il dottore, per qualsiasi cosa, tanto se hai da andare ha da andare, oppure almeno in una parte delle situazioni il ricovero aiuta la guarigione. Facciamo che di quelli che non possiamo ricoverare ne perdiamo la metà?
Duemilioni e settecentomila via.
In conclusione: per due mesi un terzo della forza lavoro in malattia; alla fine 4500000 deceduti pari ad una caduta demografica del 7,5% in due mesi, senza compensazione perché si aggiunge alla mortalità normale dell'1% annuo rimpinguata dalle nascite e dall'immigrazione.
Mettiamo che il virus sia intelligente e muoiano solo quelli che non servono a un cazzo, non lavorano e se lavorano sono svogliati, ricoprono mansioni per le quali si può ammaestrare il gatto. Queste persone prendono una pensione? Mangiano la roba del supermercato che qualcuno produce? Riempiono il serbatoio per andare ad acquistare il cibo, pagano bollo e assicurazione, vanno in vacanza? Danno cento euro per il compleanno al nipote che subito se li sputtana? E come se li sputtana? In IVA! Almeno una parte.
Ci sarebbe un crollo economico a fronte di un calo dei consumi del 7,5%? Considera che quando il morto mangiava il ricarico della sua spesa veniva reinvestito e chi profittava dell'investimento a sua volta lo spendeva; sempre con prudenza calcolo una leva del 300% e si avrebbe un crollo del PIL del 22,5%, strutturale e senza possibilità di recupero negli anni seguenti.
Ho l'impressione che nel comitato di cui si avvale il governo, oltre a 50/100 medici super specialisti, abbiano pensato di metterci qualcuno che aprisse loro gli occhi sulle conseguenze economiche.

Riassunto per gli scazzati.
Lasciata libera l'epidemia finirebbe il suo lavoro in due mesi colpendo 36 milioni di italiani dei quali 1800000 avrebbe bisogno della rianimazione ma non c'è quindi morirebbe; altri 5400000 dovrebbero andare in ospedale ma non c'è e metà morirebbe. In due mesi morirebbero 4500000 persone pari al 7,5% della popolazione causando una caduta del PIL del 22,5% che non si può recuperare perché quelli sono morti non temporaneamente sospesi dagli acquisti. E comunque quei due mesi fabbriche e uffici chiuderebbero lo stesso perché il 30% del personale sarebbe in malattia.

Conslusione: ragazzi non la voglio neanch'io l'epidemia però è venuta.

No aspetta.

I conti che fai tu si dovrebbero poi riparametrare alle persone ancora in vita e capaci di fare acquisti ecc ecc.
Questo virus colpisce in gran parte (oltre il 90% dei casi le persone anziane che hanno già gravi patologie). Uccide meno dell'1% le persone tra 0 e i 50 anni (cioè la forza lavoro principale).

So che è una cosa orribile da dire, sia ben chiaro.

L'ultima tua considerazione -- > "Ho l'impressione che nel comitato di cui si avvale il governo, oltre a 50/100 medici super specialisti, abbiano pensato di metterci qualcuno che aprisse loro gli occhi sulle conseguenze economiche"

Nei sei convinto? Il ministro dell'economia, ieri sera, ha stimato una caduta del PIL dell'1%. Significa che non ha la realtà sotto mano. La Confindustria e altre società che si occupano di questo stimano una caduta dell'8% quest'anno.
 
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<<I conti che fai tu si dovrebbero poi riparametrare alle persone ancora in vita e capaci di fare acquisti ecc ecc.>>
No rileggi. Io non ho detto che vanno a fare acquisti, ho detto che prendono del denaro e lo spendono. Se poi versano la pensione alla casa di riposo possiamo assumere che la casa di riposo a sua volta la spenda?
Ancora in vita .. va be' è una svista.
Però che la vita lavorativa finisca a cinquant'anni è un'altra svista. Una metà dei deceduti da COVID-19 è tra i 50 e l'età pensionabile. Inoltre il rapporto dice "patologie" non "gravi patologie" ma su questa demenzialità ho giò scritto.
Comunque io ho più di cinquant'anni. Se dovessi incontrarti cosa dovrei fare? Considera che anch'io tengo più alla mia vita che alla tua e non mi considero pazzo per questo.
 
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La tutela della salute NON sarà mai più importante della tutela di un economia nazionale, MAI!

Trovo il concetto aberrante.
Da qui ad identificare i primi gruppi da sterminare, il passo è breve (ci ha già pensato il virus, identificando gli anziani, cosa questa perfettamente in linea con i tuoi desiderata, essendo una porzione di popolazione economicamente improduttiva).

@setter611: E secondo te quando l'Italia sarà un deserto come si vivrà? Dove prenderà lo Stato le risorse per pagare le pensioni e i salari? Mi risulta che nel mondo ogni anno muoiono centinaia di migliaia di persone a causa di incidenti, diabete, tumori ecc ecc.
Perché non chiudiamo tutto?.
Perchè non fanno incidenti stradali tutti nello stesso giorno, dunque si è in grado di garantirgli assistenza sanitaria.

@CaptainAmerica: la previsione che fai tu, la necessità di adeguarsi alle modificazioni del tessuto sociale ecc, è giusta ma limitata. Qui hanno chiuso i piccoli artigiani. Parliamo di persone che hanno dai 35 ai 60 anni che hanno il loro negozio di abbigliamento, parrucchieri, pizzaioli ecc ecc...
Per capire, il tuo assunto di base è che tra un mese non ci taglieremo più i capelli? Non ci mangeremo una pizza?


Questi i provvedimenti fin qui adottati, e sono i primi:

LE PRINCIPALI MISURE VARATE PER LAVORATORI AUTONOMI, PICCOLI IMPRENDITORI E LIBERI PROFESSIONISTI
TITOLOARGOMENTOARTICOLO DEL D.L
Indennità ai liberi professionisti e ai collaboratoriViene riconosciuta una indennità una tantum di 600 euro per i liberi professionisti titolari di partita iva (alla data del 23 febbraio 2020) e ai lavoratori che hanno rapporti di collaborazione coordinata e continuativa iscritti alla Gestione sperata dell’Inps. 
Tali lavoratori potranno usufruire dell’indennità a condizione che non siano titolari di pensione e non siano iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie. 
L’indennità, che non concorrerà alla formazione del reddito, verrà erogata dall’Inps su domanda dell’interessato, entro i limiti complessivi di spesa di 203,4 milioni di euro per l’anno 2020. Il monitoraggio sul rispetto dei limiti di spesa è affidato all’Inps, che comunicherà i risultati al ministero del Lavoro e al Mef.
Quando l’Inps verificherà l’avvicinarsi dello scostamento dal limite di spesa, non verranno più adottati provvedimenti concessori.Art. 27
Indennità ai lavoratori autonomi
La medesima indennità una tantum pari a 600 euro, per il mese di marzo, è riconosciuta anche ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, non titolari di pensione. La somma non concorre alla formazione del reddito. 
Anche in questo caso l’indennità viene erogata dall’Inps su domanda dell’interessato: per questa categoria il limite di spesa è di 1.800 milioni di euro; con l’avvicinarsi del rischio di scostamento, non verranno adottati nuovi provvedimenti concessori.Art. 28
Lavoratori stagionali del settore turismo
Un’indennità, sempre di importo pari a 600 euro, per il mese di marzo, è riconosciuta anche ai lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo che hanno cessato il rapporto di lavoro dal 1° gennaio 2019 fino alla data di entrata in vigore del decreto-legge in oggetto.
Anch’essa non concorre alla formazione del reddito.
Tutte le indennità indicate sono tra loro non cumulabili.Art. 29
Estensione del fondo solidarietà mutui prima casa (“Fondo Gasparrini”) ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti
I lavoratori autonomi e i liberi professionisti che autocertifichino di aver subito un calo del fatturato in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019 a causa dell’emergenza coronavirus possono essere ammessi ai benefici del “Fondo di solidarietà mutui prima casa” (art. 2, commi da 475 a 480, della legge 244/2007) per un periodo di 9 mesi dall’entrata in vigore del decreto-legge. Per accedere al Fondo non è richiesta la presentazione dell’Isee.Art.54
Sostegno finanziario alle pmi
Il decreto-legge in oggetto riconosce formalmente l’epidemia da COVID-19 come “evento eccezionale e di grave turbamento” dell’economia del Paese, ai sensi dell’articolo 107 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea.
In caso di esposizioni debitorie nei confronti di banche e altri soggetti abilitati alla concessione del credito le imprese potranno beneficiare di alcune misure di sostegno. 
Per “imprese” si intendono le microimprese e le piccole e medie imprese (come definite dalla Raccomandazione della Commissione europea n. 2003/361/CE del 6 maggio 2003).
Per i prestiti accordati in data antecedente al 29 febbraio 2020 essi non possono essere revocati fino al 30 settembre 2020. Per i prestiti con scadenza prima del 30 settembre prossimo i contratti sono prorogati fino a quella data. Per i mutui e gli altri finanziamenti il pagamento è sospeso fino al 30 settembre 2020 e il piano di rimborso delle rate è dilazionato.
In tutti questi casi l’impresa deve autocertificare la carenza di liquidità quale conseguenza dell’epidemia da Covip-19.Art. 56
Sospensione dei termini di decadenza e prescrizione relativi alle prestazioni previdenziali, assistenziali e assicurative
E’ sospeso, dal 23 febbraio 2020 fino al 1° giugno 2020 il decorso dei termini di decadenza e di prescrizione relativi alle prestazioni previdenziali, assistenziali e assicurative.Art. 34
Ritenuta d’acconto per professionisti
Viene disapplicata la ritenuta d’acconto sulle fatture dei mesi di marzo e aprile per i professionisti senza lavoratori dipendenti che abbiano avuto ricavi inferiori a euro 400.000 mila nel periodo di imposta precedente.
Art. 62, c.7
Sospensione degli adempimenti e versamenti fiscali e contributivi
Per tutti coloro che hanno domicilio fiscale o sede legale o operativa nel territorio italiano sono sospesi tutti gli adempimenti fiscali che scadono nel periodo tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020 ad eccezione delle ritenute alla fonte e delle trattenute per l’addizionale regionale e comunale. 
Per imprenditori e professionisti con ricavi non superiori a 2 milioni di euro sono sospesi i versamenti di autoliquidazione relativi alle ritenute d’acconto, all’Iva, ai contributi previdenziali e assistenziali e ai premi per l’assicurazione obbligatoria.
Tutti gli adempimenti sospesi saranno effettuati entro il 30 giugno 2020 senza applicazione di sanzioni.
Art.62
Fondo di garanzia centrale per le pmi
Per nove mesi dall’entrata in vigore del decreto-legge lo Stato fornirà una garanzia per prestiti fino a 5 milioni di euro finalizzata a sostenere le spese di investimenti e ristrutturazioni di situazioni debitorie, nel rispetto delle garanzie e dei limiti previsti dal decreto. Con decreto di natura non regolamentare del ministro dell’Economia e delle finanze, di concerto con il ministro dello Sviluppo economico, possono essere previste ulteriori misure di sostegno finanziario alle imprese, anche attraverso il rilascio di finanziamenti a tasso agevolato e di garanzie fino al 90%, a favore delle imprese, o delle banche e degli altri intermediari che eroghino nuovi finanziamenti alle imprese.Art. 49
Congedi familiari per i lavoratori iscritti alla Gestione separata e per i lavoratori autonomi
I lavoratori iscritti alla Gestione separata, come conseguenza alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per l’emergenza Covid-19, potranno usufruire - per i figli di età non superiore ai 12 anni - di un congedo di 15 giorni, con corrispondente indennità, per ciascuna giornata, pari al 50% di 1/365 del reddito calcolato per l’indennità di maternità. 
Per i lavoratori autonomi il congedo di 15 giorni dà diritto ad una indennità pari al 50% della retribuzione convenzionale giornaliera stabilita dalla legge per ciascuna tipologia di lavoro autonomo.
Il congedo può essere usufruito alternativamente da entrambi i genitori per un totale complessivo di 15 giorni a condizione che nessuno dei genitori usufruisca di strumenti di sostegno al reddito. 
Per i figli con disabilità grave non si applicano limiti di età.
In alternativa i lavoratori appartenenti alle suddette categorie potranno usufruire di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting fino ad un limite massimo di 600 euro. Le modalità operative saranno stabilite dall’Inps.
Art.23, commi 3, 4 e 8
 
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Penso che l'attenzione alle leve economiche sia il motivo principale della diffusione del virus, sia in Italia che, come vediamo, nel resto del mondo.
Prima si diceva Milano non si ferma, ma alla lunga le decisioni purtroppo le prendono i morti.
Trump dice che a Pasqua torneranno alla normalità o quasi. Cuomo invece gli chiede di usare i superpoteri per convertire comparti industriali per aiutare la sanità, visto il crescente numero di morti.
Insomma, Gesù o Barabba?
Mi chiedo se ci siano anche delle responsabilità penali per aver tergiversato e consentito all'epidemia di espandersi con le conseguenze che tutti sappiamo.
Domanda inutile. Ti risponderanno di votare qualcun altro alle prossime elezioni.
 
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smith

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La risposta è giÃ* nel Vangelo allora: la Provvidenza dispone per la scelta di Barabba anche se da un certo di vista è quella sbagliata.
Forse noi umani dobbiamo quasi sempre fare prima la scelta sbagliata, in mancanza d'esperienza pregressa, per capire invece quella che era giusta.
Pillola rossa o pillola blu? (E scelgo la blue sopratutto "Non voglio ricordare un cazzo")

Quando leggo 'sta roba mi domando se possiamo stare tranquilli, e COVID-19 a parte, se la nostra salute è tutelata da dei ritardati.

Se per questo si potrebbe anche sostenere allora che anche la nostra economia sia sempre stata guidata da persone che forse non brillavano per genialitÃ*...

E un po' perché così negli "affetti da altre patologie magari forse anzi probabilmente multiple" riesci a farci entrare tutti. A cosa serva non lo so.
- A tranquillizzare la popolazione che altrimenti smatta.
- A far vedere che in ospedale ti curano e se non lo fanno è colpa tua che sei giÃ* marcio.
- A farti andare a lavorare relativamente tranquillo che comunque se vuoi stare in quarantena a cazzeggiare al computer la corrente qualcuno deve farla (per non parlare della pasta).
Non sono complottista però non si fa uno sforzo così massiccio sull'informazione quando ci sono varie urgenze se non c'è un motivo.
La mia convinzione è che tutto questo impegno a tranquillizzare sia profuso per salvaguardare la produzione, almeno dei generi necessari. Se tutti fossero presi veramente da panico per la peste dopo pochi giorni si inizierebbe a morire di fame. E di morte violenta nel tentativo di rubare la farina al vicino.

Se ti fai un giro in questi giorni in un qualsiasi supermercato (tutti con le mascherine e i guanti tranne me) e in una qualsiasi farmacia (due persone nel giro di dieci minuti che chiedono se sono arrivate le mascherine) forse ti accorgeresti che il fatto di "controllare" la psicosi non è così ingiustificata (indipendentemente dal fatto che le autoritÃ* sanitarie e politiche abbiano qualcosa di buono o cattivo da nascondere).
Il cosiddetto uomo comune, tanto osannato da più parti negli ultimi dieci anni almeno, forse anche 20-25, ancora una volta sta dimostrando di non saper dar prova di razionalitÃ* nelle poche volte in cui invece sia veramente richiesta (come questa).
 
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La risposta è già nel Vangelo allora: la Provvidenza dispone per la scelta di Barabba anche se da un certo di vista è quella sbagliata.
Forse noi umani dobbiamo quasi sempre fare prima la scelta sbagliata, in mancanza d'esperienza pregressa, per capire invece quella che era giusta.
Pillola rossa o pillola blu? (E scelgo la blue sopratutto "Non voglio ricordare un cazzo")
In mancanza di esperienza pregressa?
Ci siamo svegliati solo quando stavamo per superare la Cina come numero di morti, come se ci fosse una quantità sostenibile e una meno.
Caso Italia a parte, la cosa si ripete in modo quasi speculare in tutto il resto del mondo.
L'America è come al solito un laboratorio politico e sociale incredibile, vuoi perché gli stessi fenomeni, come in questo caso, si verificano in modo esageratamente dilatato dal punto di vista concettuale, vuoi perché si verificano con uno o due lustri di anticipo.
Purtroppo di religione non si può parlare, però non è stata certo la Provvidenza a scrivere il Vangelo, ma qualcuno che evidentemente conosceva bene l'animo umano.
 
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guarda che non va un po' a casaccio, basta vedere i dati ufficiali sui pazienti deceduti

Io ho semplificato un po la cosa e non mi riferivo ai casi delle persone anziane, ma dei giovani(come l uomo di 34 anni di Torrevergata sano e senza patologie o altro caso il funzionario di Bruxelles italiano di 41 anni, ecc..ecc...)certo dipende dalle difese immunitarie, ma non vi è certezza, ci sono una serie di variabili che è difficile spiegare in 2 parole......In parte è già stato spiegato dai miei colleghi(puttanieri)intervenuti nel thread, ma ripeto una grossa variabile è la sorte, come in tutte le cose della vita.

Per quanto riguarda i dati ufficiali vanno presi con le pinze, come del resto i dati della Protezione Civile che tutti i giorni alle 18:00 ci fanno l elenco..
Poi ogni nazione fa un po come gli pare(vedi Germania che in base ai dati dell istituto della sanità invece che 481 decessi avrebbe segnato solo 6), insomma i conti veri si potranno fare solo quando tutto questo sarà finito(speriamo presto)e si potranno fare delle ricerche per capire meglio(sempre se lo Stato Italiano aumenterà i fondi per la ricerca altrimenti andrà tutto nel dimenticatoio).
 
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@ smith
Se ho ben compreso per te la mascherina è un sintomo di nevrosi, io invece credo che sia utile. So che da sola non è sufficiente ad impedire il contagio ma è sinergica con le altre cautele.
 
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In mancanza di esperienza pregressa? Ci siamo svegliati solo quando stavamo per superare la Cina come numero di morti, come se ci fosse una quantità sostenibile e una meno..

Immagino tu intenda dire a livello individuale, e ciò è vero, se consideriamo che ai primi di marzo, con ordinanze già stringenti in essere, c'era chi andava a sciare.

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 27

31 Gennaio 2020


Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, venerdì 31 gennaio 2020, alle ore 10.15 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Ha svolto le funzioni di Segretario il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio.
*****
DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato lo stanziamento dei fondi necessari all’attuazione delle misure precauzionali conseguenti alla dichiarazione di “Emergenza internazionale di salute pubblica” da parte della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
È stato conseguentemente deliberato lo stato d’emergenza, per la durata di sei mesi, come previsto dalla normativa vigente, al fine di consentire l’emanazione delle necessarie ordinanze di Protezione Civile.
*****
Il Consiglio dei Ministri è terminato alle 11.15.




Provvedimenti
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI: Dichiarazione dello stato di emergenza nazionale in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.
 
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Infizz, la situazione era inizialmente circoscritta in un paio di paesini della Lombardia. Poi solo in Lombardia ma, forse per motivi economici?, non hanno voluto bloccarla.
Anche se qualcuno avrebbe voluto, però.... risposta: Milano non si ferma.
Il risultato lo conosciamo.
Chi è responsabile? Nessuno.
 
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Chiedo scusa se torno sull'argomento tanto crepano i vecchi parassiti sopra i cinquanta, perché mi è venuta in mente una riflessione nuova.
Qualcuno forse pensa che la società si regga su leggi, regolamenti e minaccia del carcere (o delle multe). Non è così. Svariate ribellioni, rivoluzioni e sommosse hanno dimostrato che se una quantità ingente di persone non intende più rispettare l'ordine sociale non le si può obbligare. La società si regge sulla fiducia, su un patto sociale e la fiducia che tutti lo rispettino e che facendo semplicemente il proprio dovere si possa vivere relativamente tranquilli.
Mi sono allora chiesto, se una persona che adesso ha trent'anni prendesse coscienza che le persone che hanno superato i cinquanta sono abbandonate a se stesse, cosa motiverebbe questa persona ad andare a lavorare domani mattina, cosciente che tra vent'anni la società non sarà più disposta a tutelarla?
Una persona che continui a produrre con la coscienza che ha tutela soltanto per il fatto che è utile sarebbe una persona sfruttata e se continuasse a collaborare in società sarebbe anche un coglione.
E' possibile che l'esigenza di tutelare prioritariamente la salute coincida con l'esigenza di salvaguardare l'ordine sociale e la fiducia della cittadinanza da cui quell'ordine in gran parte dipende.
 
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