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li puoi leggere in questo pdf dell'istituto nazionale di sanitàPotresti fare degli esempi?
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Report-COVID-2019_20_marzo.pdf
li puoi leggere in questo pdf dell'istituto nazionale di sanitàPotresti fare degli esempi?
li puoi leggere in questo pdf dell'istituto nazionale di sanitÃ*
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Report-COVID-2019_20_marzo.pdf
@CaptainAmerica: la previsione che fai tu, la necessità di adeguarsi alle modificazioni del tessuto sociale ecc, è giusta ma limitata. Qui hanno chiuso i piccoli artigiani. Parliamo di persone che hanno dai 35 ai 60 anni che hanno il loro negozio di abbigliamento, parrucchieri, pizzaioli ecc ecc..
Non hanno né la capacità né tanto meno la possibilità di reinventarsi in un mercato disintegrato dalla recessione.
Quando dicevo che io ho esperienze dirette, lo dico perché una parte consistente del mio lavoro consiste proprio nell'aiutare la ristrutturazione finanziaria di società di persone o di capitali in difficoltà.
Ne ho sotto gli occhi centinaia/migliaia ogni mese.
L'unica cosa che potrà fare lo Stato è accedere al mercato, senza più limiti rigorosi, accedendo ad enormi masse di denaro che successivamente daranno alle Banche affinché queste lo distribuiscano poi alle imprese.
Ma qui c'è un problema. Poiché questi soldi sono prestiti, e dovranno quindi essere restituiti, le Banche non lo potranno MAI prestare a chi non dia sufficienti garanzie (ipoteche su immobili, fideiussioni ecc) e questo per un semplice motivo --> il terrore delle Banche europee è quello di trovarsi un numero ingestibile di crediti deteriorati nei propri bilanci. Ed è proprio per questo motivo che due anni fa è cominciata la più grande svendita mai realizzata nell'economica mondiale di crediti deteriorati (che sono quelli con cui lavoro io). La sola Monte dei Paschi ne ha venduti 7 miliardi, Unicredit oltre 10 miliardi e potrei continuare.
Nel 2017 (dati dal Sole 24ore) la sola Italia registrava 276 miliardi di crediti deteriorati. Dietro a queste cifre ci sono famiglie, persone e imprese che non hanno più alcun accesso al credito, perché quando si smette di pagare si attiva nell'immediato un blocco di accesso al credito di quella persona/impresa.
Ripeto, sarà pure una mia opinione, ma la salute è importante tanto quanto l'economia.
Non a caso Wall Street fa pressione a Trump di tenere tutto aperto, perché questa è l'unica possibilità per non far crollare l'America.
L'aspetto più importante legato al Coronavirus è l'immenso impatto economico che sta per arrivare.
[..]
La tutela della salute NON sarà mai più importante della tutela di un economia nazionale, MAI!
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li puoi leggere in questo pdf dell'istituto nazionale di sanità
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Report-COVID-2019_20_marzo.pdf
Questo è il punto di vista di chi pensa se valga di più il suo benessere o la vita altrui. Io non sono buonista e la penso esattamente come te tranne che per un dettaglio. Se tu dovessi morire per questa epidemia continueresti a preferire il benessere economico del paese, cioè degli altri che sono sopravvissuti?
No perché tu non muori? Sei sicuro che non la stai facendo facile?
Ho un dubbio riguardo alle conseguenze economiche.
Lungo ma puoi leggere il riassuntino alla fine.
Senza misure di contenimento il trend di crescita del contagio dovrebbe essere attorno al raddoppio giornaliero ma questo dato in realtà non lo conosciamo perché misure grandi o piccole ci sono sempre state, fin dall'inizio. per prudenza allora prendiamo il dato di crescita che abbiamo misurato prima delle misure più serie: un fattore di 1,4 al giorno, è un fattore prudentissimo, sicuramente inferiore a quello naturale.
Secondo uno studio britannico declamato dal premier il contagio dovrebbe interessare il 60% della popolazione. Osserviamo che non c'è assolutamente alcuna ragione per cui il restante 40% dovrebbe restarne indenne; diciamo che si deve intendere che dopo quel livello di penetrazione il contagio diminuisce perché il virus inizia a faticare a trovare ospiti ancora impreparati e in effetti gli studi sull'efficacia delle vaccinazioni considerano misura di contenimento l'immunità dell'80% della popolazione (la malattia si può contrarre ma non causa epidemie) ma per la completa protezione della popolazione servono percentuali di immunità più alte. Ma probabilmente lo studio britannico ha tenuto conto che le fasce giovani sono sono interessate dal fenomeno.
Siccome voglio un conteggio inconfutabile sono prudente e prendo il dato di Boris Johnson: 60% di contagiati. Cioè 36 milioni, in Italia. In quanto tempo?
Dal momento in cui abbiamo il primo contagiato meno di 52 giorni; 1,4 elevato alla 52 fa 39 milioni. Diciotto milioni al mese.
Tra i contagiati quattro quinti non se ne accorgono quasi, un quinto va all'ospedale e un ventesimo respira un mese dal tubo. In un mese novecentomila persone hanno bisogno della rianimazione (per un mese) ma ci sono 5000 posti e servono per quelli che si spiaccicano per strada, quindi non li cureremo.
Un milione e ottocentomila via.
Restano duemilioni e settecentomila malati da ospedalizzare al mese, per un mese. Chiaro che non possiamo portarli in ospedale perché a parte i posti come cazzo facciamo a mandare novantamila ambulanze al giorno in giro? (senza fermare i trasporti industriali). In una città di 170000 abitanti sarebbero 340 corse al giorno ma disgraziatamente non sono costanti, inizialmente saranno trenta, al picco duemila. A Roma e Milano dove ne avrebbero ventimila giornaliere non so se la viabilità lo permette. Insomma li curiamo a casa. A questo punto dobbiamo fare una scelta: o l'ospedale non serve a un cazzo e dobbiamo chiuderli e chiamare soltanto il dottore, per qualsiasi cosa, tanto se hai da andare ha da andare, oppure almeno in una parte delle situazioni il ricovero aiuta la guarigione. Facciamo che di quelli che non possiamo ricoverare ne perdiamo la metà?
Duemilioni e settecentomila via.
In conclusione: per due mesi un terzo della forza lavoro in malattia; alla fine 4500000 deceduti pari ad una caduta demografica del 7,5% in due mesi, senza compensazione perché si aggiunge alla mortalità normale dell'1% annuo rimpinguata dalle nascite e dall'immigrazione.
Mettiamo che il virus sia intelligente e muoiano solo quelli che non servono a un cazzo, non lavorano e se lavorano sono svogliati, ricoprono mansioni per le quali si può ammaestrare il gatto. Queste persone prendono una pensione? Mangiano la roba del supermercato che qualcuno produce? Riempiono il serbatoio per andare ad acquistare il cibo, pagano bollo e assicurazione, vanno in vacanza? Danno cento euro per il compleanno al nipote che subito se li sputtana? E come se li sputtana? In IVA! Almeno una parte.
Ci sarebbe un crollo economico a fronte di un calo dei consumi del 7,5%? Considera che quando il morto mangiava il ricarico della sua spesa veniva reinvestito e chi profittava dell'investimento a sua volta lo spendeva; sempre con prudenza calcolo una leva del 300% e si avrebbe un crollo del PIL del 22,5%, strutturale e senza possibilità di recupero negli anni seguenti.
Ho l'impressione che nel comitato di cui si avvale il governo, oltre a 50/100 medici super specialisti, abbiano pensato di metterci qualcuno che aprisse loro gli occhi sulle conseguenze economiche.
Riassunto per gli scazzati.
Lasciata libera l'epidemia finirebbe il suo lavoro in due mesi colpendo 36 milioni di italiani dei quali 1800000 avrebbe bisogno della rianimazione ma non c'è quindi morirebbe; altri 5400000 dovrebbero andare in ospedale ma non c'è e metà morirebbe. In due mesi morirebbero 4500000 persone pari al 7,5% della popolazione causando una caduta del PIL del 22,5% che non si può recuperare perché quelli sono morti non temporaneamente sospesi dagli acquisti. E comunque quei due mesi fabbriche e uffici chiuderebbero lo stesso perché il 30% del personale sarebbe in malattia.
Conslusione: ragazzi non la voglio neanch'io l'epidemia però è venuta.
La tutela della salute NON sarà mai più importante della tutela di un economia nazionale, MAI!
Perchè non fanno incidenti stradali tutti nello stesso giorno, dunque si è in grado di garantirgli assistenza sanitaria.@setter611: E secondo te quando l'Italia sarà un deserto come si vivrà? Dove prenderà lo Stato le risorse per pagare le pensioni e i salari? Mi risulta che nel mondo ogni anno muoiono centinaia di migliaia di persone a causa di incidenti, diabete, tumori ecc ecc.
Perché non chiudiamo tutto?.
Per capire, il tuo assunto di base è che tra un mese non ci taglieremo più i capelli? Non ci mangeremo una pizza?@CaptainAmerica: la previsione che fai tu, la necessità di adeguarsi alle modificazioni del tessuto sociale ecc, è giusta ma limitata. Qui hanno chiuso i piccoli artigiani. Parliamo di persone che hanno dai 35 ai 60 anni che hanno il loro negozio di abbigliamento, parrucchieri, pizzaioli ecc ecc...
TITOLO | ARGOMENTO | ARTICOLO DEL D.L |
Indennità ai liberi professionisti e ai collaboratori | Viene riconosciuta una indennità una tantum di 600 euro per i liberi professionisti titolari di partita iva (alla data del 23 febbraio 2020) e ai lavoratori che hanno rapporti di collaborazione coordinata e continuativa iscritti alla Gestione sperata dell’Inps. Tali lavoratori potranno usufruire dell’indennità a condizione che non siano titolari di pensione e non siano iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie. L’indennità, che non concorrerà alla formazione del reddito, verrà erogata dall’Inps su domanda dell’interessato, entro i limiti complessivi di spesa di 203,4 milioni di euro per l’anno 2020. Il monitoraggio sul rispetto dei limiti di spesa è affidato all’Inps, che comunicherà i risultati al ministero del Lavoro e al Mef. Quando l’Inps verificherà l’avvicinarsi dello scostamento dal limite di spesa, non verranno più adottati provvedimenti concessori. | Art. 27 |
Indennità ai lavoratori autonomi | La medesima indennità una tantum pari a 600 euro, per il mese di marzo, è riconosciuta anche ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, non titolari di pensione. La somma non concorre alla formazione del reddito. Anche in questo caso l’indennità viene erogata dall’Inps su domanda dell’interessato: per questa categoria il limite di spesa è di 1.800 milioni di euro; con l’avvicinarsi del rischio di scostamento, non verranno adottati nuovi provvedimenti concessori. | Art. 28 |
Lavoratori stagionali del settore turismo | Un’indennità, sempre di importo pari a 600 euro, per il mese di marzo, è riconosciuta anche ai lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo che hanno cessato il rapporto di lavoro dal 1° gennaio 2019 fino alla data di entrata in vigore del decreto-legge in oggetto. Anch’essa non concorre alla formazione del reddito. Tutte le indennità indicate sono tra loro non cumulabili. | Art. 29 |
Estensione del fondo solidarietà mutui prima casa (“Fondo Gasparrini”) ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti | I lavoratori autonomi e i liberi professionisti che autocertifichino di aver subito un calo del fatturato in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019 a causa dell’emergenza coronavirus possono essere ammessi ai benefici del “Fondo di solidarietà mutui prima casa” (art. 2, commi da 475 a 480, della legge 244/2007) per un periodo di 9 mesi dall’entrata in vigore del decreto-legge. Per accedere al Fondo non è richiesta la presentazione dell’Isee. | Art.54 |
Sostegno finanziario alle pmi | Il decreto-legge in oggetto riconosce formalmente l’epidemia da COVID-19 come “evento eccezionale e di grave turbamento” dell’economia del Paese, ai sensi dell’articolo 107 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea. In caso di esposizioni debitorie nei confronti di banche e altri soggetti abilitati alla concessione del credito le imprese potranno beneficiare di alcune misure di sostegno. Per “imprese” si intendono le microimprese e le piccole e medie imprese (come definite dalla Raccomandazione della Commissione europea n. 2003/361/CE del 6 maggio 2003). Per i prestiti accordati in data antecedente al 29 febbraio 2020 essi non possono essere revocati fino al 30 settembre 2020. Per i prestiti con scadenza prima del 30 settembre prossimo i contratti sono prorogati fino a quella data. Per i mutui e gli altri finanziamenti il pagamento è sospeso fino al 30 settembre 2020 e il piano di rimborso delle rate è dilazionato. In tutti questi casi l’impresa deve autocertificare la carenza di liquidità quale conseguenza dell’epidemia da Covip-19. | Art. 56 |
Sospensione dei termini di decadenza e prescrizione relativi alle prestazioni previdenziali, assistenziali e assicurative | E’ sospeso, dal 23 febbraio 2020 fino al 1° giugno 2020 il decorso dei termini di decadenza e di prescrizione relativi alle prestazioni previdenziali, assistenziali e assicurative. | Art. 34 |
Ritenuta d’acconto per professionisti | Viene disapplicata la ritenuta d’acconto sulle fatture dei mesi di marzo e aprile per i professionisti senza lavoratori dipendenti che abbiano avuto ricavi inferiori a euro 400.000 mila nel periodo di imposta precedente. | Art. 62, c.7 |
Sospensione degli adempimenti e versamenti fiscali e contributivi | Per tutti coloro che hanno domicilio fiscale o sede legale o operativa nel territorio italiano sono sospesi tutti gli adempimenti fiscali che scadono nel periodo tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020 ad eccezione delle ritenute alla fonte e delle trattenute per l’addizionale regionale e comunale.
Per imprenditori e professionisti con ricavi non superiori a 2 milioni di euro sono sospesi i versamenti di autoliquidazione relativi alle ritenute d’acconto, all’Iva, ai contributi previdenziali e assistenziali e ai premi per l’assicurazione obbligatoria.
Tutti gli adempimenti sospesi saranno effettuati entro il 30 giugno 2020 senza applicazione di sanzioni. | Art.62 |
Fondo di garanzia centrale per le pmi | Per nove mesi dall’entrata in vigore del decreto-legge lo Stato fornirà una garanzia per prestiti fino a 5 milioni di euro finalizzata a sostenere le spese di investimenti e ristrutturazioni di situazioni debitorie, nel rispetto delle garanzie e dei limiti previsti dal decreto. Con decreto di natura non regolamentare del ministro dell’Economia e delle finanze, di concerto con il ministro dello Sviluppo economico, possono essere previste ulteriori misure di sostegno finanziario alle imprese, anche attraverso il rilascio di finanziamenti a tasso agevolato e di garanzie fino al 90%, a favore delle imprese, o delle banche e degli altri intermediari che eroghino nuovi finanziamenti alle imprese. | Art. 49 |
Congedi familiari per i lavoratori iscritti alla Gestione separata e per i lavoratori autonomi | I lavoratori iscritti alla Gestione separata, come conseguenza alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per l’emergenza Covid-19, potranno usufruire - per i figli di età non superiore ai 12 anni - di un congedo di 15 giorni, con corrispondente indennità, per ciascuna giornata, pari al 50% di 1/365 del reddito calcolato per l’indennità di maternità.
Per i lavoratori autonomi il congedo di 15 giorni dà diritto ad una indennità pari al 50% della retribuzione convenzionale giornaliera stabilita dalla legge per ciascuna tipologia di lavoro autonomo.
Il congedo può essere usufruito alternativamente da entrambi i genitori per un totale complessivo di 15 giorni a condizione che nessuno dei genitori usufruisca di strumenti di sostegno al reddito.
Per i figli con disabilità grave non si applicano limiti di età.
In alternativa i lavoratori appartenenti alle suddette categorie potranno usufruire di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting fino ad un limite massimo di 600 euro. Le modalità operative saranno stabilite dall’Inps. | Art.23, commi 3, 4 e 8 |
gli anziani [..] una porzione di popolazione economicamente improduttiva
Quando leggo 'sta roba mi domando se possiamo stare tranquilli, e COVID-19 a parte, se la nostra salute è tutelata da dei ritardati.
E un po' perché così negli "affetti da altre patologie magari forse anzi probabilmente multiple" riesci a farci entrare tutti. A cosa serva non lo so.
- A tranquillizzare la popolazione che altrimenti smatta.
- A far vedere che in ospedale ti curano e se non lo fanno è colpa tua che sei giÃ* marcio.
- A farti andare a lavorare relativamente tranquillo che comunque se vuoi stare in quarantena a cazzeggiare al computer la corrente qualcuno deve farla (per non parlare della pasta).
Non sono complottista però non si fa uno sforzo così massiccio sull'informazione quando ci sono varie urgenze se non c'è un motivo.
La mia convinzione è che tutto questo impegno a tranquillizzare sia profuso per salvaguardare la produzione, almeno dei generi necessari. Se tutti fossero presi veramente da panico per la peste dopo pochi giorni si inizierebbe a morire di fame. E di morte violenta nel tentativo di rubare la farina al vicino.
In mancanza di esperienza pregressa?La risposta è già nel Vangelo allora: la Provvidenza dispone per la scelta di Barabba anche se da un certo di vista è quella sbagliata.
Forse noi umani dobbiamo quasi sempre fare prima la scelta sbagliata, in mancanza d'esperienza pregressa, per capire invece quella che era giusta.
Pillola rossa o pillola blu? (E scelgo la blue sopratutto "Non voglio ricordare un cazzo")
guarda che non va un po' a casaccio, basta vedere i dati ufficiali sui pazienti deceduti
In mancanza di esperienza pregressa? Ci siamo svegliati solo quando stavamo per superare la Cina come numero di morti, come se ci fosse una quantità sostenibile e una meno..