Discussione COVID19 e argomenti correlati

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Mitico! È quello che posizionato alle spalle del presidente, fa le faccine dopo ogni cazzata che dice Trump.
Ormai è un idolo in USA. Ci sono dei meme divertentissimi.
 
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Dude4you

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A proposito di comunicazione, non credo di aver visto questo video linkato precedentemente, sembra sia stato prodotto interamente in Italia e tradotto in 4 lingue in una sola settimana... parla di chi avrebbe potuto aiutarci e non lo ha fatto... a me è parso degno di nota, sperando che la memoria rimanga ferrea, quando tutto sarà trascorso. Ce ne sono 2 versioni su questo link, la prima è del 19 Marzo e la seconda a seguire è del 21 Marzo. Desideravo condividerlo con il forum.

https://www.youtube.com/watch?v=I9nW9_3p-1k
 

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  • Schermata 2020-03-26 alle 22.50.03.jpg
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[h=1]Coronavirus in Ungheria, Orbán usa l’emergenza per dare gli ultimi colpi alla democrazia[/h][h=2]Pronto il decreto per esautorare il Parlamento. La legge speciale introdurrebbe anche pene detentive fino a 8 anni per chi ostacola gli sforzi per contenere la diffusione del virus e fino a 5 anni per chi diffonde notizie false[/h]
Come dicevo in precedenza, questo attuale è un momento molto pericoloso.
 
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smith

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Esatto e se l'Europa fosse furba lo sbatterebbe immediatamente fuori dall'unione e gli ungheresi, se fossero furbi anche loro gli farebbero fare la fine di Ceausescu, Gheddafi, ecc.
 
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Esatto e se l'Europa fosse furba lo sbatterebbe immediatamente fuori dall'unione e gli ungheresi, se fossero furbi anche loro gli farebbero fare la fine di Ceausescu, Gheddafi, ecc.

PIccola differenza storica:

Ceaușescu e' stato un dittatore messo al governo dal partito comunista.

Orbán e' presidente di una repubblica parlamentare (esattamente come l'italia), viene eletto dal parlamento che a sua volta e' espressione del voto degli elettori.

Direi che un paragone tra i due e' quantomeno inopportuno.

Magari agli ungheresi va proprio bene cosi com'e'.


Il ragionamento di piu' ampio respiro che si potrebbe fare e' ragionare sul vecchio adagio:

"Le persone si manifestano per quello che sono nel momento della difficolta'"

E credo che le nazioni ora stiano facendo proprio questo.

Sara' una dura prova per l'Europa e, in generale, per le relazioni mondiali a livello mondiale.

Non scordiamoci di non fermarci alle apparenze, accanto a isterici quanto scomposti tentativi di contenimento dell'emergenza mondiale, si stanno mettendo in gioco strategie di relazioni a piu' lungo termine.

Vogliamo pensare alla scelleratezza della Turchia che da anni cerca di entrare in Europa, ci ricatta prima con i poveri profughi siriani, incassa fondi dall'Europa e poi apre i confini mettendo in crisi la povera Grecia ancora in ripresa dalla crisi degli ultimi anni, per poi bloccare senza ben chiari motivi le forniture di mascherine anticipatamente pagate dalle aziende italiane che riforniscono gli ospedali?

Vogliamo pensare al goffo tentativo della Repubblica Ceca di approvigionarsi di attrezzature sanitarie destinate all'Italia dalla Cina, forse spaventati nel vedere cosa ci sta succedendo e ora impossibilitati a giustificare quello che chiamano un "errore" burocratico che sta creando un profondo imbarazzo e disappunto a Strasburgo?

Vogliamo parlare del fatto che dal 28 febbraio al 7 marzo i ricoverati in terapia intensiva sono passati da 85 a 309 (e non sono riuscito a trovare i dati e la progressione aggiornati nei giorni seguenti) e che la Germania ha offerto 6 posti letto, gesto politicamente corretto e rilevante ma di fatto davvero poco rilevante sul piano dei numeri reali che stiamo gestendo?
E come sono stati scelti i pazienti da trasferire? Hanno scelto i poliglotti? Hanno scelto quelli senza parenti e quindi poco legati al territorio? Ci sono risvolti umani in questa vicenda che sinceramente mi lasciano perplesso...

Infine non scordiamoci che con la scusa di volerci aiutare nella ripresa nel dopoguerra gli Stati Uniti ci hanno propinato il Piano Marshall, facendo pero' di fatto il loro interesse nel medio-lungo periodo. Alcune conseguenze di quei piani sono talmente impalpabili che ce le troviamo pure oggi.
 
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Sono indagini alla portata di qualsiasi studente di Statistica 1.

Non lo so, presi 18.

@Dr.Grunf e un po' anche @oblomov
D'accordo con Dr.Grunf che l'analisi quantitativa è approssimativa, per farla breve ci sono troppe variabili alcune ignote tutte trascurate. Però a livello qualitativo deceduti annui 100, deceduti per coronavirus 100 bare piene stoccate 500, salta all'occhio una difformità.
Questo saltare all'occhio ha un valore? Vorrei fare il solito esempio col tempo che mi piace tanto. Per domani qui ci sono previsioni discordanti, forse il maltempo passa stanotte o forse perdura nel week end. Tuttavia io sono certo che domani qui non ci saranno 35 gradi e lo so da indagini statistiche perché a marzo non è mai successo, capita soltanto a fine luglio. Le indagini statistiche di cui parlo sono qualitative e basate su esperienza relativamente breve ma sono una certezza, non tanto perché 35 gradi a marzo non sono mai capitati ma perché le temperature misurate in passato sono troppo distanti.
Perciò stimo i fisici, che oltre a notevoli conoscenze in statistica hanno anche una buona dose di ragionevolezza nell'integrare altre leggi dei fenomeni naturali, la continuità in questo caso.
La Regina Vittoria osteggiava il fumo perché fa male. Tuttavia la nocività del fumo di tabacco è stata dimostrata nella seconda metà del 1900. La Regina Vittoria lo sapeva per analisi statistica a occhi: muoiono molte persone ed è normale ma che tanti morti abbiano una cosa in comune non lo è. Le conoscenze scientifiche e le dotazioni tecniche non dovrebbero servire a trascurare ciò che anche senza esse è ovvio.
 
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smith

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PIccola differenza storica:

Ceaușescu e' stato un dittatore messo al governo dal partito comunista.

Orbán e' presidente di una repubblica parlamentare (esattamente come l'italia), viene eletto dal parlamento che a sua volta e' espressione del voto degli elettori.

Direi che un paragone tra i due e' quantomeno inopportuno.

Magari agli ungheresi va proprio bene cosi com'e'.


Il ragionamento di piu' ampio respiro che si potrebbe fare e' ragionare sul vecchio adagio:

"Le persone si manifestano per quello che sono nel momento della difficolta'"

E credo che le nazioni ora stiano facendo proprio questo.

Sara' una dura prova per l'Europa e, in generale, per le relazioni mondiali a livello mondiale.

Non scordiamoci di non fermarci alle apparenze, accanto a isterici quanto scomposti tentativi di contenimento dell'emergenza mondiale, si stanno mettendo in gioco strategie di relazioni a piu' lungo termine.

Vogliamo pensare alla scelleratezza della Turchia che da anni cerca di entrare in Europa, ci ricatta prima con i poveri profughi siriani, incassa fondi dall'Europa e poi apre i confini mettendo in crisi la povera Grecia ancora in ripresa dalla crisi degli ultimi anni, per poi bloccare senza ben chiari motivi le forniture di mascherine anticipatamente pagate dalle aziende italiane che riforniscono gli ospedali?

Vogliamo pensare al goffo tentativo della Repubblica Ceca di approvigionarsi di attrezzature sanitarie destinate all'Italia dalla Cina, forse spaventati nel vedere cosa ci sta succedendo e ora impossibilitati a giustificare quello che chiamano un "errore" burocratico che sta creando un profondo imbarazzo e disappunto a Strasburgo?

Vogliamo parlare del fatto che dal 28 febbraio al 7 marzo i ricoverati in terapia intensiva sono passati da 85 a 309 (e non sono riuscito a trovare i dati e la progressione aggiornati nei giorni seguenti) e che la Germania ha offerto 6 posti letto, gesto politicamente corretto e rilevante ma di fatto davvero poco rilevante sul piano dei numeri reali che stiamo gestendo?
E come sono stati scelti i pazienti da trasferire? Hanno scelto i poliglotti? Hanno scelto quelli senza parenti e quindi poco legati al territorio? Ci sono risvolti umani in questa vicenda che sinceramente mi lasciano perplesso...

Infine non scordiamoci che con la scusa di volerci aiutare nella ripresa nel dopoguerra gli Stati Uniti ci hanno propinato il Piano Marshall, facendo pero' di fatto il loro interesse nel medio-lungo periodo. Alcune conseguenze di quei piani sono talmente impalpabili che ce le troviamo pure oggi.

Sì, aggiungo anche che Adolf Hitler fu regolarmente eletto.
Quando un capo di stato inizia comprimere la libertà civili, politiche e chi più ne ha più ne metta, può essere anche stato liberamente eletto ma di fatto è già uscito dal perimetro della democrazia quindi, di fatto, sarebbe già decaduto avendo appunto violato il principio stesso che gli ha permesso di essere eletto.
Poi capisco che ti piaccia molto Orban e il sovranismo ungherese...però almeno scrivilo chiaramente...
 
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Alcuni dipartimenti di statistica stanno predisponendo dei modelli statistici sulla base dei dati forniti dagli ospedali. Concentrandosi principalmente su chi è in terapia intensiva.
Ostinatamente proseguono nel loro lavoro consapevoli che i dati sono incompleti, anche perché in molte zone gli ospedali manifestano inadeguatezza nella raccolta e trasmissione dei dati. Ci piace pensare che abbiano altro da fare che trasmettere prontamente i dati.
Inoltre tra la raccolta dei dati e la loro divulgazione ne crepano altre decine/centinaia, di cui i modelli difficilmente possono tenere conto.
Ovviamente nel loro studio mancano anche tutti i morti che non transitano per l'ospedale e che presumibilmente farebbero lievitare di brutto la conta dei morti attribuibili al virus. Così perlomeno ci dice l'evidenza empirica.
Tralasciando il fatto che gli ospedali sono dei focolai, quindi la trasmissione del virus potrebbe avvenire semplicemente da un reparto all'altro ma queste sono cose che dovrebbero appartenere più al campo penale che a quello statistico, quindi meglio trasferire il dato velocemente al forno crematorio.
Se io ho il tempo e il numero di tamponi per analizzare solamente 10 decessi ma in quella giornata ne sono morti 300 nello stesso ospedale, su che cosa sto fondando l'analisi? Partendo da questi dati a quali risultati si arriva?
Quello che discuto non è tanto la bontà del modello statistico ma la metodologia.
Se la raccolta dei dati ha tutte queste lacune e ne siamo consapevoli, che certezza abbiamo che un modello statistico raffinato ma basato su dati deformati e incompleti dia una fotografia della realtà più precisa di un modello grossolano ma fondato su dati certi?
In estrema sintesi, il teatrino pomeridiano messo in piedi dalla protezione civile dice qualcosa di sensato sull'andamento del virus?
Evidentemente qualcuno ha manifestato delle perplessità, secondo me abbastanza giustificabili.
 
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Una nota riservata dell’Iss rivela che il 2 marzo era stata chiesta la chiusura di Alzano Lombardo e Nembro. Cronaca di un’epidemia annunciata


Forse è dipeso, come un po' ovunque, dall'esigenza di non bloccare delle zone produttive, ma forse anche dall'organizzazione della pubblica amministrazione.
Fortunatamente siamo in un gruppo chiuso e si può dire.
Voi sapete come si svolge il lavoro nella pubblica amministrazione? Quel lavoro, quella catena dalla quale dipende l'adozione di un provvedimento?
Un impiegato (o dirigente, cambia qualcosina ma non troppo) riceve una mail, un foglio, un protocollo. Inizia una procedura, che non è la procedura formale dell'ufficio ma una sua procedura personale nella sua testa.
L'addetto indipendentemente dalla sua posizione approfondisce la questione per rispondere a queste domande:
1) Mi compete? Devo farlo io? Si-No
2) E' obbligatorio procedere? Si-No
3) Cosa rischio se lo faccio - cosa rischio se non lo faccio?
Notate bene che non è ancora arrivato a chiedersi COSA deve fare, lo faccio qui è un generico dar corso al documento o notizia pervenuta e può anche essere una lunghissima istruttoria che non porta a niente.
Se si arriva alla 3) generalmente (SEMPRE) ci sono pro e contro, magari non equilibrati (per esempio un'omissione porta all'arresto un'azione errata può provocare una sanzione disciplinare) ma entrambe le colonne sono popolate.
4) Temporeggio:
4a) Mando una mail informale a qualcuno più competente o un superiore
4b) Chiedo un parere
4c) Mi consulto via mail con la mia collega in maternità che risponderà alla ripresa in agosto.
Auspicabilmente poi
5) Altri fatti hanno superato questa pratica ormai obsoleta - Mi son salvato il culo.

Del casino di Bergamo si sapeva. Tutti lo sapevano. Forse i bergamaschi no.
C'è stato quel periodo, ricordate?, quando il maggior impegno del Governo era salvare la faccia all'Italia, il Ministero degli Esteri invece di cercare le mascherine (lo fa ora dopo che son finite, bravo ma al solito ..) protestava con i paesi che vietavano l'ingresso agli italiani e sconsigliavano i viaggi in Italia. L'Australia impediva l'ingresso a chi aveva il timbro italiano sul passaporto, non guardava nemmeno la data, forse neanche la foto. E i giornali italiani e stranieri pubblicavano notizie sui primi casi nel mondo; c'era uno che proveniva dalla zona rossa, un altro che era stato "nel nord italia", poi uno che aveva preso un caffè a Codogno e tre che avevano soggiornato a Bergamo.
Certo lo so che tre casi presi dal giornale non sono un elemento certo ma se appare che i contagi collegati a Bergamo sono il triplo di quelli collegati alla zona rossa non ti viene un dubbio?
A qualcuno sarà anche venuto, magari ha anche mandato una mail al superiore, alla maggior parte non sarà sembrato di propria competenza. Non c'è una procedura tassativa che imponga di mettere agli atti un articolo di giornale e questo dramma evidente che stava sorgendo s'è fermato ai punti 1) e 2).
 
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Se io ho il tempo e il numero di tamponi per analizzare solamente 10 decessi ma in quella giornata ne sono morti 300 nello stesso ospedale, su che cosa sto fondando l'analisi? Partendo da questi dati a quali risultati si arriva?
[...]
Evidentemente qualcuno ha manifestato delle perplessità, secondo me abbastanza giustificabili.

Esattamente
Non serve a nulla focalizzarsi su analisi percentuali per le quali è necessario avere dati certi e non approssimativi (partendo proprio dal numero dei contagiati, ragionevolmente di molto più alto di quel che si sa), la reale percezione di quello che sta accadendo ce l'abbiamo tutti sotto gli occhi, e tanto basta al momento.
A bocce ferme, quando tutto sarà finito, si avranno i dati per quantificare in maniera verosimile l'incidenza mortale del covid-19 sulla popolazione mondiale, su quella continentale, su quella statale fino a quella rionale.
La statistica è affascinante, grafici e numeri fanno venire orgasmi, ma ora la loro utilità, considerando anche l'approssimazione, serve quanto una forchetta per raccogliere il brodo.

Si scoprirà anche che un'esposizione massiva e continuativa di un soggetto al virus ne determina un' incidenza mortale più elevata... e qualcuno dovrà rispondere dei 44 medici deceduti nel bergamasco per assenza di materiali protettivi adeguati.
Stanno utilizzando i medici come kamikaze, stile operaio da sacrificare nella sventura chernobyl che tutti ricordiamo.
 
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In estrema sintesi, il teatrino pomeridiano messo in piedi dalla protezione civile dice qualcosa di sensato sull'andamento del virus?
Oblo molto semplicemente basta vedere la percentuale dei tamponi che risultano positivi. Ed i decessi sui tamponi positivi. Ciò da una misura significativa, ancorché imprecisa, di quanto i bollettini rispecchino la realtà. In Veneto la rispecchia assai meglio che in Lombardia, ma non è questo il punto: senza riuscire a processare almeno 30.000/60.000 tamponi al giorno (parlo delle regioni più popolose) non si va da nessuna parte, anche e soprattutto nell’ottica di velocizzare l’uscita da sto casino. Al ritmo attuale, di 5.000 al giorno per la Lombardia, che sono 10 milioni di persone, una banale divisione dà la misura della inadeguatezza degli sforzi attuali.
 
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@Leo
Le reazioni dovrebbero essere adeguate all'azione del virus.
Abbiamo tutti sotto gli occhi anche il colpevole ritardo della reazione rispetto all'azione del virus. E questo atteggiamento è sembrato più contagioso del virus stesso, visto che si è propagato di nazione in nazione.
Ma se un politico non solo dice cazzate ma prende decisioni che sono proprio la causa della diffusione del virus e quindi dei morti, di che cosa stiamo parlando? Come cavolo si può avere fiducia nei dati che snocciolano o nelle loro verità?
 
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Anche io non commento, osservo però che in Spagna un giudice ha incominciato ad essere attivo (sempre sia vero quanto riportato da il Giornale https://www.ilgiornale.it/news/poli...anchez-ha-sottovalutato-i-rischi-1846107.html).

Come sempre trovo grave che un giudice metta sotto processo un politico per una decisione politica. Le sentenze politiche si fanno solo nelle urne. Perché ci sia un processo deve esserci una violazione di un articolo specifico di una legge penale scritta per il fatto del politico.

Con questa logica qualsiasi azione politica è passibile di sanzione giudiziaria: se non autorizzi la manifestazione sei antidemocratico e violi il diritto della gente di riunirsi e manifestare, se la autorizzi sei untore. Se autorizzi i vaccini violi il principio di libertà terapeutica se non li autorizzi sei untore. Le questioni politiche devono rimanere nell'ambito della politica.

I partecipanti alle manifestazioni per la feste delle donne sapevano la situazione qual'era non meno bene di Sanchez. Il governo non indice le manifestazioni, le autorizza. Chi ha indetto quelle manifestazioni non viene denunciato perché forse denunciare chi indice manifestazioni dà meno visibilità mediatica al giudice (o lo rende antipatico, sono tutte Santa Maria Goretti del femminismo) mentre mettere sotto processo un primo ministro dà immediata notorietà e anche popolarità.

Stiamo tornando al medioevo, o peggio.

Il XXI secolo vedrà il nascere delle dittature dei giudici e di Facebook.

Io penso che siamo governati da idioti ma mi preoccupa vedere i continui sconfinamenti della magistratura nell'ambito della politica.
 
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