Discussione COVID19 e argomenti correlati

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Vorrei sottoporre voi tutti a una questione: quando si arriverà alla fine di questo terribile periodo, che ha visto sconvolte le abitudini ed i modi di fare di noi italiani (e non solo), è evidente che talune norme di comportamento sociale resteranno in vigore fino a quando non si troverà una cura efficace o un vaccino: penso ad esempio ad un ingresso contingentato in taluni luoghi come supermercati, bar, locali oppure il distanziamento tra persone come ricordato oggi da Borrelli.
basta che ti fai l'esame per gli anticorpi e vivi tranquillo
 
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noioso999

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Ringrazio Nautilus, non tanto per l'articolo linkato, quanto perchè personalmente tratto gli esperti come le puttane.
Faccio ricerche inverse (non vi dico quanta affidabilità hanno soggetti, siano essi giornalisti od intervistati, di articoli che avete linkato nelle ultime 24 ore).

Grazie a ciò, ho appreso quanto segue, trovandolo interessante.

[h=2]IL PTS DIFFIDA LA PROF. GISMONDO[/h]
22 Marzo 2020 Admin 0 Comments

Abbiamo inviato oggi una diffida legale alla Professoressa Maria Rita Gismondo per le gravi affermazioni ed esternazioni pubbliche sul coronavirus, volte a minimizzare la gravità della situazione e non basate su evidenze scientifiche.
L’Italia sta vivendo la più grave crisi dal dopoguerra a causa dell’emergenza coronavirus, che ha ucciso quasi 5.000 persone e portato le nostre strutture sanitarie in difficoltà, soprattutto nel Nord Italia. In questo momento tragico la responsabilità dei ricercatori, dei clinici e degli scienziati dovrebbe essere quella di informare con chiarezza e serietà la popolazione, senza allarmare e senza diffondere ipotesi o notizie non suffragate dai dati scientifici.
Il nostro Presidente Pier Luigi Lopalco, scrive: “La missione del PTS è chiara: difendere il cittadino dalla diffusione di atteggiamenti anti-scientifici e difendere l’onorabilità e la credibilità della comunità scientifica. Chi oggi, in una situazione di emergenza, indossa un camice e gode anche di una ribalta pubblica, deve riporre nelle sue dichiarazioni una estrema cautela. Ipotesi personali e ricostruzioni fantasiose non devono inquinare e confondere il dibattito pubblico. Mai come ora è importante che questo dibattito avvenga nell’ambito delle regole della scienza.
Per questo, anche su sollecitazione dell’ambiente medico-scientifico italiano, abbiamo ritenuto necessario inviare alla Professoressa Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano una diffida, chiedendole di rettificare alcune sue affermazioni che possono indurre la popolazione a violare i precetti governativi, con nefaste ricadute in termini di salute pubblica, soprattutto perché provenienti da un medico con responsabilità istituzionali nella regione più colpita d’Italia.
Affermazioni quali:
“È una follia questa emergenza, si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale” (23.2.2020);
“non voglio sminuire il coronavirus ma la sua problematica rimane appena superiore all’influenza stagionale (1.3.2020).
“tra poco il 60-70% della popolazione è positivo ma non dobbiamo preoccuparci (13.3.2020).
“l’epidemia potrebbe esser mutata, sta succedendo qualcosa di strano” (21.3.2020).
Rischiano di turbare l’ordine pubblico, come previsto dall’art. 656 del codice penale (Pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico), se non supportate da evidenze scientifiche.
Il PTS chiede alla Professoressa Gismondo di rettificare immediatamente le Sue argomentazioni che potrebbero aver indotto ad una minimizzazione del problema coronavirus, nonostante le robuste evidenze della drammaticità della situazione e la invita ad astenersi dal diffondere notizie se non supportate da evidenze scientifiche

 
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smith

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è purtroppo ancora una questione non pienamente chiarita.

L'unico dubbio è relativo al fatto che ormai esterno da un mese: tutti pensano che gli anticorpi diano immunità eterna ma, chi lo dice? E se invece l'immunità non arriva neanche ad un anno?
Anche perchè, io non sono un medico ma, non mi stupirei se l'organismo, una volta che li ha prodotti, se poi si trova a non doverli usare per tot tempo, semplicemente se ne disfa come per qualsiasi altra cellula.
Non mi ricordo Alberto Angela una volta aveva detto ogni quanto tempo di fatto rinnoviamo completamente il nostro corpo e mi pare non fosse un tempo lunghissimo.
 
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smith

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Solo gli imbecilli non cambiano idea.
In verità guardando a questi qua verrebbe da dire il contrario "Son proprio gli imbecilli che prima dicono e poi si rimangiano la parola".
 
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M

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Riporto : https://www.agi.it/cronaca/news/2020-04-01/coronavirus-eco-bergamo-stima-morti-8070220/

È una stima, al ribasso (di 5400 morti "solo" 4500 riconducibili al virus).
Ora se in una zona così piccola del mondo ( si vero la più duramente colpita forse del pianeta) in 30 giorni più di 4500 esseri umani si sono spenti .... tutti gli altri numeri che diffondono ufficialmente sono , a mio avviso, UFFICIALMENTE ( perdonate il gioco di parole) UNA CAGATA PAZZESCA ( rag. Fantozzi ci manca tanto con la sua ironia,chissà quante se ne sarebbe inventate in quarantena...) , qui la gente sta scomparendo nel più totale silenzio!
 
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L'unico dubbio è relativo al fatto che ormai esterno da un mese: tutti pensano che gli anticorpi diano immunità eterna ma, chi lo dice? E se invece l'immunità non arriva neanche ad un anno?
Anche perchè, io non sono un medico ma, non mi stupirei se l'organismo, una volta che li ha prodotti, se poi si trova a non doverli usare per tot tempo, semplicemente se ne disfa come per qualsiasi altra cellula.

La risposta immunitaria ad una infezione precedentemente contratta diventa più rapida ed efficace, non è che la cellula si tiene una scorta di anticorpi già pronti.

http://www.treccani.it/enciclopedia...(Enciclopedia-della-Scienza-e-della-Tecnica)/

Il problema si pone se la memoria non funziona con questo virus.
 
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smith

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La risposta immunitaria ad una infezione precedentemente contratta diventa più rapida ed efficace, non è che la cellula si tiene una scorta di anticorpi già pronti.

http://www.treccani.it/enciclopedia...(Enciclopedia-della-Scienza-e-della-Tecnica)/

Il problema si pone se la memoria non funziona con questo virus.


Link interessante.
Secondo me devi leggere l'ultimo punto, il 4, del sommario, dove la risposta sarebbe però "Non se ne sa ancora abbastanza".
Però per rispondere molto parzialmente alla tua domanda pare dicano che le cellule della memoria vengano sempre prodotte il problema è che per durare pare debbano essere sempre stimolate o con un costante contatto con il patogeno a livello d'infezione sub-acuta o con la costante produzione di citochine da parte dell'organismo in assenza di contatto con l'antigene.
Il primo dice che è quello dell'Herpes e del morbillo dove di fatto l'organismo, una volta entrato in contatto con il virus non riesce più a disfarsene completamente e mai, il secondo caso invece sembra essere quello della banale influenza dove si dice che alla guarigione il patogeno è "sempre" comunque eliminato dall'organismo.
Si tratta di vedere se il corona si comporta più da herpes o da influenza.
Da profano mi verrebbe da dire più da influenza ma questo vorrebbe anche dire che la memoria secondaria sul lungo periodo può essere persa.
 
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E se un povero cristo le mascherine non le ha trovate?

Il precetto maggiore ora e' stare a casa.

Se uno le mascherine non le ha (perche' e' difficile reperirle) si esporrebbe ad un rischio statisticamente maggiore uscendo tutti i giorni e mettendosi in fila ad una farmacia (dove tra l'altro potrebbe essere in fila un contagiato con sintomi ancora lievi che sta andando a comprare l'aspirina) o ad un tabaccaio (le ho viste vendere anche li, e andare esaurite in mezz'ora) piuttosto che rischiare una volta sola alla settimana per andare fare la spesa al supermercato dove la gente (almeno dalle mie parti) sta in fila ordinata e all'interno dell'esercizio non c'e' folla perche' gli accessi sono fatti con il contapersone.

Di sicuro dopo un mese di blocco molti sono nervosi e scattano per futili motivi. Il personale dei supermercati in primis.

La settimana scorsa l'addetta al controllo casse automatiche mi ha ripreso a distanza perche' secondo lei avevo troppi prodotti per usarle.
Mi sono guardato attorno e su 8 casse automatiche, 4 erano fuori servizio per permettere le distanze di sicurezza e le altre erano vuote perche' ero l'unico cliente nell'area e non c'era nessuno in coda.
Tra l'altro scelgo apposta le casse automatiche per non fare coda, uscire piu' velocemente dal negozio per permettere a qualcun altro di entrare e non incontrare nessuno.

Ho guardato l'addetta con lo sguardo da "che cazzo stai dicendo?" e deve aver capito...
Purtroppo gli animi sono tesi e certi sbalzi sono figli della nevrosi.
 
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dolmer

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Esatto Power, condivido.

E' anche per questo motivo che bisogna trovare il modo di tornare alla normalità il prima possibile. Mantenere questo regime per tutto aprile non penso sia possibile. Si arriverebbe a due mesi e mezzo di "prigionia".

Ad un certo punto la mente ti abbandona. Scatti di rabbia, stress, ansia, nervosismo, aggressività.
 
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CHARON

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La rabbia repressa etc sta per scoppiare, ma sopratutto se non arrivano i soldi promessi ci sara' guerra civile, questo è poco ma sicuro, togli agli Italiani il cibo è come togliere le armi agli Americani.
P.s lo so che abbiamo oltre 12.000 morti è forse anche di piu' , contando i non conteggiati, ma un pensiero va alla Spagna che sta peggio di noi per contagi esponenziali e morti, ci supereranno di sicuro, negli ospedali già scelgono chi deve vivere o morire, a morire sono sempre gli anziani, purtroppo.
 
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Si Spagna poi mi dispiace anche per gli Inglesi e gli Americani.
 
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Esatto Power, condivido.

E' anche per questo motivo che bisogna trovare il modo di tornare alla normalità il prima possibile. Mantenere questo regime per tutto aprile non penso sia possibile. Si arriverebbe a due mesi e mezzo di "prigionia".

Ad un certo punto la mente ti abbandona. Scatti di rabbia, stress, ansia, nervosismo, aggressività.

è strano, io ricordo sia iniziata a marzo inoltrato...e non ricordo male...se la prigionia come l'attuale fosse iniziata a metà febbraio come dici ora non saremo in questa situazione....ma era troppo da lungimiranti.
poi, sai, di certo non siamo sereni, ma se nasce un assembramento cosi dietro di me stai sicuro che se non si spostano qualche casino lo farei pure io ANCHE FOSSIMO NELL' AGOGNATA LIBERTA', perche il rispetto del prossimo, che sarebbe comunque delle distanze, non verrebbe meno.....e dirò di piu, se fossimo nell'agognata libertà e succedessero svariati episodi del genere (e il rischio sarebbe a mio avviso molto elevato, basta rileggere come molti si comportavano tra i we del 7 e 15 marzo) quell'agognata libertà ci porterebbe a rivivere ancora peggio ciò che stiamo vivendo.....o forse no, io lascio sempre spiragli all'avvocato del diavolo....ma siamo pronti a riaprire aldilà di un (non dico ogni, sarebbe come dire no), ragionevole dubbio senza fare danni peggiori? per te si, per me no, almeno fino a metà mese, con grossi dubbi sul restante.....io me lo immagino un po lo scenario del we del 25 aprile e del we lungo del 1 maggio.....che, per inciso, foss'anche venuta meno qualche ristrettezza emanata, sono 2 weekend nei quali eviterei quanto meno l'uscita dai confini comunali, e non solo
 
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