dispensatrici di piacere....perchè?

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fabxpiace

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il "collega" che è stato bannato ieri, qiuello che si era rotto i coglioni di andare a pay... ecco, secondo me lui era entrato qui con buoni propositi di continuare a fare il punter. Poi, sfiga vuole, come primo 3d ha letto questo e.... Non facciamo altre vittime innocenti :)

ma chi....quello che è andato da una pay e si è masturbato nel bagno?? ma scusa, ti pare normale???? vabé ...mo sta a vedere che è colpa mia ! :scratch_one-s_head:

No blu, dai non mi toppare ! :)
Posto che sia vero: vado da una pay e in bagno mi tiro il ghiandone? Per me voleva prenderci per i fondelli, visto che ha aperto ben 3 thread, incentrati sul punteraggio, uno più sghembo dell'altro nelle risposte; se vai a leggere i post vedi da te. Il Forum vive di scambi tra recensioni degli utenti, quello prendeva solo e si vantava di trombare a destra e a manca. Che senso ha?
Stavolta quoto Petra, come in un'altro post...
 
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Shrike

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Mi preme chiarire che io non ho mai detto che nella nostra società prostituirsi sia un lavoro normale, sto dicendo che se si uscisse dai bigotti schemi mentali medievali ai quali siamo talmente abituati da considerarli ormai la normalità, un lavoro che preveda dare piacere sessuale sarebbe equiparato a qualsiasi altro lavoro che preveda di dare piacere fisico o mentale.
E vi invito nuovamente a vedere il film "the sessions".
 
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tranquilli petra e fab... non mi sono sbruciacchiato il mio neurone :)
penso anch'io come voi che ci fanculasse nu' pochetto.
è che ci sono alcuni passaggi, di questo 3d, che vanno un po' sul depressivo andante.
per questo ci ho sminchiato su, ironicamente.
voglio dire... lo so lo so che qui si stanno esprimendo pensieri e opinioni sulla questione
e a questo serve un forum... quindi lontano da me minimizzare o sminchiare qualcuno.
ma dico che è una spirale da cui non se ne esce, richiando appunto di deprimersi.
il mestiere più antico del mondo, o lo si accetta o lo si depreca.
non c'è possibilità di sfumature e mezzitoni.
se si entra nelle questioni morali o si cerca di trovare giustificazioni o salvare un aspetto e criticarne un altro
è roba da impazzire e ci si aggrioviglia senza via d'uscita.
E' come la battuta, sono un po' incinta. :)
 
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Una riflessione... i miei genitori mi hanno insegnato il RISPETTO!!!!! Penso che dobbiamo uscire dai condizionamenti che ci hanno e ci stanno imponendo, e portare rispetto a che non ci crea "problemi".
Quindi penso che le persone devono essere libere di fare ciò che vogliono, che siano "dispensatrici piacere" o "utilizzatori finali", importante è che non danneggino gli altri.
"se non si è liberi di sbagliare, non si è liberi di fare le cose giuste"
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Intervengo in questo thread per dire la mia sull'argomento e per rispondere un po' a tutti sulle loro considerazioni. Innanzitutto secondo me chi frequenta le prostitute ma si augura che sua figlia non faccia mai questo mestiere (attenzione non dico che ne sia entusiasta, che quello penso nessuno lo sarebbe, ma quelli per cui avere una figlia prostituta sarebbe peggio che avere una figlia serial killer) dimostra un'ipocrisia tremenda, non fosse un punter potrei capire ma così dimostra che sotto sotto si sente "sporco" in perfetta sintonia col bigottismo ipocrita italiano imperante, che si fa ma non si dice che si va in chiesa la domenica ma mentre il prete dice l'omelia si guarda come è ingrassato il vicino o come si è vestita la vicina. Guardate che le ragazze che vi trombate sono anche loro figlie di qualcuno, ma le vostre valgono di più vero? E qui viene fuori un'altra caratteristica tra quelle principali artefici del nostro declino. La maggior parte degli italiani si sente di "alto livello" siccome i loro figli/figlie "hanno studiato" guai a fare anche temporaneamente lavori umili. Il punto è che la maggioranza la pensa così, i loro figli no, devono essere i figli "degli altri" a fare il "lavoro sporco" ma gli altri chi sono? Gli altri siamo noi (cit. Tozzi).
In secondo luogo alcuni hanno asserito che in un'ideale società perfetta la prostituzione non dovrebbe esistere in quanto ognuno dovrebbe trovare il proprio soddisfacimento sessuale senza pagare. A parte che ho sentito dire anche che in una società ideale non dovrebbero esistere nemmeno le malattie e la disabilità e non dovrebbe esistere il denaro, ma qui si va nell'utopia completa. Rimanendo coi piedi per terra cerchiamo di rispondere alla seguente domanda: il sesso è un diritto? Secondo me si......e no. È innegabile che il sesso è uno dei bisogni primari dell'uomo tuttavia a differenza del bisogni di cibo di riparo di vestiti di medicine, ha una caratteristica particolare che ne rende molto più problematica la fruizione: e cioè a differenza degli altri bisogni che ho citato il sesso per essere soddisfatto ha bisogno del coinvolgimento di un'altra persona. Se uno è affamato gli si da del cibo, se è malato delle medicine ecc, tutti oggetti inanimati a cui non deve essere chiesto il consenso per poterli usare, ma se uno ha bisogno di sesso per poter soddisfare il suo bisogni è necessario coinvolgere la libertà di un'altro essere umano. È da li secondo me che partono tutte le questioni sul diritto a meno del sesso. Quindi secondo me la prostituzione non rappresenta la soluzione perfetta ma è la migliore praticabile. Per quanto riguarda il fatto del pagare non è necessario che esista un welfare del sesso, è sufficiente un welfare normale ma efficiente come c'è in Germania e nei paesi del nord Europa dove grazie al reddito di cittadinanza, indennità di disoccupazione od altre misure simili chiunque anche se non lavora ha a disposizione dei soldi se vuole per avere un rapporto sessuale a pagamento, è quella la strada da percorrere non le prostitute gratis.
Infine, anche se non mi sembra un punto di poca importanza, per quelli che dicono che in una società chiunque dovrebbe ottenere del sesso senza pagare, si ok ma CON CHI lo ottiene senza pagare non conta nulla? Per me è all'80% dei motivi per cui faccio il punter, delle free le troverei pure ma sono agli antipodi di come garbano a me. Invece qui si parla spesso di prostituzione come se una donna valesse l'altra, ed in effetti forse per molti è così visto che leggendo le recensioni mi sembra di vedere che molti restano nonostante la girl sia molto peggio che nelle foto, ma per me no, io faccio il punter non per scopare, ma per scopare CHI DICO IO, sono selettivo (molto) e per me una non scopata è molto meglio di una scopata nel caso la girl non sia di mio gradimento, ed in questo forse mi differenzio da molti che cercano solo svuotapalle (per quello c'è Federica che provvede a meraviglia).
Si perché anche nei punter "piangioni" che "sono obbligati" ad andare a pagamento (gli puntano una pistola calibro 38 dietro?) ci vedo una grande ipocrisia. Chissà perché sono "costretti", magari hanno 50 anni e la forma fisica ha avuto tempi migliori, ad andare con moldave di 20 anni, questi in un'ipotetica società che facesse trovare partner sessuali a chiunque (ovviamente compatibilmente col proprio aspetto) davanti alla loro girl corrispondente in buona percentuale scapperebbero a gambe levate!
 
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Intervengo in questo thread per dire la mia sull'argomento e per rispondere un po' a tutti sulle loro considerazioni. Innanzitutto secondo me chi frequenta le prostitute ma si augura che sua figlia non faccia mai questo mestiere (attenzione non dico che ne sia entusiasta, che quello penso nessuno lo sarebbe, ma quelli per cui avere una figlia prostituta sarebbe peggio che avere una figlia serial killer) dimostra un'ipocrisia tremenda, non fosse un punter potrei capire ma così dimostra che sotto sotto si sente "sporco" in perfetta sintonia col bigottismo ipocrita italiano imperante, che si fa ma non si dice che si va in chiesa la domenica ma mentre il prete dice l'omelia si guarda come è ingrassato il vicino o come si è vestita la vicina. Guardate che le ragazze che vi trombate sono anche loro figlie di qualcuno, ma le vostre valgono di più vero? E qui viene fuori un'altra caratteristica tra quelle principali artefici del nostro declino. La maggior parte degli italiani si sente di "alto livello" siccome i loro figli/figlie "hanno studiato" guai a fare anche temporaneamente lavori umili. Il punto è che la maggioranza la pensa così, i loro figli no, devono essere i figli "degli altri" a fare il "lavoro sporco" ma gli altri chi sono? Gli altri siamo noi (cit. Tozzi). In secondo luogo alcuni hanno asserito che in un'ideale società perfetta la prostituzione non dovrebbe esistere in quanto ognuno dovrebbe trovare il proprio soddisfacimento sessuale senza pagare. A parte che ho sentito dire anche che in una società ideale non dovrebbero esistere nemmeno le malattie e la disabilità e non dovrebbe esistere il denaro, ma qui si va nell'utopia completa. Rimanendo coi piedi per terra cerchiamo di rispondere alla seguente domanda: il sesso è un diritto? Secondo me si......e no. È innegabile che il sesso è uno dei bisogni primari dell'uomo tuttavia a differenza del bisogni di cibo di riparo di vestiti di medicine, ha una caratteristica particolare che ne rende molto più problematica la fruizione: e cioè a differenza degli altri bisogni che ho citato il sesso per essere soddisfatto ha bisogno del coinvolgimento di un'altra persona. Se uno è affamato gli si da del cibo, se è malato delle medicine ecc, tutti oggetti inanimati a cui non deve essere chiesto il consenso per poterli usare, ma se uno ha bisogno di sesso per poter soddisfare il suo bisogni è necessario coinvolgere la libertà di un'altro essere umano. È da li secondo me che partono tutte le questioni sul diritto a meno del sesso. Quindi secondo me la prostituzione non rappresenta la soluzione perfetta ma è la migliore praticabile. Per quanto riguarda il fatto del pagare non è necessario che esista un welfare del sesso, è sufficiente un welfare normale ma efficiente come c'è in Germania e nei paesi del nord Europa dove grazie al reddito di cittadinanza, indennità di disoccupazione od altre misure simili chiunque anche se non lavora ha a disposizione dei soldi se vuole per avere un rapporto sessuale a pagamento, è quella la strada da percorrere non le prostitute gratis. Infine, anche se non mi sembra un punto di poca importanza, per quelli che dicono che in una società chiunque dovrebbe ottenere del sesso senza pagare, si ok ma CON CHI lo ottiene senza pagare non conta nulla? Per me è all'80% dei motivi per cui faccio il punter, delle free le troverei pure ma sono agli antipodi di come garbano a me. Invece qui si parla spesso di prostituzione come se una donna valesse l'altra, ed in effetti forse per molti è così visto che leggendo le recensioni mi sembra di vedere che molti restano nonostante la girl sia molto peggio che nelle foto, ma per me no, io faccio il punter non per scopare, ma per scopare CHI DICO IO, sono selettivo (molto) e per me una non scopata è molto meglio di una scopata nel caso la girl non sia di mio gradimento, ed in questo forse mi differenzio da molti che cercano solo svuotapalle (per quello c'è Federica che provvede a meraviglia). Si perché anche nei punter "piangioni" che "sono obbligati" ad andare a pagamento (gli puntano una pistola calibro 38 dietro?) ci vedo una grande ipocrisia. Chissà perché sono "costretti", magari hanno 50 anni e la forma fisica ha avuto tempi migliori, ad andare con moldave di 20 anni, questi in un'ipotetica società che facesse trovare partner sessuali a chiunque (ovviamente compatibilmente col proprio aspetto) davanti alla loro girl corrispondente in buona percentuale scapperebbero a gambe levate!
Si ma tu.. Saresti sereno con una figlia che fa i bocchini a pagamento?
Secondo me non sai di cosa parli. Chi continua a parlare di prostitute come parlasse di ragazze che sono felici di ciucciargli l'uccello non hanno mai parlato (in profondità) con una pay.. Trovo sia un alibi x giustificare una coscienza non a posto..
Quando vado a pay so che non vado (in linea di massima) con una ninfomane. Che se potesse, quella ragazza sceglierebbe uno con 20 anni di meno.. Perché no come ero io a 25 anni.. Quindi mi pongo con rispetto cercando di rendere quell'ora come qualcosa di piacevole o almeno non sgradevole.
I fatti (le simpatie già ai primi incontri) mi consolano.
So benissimo che chi fa questo mestiere ne farebbe volentieri a meno..
Bye
 
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Ad esempio ho notato che il loro modo di fare era o era diventato tutto un dare/avere per ciò che concerneva il loro essere donna o partner.
Una sorta di opportunismo costante, pesante, ma soprattutto inutile nel 99,9% dei casi, quindi per me incomprensibile.
Un tentativo costante di "usare" l'uomo, sempre concluso con l'essere usate.

Difficile spiegartelo, ma provo a farti un esempio: ogni donna prima o poi sfodera il suo fascino per ottenere qualcosa in più, magari banalissimo (es. non fare la fila).
Ma non lo fa sempre e costantemente: decide quando ne vale la pena. Invece, almeno nei casi di cui ti parlavo, era sempre così anche se non ne valeva la pena

Un'imposizione quasi inconscia volta ad ottenere sempre qualcosa, anche se non serve
Posso dirti anche che un simile atteggiamento l'ho riscontrato anche nei venditori d'assalto sotto stress: sempre in ansia alla caccia di un cliente anche quando hanno già abbondantemente chiuso il budget e sono fuori dell'ambito lavorativo..
Vogliamo chiamarla "deformazione professionale"? Non so, ma n entrambi i casi mi è parso di vederci grande insicurezza.

Alla fine, anche se di base non nutro pregiudizio alcuno per chi svolge la professione, resto comunque estremamente diffidente, nonstante sia ben conscio che una free può essere ancora più pericolosa

PS: scusate ma non ho ancora imparato a come si fa a quotare tutto
 
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Si ma tu.. Saresti sereno con una figlia che fa i bocchini a pagamento?
Secondo me non sai di cosa parli. Chi continua a parlare di prostitute come parlasse di ragazze che sono felici di ciucciargli l'uccello non hanno mai parlato (in profondità) con una pay.. Trovo sia un alibi x giustificare una coscienza non a posto..
Quando vado a pay so che non vado (in linea di massima) con una ninfomane. Che se potesse, quella ragazza sceglierebbe uno con 20 anni di meno.. Perché no come ero io a 25 anni.. Quindi mi pongo con rispetto cercando di rendere quell'ora come qualcosa di piacevole o almeno non sgradevole.
I fatti (le simpatie già ai primi incontri) mi consolano.
So benissimo che chi fa questo mestiere ne farebbe volentieri a meno..
Bye

Come ho già scritto non è che bisogna fare i salti di gioia, ma considerarla una disgrazia essendo un cliente mi sembra un po' di sputare nel piatto dove si mangia. Anche tu sei un cliente no? Ma quelle sono figlie di "altri" e si ritorna al mio discorso.
Poi il fatto che se potesse starebbe con uno di 20 anni di meno c'è da dire due cose:
1. Mica è sempre vero. Conosco molte ragazze giovani fidanzate con uomini molto più grandi di loro, non particolarmente belli ne particolarmente ricchi, probabilmente perché li vedono più maturi.
2. Non è obbligatorio fare la prostituta, se vuoi stare con un coetaneo ti fidanzi con uno della tua età e vai a fare un lavoro "normale" (e ti scordi le entrate del lavoro da prostituta e per la maggioranza sta lì il problema).
Si perché qui si dice sempre poverina è stata costretta ad iniziare dalle difficoltà. Ma se queste difficoltà c'è l'ha un uomo che fa? Te lo dico io, va a fare qualunque lavoro trova ma nella stragrande maggioranza dei casi si sogna le entrate di una escort media.
 
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Qualcuno ora può anche pensare che io sia di quelli che danno un colpo al cerchio e uno alla botte.
Non sono così nella quasi totalità dei casi.
Però stavolta sento di condividere sia quel che scrive curioso74 sia Mr.joe, anche se apparentemente i pensieri non coincidono sul desktop.
Non è un obbligo fare la prostituta. Questo è il punto importante che curioso74 sottolinea e da cui non dovremmo prescindere. (come ho scritto in un altro post precedente, basta che nessuno glielo stia imponendo - vedi tratta- perchè altrimenti tutto cambia).
Ma mi piace anche la frase di Mr.joe: "Quindi mi pongo con rispetto cercando di rendere quell'ora come qualcosa di piacevole o almeno non sgradevole".

Mi ripeto, forse, ma il mestiere più antico del mondo va preso così o rifiutato.
La politica dovrebbe forse pensare di più a combattere, appunto, ogni forma di tratta-schiavitù, non a combattere tout court la prostituzione.
Ogni giorno nel mondo muoiono donne per violenza. Questi sono problemi veri. Non se è giusto o no pagare un pompino!
 
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Non è un obbligo fare la prostituta. basta che nessuno glielo stia imponendo - vedi tratta- perchè altrimenti tutto cambia).

...ecco, dopo 90 post torniamo alla mia domanda iniziale: perchè una donna decide di farlo ? Petra ha risposto immediatamente: solo per soldi

Posso supporre che a qualcuna ( chessò...1 su 10000 ) piacerà pure dare piacere per soldi e posso supporre che questa scelta sia legata al fatto che noleggiare il proprio corpo ( aldilà dei rischi sociali, sanitari e di violenza che si corre ad incontrare sconosciuti ) sia il modo più "facile" per guadagnare denaro

Ma queste considerazioni sono sempre legate al fatto che il sesso ( fatto solo per piacere fisico e non per procreare ), nella nostra società, è visto come qualcosa di sporco, i genitali sono visti come qualcosa da nascondere, come se, come già detto, non fossero parte del resto del corpo. Sono tutti preconcetti fissati nella nostra mente da una propaganda ( lo si potrebbe anche definire plagio ) iniziata con l'avvento al potere della chiesa e, badate bene, parlo di chiesa, non di religione o divinità. Tanto per ribadire il concetto di potere: la chiesa, in nome di Dio, ha fatto più stragi e vittime di Hitler e Stalin messi insieme. Vedi lo sterminio di 70 milioni di nativi americani o le medioevali Crociate.

Alla fine ognuno è libero di credere di essere libero di pensare....
 
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Una riflessione... i miei genitori mi hanno insegnato il RISPETTO!!!!! Penso che dobbiamo uscire dai condizionamenti che ci hanno e ci stanno imponendo, e portare rispetto a che non ci crea "problemi".
Quindi penso che le persone devono essere libere di fare ciò che vogliono, che siano "dispensatrici piacere" o "utilizzatori finali", importante è che non danneggino gli altri.
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Caro Franco, le tue parole sono sacrosante e chi non potrebbe condividerle? Ma rilevare le problematiche (per me ovvie) di questo pseudo lavoro non significa mancare di rispetto alle prostitute. Se un uomo si augura che sua figlia non faccia la prostituta, a mio avviso non è un bigotto ipocrita moralista e chi più ne ha più ne metta. E' un discorso che travalica la morale, e riguarda semplicemente la sfera umana secondo me. E' un uomo che spera che sua figlia non debba subire le umiliazioni che comporta questa "professione" (stravirgolettato). Perché ti assicuro che per una donna che sceglie questa strada certe umiliazioni sono certe. Poi lasciamo perdere tutti i discorsi sulle mogli puttane che si sposano per interesse e allora il papà è ben contento che spompini quello giusto, e che anche quella è una forma di prostituzione eccetera. E' un altro pianeta.
Mi sembra che si siano confuse un po' le acque. Non ricadiamo nei soliti schematismi: chi disprezza le prostitute/chi le santifica!
 
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Ad esempio ho notato che il loro modo di fare era o era diventato tutto un dare/avere per ciò che concerneva il loro essere donna o partner.
Una sorta di opportunismo costante, pesante, ma soprattutto inutile nel 99,9% dei casi, quindi per me incomprensibile.
Un tentativo costante di "usare" l'uomo, sempre concluso con l'essere usate.

Difficile spiegartelo, ma provo a farti un esempio: ogni donna prima o poi sfodera il suo fascino per ottenere qualcosa in più, magari banalissimo (es. non fare la fila).
Ma non lo fa sempre e costantemente: decide quando ne vale la pena. Invece, almeno nei casi di cui ti parlavo, era sempre così anche se non ne valeva la pena

Un'imposizione quasi inconscia volta ad ottenere sempre qualcosa, anche se non serve
Posso dirti anche che un simile atteggiamento l'ho riscontrato anche nei venditori d'assalto sotto stress: sempre in ansia alla caccia di un cliente anche quando hanno già abbondantemente chiuso il budget e sono fuori dell'ambito lavorativo..
Vogliamo chiamarla "deformazione professionale"? Non so, ma n entrambi i casi mi è parso di vederci grande insicurezza.

Alla fine, anche se di base non nutro pregiudizio alcuno per chi svolge la professione, resto comunque estremamente diffidente, nonstante sia ben conscio che una free può essere ancora più pericolosa

PS: scusate ma non ho ancora imparato a come si fa a quotare tutto

si vede che avevano a che fare con degli uomini con la mentalità da puttaniere (scusa il termine, era per adeguarmi). incluso il partner. e siccome queste mentalità sono molto diffuse, non parlerei di deformazione professionale, visto che ho conosciuto donne che si sono prostituite capaci di rapporti umani molto generosi umanamente, senza contropartite. Quelle donne di cui parli , che sono casi limitati specifici da te conosciuti e non paradigmatici di tutte le donne che si prostituiscono, probabilmente avevano questo tipo di mentalità già prima di esercitare
 
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Uscendone (avendone conosciute alcune prima, durante e dopo) ho notato che è rimasto loro un modo di vedere e ragionare da "puttana" che le condiziona (scusate il termine diretto, non voglio offendere ma rendere l'idea, sesso escluso), pur essendo oggi, per quel che ne so, ottime madri e buone compagne.

tra l'altro, perdonami, ma c'è qualcosa che non capisco, forse mi puoi aiutare. Come mai, se puoi dirlo, sei rimasto in contatto con alcune ragazze anche dopo che hanno smesso e a quanto pare hanno messo su famiglia? E' una cosa piuttosto inusuale, di solito quando si smette si tagliano i ponti coi clienti. Tu addirittura le hai conosciute sia prima (? cosa anche qui alquanto rara) ..che dopo. E parli addirittura di diverse ragazze, cosa ancora più inusuale. In special modo per un uomo che dice di essere diffidente verso le prostitute, proprio per qusta loro mentalità da puttana (come hai scritto tu). Quindi che tipo di rapporto hai esattamente con queste ragazze malfidate :pleasantry: ?
Inoltre scrivi che sono buone compagne , poi dici che hanno una mentalità da do ut des anche col partner, volto a usare l'altra persona e ad essere usate. Non so, sono stranezze che mi saltano all'occhio, se mi spieghi forse capirò meglio..se hai voglia
 
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Ma queste considerazioni sono sempre legate al fatto che il sesso ( fatto solo per piacere fisico e non per procreare ), nella nostra società, è visto come qualcosa di sporco, i genitali sono visti come qualcosa da nascondere, come se, come già detto, non fossero parte del resto del corpo. Sono tutti preconcetti fissati nella nostra mente da una propaganda ( lo si potrebbe anche definire plagio ) iniziata con l'avvento al potere della chiesa e, badate bene, parlo di chiesa, non di religione o divinità. ]
Caro Hamjam, è un tema molto delicato, e qui ognuno ha la propria sensibilità, al di là della morale. Io non sono nemmeno credente, figurati poi la Chiesa se ha qualche influenza sul mio modo di pensare, ma la sfera della sessualità è legata a qualcosa di troppo profondo per essere paragonata ad altro. Gli organi sessuali realizzano il contatto più intimo tra due persone, in qualsiasi modo venga vissuto questo contatto è un dato di fatto..non si può negare. Poi per carità , io ho il mio pensiero, e probabilmente non son nemmeno riuscita ad esprimerlo come volevo, perché trovo l'argomento molto complesso. Che si riassume però in questo, che la prostituzione non può certo essere considerata un lavoro "qualsiasi", non per ragioni morali o per bigottismo, ma perché secondo me mette in gioco parti di noi troppo delicate dal punto di vista psico emotivo.
 
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Caro Hamjam, è un tema molto delicato, e qui ognuno ha la propria sensibilità, al di là della morale. Io non sono nemmeno credente, figurati poi la Chiesa se ha qualche influenza sul mio modo di pensare, ma la sfera della sessualità è legata a qualcosa di troppo profondo per essere paragonata ad altro. Gli organi sessuali realizzano il contatto più intimo tra due persone, in qualsiasi modo venga vissuto questo contatto è un dato di fatto..non si può negare. Poi per carità , io ho il mio pensiero, e probabilmente non son nemmeno riuscita ad esprimerlo come volevo, perché trovo l'argomento molto complesso. Che si riassume però in questo, che la prostituzione non può certo essere considerata un lavoro "qualsiasi", non per ragioni morali o per bigottismo, ma perché secondo me mette in gioco parti di noi troppo delicate dal punto di vista psico emotivo.

Cara Petra, ho capito benissimo quello che vuoi dire, ma devi sempre considerare che la chiesa e i suoi dogmi hanno influenzato pesantemente per oltre mille anni la nostra cultura, la nostra società, e il nostro modo di pensare è figlio inconsapevole di questo plagio. Fossi nata , chessò, nel Borneo, senza contatti con la nostra cultura, credo avresti un modo di pensare diverso, ne meglio ne peggio, solamente diverso. In diverse popolazioni, per esempio la nudità è la normalità, come lo sono la bigamia e altre abitudini sociali che per noi sono anormali.

Ricordo, in un episodio di star trek, dove il medico di bordo dell'Enterprise, essendo Denobulano, aveva abitudini piuttosto anomale per canoni terrestri. Tra i membri di questa razza la poligamia è costume accettato, fino ad un massimo di sette coniugi per ogni individuo (cioè lui aveva sette mogli e sua moglie aveva sette mariti ) , e le famiglie possono arrivare a includere 750 persone. Percontro il contatto fisico, per consuetudine sociale, avviene solamente tra persone molto intime tra loro. Per i Denobulani maschi spogliarsi di fronte agli altri è molto difficile per via delle loro inibizioni.
 
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Caro Franco, le tue parole sono sacrosante e chi non potrebbe condividerle? Ma rilevare le problematiche (per me ovvie) di questo pseudo lavoro non significa mancare di rispetto alle prostitute. Se un uomo si augura che sua figlia non faccia la prostituta, a mio avviso non è un bigotto ipocrita moralista e chi più ne ha più ne metta. E' un discorso che travalica la morale, e riguarda semplicemente la sfera umana secondo me. E' un uomo che spera che sua figlia non debba subire le umiliazioni che comporta questa "professione" (stravirgolettato). Perché ti assicuro che per una donna che sceglie questa strada certe umiliazioni sono certe. Poi lasciamo perdere tutti i discorsi sulle mogli puttane che si sposano per interesse e allora il papà è ben contento che spompini quello giusto, e che anche quella è una forma di prostituzione eccetera. E' un altro pianeta. Mi sembra che si siano confuse un po' le acque. Non ricadiamo nei soliti schematismi: chi disprezza le prostitute/chi le santifica!
Ecco io la penso esattamente così...
 
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tema: la dispensatrice di piecere.
svolgimento:
La prostituta è una donna che ci piace tanto questo non mestiere, perchè si guadagnano tanti euri
però questi puttanieri che belli stronzi che sono, che mi trattano come una puttana,
che io non lo sarebbi stata se loro starebbero a casa a scoparsi dalle loro mogli troie.
Fare la prostituta mi fa guadagnare che non mi spacco la schiena come se sto alla cassa del supermercato sei ore al giorno per 1200 euro al mese,
però a fare questo non mestiere c'è che si subiscono tante brutte esperienze con quei puttanieri che mi tirano fuori il pisello come se fossi una puttana
ma in questo mondo non ci dovrebbero essere i puttanieri se fosse un mondo perfetto,
però se eliminiamo tutti i puttanieri mi toccherebbe andare a fare la cassiera al supermercato
e io non voglio fare la cassiera al supermercato a spaccarmi la schiena a 1200 euro al mese
a battere scontrini a quei puttanieri, che non essendoci più le prostitute, non sanno più cosa fare e vanno al supermercato,
che poi qui per vaere un turno migliore, gliela devo pure dare gratis al caporeparto.

Il puttaniere è un uomo che ci piacce andare dalle prostitute perchè lui può fare quello che gli piace
ma la prostituta deve essere che arriva da un altro paese perchè se sua sorella farebbe la prostituta allora gli girano i coglioni.
Perchè fare la prostiturta non è come fare la cassiera al supermercato che questo lo può fare anche sua sorella e non c'avrebbe niente da dire
anche se poi sua sorella è sempre incazzata e nervosa che deve far quadrare i conti e non ci riesce,
arriva a casa stanca e poi va a letto presto e non gliela da mai al marito come lui vorrebbe
che così esce di casa e va a sfogarsi da una prostituta
che avrebbe fatto volentieri la cassiera del supermercato, ma si guadagnava solo milleduecento euro al mese
e allora ha scelto di fare la prostituta ma dice che è stata costretta e che ne farebbe volentieri a meno se non fosse
che al supermercato non ci vuole più tornare.

Io speriamo che me la cavo.
 
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sul lago
tema: la dispensatrice di piecere.
svolgimento:
La prostituta è una donna che ci piace tanto questo non mestiere, perchè si guadagnano tanti euri
però questi puttanieri che belli stronzi che sono, che mi trattano come una puttana,
che io non lo sarebbi stata se loro starebbero a casa a scoparsi dalle loro mogli troie.
Fare la prostituta mi fa guadagnare che non mi spacco la schiena come se sto alla cassa del supermercato sei ore al giorno per 1200 euro al mese,
però a fare questo non mestiere c'è che si subiscono tante brutte esperienze con quei puttanieri che mi tirano fuori il pisello come se fossi una puttana
ma in questo mondo non ci dovrebbero essere i puttanieri se fosse un mondo perfetto,
però se eliminiamo tutti i puttanieri mi toccherebbe andare a fare la cassiera al supermercato
e io non voglio fare la cassiera al supermercato a spaccarmi la schiena a 1200 euro al mese
a battere scontrini a quei puttanieri, che non essendoci più le prostitute, non sanno più cosa fare e vanno al supermercato,
che poi qui per vaere un turno migliore, gliela devo pure dare gratis al caporeparto.

Il puttaniere è un uomo che ci piacce andare dalle prostitute perchè lui può fare quello che gli piace
ma la prostituta deve essere che arriva da un altro paese perchè se sua sorella farebbe la prostituta allora gli girano i coglioni.
Perchè fare la prostiturta non è come fare la cassiera al supermercato che questo lo può fare anche sua sorella e non c'avrebbe niente da dire
anche se poi sua sorella è sempre incazzata e nervosa che deve far quadrare i conti e non ci riesce,
arriva a casa stanca e poi va a letto presto e non gliela da mai al marito come lui vorrebbe
che così esce di casa e va a sfogarsi da una prostituta
che avrebbe fatto volentieri la cassiera del supermercato, ma si guadagnava solo milleduecento euro al mese
e allora ha scelto di fare la prostituta ma dice che è stata costretta e che ne farebbe volentieri a meno se non fosse
che al supermercato non ci vuole più tornare.

Io speriamo che me la cavo.

semplicemente perfetto ........... :ok:
 
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fabxpiace

Ospite
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tema: la dispensatrice di piecere.
svolgimento:
La prostituta è una donna che ci piace tanto questo non mestiere, perchè si guadagnano tanti euri
però questi puttanieri che belli stronzi che sono, che mi trattano come una puttana,
che io non lo sarebbi stata se loro starebbero a casa a scoparsi dalle loro mogli troie.
Fare la prostituta mi fa guadagnare che non mi spacco la schiena come se sto alla cassa del supermercato sei ore al giorno per 1200 euro al mese,
però a fare questo non mestiere c'è che si subiscono tante brutte esperienze con quei puttanieri che mi tirano fuori il pisello come se fossi una puttana
ma in questo mondo non ci dovrebbero essere i puttanieri se fosse un mondo perfetto,
però se eliminiamo tutti i puttanieri mi toccherebbe andare a fare la cassiera al supermercato
e io non voglio fare la cassiera al supermercato a spaccarmi la schiena a 1200 euro al mese
a battere scontrini a quei puttanieri, che non essendoci più le prostitute, non sanno più cosa fare e vanno al supermercato,
che poi qui per vaere un turno migliore, gliela devo pure dare gratis al caporeparto.

Il puttaniere è un uomo che ci piacce andare dalle prostitute perchè lui può fare quello che gli piace
ma la prostituta deve essere che arriva da un altro paese perchè se sua sorella farebbe la prostituta allora gli girano i coglioni.
Perchè fare la prostiturta non è come fare la cassiera al supermercato che questo lo può fare anche sua sorella e non c'avrebbe niente da dire
anche se poi sua sorella è sempre incazzata e nervosa che deve far quadrare i conti e non ci riesce,
arriva a casa stanca e poi va a letto presto e non gliela da mai al marito come lui vorrebbe
che così esce di casa e va a sfogarsi da una prostituta
che avrebbe fatto volentieri la cassiera del supermercato, ma si guadagnava solo milleduecento euro al mese
e allora ha scelto di fare la prostituta ma dice che è stata costretta e che ne farebbe volentieri a meno se non fosse
che al supermercato non ci vuole più tornare.

Io speriamo che me la cavo.

Bludichina in "Io speriamo che me la chiavo"... I diritti sono riservati eh !!! :)
 
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Non so che fungo abbia mangiato oggi bludichina, ma ne voglio uno anche io. Ho le lacrime agli occhi dal ridere
 
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