Sinceramente, adesso come adesso, non andrei mai via da qui.
Sono troppo innamorato della mia città, ho tutti i miei affetti e i miei ricordi.
A dire il vero è un ragionamento non italiano, bensì molto locale. A volte per lavoro debbo girare, vedo altre città (italiane e non), e non so perché ma spesso non vedo l'ora di tornarmene a casa mia.
Debbo però ammettere che se dovessi ragionare nella prospettiva di un ipotetico figlio, forse arriverei ad una diversa conclusione.
Non tanto perché ci sono Renzi Berlusconi o Salvini (giusto per fare qualche esempio a caso) o perché le opportunità di lavoro latitano, ma perché noto un sempre maggiore degrado sociale, sempre più menefreghismo, sempre più inosservanza di norme e leggi.
Esempio stupido: quando ero bimbo e/o adolescente, se facevo qualche minchiata (e ne ho fatto più d'una) la mia paura non era tanto dettata dalle conseguenze dirette, ma dalle sberle che avrei preso da mio papà (che, per inciso, non ho mai considerato un orco, anzi, lo ringrazio per quello che mi ha insegnato e per come mi ha tirato su).
Ora un'educazione del genere non viene tollerata, c'è un buonismo e un garantismo esasperato, che trovo stupido e controproducente, e che secondo me è una delle cause dello stato in cui sono ridotte le nostre città.
Io sono dell'idea (e nessuno me la toglierà) che se fai qualche cazzata (grande o piccola che sia) devi essere consapevole dei rischi e delle conseguenze. Se poi ti capita qualcosa, non ti lagnare, potevi pensarci prima.
Solo per chiarire, butto là un paio d'esempio c'è chi ricorre (e vince) perché l'autovelox che lo ha beccato a 160 all'ora non era a norma. E va bé ho capito, ma sempre a 160 all'ora andavi. Paga la tua multa e non rompere le balle. Come i dipendenti pubblici beccati a far la spesa in orario di lavoro. Licenziamento? Macché! al max un richiamo, sennò sai che casino coi sindacati?
Ha più garanzie chi sbaglia di chi riga dritto. E moltiplicandolo per tutti i campi (economia, sicurezza, politica) porta il paese al punto in cui siamo.
E non è tanto chi è al governo, è il sentire comune della gente.
Questo è un aspetto che mi fa schifo, e che mi preoccupa guardando al futuro...