Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

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Si sta andando fuori tema, passata la giornata dedicata alla violenza contro le donne siamo giunti alla settimana per la modifica della costituzione.
A volte mi stupisco per la deriva che prendono certi discorsi.
Dunque ritenete, lo domando a chi ha posto l'ipotesi di cambiamento del diritto di voto, che per il fatto di avere dei figli il vostro voto debba contare più di quello di altre persone che non si trovano ad esser genitori? Se hai messo al mondo un figlio il tuo voto deve valere il doppio del mio, che non sono genitore? O basta un terzo in più? O un quarto? La metà?
E questa nuova regoletta dovrebbe valere pure se hai generato una gran testa di cazzo, che appena in età da patente si dedicherà alla crapula ed al gozzoviglio, pippando coca e sballandosi tutti i fine settimana? E se questo beneamato figlio diventasse pure un puttaniere, che facciamo, decurtiamo il 10% del valore di voto al genitore? Se poi va a stradali (che mancanza di decoro e senso civico, almeno le cercasse su escortadvisor!) saliamo al 20% in meno?

Una testa, un voto.

Altrimenti sono per il ritorno al feudalesimo, con il signorotto della contea e la servitù della gleba. Ma poi non venite a lamentarvi che il barone, padre di soli figli bastardi avuti scopandosi le femmine del contado, ve lo mette tra le chiappe un giorno sì e l'altro pure, a voi che avete una mezza dozzina di figli, naturalmente tutti concepiti sotto i sacri crismi del matrimonio celebrato da un'altra componente dello Stato, guarda caso composta da non genitori.

Poi sono disposto ad ammettere che in democrazia il parere di due persone sagge ed oneste conta meno di quello di otto cretini e ladri, purtroppo sono in maggioranza. Ma come è già stato detto è il peggiore dei sistemi, ad eccezione di tutti gli altri.

Magari finirò nel cestino, ma certe sparate non si possono leggere. IMHO.
 
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Ermanno81

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Parole sante dell'utente olmo30.

Io stesso ho pensato più volte su come rendere questa pseudo democrazia un po' meno farlocca e mi ero concentrato soprattutto sulla possibilità di selezionare l'elettorato.
Per esempio a mio avviso non bisognerebbe permettere ai 18enni di votate ma bisognerebbe acquisire tale diritto dai 40 anni in su.
Ci vorrebbero dei parametri che stabiliscano l'idoneità al voto.
Uno di questi potrebbe essere quello di valutare I risultati raggiunti nel proprio lavoro. Un altro paramentro che ho in mente potrebbe essere il titolo di studio raggiunto (sperando che le scuole e le università tornino ad essere affrontate in maniera seria ).

Il voto bisognerebbe guadagnarselo perché più che un diritto è un importante dovere.
Prova a uscire completamente dallo schema, non dovevi pensare a come cambiare il sistema di voto, ma come cambiare il sistema e basta.non serve più votare .tutta la politica senza entrare in dettagli non e altro che un sistema pieno di codicilli atto a trasformare il tuo voto in una cosa vuota senza valore,lo dimostra il fatto che da 20 anni non eleggiamo il pres del cons ,eppure molti corrono a fare solo un esercizio inutile che rappresenta k inconsapevolezza in cui viviamo, non si deve praticare la politica che e da rifiutare in blocco ,ci vuole un sistema nuovo...totalmente.
 
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Temo che il 3D stia scivolando fuori tema (era giornata eliminazione violenza sulle donne) e parlando di sistema elettorale inevitabilmente si trascende in opinioni politiche variegate anche tra puttanieri, che però non dovrebbero essere tema del forum...

Io concludo sarcasticamente dicendo: assegnerei triplo valore al voto delle donne che fanno anale: madri, mogli e figlie escluse - ci restano non madri, zitelle, single, orfane.... ?
 
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Altrimenti sono per il ritorno al feudalesimo, con il signorotto della contea e la servitù della gleba. Ma poi non venite a lamentarvi che il barone, padre di soli figli bastardi avuti scopandosi le femmine del contado, ve lo mette tra le chiappe un giorno sì e l'altro pure, a voi che avete una mezza dozzina di figli, naturalmente tutti concepiti sotto i sacri crismi del matrimonio celebrato da un'altra componente dello Stato, guarda caso composta da non genitori.
quid novi?
questa repubblichetta, almeno di fatto, è sempre stata semifeudale, con i collegi sicuri del pci, le rielezioni a vita della dc, le spartizioni, "il migliore" ed i suoi successori padroni a vita del loro partito con i seguaci belanti e adoranti, lei non sa chi sono io . . . e insomma, tutto l'armamentario che abbiamo subito negli ultimi 80 anni.
quanto al signorotto che trombava a forza tutte le serve della gleba, storicamente è una fesseria da mettere vicina alla cintura di castità.
Vedi, per esempio, quanta fatica fece don Rodrigo per trombare Lucia, senza neanche riuscirci.
Nel luminoso medioevo, pieno di colori e poesia, valori e sentimenti, Chiesa e stato erano rigorosamente separati.
 
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mark1234567

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Prova a uscire completamente dallo schema, non dovevi pensare a come cambiare il sistema di voto, ma come cambiare il sistema e basta.non serve più votare .tutta la politica senza entrare in dettagli non e altro che un sistema pieno di codicilli atto a trasformare il tuo voto in una cosa vuota senza valore,lo dimostra il fatto che da 20 anni non eleggiamo il pres del cons ,eppure molti corrono a fare solo un esercizio inutile che rappresenta k inconsapevolezza in cui viviamo, non si deve praticare la politica che e da rifiutare in blocco ,ci vuole un sistema nuovo...totalmente.
Non essendo un democratico auspico sempre in un cambio totale del sistema. Però ciò non mi impedisce di pensare ad eventuali migliorie del sistema vigente.
Comunque sia ,a fare una nazione non è il sistema ma il popolo ; bisogna considerare che sia il sistema può condizionare il popolo ma viceversa anche il popolo può condizionare il sistema.
 
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@mark1234567, scrivi:
"...Comunque sia ,a fare una nazione non è il sistema ma il popolo..."

Lo presenti come un dato di fatto, ma la questione è controversa. Prima del XIX secolo la nazione si identificava con lo Stato, ma anche per i successivi regimi a base popolare l'identificazione popolo/nazione non è un assioma. Ad esempio Hans-Ulrich Wehler riteneva che fosse il nazionalismo a creare la nazione. non viceversa.

Tuttavia siamo abbondantemente OT e non aggiungerò altro.
Salvo osservare, dopo aver scorso le ultime battute del thread, che fortunatamente non sono i puttanieri a decidere i regimi politici.
 
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Però non mettere in bocca cose che non sono state dette . E nel messaggio precedente hai parlato al plurale riferendoti a più di uno. Comunque sia ti chiedo scusa se ti sei offeso.

C'è una parte del tuo messaggio che mi sembra non trovi riscontri nella realtà.Dici che le quote rosa esistono perché è difficile farle entrare in politica per retaggi culturali . Ma scusa, non capisco però tutta questa smania di accompagnarle con la manina in parlamento quasi la loro condizione di donne sia causa sufficiente perché siano ottime politicanti. Anche perché credo che negli ultimi 40 anni non abbiano avuto le difficoltà a cui fai riferimento .Da almeno 40 anni una donna se vuol far politica la può fare eppure non vi riesce perché non è cosa sua . Fammi capire perché perché una donna nata nel 90 avrebbe difficoltà per retaggi culturali , io credo nessuno eppure se non ci fossero le quote rosa dovrebbero dedicarsi ad altro.
Dai, nel mio comune è stata eletta una ragazza che ha preso meno voti di altri ma purtroppo l'hanno dovuta inserire lo stesso nella giunta perché tra gli eletti non vi erano donne.Non è una cosa molto bella da vedere .
In alcune situazioni si ha ancora la sensazione che la donna non si adatta alla politica, almeno secondo me da commenti che si sentono a volte in giro. Non è tanto la donna che non ha voglia di far politica (Come dici da vari anni c’è la possibilità e una trentenne non ha retaggi culturali che le impediscono di farlo) ma la considerazione da parte degli elettori (o meglio, di una parte degli elettori) che la donna non ne sia capace. Spero comunque spariscano le quote rosa perchè l’ideale è avere politici capaci indipendentemente dal sesso.
 
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olmo30 p.5 n°97

«ma soprattutto da africa e medio oriente, visto che da quei paesi c'è letteralmente l'assalto alla germania. ormai è il paradiso del terzo mondo.
certo, una grande (moralmente e culturalmente, prima che economicamente. ma per alcuni conta solo l'economia) nazione, costruita da uomini, e dalle loro donne, quando maschi e femmine sapevano ancora essere complementari, ed erano vitali per questo. oggi una certa ideologia mortifera (il cui "pensatoio" principale è stata la scuola di francoforte, proprio in germania) ha creato società sterili.»


Vorrei integrare con quanto ho trovato sul Dizionario di filosofia Treccani sotto la voce:

Francoforte, Scuola di
Espressione con cui si indica un gruppo di intellettuali tedeschi riuniti intorno all’Istituto per la ricerca sociale, (Institut für Sozialforschung), fondato a Francoforte nel 1923.

………..

L’ascesa del nazismo costrinse gli esponenti dell’Istituto (tutti di origine ebraica) ad abbandonare la Germania, dapprima trasferendosi in Svizzera e quindi, a partire dal 1940, negli Stati Uniti.»



Non posso fare a meno di osservare quanto siano stati lungimiranti i nazisti.
 
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Grazie.
Dal suo punto di vista, il governo liberamente eletto fece bene.
E tanti, anche oggi, e su un piano meramente filosofico, e di pensiero critico, sono tutt'altro che entusiasti dei risultati delle ricerche dell'Institut für Sozialforschung; poi, alcuni dei principi hanno fatto strada in politica, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti (tranne che per i peggiori ciechi, quelli che non vogliono vedere).
Ma non siamo scivolati un tantino fuori 3d?

PS: Treccani, prodotto culturale di altissimo profilo, ancor oggi valido, promosso da un altro regime mai abbastanza vituperato.
 
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... dopo le bonifiche, l’INPS, le colonie estive ai mari e ai monti per i miei genitori ora citerò pure la Treccani...
 
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Ermanno81

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@mark1234567, scrivi:
"...Comunque sia ,a fare una nazione non è il sistema ma il popolo..."

Lo presenti come un dato di fatto, ma la questione è controversa. Prima del XIX secolo la nazione si identificava con lo Stato, ma anche per i successivi regimi a base popolare l'identificazione popolo/nazione non è un assioma. Ad esempio Hans-Ulrich Wehler riteneva che fosse il nazionalismo a creare la nazione. non viceversa.

Tuttavia siamo abbondantemente OT e non aggiungerò altro.
Salvo osservare, dopo aver scorso le ultime battute del thread, che fortunatamente non sono i puttanieri a decidere i regimi politici.
Davvero pensi che non sia cosi??tutti quelli che fanno politica sono puttanieri probabilmente e sicuramente i politico del momento sono tutti inferiori sia culturalmente che intellettualmente a tutti noi del forum...
 
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... dopo le bonifiche, l’INPS, le colonie estive ai mari e ai monti per i miei genitori ora citerò pure la Treccani...
. . . non scordare i treni che arrivavano in orario. :-p
in realtà, simbolo di una macchina statale che funzionava di gran lunga meglio di quella della successiva repubblichetta; il cui simbolo, per restare in tema, potrebbe essere i treni che saltano, deragliano, si scontrano, e sono spesso in ritardo.

Siamo arrivati fin qui, un cicirillo fuori tema, perchè qualche iperfemministo non vuole ammettere (o almeno prendere in considerazione) che sarebbe meglio ragionare di violenza tout court, nel quale ragionamento sarebbe compreso tutto - anche la violenza tra i generi - piuttosto che incaponirsi su una iniziativa che privilegi qualcuna, e svilisca tutti gli altri. Con il risultato, che non frega niente a nessuno; e la violenza semmai aumenta, come i femministi stessi denunciano (non si sa con quanta verità sui dati), ammettendo implicitamente l'inutilità di simili iniziative, e a monte la fallacia dell'impostazione.
Ma ragionare non è mai stato il forte di chi fa battute sui treni in orario, sempre con quel sorriso che vorrebbe essere ammiccante, ma risulta solo ebete.
 
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Prov ANCONA
Parlando con un amico ingegnere del giorno contro la violenza mi ha fatto tutto un ragionamento matematico.
Mi ha parlato di integrali, depravate e funzioni vettoriali ma non ci ho capito un piffero,
comunque la sua conclusione è stata che istituendo una sola giornata durante la quale si possa usare violenza,
sulle donne e vietandola durante le restanti 364, l'efficienza aumenterebbe esponenzialmente.
Spero che volesse soltanto fare lo spiritoso e mi abbia sfottuto, perché se il suo ragionamento fosse esatto,
dovremmo aggiungere nuove restrizioni in periodo già pesante per il Covid.
Vogliamo forse farci guidare dalla scienza e dalla razionalità?
 
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Cazzuolasanta scrive :
"la sua conclusione è stata che istituendo una sola giornata durante la quale si possa usare violenza,
sulle donne e vietandola durante le restanti 364, l'efficienza aumenterebbe esponenzialmente."
Il tema di dare la possibilità di sfogare la violenza un solo giorno all'anno, senza conseguenze penali, è affrontato in due film :
"The Purge" "La notte del giudizio) di James DeMonaco (2013) e "The First Purge" "La prima notte del giudizio" "The First Purge" di Gerard Mc Murray (2018)
 
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Cazzuolasanta scrive :
"la sua conclusione è stata che istituendo una sola giornata durante la quale si possa usare violenza,
sulle donne e vietandola durante le restanti 364, l'efficienza aumenterebbe esponenzialmente."
Il tema di dare la possibilità di sfogare la violenza un solo giorno all'anno, senza conseguenze penali, è affrontato in due film :
"The Purge" "La notte del giudizio) di James DeMonaco (2013) e "The First Purge" "La prima notte del giudizio" "The First Purge" di Gerard Mc Murray (2018)
E da che punto di vista è scritta la sceneggiatura?
In ogni caso, mi sembrano proposte e sceneggiature chiaramente provocatorie, puri parti della fantasia.

O forse no?

Se penso a certe derive contemporanee chiaramente distopiche (compreso un certo femminismo), mi pare che ci manchi poco che diventino realtà.
Anzi, alcune sono già realtà: appunto, un certo femminismo, la caccia aperta al maschio bianco, l'ideologia gender, le proposte di legge in Italia che vietano di parlare di alcuni argomenti; ed altro, tanto altro ancora, che è già realtà. In questo contesto culturale, perfino la giornata sulla violenza alle donne lo diventa: in essa c'è in sottofondo una tale carica di disprezzo e violenza contro l'uomo, che diventa veramente distopica e orrorifica.
Comunque, nella cultura anglosassone (il romanzo gotico), e oggi negli usa c'è un pubblico che ama il distopico e l'horror, basti pensare a Poe e alle tarantinate, per finire in politica ai black matter e qualcosa, non so bene come si chiamino.
 
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Ermanno81

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Cazzuolasanta scrive :
"la sua conclusione è stata che istituendo una sola giornata durante la quale si possa usare violenza,
sulle donne e vietandola durante le restanti 364, l'efficienza aumenterebbe esponenzialmente."
Il tema di dare la possibilità di sfogare la violenza un solo giorno all'anno, senza conseguenze penali, è affrontato in due film :
"The Purge" "La notte del giudizio) di James DeMonaco (2013) e "The First Purge" "La prima notte del giudizio" "The First Purge" di Gerard Mc Murray (2018)
Visti tutti e tre interessanti come storia ma alla fine si riducono ad essere solo violenza gratuita comunque ha degli spunti interessanti soprattutto il primo
 
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