è sempre più difficile portare a casa qualcosa di buono.
Dipende sempre da cosa uno intende per "qualcosa di buono" e da cosa ha da mettere sul piatto.
Leggendo questa, ed altre discussioni simili, mi sembra che spesso ci siano aspettative MOLTO alte, nella ricerca di storie (o anche solo scopate) con ragazze "free".
Siamo sicuri di essere in grado, da parte nostra, di mettere sul piatto l'elevato standard che richiediamo?
Anche chi non è un adone, è sicuro di essere quantomeno impeccabile nel presentarsi, di avere un buono stile (se non nel look, quantomeno nell'approccio) e delle belle maniere, di saper reggere una conversazione (anche quando non risulta particolarmente interessante) e non un monologo; in generale di saperci fare?
A scanso di equivoci, non sono chissà che, come conquistatore, ma con impegno e perseveranza (e provando ad imparare, umilmente, dagli errori) qualche soddisfazione, a volte, me la tolgo, anche ora che le ragazzine (giustamente) non mi si filano quasi più.
Poi sono il primo a riconoscere che Svetullona, topa diciottenne dalle gambe chilometriche, i seni perfetti e gli occhi di ghiaccio, non mi si sarebbe probabilmente mai scopato se non avessi tirato fuori il vil denaro (che colgo l'occasione per ringraziare sentitamente).
Ma perché dovrei pretendere che Martina, donna trentottenne della porta accanto, caruccia ma non fatale, un bel corpicino ma leggermente usurato dagli anni e dalla forza di gravità (che rientra nel target più probabile del me ultraquarantenne) dovrebbe dimostrarmi interesse, se mi approccio a lei nello stesso modo che con Svetullona (quanto per un'ora bella?)?