Qui la domanda parte spontanea... meglio che si ammazzano di seghe oppure, se ne hanno la possibilità, usufruire del servizio pay?Si ma ti posso assicurare che di questi argomenti ne ho parlato anche fuori di qui e con ragazzi che non hanno e non vogliono nulla a che fare con il servizio pay. Ed infatti si ammazzano di seghe...
Capisco perfettamente quello che intendi. Parlare davvero con i giovani, senza pregiudizi o aspettative, è fondamentale per comprendere le loro esperienze e visioni (una parte del mio lavoro mi porta a dialogare costantemente con loro ecco perchè parlo così). Chi è più empatico e sensibile ha una consapevolezza maggiore delle proprie emozioni e di quelle degli altri, ed è più incline a riflettere su come costruire relazioni autentiche. D'altro canto, è triste vedere come alcuni si chiudano in una mentalità limitata, cercando solo di trarre vantaggio personale dal rapporto con le donne. Questi ragazzi, forse per paura o insicurezza, finiscono per perdere la possibilità di creare connessioni significative, riducendo tutto a una questione di controllo e soddisfazione immediata. Penso che sia importante continuare a promuovere un dialogo aperto, affinché sempre più giovani possano sviluppare una visione più profonda e rispettosa delle relazioni, sperando poi non diventino relazioni tossiche.Io parlerei veramente con i giovani, con la curiosità di sapere e vedrete che quelli più empatici e sensibili ve ne parleranno. Gli altri invece si trasformeranno in una brutta copia dell'uomo che tenta di vedere il proprio orticello in fatto di sesso e donne.
Posso dare la mia visione a questo però... e cioè che se uno lo prende come uno "svago" una tantum privo di relazioni emotive e/o per provare qualcosa di diverso va bene perchè purtroppo la società attuale, con le sue aspettative spesso elevate e la costante pressione a performare, può portare a preferire un approccio più "tranquillo", dove le regole del gioco sono chiare e il rischio di rifiuto è ridotto al minimo. Inoltre, la facilità di accesso grazie alle tecnologie moderne ha reso queste opzioni ancora più attraenti per chi cerca esperienze senza vincoli emotivi.
Il mondo free invece offre la possibilità di connettersi con qualcuno a un livello più profondo e significativo. La paura del rifiuto, l'incertezza su come esprimere i propri sentimenti, e le difficoltà nel comprendere e rispettare i confini emotivi altrui possono rendere il "free" un territorio difficile da navigare. Nonostante ciò, per molti ventenni, questa strada rappresenta una sfida che vale la pena affrontare, poiché porta con sé la possibilità di crescere emotivamente e di costruire relazioni autentiche.
Da una parte, c'è la ricerca di esperienze immediate e tangibili, mentre dall'altra c'è il desiderio di costruire connessioni che possano avere un impatto duraturo. Ogni scelta è influenzata da fattori personali, sociali ed emotivi, e spesso rappresenta un equilibrio tra la ricerca di piacere e la paura dell'intimità. Alla fine, ciò che conta è la consapevolezza delle proprie esigenze e la capacità di riflettere su ciò che si desidera veramente in una relazione.
Le ragazze invece affrontano pressioni sociali e culturali significative, spesso amplificate dai media e dai social network, che promuovono ideali irrealistici di bellezza e successo. Queste influenze possono portare a una visione distorta di sé e a una maggiore esigenza nelle relazioni.
La paura del rifiuto è prevalente, alimentata dall'insicurezza e dal confronto costante con gli altri. Questo timore può portare a relazioni superficiali o alla ricerca di conferme rapide, rendendo più difficile costruire connessioni autentiche e profonde.
Bisognerebbe educare a non avere paura delle emozioni... che sia un rifiuto, qualcosa che ci fa battere il cuore o ci fa arrabbiare... perchè è questo che ci fa sentire vivi!