Il vuoto della vita

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Likelick, io sono oltre i 65, quindi in una stagione diversa dalla tua, ma quei sintomi ho cominciato ad avvertirli prima dei 55 e ora ne vivo l’inevitabile evoluzione.
Non ho suggerimenti da dare. Credo che la vita sia sempre troppo lunga quale che sia la scelta fatta. Il rimedio sarebbe, a un certo punto e non troppo tardi, resettare tutto e cominciarne una nuova. Alcuni, a quanto leggo, l’hanno fatto e con successo. Altri probabilmente con esito meno felice. Altri invece non hanno potuto o non sono riusciti.
Ma, ripeto, non ho consigli. Dopo i 65 non resta che ingannare il tempo aspettando la fine, e laddove non si riesca a farlo in modo soddisfacente, magari accelerarla.
 
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Di anni ne ho quasi 43. Zero amici, tutti svaniti dopo i 30 anni, zero relazioni sentimentali dopo svariate sberle prese nemmeno mi viene voglia di conoscere gente nuova. Lavoro svanito causa crisi da circa tre mesi. Il problema inzuppo del biscotto l'ho risolto con le pay ma ultimamente vado 1 volta al mese (non per i soldi, non mi viene proprio voglia...forse la consapevolezza di farmi un giro su internet, chiamare e scopare facilmente dopo 5 minuti ha tolto tutta la "poesia" di un tempo, bho...). Diciamo che sto vivendo una fase nella quale non ci sto capendo una cippa ma nemmeno me ne tiene di analizzare le cause
 
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Cito AXL, ma solo per prendere spunto, ognuno vive la propria situazione e i consigli fanno fatica a fare presa.
Nella mia doppia vita, tra quella reale fatta da famiglia, lavoro, amici, e quella, che comunque occupa una buona fetta, fatta da pay e conoscenze varie, il vero vuoto l'ho trovato nelle pay.
Un'ora di sesso e social, spessissimo senza nulla che resti, e questo per me è un grande cruccio.
Adoro i casini dei miei figli, i problemi sul lavoro, anche le litigate con mia moglie, tutto questo, essendo anch'io oltre i fatidici 50 produce una certa vitalità al quotidiano.
Magari a fine giornata ho mandato tutti quanti a fare in culo decine di volte, ma lo trovo più appagante che passare due ore a sfogliare gli annunci, trovare la pay "giusta", fare sesso e soprattutto cercare di socializzare, e lei, tre giorni dopo nemmeno si ricorda che sono stato da lei.
Non credo che l'Uomo sia fatto per avere tutti i problemi già risolti, credo che invece debba affrontare tutta la realtà che lo circonda. Poi ci vuole anche ironia e culo, e non pensare che la sfiga perseguiti solo te.
Io con le pay continuo, soprattutto per divertimento, ma anche per trovarne qualcuna di un certo spessore umano, sempre che esista.

Assolutamente concordo,io non parlavo del mondo pay ma solo di me stessa nella vita reale.
Vado contro me stessa e contro il mondo che "mi ha dato da mangiare" ma penso anche io che il mondo pay sia di una tristezza infinita per un punter nel momento in cui si ferma a riflettere.Se ,invece,lo si vive così come una parentesi di svago può essere piacevole.
 
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@AXL:

La tua analisi è senz'altro fondata.
Eppure , non pensare che il mondo femminile no-pay sia allegro.
A quanto constato alla mia età di over 50, almeno l'80% delle donne non escort di qualunque età che conosco , se non lavorano ( o fanno un lavoro che non le gratifica economicamente) , non sono sposate o accompagnate, ebbene: non vedono l'ora di iniziare una relazione con un uomo per risolvere problemi assillanti.
Problemi assillanti come: casa, denaro, maternità, vacanze, vita sociale; se sono già madri, oltre a quasi tutte queste cose, cercano anche una nuova figura paterna per i figli, loro affidati dopo la separazione dall'ex marito ( in genere datosi alla macchia molto presto). (*)
Una categoria che mi pare assai poco positiva, insomma.
Le escort che conosco costituiscono l'opposto: sono donne che ricevono un compenso per il sesso, ma per altre cose sono donne che non cercano e non domandano, molto determinate a bastare a se stesse e a contare sulle sole loro forze, molto decise ( se madri) a proseguire il lavoro per mantenere i figli da sole, senza dover rendere conto a qualcuno o sottostare a ricatti.
Dunque le escort mi appaiono come una categoria positiva.
Sarà per questo, che non arrivo a capire la grande corsa di molti frequentatori del forum per trovare ragazze no-prof: mi sembra solo un modo per partire da una categoria femminile per tanti versi positiva, ed arrivare a quella che positivano mi pare affatto.
Sia chiaro: io sono solo un rompipalle che sta peggiorando nella sua generale misantropia, lo riconosco.
Dunque non so quanto faccio testo.

(*) Casomai si pensasse che esagero, racconto quanto segue. Non molto tempo fa conobbi una quasi coetanea divorziata con figlia. Dopo dieci giorni di frequentazione, mi chiese come mai ancora non l'avevo portata a vivere a casa mia con sua figlia e, soprattutto, perché non ero ancora andato in agenzia a prenotare una vacanza per noi due ( la figlia sarebbe rimasta con la nonna o con l'ex marito giusto per il tempo della vacanza).
Qualche tempo prima, uscii qualche volta con un'altra quasi coetanea. Dopo un mese di frequentazione, mi disse che dovevamo regolarizzare la nostra situzione: lei lavorava non vicino, e siccome era intenzionata a chiedere il trasferimento in zona era ora di chiarire subito cosa volevo fare.
 
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Tutti tristi tranne le pay?
Andiamo bene. Sarà ma a me non sembra. O è il mondo pay triste in tutte le sue componenti, pay incluse, o non lo è.
Anche perché magari anche loro inizialmente pensavano che doveva essere una cosa temporanea e invece sono ancora lì.
Minchia Lafayette ma tutte a te sono capitate? Possibile che non abbia conosciuto una donna realizzata e indipendente che non abbia necessità di porre simili ultimatum. È naturale a quel punto esaltare le pay.
Detto in generale, bisognerebbe includere anche se stessi nella panoramica che si fa sulle proprie esperienze, non è facile ma è intellettualmente più corretto, non fosse altro per mitigare l'effetto Rosenthal.
 
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rimini
@Oblomov:

Non ho ben compreso a che ti riferisci, quando precisi che sarebbe bene includere anche se stessi nella panoramica sulle proprie esperienze.
Se intendi dire che probabilmente sono io per primo ad essere pieno di difetti: beh, credo di non essermi mai nè auto-lodato nè autoincensato.
Non ho mai affermato di essere un senza macchia e un senza paura, non ho mai affermato di essere privo di asperità, anzi: ho sempre precisato di essere assai insofferente, polemico, misogino e misantropo ( e aggiungici l'età, dunque sono pure vecchio).
Prova ne sia che non do certo la colpa a nessuna donna di come sono io oggi: mi limito a raccontare quella che è stata la mia esperienza, ossia di avere incontrato molte, ma davvero molte donne " domandanti" ogni cosa; e riconosco che il primo responsabile, per non averle individuate e fermate in tempo, sono stato solo ed esclusivamente io.
Di recente , però, qualcosa credo di avere imparato: le due che ho menzionato sopra, ho cessato di vederle dopo tre-minuti-tre dalla loro richiesta.
Quanto al mondo delle escort, non sono così ingenuo e stolto da affermare che il mondo pay è tutto rosa e fiori: tuttavia devo riconoscere che le donne più autonome, anche caratterialmente, le ho conosciute proprio in quel mondo.
Sarò limitato io, che vuoi farci?
Tu incontri solo donne non escort realizzate, soddisfatte, solari ed indipendenti?
Beato te: evidentemente la Sardegna non è solo un'isola, ma è un'isola felicissima.
 
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No assolutamente, non mi permetterei.
Volevo semplicemente dire che se si attraggono o se si viene attratti da un certo tipo di persone un motivo ci sarà. In ogni caso fare un analisi su un gruppo di insoddisfatte per scoprire che sono insoddisfatte e cercano in una relazione quelle soddisfazioni che da sole non riescono a darsi non aggiunge valore alla tesi iniziale oltre a sembrarmi un comportamento del tutto comprensibile.
Allo stesso modo circondarsi di prostitute problematiche e disperate avrebbe portato a conclusioni di tipo diverso.
Tutto qua.
 
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Io ho 37 anni e questa società del tutto e subito in parte ha condizionato anche la mia vite ed infatti da qualche anno purtroppo nulla più mi sorprende, ho raggiunto i miei obiettivi, ho provato qualsiasi sensazione e sentimento e adesso? La vita è ancora lunga e le cose da scoprire sono terminate?
La donna, soprattutto mia coetanea, nn la stimo ma un po' la invidio, basta metterle un po' di soldi in tasca per borse, scarpe, viaggi e ristoranti giusto per vincere la competizione con le altre ed è felice così, anche senza trombare e con un bel paio di corna sulla testa. Poi ci sono le single indipendenti alla continua ricerca come ho letto qui da qualche parte del SuperEroe (ex principe azzurro), e guarda caso restano zitelle, ma perché loro infondo stanno bene così, comprano da sole quello che vogliono e trombano di tanto in tanto il marito di qualche loro amica mantenuta.
Noi uomini siamo un bel po' diversi.. personalmente I soldi nn mi servono per essere felice, ho sempre vissuto di emozioni(donne) ed adrenalina(rischio)....La mia donna fà parte della categoria cornuta e contenta, ma almeno è indipendente, in pratica le servo solo come compagnia, come protezione e per condividere le spese, ma emozioni zero da anni, che colmavo con qualche pay, ma niente di ché insomma...
Quasi in depressione ho Capito che dovevo riprendere in mano la mia vita e che la serenità della mia compagna nn coincideva con la mia...
A maggio mi compro la moto, et voilà prima botta di adrenalina, riprendo la palestra seriamente, inizio a curare il mio aspetto manco fossi Valeria Marini, è vero anch'io ho sempre giudicato ridicoli i maturi che si ostinano a sembrare giovani.. ho sempre pensato fosse il cervello a contare, ed avere una persona accanto di spessore con cui dialogare e condividere la vita bastasse ad essere felici... Tutte stronzate... ho conosciuto una ventunenne estetista con cui sono tornato a nascere... certe limonate che manco al liceo, ore solo a baciarci e toccarci, un corpo perfetto, ci siamo frequentati due mesi e nn ha mai chiesto che lavoro facessi, ma era con me solo per il gusto di stare insieme, ste nuove generazioni mi danno fiducia, si fanno molto meno problemi rispetto ai miei tempi.. certo a letto un po' esigente, ma giustamente io alla sua età me ne facevo 5 di fila, adesso max due e cmq grazie all'esperienza ho compensato....ovviamente la mia situazione che lei conosceva nn mi ha permesso di continuare ed un giorno mi ha lasciato per un altro....Però è stata una botta di vita, emozioni ed adrenalina a raffica....poi ho conosciuto un'altra ragazza più grande 24 anni ma stesso iter e stesse limonate... che bello limonarsi le ragazzine attualmente nn c'è nulla di meglio per me....
Per chi è depresso a causa della monotonia del rapporto di coppia consiglio di rimettersi in gioco, ormai coi social è anche molto più semplice e la figa davvero si butta.. l'età nn c'entra sentiti figo e sarai figo anche se nn lo sei, conta la personalità... mio padre ha settant'anni vedovo ed Harleysta e si porta in moto quarantenni niente male....
 
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senza fissa dimora
di tanto in tanto mi assalgono i tuoi stessi pensieri/sensazioni...sembrerà banale ma, da anni mi sto dedicando ad un hobby che davvero mi sta ridando vita, salute, spensieratezza e tanti amici che condividono la stessa passione....Tu sei una persona profonda ed ironica e ciò alle volte è un'arma a doppio taglio: si addice a chi ha ancora capacità di pensiero e di mettersi in discussione, contestualmente ti dà la forza di riprendere la tua vita e risalire anche solo grazie ad una passione. ( senza trascurare la passione delle passioni che ci accomuna). Buona fortuna

Hobby, interessi,passioni e' questo che ci fa' stare bene con se se stessi: a volte e' necessario cambiare abitudini e persino affetti per sentirsi appagati dalla vita, altrimenti arrivi a un punto che ti fermi, ti guardi indietro e ti assale lo sconforto del fallimento
 
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Ciao Setter, volevo chiederti sempre se non sono indiscreto, visto che ho la tua eta', come mai non hai piu' voglia di cercare nuove relazioni nel mondo free e perche' non trovi soddisfazioni con le pay? Per quest'ultimo posso supporre il fatto che vi sia poca empatia da parte della ragazza di turno verso di te/noi in generale visto il tipo di rapporto che si consuma
 
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  • #51
Likelick, io sono oltre i 65, quindi in una stagione diversa dalla tua, ma quei sintomi ho cominciato ad avvertirli prima dei 55 e ora ne vivo l’inevitabile evoluzione.
Non ho suggerimenti da dare. Credo che la vita sia sempre troppo lunga quale che sia la scelta fatta. Il rimedio sarebbe, a un certo punto e non troppo tardi, resettare tutto e cominciarne una nuova. Alcuni, a quanto leggo, l’hanno fatto e con successo. Altri probabilmente con esito meno felice. Altri invece non hanno potuto o non sono riusciti.
Ma, ripeto, non ho consigli. Dopo i 65 non resta che ingannare il tempo aspettando la fine, e laddove non si riesca a farlo in modo soddisfacente, magari accelerarla.

Eccazzo, accelerarla mi sembra esagerato dai... ho capito la depressione ma dai, coraggio... l'importante secondo me è non abbandonarsi al gioco a carte con gli "amici" al bar... è una cosa da pensionati che odio profondamente... non so perchè ma mi sembra veramente il raschiare il fondo, mi fà una tristezza vedere sti vecchiotti con l'"ombretta" a fianco e ste carte in mano... non so, sarò fatto male ma mi fanno tristezza.

Poi per carità, per alcuni potrà essere il meglio che la vita ha dato loro fino ad allora, ma non fà proprio per me...

Certamente sarebbe da "formattare" tutto e reinstallare il sistema operativo della ns vita ad una certa età, ma non è uno scherzo... io l'ho fatto col lavoro ed è andato bene, ma con famiglia, mogli, compagne, figli non è lo stesso, ci vuole una buona dose di coraggio e/o disperazione...

Di anni ne ho quasi 43. Zero amici, tutti svaniti dopo i 30 anni, zero relazioni sentimentali dopo svariate sberle prese nemmeno mi viene voglia di conoscere gente nuova. Lavoro svanito causa crisi da circa tre mesi. Il problema inzuppo del biscotto l'ho risolto con le pay ma ultimamente vado 1 volta al mese (non per i soldi, non mi viene proprio voglia...forse la consapevolezza di farmi un giro su internet, chiamare e scopare facilmente dopo 5 minuti ha tolto tutta la "poesia" di un tempo, bho...). Diciamo che sto vivendo una fase nella quale non ci sto capendo una cippa ma nemmeno me ne tiene di analizzare le cause

Beh, certo a 43 anni, nemmeno, è prestino Set... alla tua età ero nel pieno del lavoro e del sesso... avevo, mi ricordo, anche un'amante, vera, nel senso non pay o finta no prof... certo costava pure quella, ma non più di una pay, non mi sono mai allargato troppo...

E non avevo veramente alcun problema esistenziale... avevo una vita piena, viaggiavo, scopavo (moglie e amante... e qualche altra intramezzo) e pure qualche amico...

Sei in tempo a fare quello che vuoi ancora... hai la vita davanti ancora...

Ma tu guarda... chiedo aiuto io e mi tocca somministrare pillole di saggezza dall'alto della mia vecchiaia... :lol:
 
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  • #52
Assolutamente concordo,io non parlavo del mondo pay ma solo di me stessa nella vita reale.
Vado contro me stessa e contro il mondo che "mi ha dato da mangiare" ma penso anche io che il mondo pay sia di una tristezza infinita per un punter nel momento in cui si ferma a riflettere.Se ,invece,lo si vive così come una parentesi di svago può essere piacevole.

Chiarire per cortesia: COSA ti ha dato da mangiare?... :lol:

Comunque non la vedo così tristanzuola come parentesi la visita alla pay, anche riflettendoci... se infatti lo facciamo, realizziamo che è, a parte una piacevole (non sempre ovvio) scopata, una valvola di sfogo, la luce nel tunnel dello sfigato (in senso buono eh... non offendetevi), un'ancora di salvezza... insomma, tante cose positive, non solo una parentesi... tanti hanno salvato il matrimonio con loro... io pure...
 
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Eh over 50 si comincia a pensare a cose alle quali prima non si pensava, se non in modo astratto e letterario. Ossia che prima o poi dovremo andarcene...sembra una cosa impossibile e assurda ma è così, e comincia a farsi maledettamente vicina. Pensieri di serate e momenti così belli e lontani che ti chiedi se appartengono a questa stessa vita o a un'altra ormai troppo lontana, quasi a un'altra persona Bisogna fare sforzi a volte per tirarsi su e non lasciarsi andare alla negatività, per non sentire tutto inutile. E francamente la sola cosa che aiuta e fa tornare il buon umore sono gli amici e la gnocca, per chi è single.
 
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Io ho 43 anni ed ormai delle free non me ne frega più un cazzo. Se trovo quelle che dico io bene altrimenti ne faccio senza problemi a meno. Non sono mai stato fidanzato/sposato perche quelle che mi piacevano non mi hanno voluto (mi sono bruciato un paio di occasioni con ragazze che mi piacevano ed anche io piacevo a loro ma è meglio che non ne parli che mi mangio le mani) mentre mi sono venute dietro diverse che non mi interessavano ed ho sempre preferito andare a pay. Per fortuna andare a pay mi piace, lo trovo appassionante (vado otr), solo ultimamente l'emozione è un po' scemata anche se penso che ciò è dovuto sopratutto al fatto che nella mia zona di attività ci sono poche novità in questo periodo piuttosto che al pay in generale. Non ho amici a parte quei pochi fedelissimi colleghi puttanieri con cui vado a mangiare fuori di tanto in tanto. Per fortuna il lavoro va bene, ma ho pochissimo tempo libero. Non vado nemmeno in giro a cercare e corteggiare. Cerco di fare un po' la corte a quelle che mi interessano che mi capitano nel giro del lavoro (clienti, fornitrici, stagiste, nuove colleghe ecc). Non è che faccia nemmeno chissà cosa. Se va bene ok altrimenti ci sono le otr. Se devo dirla tutta poi negli ultimi anni avevo un po' abbandonato questi tentativi di conquista, ma poi un mio collega ha fatto veramente un colpaccio che mi ha dato lo stimolo per ricominciare. Adesso sto puntando ad una con contratto a tempo determinato annuale che è un po' giovanetta (29) ma leggo che ci sono molti qui la cui compagna ha molti anni meno.
La solitudine non mi spaventa affatto, anzi quando torno a casa dopo una giornata di lavoro meno voci sento e meno gente vedo meglio è (a parte i parenti ovviamente). Sarò strano ma il mio terrore è di mettermi con una che non mi piace non di rimanere solo.
 
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Riprendo solo l'ultimo passo...

E infatti la cosa peggiore si possa fare è quella di accontentarsi o far buon viso a cattiva sorte... o ancora di assecondare le consuetudini, locali e non...

Infatti io mi sposai non tanto perchè non ne vedevo l'ora o mi ci sentissi trasportato da una forza divina, ma perchè a quel tempo "s'aveva da fà"... dopo un certo tempo di fidanzamento era "consuetudine" l'addivenire, il convolare... mai cazzata fu più grande, mai fare le cose perchè gli altri si aspettano che tu le faccia, MAI!
 
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La solitudine non mi spaventa affatto, anzi quando torno a casa dopo una giornata di lavoro meno voci sento e meno gente vedo meglio è (a parte i parenti ovviamente). Sarò strano ma il mio terrore è di mettermi con una che non mi piace non di rimanere solo.

Se ormai sei abituato a stare solo e ci stai sereno, credimi nn fare la cavolata di sposarti o metterti una donna in casa, anche fosse la migliore al mondo, uomo e donna sono troppo diversi per stare molto tempo a contatto, a partire dal sesso... io dopo 10 di convivenza l'ho finalmente capito e grazie a dio nn essendo sposato e senza figli sto per lasciarla anche se a malincuore perché in fondo è una brava donna...adesso sono ancora abbastanza giovane e per i prossimi anni familiari ed ed amici andranno più che bene per avere un po' di compagnia ovviamente assieme a qualche flirt... credo invece che una compagnia femminile stabile sia più importante in vecchiaia perché terminare la vita da soli nn credo sia il massimo
 
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L Italia è un paese che sta invecchiando,le natalità sono al minimo storico anche rispetto agli altri Paesi Europei,statistiche alla mano fra 30 anni gli stranieri saranno la maggioranza, cioè oltre il 50%.
Il lato positivo che abbiamo la nostra libertà,non dobbiamo sopportare nessuna,figli come bancomat e altre stronzate del genere
In fondo questo ci meritiamo
 
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