"Smutandate" mi sembra un'espressione imprecisa e indegna, per identificare questo gruppo di troie in perizoma. Propongo di usare invece "kuli nudi", come già io faccio da sempre: è più obbiettiva e anche più nobile, poichè ebbe gli albori, agli inizi di questo secolo, in un luogo allora assai rinomato.
Concordo anche io nell'utilizzo del'espressione "kuli nudi" che nell'utilizzo di un termine inappropriato come "smutandate". La "mutanda" è indumento che non si addice alle loro grazie.
Come è possibile che nemmeno Hilts conosca le origini dell'espressione "kuli nudi"?
Amico mio, in tutta verità, avevo intenzione di non scrivere più per un po’ e, forse, questo sarà uno dei miei ultimi scritti. Ma essere tirato per la giacchetta da un mostro sacro come te, su argomenti di questa portata, di cui tu, peraltro, conosci bene la mia inclinazione all'argomento, mi impone necessariamente un ultimo intervento.
Ho condotto diverse ricerche su “kuli nudi” e sulle sue origini ma, purtroppo, devo ammetterlo, non mi hanno portato ad un esito certo e pienamente soddisfacente.
Riporto di seguito gli esiti:
- Kooly noody (pronunciato Kuli nudi - in senso canoro): appare come titolo di una canzone di tale Piero Moscagiuro balzato, qualche anno fa’, agli onori delle cronache quale amante della senatrice Rosi Mauro.
- Kooly noody (pronunciato Kuli nudi in senso geografico): risulta un'isola di fantasia inventata da Enzo Iacchetti e collocata geograficamente tra l’isola di Tonga e l’isola di Tanga.
- mangiare “a culi nudi” (in senso gastronomico): modo di mangiare i ravioli a Gavi - (l’espressione è di Carletto Bergaglio, fondatore dell’Ordine Obertengo dei Cavalieri del Raviolo) cioè mangiare i ravioli senza condimento e con solo una spolverata di parmigiano sopra.
- Kuli nudi (origine storica/antropologica): i Kuli – o anche denominati “sediali”- erano un antico popolo indiano del regno di Coulam. Secondo la ricostruzione che ne fece Marco Polo nel Milione i Kuli erano un popolo, di pelle scura, lussurioso e che non portava indumenti eccetto “alcuni belli drappi avanti la natura”. In particolare Marco Polo asseriva che : “questi uomini sono ignudi eccettuate le parti naturali, che essi velano con un fazzoletto, o altro panno di colore, attaccato ad un cordoncino che ne cinge le reni”. Una descrizione, a mio parere, non molto lontana dal gruppo Kuli nudi della Binasca.
Confido, a questo punto, nella tua indulgenza maestro e in una punizione non troppo severa. Come puoi vedere, infatti, mi sono prodigato in ricerche, sebbene insoddisfacenti, le quali quand'anche proseguissero non porterebbero a risultati migliori. Così come, per altro verso, ieri notte non mi hanno condotto a miglio fortuna le “vasche” fatte in Binasca dalla 1.00 alle 3.00 per trovare un culo all'altezza dei glutei del gruppo “kuli nudi” e che mi potesse distrarre dalle mie tormentate storie con le free che frequento. Cosa vuoi farci, in questo periodo ho troppi pensieri per la testa.
Un caro saluto,
Hilts