La Francia verso la criminalizzazione del cliente

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Si preannuncia il solito pastrocchio all'italiana, con l'intenzione di vietare la prostituzione nelle strade, ma come dice l'articolo, restera' pura utopia. alla fine chi andra' ad iscriversi alla camera di commercio per pagare le tasse per prostituirsi?Anche perche' il testo parla anche di " Divieto di esercizio di case della prostituzione". E le ragazze straniere, penso soprattutto alle africane, che faranno, smetteranno di lavorare? non credo proprio..

http://www.mediapolitika.com/dallit...a-nuova-regolamentazione-addio-legge-merlin/#
In primo luogo questo post è OT. Qui si parla di Francia e non d'Italia. In secondo dai relativi siti, al Senato ed alla Camera di Roma non è stato calendarizzato nulla in merito.
 
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Ho postato qui, perche' nella pagina precedente s'e' parlato anche di Italia. il fatto che non sia stato calendarizzato, non significa che non verra' fatto, e' un testo d'una proposta proposta di legge che sta comunque trovando consensi piuttosto "trasversali", fatta eccezione ovviamente per la Chiesa, il che non e' cosa di poco conto. Mi scuso comunque per l'OT
 
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Nulla di sorprendente.
Adesso il Senato dovrà riproporsi in merito in seconda lettura. Se non ci sarà un accordo relativo, si avrà una commissione bicamerale con 7 senatori e 7 deputati, che discuteranno tale faccenda contesa. Se anche in questo caso si avrà un relativo disaccordo, si dovrà ottenere un ulteriore passaggio tra le due Camere, con l'eventuale terzo e definitivo giudizio dell'Assemblea Nazionale. Infine una volta approvato il disegno di legge in discussione, facilmente si dovrà pronunciare in merito la Commissione Costituzionale, la quale sarà sicuramente influenzata dal giudizio non vincolante della Commissione dei Diritti Umani, la quale ha dichiarato, durante la prima lettura del Senato, che il divieto d'acquisto delle prestazione sessuali non è conforme ai relativi diritti.
Il tutto a prescindere da un'eventuale dissoluzione dell'Assemblea Nazionale e/o dalle dimissioni del Presidente della Repubblica francese, siccome il già non votato PS sembra proprio che abbia firmato la sua condanna a perdere parecchi altri voti.
Vediamo tra qualche mese con le elezioni regionali in Francia.
 
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Marcello1980

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a parte che con tutta franchezza non capisco che diavolo interessi a noi in Italia di una legge che se verrà approvata non ci riguarderà minimamente.
in ogni caso criminalizzino pure i clienti, l'hanno già fatto gli idioti svedesi molti anni fa
conclusione? trovate su internet annunci a iosa di escort a Stoccolma e nelle altre città svedesi.
leggi totalmente inutili e demenziali, come tutte le leggi basate su principi moralistici.
 
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a parte che con tutta franchezza non capisco che diavolo interessi a noi in Italia di una legge che se verrà approvata non ci riguarderà minimamente.
in ogni caso criminalizzino pure i clienti, l'hanno già fatto gli idioti svedesi molti anni fa
conclusione? trovate su internet annunci a iosa di escort a Stoccolma e nelle altre città svedesi.
leggi totalmente inutili e demenziali, come tutte le leggi basate su principi moralistici.
Ho paura che la stessa sfondi i confini italiani.
 
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Marcello1980

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e se accadrà non cambierà nulla né per noi né per loro
 
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Steve

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a parte che con tutta franchezza non capisco che diavolo interessi a noi in Italia di una legge che se verrà approvata non ci riguarderà minimamente.
in ogni caso criminalizzino pure i clienti, l'hanno già fatto gli idioti svedesi molti anni fa
conclusione? trovate su internet annunci a iosa di escort a Stoccolma e nelle altre città svedesi.
leggi totalmente inutili e demenziali, come tutte le leggi basate su principi moralistici.

Dare dell'idiota moralista a chi non la pensa come noi è sinonimo di ignoranza.

Marcello, datti una regolata.
 
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Marcello1980

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non ne facevo una questione criminologica.
intendevo dire che non cambierà nulla (soprattutto) per noi se anche sarà criminalizzata la posizione del cliente.
 
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Marcello1980

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questo vale anche per gli stupefacenti, anzi per ogni fatto considerato reato in generale.
in ogni caso ogni Stato ha il diritto di fare le leggi che desidera anche le più ridicole e assurde.
resta il fatto che il fenomeno permarrà comunque quindi che facciano ciò che vogliono: la figura della prostituta è ineliminabile, quindi per chi ci va non c'e' alcun problema.
semmai il problema ci sarebbe con la regolamentazione, per noi: credo chiunque possa capire che se da domani le escort dovessero pagare le tasse, le farebbero pagare a noi aumentando le tariffe...
 
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con tutta probabilità in Francia anche se passerà la legge tutti gli interesati troveranno il trucco per aggirarla.

Per quelli che temono lo stesso in Italia, non c'è da preoccuparsi, sicuramente la legge avrà un iter lunghissimo e decine di rimaneggiamenti ed aggiustamenti fatti per favorire i vari partiti politici, così che quando verrà votata verrà una cosa totalmente ingestibile e con parecchi buchi dai quali i fruitori (noi) potremo tranquillamente entrare ed uscire a nostro piacimento.

E' normale, siamo in Italia.
 
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Veramente sarebbe lei, gentile utente Petra, a dover giustificare le sue perentorie affermazioni di fallimento della regolamentazione, soprattutto considerato che questo é un forum di punter e lei sta caldeggiando la nostra criminalizzazione attraverso il modello svedese (se ne sono resi conto i lettori?). Sarebbe così cortese da presentarci dei dati, di fonte attendibile, che supportino le sue certezze?
Perché io conosco una storia diversa. E cioé che, a fronte di un'impressionante campagna propagandistica dei media, sostenuta dalle femministe più o meno radicali, volta a far credere che la schiavitù sia la normalità tra le lavoratrici del sesso, in realtà solo una piccola minoranza di esse fa la prostituta perché costretta. In Germania, ad esempio, proprio il paese delle piena legalizzazione, che secondo lei sarebbe un alveare di schiavisti sfruttatori, esistono dati ufficiali sulla cosiddetta "tratta", forniti dalla polizia federale. Questi dati sono stati citati e discussi in un articolo del ricercatore Matthis Lehmann tradotto in italiano

https://researchprojectgermany.word...e-tedesca-sulla-prostituzione-bugie-e-verita/

Gli stessi dati sono stati ripresi da Jonathan nel suo blog

https://jonathanxblog.wordpress.com/2013/07/07/il-corriere-colpisce-ancora/

Secondo questi dati, i casi di tratta in Germania si sono dimezzati dagli anni '90 ad oggi. E comunque sono numericamente irrisori di fronte ad un numero di lavoratrici del sesso che si stima intorno alle 400000. E' un vero peccato, anzi una vergogna, che sulla stampa italiana, ma anche internazionale, si preferisca invece dare enfasi alle sparate non documentate delle varie associazioni proibizioniste piuttosto che ai dati ufficiali della polizia federale tedesca.

Andrebbe inoltre considerato, una volta per tutte, che quando si parla di "trafficking" ("tratta") in alcuni paesi c'é molta ambiguità per come viene definita, il che sembra essere fatto apposta per gonfiare a dismisura i numeri. Come argomentato da Felicia Anna, una prostituta rumena che lavora nel quartiere (legale) a luce rosse di Amsterdam, e che da circa un anno tiene un blog da attivista proprio per smentire quelle che lei stessa considera menzogne dei proibizionisti

http://behindtheredlightdistrict.blogspot.it/
(tutto il blog é sull'argomento, inutile indicarne un post specifico)

in Olanda, altro paese della legalizzazione, tendono a conteggiare come "trafficata" una donna che venga a lavorare volontariamente come prostituta, ma che per fare ciò si appoggi ad una terza parte, per esempio per essere temporaneamente ospitata o per compilare i moduli per mettersi in regola. E' evidente che si tratta solo di uno stratagemma propagandistico per gonfiare indebitamente il numero di donne "trafficked" e indurre i lettori, ed elettori, più ingenui ad accettare come necessario un modello di legge che criminalizzi la prostituzione.

Tra l'altro noi, come, ripeto, punter dichiarati, possiamo fare affermazioni in tema di prostituzione fondate su un'esperienza diretta, cioé il contatto più o meno frequente con le prostitute stesse. Dal quale ricaviamo impressioni, se non dati scientifici, su quante di loro detestino il lavoro che fanno e che probabilità abbiano di esservi costrette. Esperienze dalle quali é sempre uscita rafforzata la mia impressione che la stragrande maggioranza lo faccia per libera scelta.

Posso chiedere, lei, invece, in base a quali esperienze parla?

Quanto al fatto che il mondo si stia spostando verso l'adozione del modello svedese, la cosa, certo, mi preoccupa ma non é necessariamente motivo per perdere la speranza. A partire dagli anni '30 del secolo scorso, il mondo sembrava spostarsi inarrestabilmente verso il nazifascismo e negli anni '70 verso il comunismo, ma oggi vediamo che poi non é andata così.
E' legittimo sperare che, alla fine, il buon senso prevalga anche in materia di prostituzione.

In effetti è così, le abolizioniste confondono volutamente sfruttamento e riduzione in schiavitù, chiunque lavori viene sfruttato legalmente nel nostro paese, le uniche che non si possono sfruttare sono le prostitute. daccordissimo, basta mettersi d'accordo sul significato di sfruttare, nei paesi dove secondo le abolizioniste lo sfruttamento è legale, le sfruttate guadagnano da 5 a 10 volte gli sfruttati della fiat o fca che dir si voglia:pleasantry:
 
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le abolizioniste confondono volutamente sfruttamento e riduzione in schiavitù

Anche gli abolizionisti. Una delle argomentazioni più diffuse anche su questo forum è che se una ragazza si prostituisce e non è costretta dalle bastonate è costretta dalle condizioni economiche. Tra l'altro è una obiezione ragionevolissima, soltanto che non è contro la prostituzione, riguarda invece il sistema economico e sociale in generale: le condizioni economiche costringono le persone a fare ciò che non gradiscono e solitamente a farlo per compensi che permettono loro soltanto di sopravvivere facendo guadagnare altri.
Io sono contrario allo sfruttamento, perché a parte tutta la diatriba su quanto sia semplice o qualificato il meretricio, non richiede praticamente alcuna risorsa e chiunque può praticarlo con i soli propri mezzi. Chiedere ad una ragazza di prostituirsi da sola organizzandosi in proprio non è certo come chiedere a qualcuno di scavarsi da sè un pozzo di petrolio o di fare il contadino, visto che un "campo" adatto alla coltivazione intensiva costa due milioni. Sono contrario allo sfruttamento, se volete, per motivi politici, perché nessuno dovrebbe essere sfruttato e il meretricio è una delle pochissime attività che si possono svolgere in forma del tutto indipendente e senza mezzi. Se la ragazza non può permettersi un servizio fotografico e gli annunci inizierà al bar e in due giorni avrà racimolato abbastanza per pagare il fotografo, altrimenti c'è la famigerata strada, impopolare quanto conveniente, l'aria aperta da sempre sinonimo di libertà.
La legge Merlin è forse la migliore legge sulla prostituzione possibile. L'ho capito dopo tanto tempo, dopo averla detestata come norma perbenista, dopo essere stato convinto che fosse una legge di compromesso, né carne né pesce, concepita per ostacolare l'attività senza però vietarla. Ho capito che è un testo che viene strumentalizzato molto spesso, di cui pochi conoscono il contenuto e nessuno la ratio. Ho capito che è una delle tante leggi di questo paese, che ha leggi buone ma al loro posto sono rispettate leggi cattive mai promulgate, tramandate oralmente o scritte forse dai giornalisti. Si potrebbe forse correggere, perché permetta alle professioniste di riunirsi in cooperative e consorzi (escludendo il favoreggiamento mutuo), si potrebbe forse precisare, perché autorizzi esplicitamente i professionisti a specializzarsi nel rendere loro servizi, si potrebbe migliorare ma il principio è il migliore possibile: prostituirsi in forma libera e indipendente, senza condizionamenti e trucchi esclusi.
Mi duole osservare ancora una volta che la voce meno cagata è sempre la più autorevole: quella delle interessate, che sono state convocate una volta in commissione legislativa e la proposta di legge che ne teneva conto è scaduta senza essere stata votata.
 
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Anche gli abolizionisti. Una delle argomentazioni più diffuse anche su questo forum è che se una ragazza si prostituisce e non è costretta dalle bastonate è costretta dalle condizioni economiche. Tra l'altro è una obiezione ragionevolissima, soltanto che non è contro la prostituzione, riguarda invece il sistema economico e sociale in generale: le condizioni economiche costringono le persone a fare ciò che non gradiscono e solitamente a farlo per compensi che permettono loro soltanto di sopravvivere facendo guadagnare altri.
Io sono contrario allo sfruttamento, perché a parte tutta la diatriba su quanto sia semplice o qualificato il meretricio, non richiede praticamente alcuna risorsa e chiunque può praticarlo con i soli propri mezzi. Chiedere ad una ragazza di prostituirsi da sola organizzandosi in proprio non è certo come chiedere a qualcuno di scavarsi da sè un pozzo di petrolio o di fare il contadino, visto che un "campo" adatto alla coltivazione intensiva costa due milioni. Sono contrario allo sfruttamento, se volete, per motivi politici, perché nessuno dovrebbe essere sfruttato e il meretricio è una delle pochissime attività che si possono svolgere in forma del tutto indipendente e senza mezzi. Se la ragazza non può permettersi un servizio fotografico e gli annunci inizierà al bar e in due giorni avrà racimolato abbastanza per pagare il fotografo, altrimenti c'è la famigerata strada, impopolare quanto conveniente, l'aria aperta da sempre sinonimo di libertà.
La legge Merlin è forse la migliore legge sulla prostituzione possibile. L'ho capito dopo tanto tempo, dopo averla detestata come norma perbenista, dopo essere stato convinto che fosse una legge di compromesso, né carne né pesce, concepita per ostacolare l'attività senza però vietarla. Ho capito che è un testo che viene strumentalizzato molto spesso, di cui pochi conoscono il contenuto e nessuno la ratio. Ho capito che è una delle tante leggi di questo paese, che ha leggi buone ma al loro posto sono rispettate leggi cattive mai promulgate, tramandate oralmente o scritte forse dai giornalisti. Si potrebbe forse correggere, perché permetta alle professioniste di riunirsi in cooperative e consorzi (escludendo il favoreggiamento mutuo), si potrebbe forse precisare, perché autorizzi esplicitamente i professionisti a specializzarsi nel rendere loro servizi, si potrebbe migliorare ma il principio è il migliore possibile: prostituirsi in forma libera e indipendente, senza condizionamenti e trucchi esclusi.
Mi duole osservare ancora una volta che la voce meno cagata è sempre la più autorevole: quella delle interessate, che sono state convocate una volta in commissione legislativa e la proposta di legge che ne teneva conto è scaduta senza essere stata votata.
Giustamente, se la costrizione economica causasse la schiavitù, sarebbero schiavi quasi tutti i lavoratori di questo Pianeta. Difatti, non ho mai visto delle prostitute fermare il proprio mestiere dopo il primo cliente giornaliero, al fine di guadagnare unicamente il relativo stipendio di sussistenza.
In OT, la legge all'esame del Parlamento italiano è insabbiata in questo, senza alcuna scadenza e le stesse prostitute sono state ascoltate non in Commissione Referente relativa, ma in conferenze semplici in merito, fatte in altre sale dei palazzi parlamentari.
 
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smith

UOMO
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Io però dubito che anche le dirette interessate, anche quando interpellate, siano realmente in grado e fino in fondo di scrivere e proporre un disegno di legge "ottimale" per se stesse.
Benchè rimango convinto che comunque le si debba e dovrebbe interpellare e far partecipare attivamente.

Faccio un altro esempio: io sono metalmeccanico da 20 anni tuttavia, benchè abbia qualche idea chiara su cosa bisognerebbe cambiare a livello legislativo del mio settore, sono il primo ad ammettere di non aver la benchè minima competenza per redigere un disegno di legge serio e decente per riorganizzare la disciplina sul lavoro del mio settore (che pure ne avrebbe tanto bisogno).
Per far ciò ci vuole un serio lavoro di concerto di lavoratori, imprenditori, sindacati, giuslavoristi e politici: in pratica tutte le parti in causa.

Ora, visto che, nessuno me ne voglia, di "sindacati delle meretrici" all'atto pratico non ne vedo manco l'ombra (sì lo so, ci sono "diverse" associazioni che in teoria e pratica lo fanno ma non venitemi a dire che sono realmente rappresentative del fenomeno e di tutte le lavoratrici coinvolte) direi che le parti in causa, in questo caso, sono piuttosto sparpagliate.
Ecco forse perchè, per il superamento della Merlin, siamo e saremo ancor per un bel po' in altro mare?
 
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Anche gli abolizionisti. Una delle argomentazioni più diffuse anche su questo forum è che se una ragazza si prostituisce e non è costretta dalle bastonate è costretta dalle condizioni economiche. Tra l'altro è una obiezione ragionevolissima, soltanto che non è contro la prostituzione, riguarda invece il sistema economico e sociale in generale: le condizioni economiche costringono le persone a fare ciò che non gradiscono e solitamente a farlo per compensi che permettono loro soltanto di sopravvivere facendo guadagnare altri.
Io sono contrario allo sfruttamento, perché a parte tutta la diatriba su quanto sia semplice o qualificato il meretricio, non richiede praticamente alcuna risorsa e chiunque può praticarlo con i soli propri mezzi. Chiedere ad una ragazza di prostituirsi da sola organizzandosi in proprio non è certo come chiedere a qualcuno di scavarsi da sè un pozzo di petrolio o di fare il contadino, visto che un "campo" adatto alla coltivazione intensiva costa due milioni. Sono contrario allo sfruttamento, se volete, per motivi politici, perché nessuno dovrebbe essere sfruttato e il meretricio è una delle pochissime attività che si possono svolgere in forma del tutto indipendente e senza mezzi. Se la ragazza non può permettersi un servizio fotografico e gli annunci inizierà al bar e in due giorni avrà racimolato abbastanza per pagare il fotografo, altrimenti c'è la famigerata strada, impopolare quanto conveniente, l'aria aperta da sempre sinonimo di libertà.
La legge Merlin è forse la migliore legge sulla prostituzione possibile. L'ho capito dopo tanto tempo, dopo averla detestata come norma perbenista, dopo essere stato convinto che fosse una legge di compromesso, né carne né pesce, concepita per ostacolare l'attività senza però vietarla. Ho capito che è un testo che viene strumentalizzato molto spesso, di cui pochi conoscono il contenuto e nessuno la ratio. Ho capito che è una delle tante leggi di questo paese, che ha leggi buone ma al loro posto sono rispettate leggi cattive mai promulgate, tramandate oralmente o scritte forse dai giornalisti. Si potrebbe forse correggere, perché permetta alle professioniste di riunirsi in cooperative e consorzi (escludendo il favoreggiamento mutuo), si potrebbe forse precisare, perché autorizzi esplicitamente i professionisti a specializzarsi nel rendere loro servizi, si potrebbe migliorare ma il principio è il migliore possibile: prostituirsi in forma libera e indipendente, senza condizionamenti e trucchi esclusi.
Mi duole osservare ancora una volta che la voce meno cagata è sempre la più autorevole: quella delle interessate, che sono state convocate una volta in commissione legislativa e la proposta di legge che ne teneva conto è scaduta senza essere stata votata.

Dici cose buone e cose meno buone. anch'io sono contro lo sfruttemento della prostituzione,:ok:ma la legge merlin non specificando cosa si intenda per sfruttamento e permette-costringe a giudici e forze dell'ordine di agire in modo arbitrario (io la ritengo una legge moralista e sessista nonchè fallimentare e incostituzionale) sono state intentate addirittura cause contro tassisti che portavano prostitute al lavoro, così quel fotografo che citi da esempio visto che si fa pagare le foto dalla ragazza potrebbe essere uno sfruttatore e se lo facesse gratis un favoreggiatore:pleasantry:! ogni tanto ci sono sentenze che tentano di fare un po' di chiarezza, per esempio la cassazione ha dette che non è sfruttamento affittare un appartamento a una prostituta per lavorarci. Se passasse la tesi che offrire servizi a prezzo di mercato a prostitute non è sfruttamento, e se non è sfruttamento non potrebbe essere nemmeno favoreggiamento, si potrebbero aprire bordelli ovunque come in spagna svizzera ecc, senza sfruttare nessuno:ok: infatti lo sfruttamento inteso come lo pensiamo noi, cioè guadagnare sul lavoro delle SW e giustamente vietato ovunque in europa compreso Germania, quello che non è vietato in questi paesi è offrire servizi a pagamento alle prostitute come camere, spazi in cui lavorare, pubblicità e quant'altro è necessario per lavorare in sicurezza...:pardon:Ricapitolando può andare bene anche la leggeMerlin, ma con una regolamentazione che faccia chiarezza...:ok:
 
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E il Senato, a maggioranza di destra, l'ha bocciata per la seconda volta

http://www.lefigaro.fr/flash-actu/2...-senat-contre-la-penalisation-des-clients.php

Secondo l'articolo, si va adesso ad una commissione mista paritaria: 7 deputati e 7 senatori. In caso di persistente dissidio, decide l'Assemblée.
E' stato invece definitivamente cancellato il reato di adescamento, che colpiva la prostituta stradale, ed era stato introdotto da Sarkozy (di questo non si parla nell'articolo ma l'ho letto altrove)
 
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