Non mi permetto di analizzare i fenomeni e le dinamiche che non conosco, però parto da alcuni punti fermi, per noi che andiamo a pay (ossia i clienti) si è tutti alla ricerca di qualcosa, diverso per ciascuno di noi ma forse in fondo uguale per tutti pur se descritto in modi differenti, andiamo a pay per mille motivi per piacere, per fare sesso, per provare una emozione diversa, per cercare amicizia, affetto calore umano, o semplicemente per soddisfare un istinto animale, per sfuggire ad una compagna che non ci apprezza più, per realizzare fantasie erotiche, insomma mille e più motivi però qualsiasi sia la ragione si cerca un qualcosa di indefinito, si cerca di di colmare un vuoto una mancanza, insomma qualcosa cerchiamo, la pay al contrario non cerca nulla, svolge un lavoro una professione, non cerca di colmare vuoti se non quello del conto in banca. Il suo lavoro è fornire quel qualcosa che il cliente cerca in quel momento, calore umano, semplice sesso, aiutarlo a realizzare una fantasia, fornire la sensazione un pizzico di affetto, per certi aspetti la pay è una maga, una illusionista ossia in un determinato momento intuisce cosa cerchiamo e ci colma quella lacuna in quell'istante. Ma lo fà non per amicizia, per solidarietà od altro no lo fà per mestiere. La pay è il parco giochi di noi adulti, pensate a quante emozioni suscitavan da bambini le giostre c'era il labirito, il castello stregato con i mostri ecc...ecco la pay è una sorta di parco giochi per noi clienti, entrambi sappiamo che è un'illusione ma paghiamo il biglietto e ci lasciamo andare alle emozioni noi clienti, mentre il gestore della giostra sarà più o meno cortese ma non avrà particolari emozioni sarà lucido e concentrato sul suo lavoro.
Quindi la pay parte da una posizione di forza.
Poi però siamo, entrambi clienti e pay esseri umani ed entrambi possiamo avere momenti di vulnerabilità e di maggior disponibilità emotiva, se per caso tutto ciò si incontra può nascere qualcosa. Difficile sarà mantenerlo per le difficoltà del caso e per la disparità di "debolezza" tra i due chi sarà in posizione di forza o meno debole avrà il soppravvento.
Nelle nostre attività quante volte un cliente ci è più simpatico ed uno meno e magari a quello simpatico concediamo una confidenza o una cortesia, qualcosa che ad altri non diamo, ma tolto questo restiamo professionali sul lavoro, lo stesso è per la pay, solo che la loro attività non si basa solo sul sesso fisico ma anche sul piano emozionale che devono imparare a gestire e controllare altrimenti difficilmente possono fare quel mestiere, fà parte del loro percorso di lavoro, come un maestro d'ascia impara ad usare gli attrezzi del mestiere in base alla tipologia del legno che deve lavorare...noi clienti siamo i legni e loro le pay il maestro d'ascia, che utilizzerà i suoi arnesi per ottenere la forma che desiderano dal pezzo di legno.
Questo nel 99.9% periodico dei casi certo sempre esisterà quello 0.01 dato dal caso, dalla situazione, dalla contingenza, per le quali scatta un qualcosa oltre il lavoro, nè più ne meno che per il resto dei normali rapporti di conoscenze lavorative. Ma in misura molto minore perchè sono per forza di cose abituate a gestire emozioni, la loro in primis.