Le non recensibili, racconti di sesso con esercenti semi-prof

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dunque, boyz, della materia me ne intendo, con questo nn voglio dire che ho la verità in tasca, e come tutti parte delle mie affermazioni saranno sempre inesatte e in piccola parte errate... ma nella società contemporanea dell'1 vale 1, minchiata colossale, posso affermare che chi passa anni a studiare una cosa abbia sicuramente più da dire rispetto a chi sleggiucchia qualcosa ogni tanto, o peggio ancora si fa un'idea su TV, web e social in maniera saltuaria...
La smanettata all’ego prima di un commento così corposo ci voleva... ?? (stoascherzá) Intanto ti ringrazio per il prezioso intervento.​
Lo stesso paese del dragone, fintanto che si è ostinato a fare il comunista nn contava un cazzo, solo dopo aver aperto al liberismo, globalizzazione e tutto il resto, è diventata l'economia numero 1, sorpassando in gdp anche gli US.​
Paese del dragone capitalista con l’export e comunista con l’import? ?​
...il paese che è cresciuto di più nell'ultimo secolo sono gli US che sono quelli che sn stati i più aperti, a differenza di oggi, alla globalizzazione...​
Ritieni così ininfluente l’atteggiamento “poco aperto” di Trump col fatto che hanno il tasso di disoccupazione più basso degli ultimi 50 anni unitamente al fatto che l’economia americana pare aver iniziato una nuova golden age? E sia chiaro che le mie idee sono lontane da tutto ciò che Trump rappresenta.​
la scalata al protezionismo e alle lotte commerciali in termini di tariffe e dazi ha portato allo stallo internazionale e alla seconda guerra mondiale...​
Pensa te. Io da buon sempliciotto avrei ridotto le cause ai deliri di un crucco che si era fatto qualche birretta di troppo ?​
si dice spesso che bisogna proteggere alcuni settori per farli sviluppare (per esempio si mettono dazi e tariffe per proteggerli dalla concorrenza estera), ma questo ha spesso portato inefficienze, clientelismi, promozione di incapaci...​
Io mi riferivo anche alle liberalizzazioni che tanto sbandieravano quei peracottari che hai citato in partenza (sai quelli dell’1vale0?) arrivando a farne il perno della loro propaganda, liberalizzazioni hanno certamente sortito come effetto il calo delle tariffe telefoniche. Bravi, ora tutti collegati a rincoglionirvi di stronzate. Magari sarebbe successo comunque e per forza di cose. In tanti altri settori però, le liberalizzazioni, hanno determinato un sostanziale mantenimento delle tariffe a discapito della qualità e della trasparenza del servizio offerto. In alcuni settori le liberalizzazioni hanno addirittura spalancato le porte all’evasione e all’illecito.

Vorrei farti tante domande ma abbiamo già mandato off topic il thread e temo che sia colpa mia. Magari rimandiamo la discussione ad un thread più idoneo. ?​
 
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solo due cose

nel breve periodo l'economia può andare meglio facendo protezionismo, motivo che spiega l'effetto Trump, ma nel lungo va peggio, è un rimbalzo... se guardi i dati, è così, devi guardare il lungo periodo: negli ultimi 100 anni l'economia che è stata più aperta è quella che è cresciuta di più, gli US, poi credi alle favole che vuoi, se gli states continuano la politica economica di Trump fra 50 anni saranno più vicini alla situazione economica di Cuba e Corea del Nord che a quella delle economie liberiste... secondo te è cresciuto di più il settore vitale delle tecnologie digitali, non protette in nessun modo, o quello dell'agricoltura? Trump ha solo sfruttato un posizionamento strategico degli US per far leva e battere cassa, ma ha giocato un jolly di durata limitata (e la storia nei prossimi 20 anni ti dirà a che prezzo, perché intanto il mercato al di fuori degli US si riconfigura facendo a meno di loro, per esempio noi ora esportiamo di più in Cina che in US rispetto a quello che sarebbe successo se nn ci fosse stato Trump)... nel lungo periodo chi si chiude si impoverisce

lato privatizzazioni, sn dei processi delicati, nn puoi fare di tutta l'erba un fascio, andavano fatte, poi a volte sn state fatte bene, altre male, questo è, il problema poi diventa politico, di mazzette, di corruzioni varie... ma nel lungo periodo, di nuovo guarda i 100 anni, i settori troppo protetti o pubblici sn meno vitali e ciucciano risorse invece che darle... detto ciò alcuni settori hanno caratteristica di beni pubblici o motivi di fallimento del mercato, motivo per il quale la presenza dello stato deve rimanere, e vigorosa

torniamo a parlare di figa ora
 
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Se vogliamo parlare di figa però bisogna mettersi d’accordo: se da un lato propali il liberismo come unico modello economico poi non è che per la picchiacca puoi proporre il rate standardizzato ???​
 
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guarda che la proposta del rate standardizzato è tua, nn mia... e poi a ben vedere il rate standardizzato sta agli antipodi del concetto liberista, sa tanto di prezzo centralizzato che arriva da Mosca... Io ho fatto un discorso un pò più complesso parlando di correttivi qualitativi e personali specifici MA a partire da una convergenza di prezzo... quindi nel libero mercato della figa, volenti o nolenti le forze spingono ad allineare i prezzi, differenziali troppo alti persistono solo dietro l'illusione figaria (come parallelo all'illusione monetaria). Ossia critico che semi-prof o non recensibili [per tornare a fiotto in-topic] diano un'esperienza totalmente diversa da meretrici normali nel momento del consumo dell'atto sessuale tale da motivare differenziali di prezzo troppo sostenuti... in definitiva, posso preferire questo tipo di esperienza, ma fintanto che rimane nel range ragionevole di prezzo comparabile alla meretrice normale... se mi si vuol convincere di volermi imporre tariffe fuori mercato mi convincerò a "battere" i canali tradizionali... quello che voglio dire è che chi strapaga questo tipo di donne droga il mercato per tutti, e indirettamente genera anche la spinta di meretrici normali che si travestono da semi-prof per motivare richieste più alte... volevo solo togliere l'illusione figaria di mezzo... tutto qui
 
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paghiamole tutte uguali così risolviamo il problema alla radice...​
No no, la proposta è tua ?​
il rate standardizzato sta agli antipodi del concetto liberista, sa tanto di prezzo centralizzato che arriva da Mosca...​
Appunto. Deciditi ?

Però una cosa: parti dall’assunto che le no prof siano più esose. Certo capita e capita anche spesso in quanto alcune di loro intendono l’incontro a pagamento come una avvenimento così eccezionale da non saper attribuire un corrispettivo congruo con il mercato. Però chi cerca quel tipo di esperienza ed è disposto a penare, perché credimi se ti dico che si pena parecchio, tra i vari requisiti di una no prof cerca proprio quella con la quale avere rapporti con una certa elasticità sul tempo. Perché per quanto le escort si ostinino a concepire il rate commisurato ai servizi, perché a loro così conviene, sostanzialmente in un incontro a pagamento si paga il tempo. Una volta chiesi ad una top escort di spiegarmi perché alle coppie applicano una tariffa doppia a parità di tempo. Mi disse che essendo una coppia lei avrebbe dovuto “lavorare” il doppio per soddisfare entrambi. Beh ha una sua logica. Ma questo ti fa capire perché alcuni stanno alla larga dalle escort e cercano canali alternativi: una no-prof non intende l’incontro come uno squallido lavoro. O almeno non ancora quando è alle prime armi. (Sempre per tornare a fiotto on topic)​
 
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penso di essere stato chiaro, evidentemente sei vittima della illusione figaria :dance4:

ti ho detto che nn voglio il rate standardizzato o il controllo centralizzato della produzione figaria, o i piani quinquennali di produzione stile soviet... alla fine ognun faccia quello che vuole... ma che, allo stesso tempo, ci sn regole di mercato che nn possono far discostare troppo i valori, se ci si rende conto che quello che si compra è quella roba là... per quanto una possa recitarmi la parte che la sua è d'oro io nn ci casco, alcune cifre da me se le scordano, vado da un'altra [leggasi, faccio prevalere il principio concorrenziale], ma allo stesso tempo sn disposto a pagare di più, entro certi limiti per la qualità, e che ho dei miei gusti personali per un rapporto più profondo con la lady, per il quale di nuovo sn disposto a investire un qualcosina in più... ma il rapporto è profondo se è autentico, perché se di là c'è solo una che vuole fare la recita per spillarmi i soldi per me può andare a cagare, a quel punto è più autentico quello con una professionista onesta e standard... alcune cose nn hanno prezzo e devono essere autentiche esigenze condivise... cerco quelle per le quali vi è un rapporto fra le persone oltre che fra i corpi, e questa cosa nn si può prezzare più di tanto, ecco perché ritorno al punto che basta fissarsi di pagare poi alla fin fine lo stesso prezzo per tutte (con le contenute modifiche di cui sopra) e tutto sarebbe risolto... se come dici il mondo no prof viene pagato in linea con le prof vedrai che queste ultime si stancano a fare la recita per poi avere gli stessi sghei...
per evitare di nuovo che mi riproponi una ambivalenza che nn esiste nel mio pensiero ti faccio il caso della benzina, siamo in un'economia di mercato, il prezzo converge (a parte piccoli scostamenti) per tutti... nn c'è bisogno di nessun prezzo standard, il mercato fa tutto da solo... poi vabbè, le donne nn sn così fungibili, allora se vuoi puoi fare il caso dei pacchetti vacanza, a seconda delle agenzie spendi più o meno per un'esperienza da una a cinque stelle... ma tutti i prezzi hanno delle forze che li tengono assieme e li sospingono verso dei co-movimenti comuni senza di nuovo nessuna imposizione ministeriale

poi, se qualcheduno ci vuole spiegare qui in questo 3d perché e quanto vada pagata di più una no prof, prego... io ho semplicemente esposto i miei gusti e le miei idee...
 
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Tutto chiaro tranne l’esempio della benzina il cui prezzo è implicitamente imposto dalla quotazione Platts che regola inevitabilmente il costo pro litro. Esempio emblematico di liberalizzazione fallita in quanto l’eccessiva libertà ha portato quel settore ad essere coinvolto in casi abbastanza diffusi di evasione fiscale, abbassamento degli standards causati da un’erosione del margine a favore delle compagnie che godono di una posizione dominante.​
 
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"nei threesome con 2 uomini vi è la condivisione della stessa donna, si può parlare in quel caso di socialismo dei mezzi di produzione, ahem, dei mezzi di ri-produzione...
oppure nello scambismo delle mogli..."

Il punto chiave è: a chi dare la figa lo decide chi ha la figa. Nessuna proprietaria di figa la darà mai gratis a tutti, modello "da ciascuno secondo le sue capacità a ciascuno secondo i suoi bisogni".
 
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sul lago
Scusate ma non ho capito .... quindi prima di andare da una semi-prof , no-prof , forse-prof , boh-prof , prof-prof , prof mi metta 2 che tanto non ho studiato , E pure al camioncino della bofrost .... mi consigliate di incassare i buoni postali che mi ha lasciato nonna oppure no ?? ?
 
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cmq, tornando bene bene in topic, c'è chi afferma che le no prof o le semi prof nn esistano, e su alcuni casi hanno ben ragione... sui casi invece dove si afferma una reale esigenza di no proffismo o semi proffismo ci dovrebbe essere la selezione anche da parte della donna e l'esigenza di stabilire una connessione maggiore del classico rapporto pay... voi stessi mi dite che nn sapendo "prezzare" come da mercato sparano cifre a caso, ma perché allora nn più basse? a caso vuol dire di più o di meno... quello che dico è che ok che nn facendolo tutti i minuti e magari impiegandoci più tempo a te lady ti verrà corrisposto anche qualcosina di più, ma nn sta scritto da nessuna parte che debbano scendere le cascate d'oro... io volevo solo criticare questo assunto che a volte mi sembra inamovibile... poi sbaglierò io...
mi viene il paragone con altri settori dove il prodotto artigianale lo si paga di più, ma se si scolla totalmente dal prodotto industriale il piccolo esercizio chiude battenti... posso pagare di più un formaggio o una marmellata artigianale, ma nn 10 o 15 volte tanto quella industriale (se fate il paragone con il 50-ino e con chi ti costa in esborso compreso di cena e albergo prezzi di 500-750)
 
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E qui mi sono genuflesso tanta era l'ammirazione (e non scherzo) per la tua...la tua...cazz non so definire questo talento se non con le tue stesse parole finali: "......che si comincia a fare arte."
Da genuflesso mi prostro con le braccia in avanti per farti una supplica: puoi tradurre il verbo del discendente di Pindaro?
 
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Boh. Io so solo che faccio un prezzo forfettario uguale per tutti, popolar Social-democratico al tempo stesso, in linea con gli Standardsssss di una prof/ no-prof non studiata, ma imparata. Poi annate mo’ da chi ve pare ?? Se avete studiato economia per tanti anni, in omaggio ci metto una corona d’alloro dove più vi aggrada. ???
 
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dunque, boyz, della materia me ne intendo, con questo nn voglio dire che ho la verità in tasca, e come tutti parte delle mie affermazioni saranno sempre inesatte e in piccola parte errate... ma nella società contemporanea dell'1 vale 1, minchiata colossale, posso affermare che chi passa anni a studiare una cosa abbia sicuramente più da dire rispetto a chi sleggiucchia qualcosa ogni tanto, o peggio ancora si fa un'idea su TV, web e social in maniera saltuaria...
le cose da dire sarebbero tante e chissà che una volta nn ci si possa vedere dal vivo e discorrere con una birra in mano, prima di concludere la serata degnamente da malati di figa quali siamo...
sul concetto di liberismo-capitalismo, direi che è stata la storia a sentenziarne la vittoria sul comunismo, nn l'idea di qualsivoglia economista, o opinione di qualsiasi politico o pensatore... questo nn vuol dire che in futuro nn prevarrà altro sistema, ma oggi questo ha vinto, e questo modera le relazioni di valore fra gli uomini (e le puttane).
Lo stesso paese del dragone, fintanto che si è ostinato a fare il comunista nn contava un cazzo, solo dopo aver aperto al liberismo, globalizzazione e tutto il resto, è diventata l'economia numero 1, sorpassando in gdp anche gli US.
Gli esempi che fate sn parziali, peché dite che i paesi forti come UK e US fanno i liberisti perché se lo possono permettere... ma spesso le argomentazioni economiche soffrono di "reverse causality", ossia io potrei obiettare che siccome hanno aperto al liberismo, sn diventati i paesi più forti... il paese che è cresciuto di più nell'ultimo secolo sono gli US che sono quelli che sn stati i più aperti, a differenza di oggi, alla globalizzazione (pensate alle sbadilate di persone che hanno fatto entrare e alle quali hanno dato un lavoro)... ma, c'è un ma, l'apertura, la competizione a tutti i livelli, morde, fa male, rompe il cazzo agli esercenti (e alle esercenti) che guadagnato un posto remunerativo nella società sn per ragioni di vita portati a difenderlo per fare rendita, e non più il sudato profitto... è la storia dell'uomo, e nn si può biasimare uno perché cerchi di stare meglio... ma sì criticare chi vuol mischiare le carte per fare teoria su di questo provando a convincere che così sia meglio per tutti.
Galimberti è un grande, ma nel suo, di economia nn capisce un cazzo, lo leggo con interesse per quella giunzione di psicologia con la filosofia, e soprattutto il portato del pensiero greco, che tante idee fertili può portare... ma nn prendetelo alla lettera sulle argomentazioni economiche, chi ha studiato economia per bene si vede, e lui non lo ha fatto. Ma a sua discolpa sn tanti i personaggi famosi, anche alcune firme giornalistiche famose, che sparano bellamente cazzate di economia politica, chi l'ha studiata per bene se ne rende conto, gli altri no, altrimenti nn avrebbe valore la cultura e lo studio [e qui sarei io a dovermi far pagare]... io nn posso progettare e costruire un ponte, lo so e nn cerco di parlarne in pubblico facendo finta di saperlo fare...
Avete cmq ragione nell'intravvedere i limiti del capitalismo e liberismo sfrenato, le società troppo diseguali sn eticamente ingiuste e foriere di tensioni che possono portare anche a conflitti mondiali... prima della prima guerra mondiale c'è stata una fase di apertura e globalizzazione ai livelli della nostra epoca... ciò ha montato tensioni fortissime, per le disparità e l'imperialismo di alcuni paesi... fra la prima e la seconda guerra mondiale, essendo ancora in piedi un mondo ingiusto, diseguale e pieno di tensioni si è passati da una grande apertura a una grande chiusura e protezionismo... la scalata al protezionismo e alle lotte commerciali in termini di tariffe e dazi ha portato allo stallo internazionale e alla seconda guerra mondiale...
quindi, sì, il capitalismo va moderato, il liberismo va addolcito, alcune fasce vanno un pò protette, e ci sn tante argomentazioni per l'intervento pubblico nell'economia, ma il motore alla base è quello del mercato, del libero scambio... se si interviene troppo la cura fa peggio del male... vi faccio un esempio... si dice spesso che bisogna proteggere alcuni settori per farli sviluppare (per esempio si mettono dazi e tariffe per proteggerli dalla concorrenza estera), ma questo ha spesso portato inefficienze, clientelismi, promozione di incapaci... oltre a ciucciare risorse da trivellare con tasse nn gradite (nel caso di sgravi fiscali, fondi pubblici, etc.), quindi questa leva di politica economica va usata con molta parsimonia, per dei tempi certi e limitati... io sn più per il finanziamento di un efficace welfare state, per alcuni settori nn può valere solo il mercato, diciamo che la compresenza di pubblico e privato se tarata per bene è un ottimo compromesso... se una cosa ci ha lasciato questa pandemia è che per esempio il settore sanità deve essere guidato dal pubblico (anche se è bene avvalersi, a lato e non in maniera preponderante, anche del settore privato), ma per chi ha studiato economia questa cosa è banale, si studia al primo esame, semplicemente la sanità è un bene pubblico... e nn vi tedio qui con altri dettagli, ma vi dico che sn tutte cose già scoperte da anni...

tornando al bene-servizio esperienza scopata, è chiaro che le scelte di tutti concorrono a far prevalere un prezzo, e quello agisce da punto di confronto, poi la qualità si paga e dal prezzo base si sale, ma il prezzo base agirà sempre da ancora e farà sfanculare chi chiede troppo di più, almeno da consumatori avveduti... allo stesso tempo il prezzo base serve da punto di riferimento anche dal lato offerta (di figa): se il consumatore vuole pagare un prezzo troppo basso, l'offerta lo sfancula certa che quello dopo pagherà una tariffa di quelle che prevalgono sul mercato... fin qui ho parlato di qualità oggettive, al bene base e alle variazioni qualitative superiori si aggiungono poi i gusti personali, le sfumature uniche, che valgono per ognuno di noi, e quelle di nuovo saranno dei correttivi che agiranno sul prezzo di cui prima... ma qui si entra in sfumature anche psicologiche, perché per esempio io potrei valutare corretto un prezzo di 100, e la tipa parlandoci mi piace parecchio, questa se ne accorge e mi vuol far pagare 200, ma io posso sentirmi tradito in tutto ciò, perché nn tutto è "prezzabile" e quindi la mando a cagare con un senso di "tradimento"... questo per dire che le sfumature personali agiscono poi in tanti modi diversi... posso per esempio regalargli 1000 nn richiesti perché le voglio bene e, anche se lei nn me lo chiede, capisco che ne ha bisogno... c'è il senso di gratuità... i sentimenti... tutto il resto... magari è lei che guadagna più di me e allora nn capisco perché devo essere io a dargli tutti questi soldi... tornando cmq alla banale esperienza, pago, scopo, godo e vado a casa, il prezzo conta... e tutte le norme sociali, istituzioni, credo religiosi, legalità del settore, etc. lo influenzano... mi viene per esempio raccontato che da noi in Italia si paga più che negli altri paesi, quindi come vedete le ferree regole dell'economia valgono anche nel ns settore...
mi permetto di dire che l'operato virtuoso di questo forum disciplina e riordina il corretto funzionamento del settore del sesso a pagamento in Italia... smascherando fake e diffondendo informazione affidabile attraverso la reputazione del sito e dei forumisti si aiutano le leggi economiche a compiere il loro corso virtuoso nel mercato sesso-pay, facendo convergere il prezzo della prestazione, con gli aggiustamenti idiosincratici-qualitativi di cui sopra, al prezzo di concorrenza perfetta... come piaceva a Léon Walras e per il benessere del consumatore
Posso dirti che non c'ho capito un cazzo di tutta sta brodaglia economico-social-popolare?
Mi hai fatto venir voglia di leggere Freud ...:ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
 
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Accidenti gente quanti pipponi mentali.... immagino tutti in zona rossa... :sleep:

Personalmente il prezzo deve essere stabilito solo dal rapporto bellezza/prestazione, a me non frega nulla se una lavora da un giorno o da un anno, o se sono il primo o il millesimo, contano solo quello che fai e come sei. Ci sono quelle (purtroppo sono parecchie e spesso italiane) che in base a quel rapporto valgono 50 ma ti chiedono 150 e la stragrande minoranza che valgono 150 e chiedono la metà, il resto sono più o meno consapevoli di quanto chiedere.

Etichettarsi non professionista serve solo per chiedere cifre senza senso per attirare polli da spennare. :punish:
 
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Ma niente è solo un diverso punto di vista: io sostengo che per diventare escort sia necessaria la partecipazione ad un pubblico concorso, i cui posti disponibili debbano essere limitati e le cui partecipanti devono avere come requisito almeno la certificazione di porca di gran croce. Conseguito il titolo, tariffa flat a tempo in vigore su tutto il territorio nazionale a prescindere dai servizi. Lui invece è per il libero mercato e la concorrenza sfrenata. ?​
 
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