Sarò un ingenuo ma concedo sempre una prima chances, nel limite delle mie possibilità, a qualcuno che mi chiede un aiuto e che penso sia in buona fede. Non lo faccio certo con il primo lavavetri al semaforo, al quale al massimo do un euro. Lo faccio con chi ho un rapporto di conoscenza, non dico profonda, ma neanche superficiale.
Mi sono sempre comportato in questo modo fin da molto giovane. La mia prima fregatura la presi molto presto e non si trattava di una donna e di un rapporto sessuale, bensì di un coetaneo amico d'infanzia con il quale c'eravamo persi di vista quando avevamo 8 anni e che rincontrai a 15.
Questo mio comportamento, che in passato pensavo fosse "stupido", mi ha permesso invece di capire che si spendono meno energie per sviscerare le meschinità di una persona attraverso la disponibilità piuttosto che l'indisponibilità.
Per questo non mi è costato nulla dare 150€ a quella ragazza no- prof (la pay non era la sua professione abituale, la rividi tempo dopo fare la commessa in un centro commerciale) che me li chiese.
Sono tutt'ora convinto che fosse in buona fede e che di quei soldi ne avesse veramente bisogno.
Il problema non sono i 150€, glie li avrei regalati e sicuramente ne avrebbe presi di più se si fosse comportata in altro modo.
Il fatto è che ha scambiato la mia consapevole generosità e disponibilità per infatuazione; ha pensato di di avere un'ascendente su me, di potermi in qualche modo controllare, o addirittura dominare. In pratica ha pensano di avere a che fare con uno "slave" più che con un rimbambito.
Questo, per me, è assoluta mancanza di rispetto per il proprio simile. E questo tipo di persone ho imparato a cancellarle per sempre dalla mia vita.
Mi sono sempre comportato in questo modo fin da molto giovane. La mia prima fregatura la presi molto presto e non si trattava di una donna e di un rapporto sessuale, bensì di un coetaneo amico d'infanzia con il quale c'eravamo persi di vista quando avevamo 8 anni e che rincontrai a 15.
Questo mio comportamento, che in passato pensavo fosse "stupido", mi ha permesso invece di capire che si spendono meno energie per sviscerare le meschinità di una persona attraverso la disponibilità piuttosto che l'indisponibilità.
Per questo non mi è costato nulla dare 150€ a quella ragazza no- prof (la pay non era la sua professione abituale, la rividi tempo dopo fare la commessa in un centro commerciale) che me li chiese.
Sono tutt'ora convinto che fosse in buona fede e che di quei soldi ne avesse veramente bisogno.
Il problema non sono i 150€, glie li avrei regalati e sicuramente ne avrebbe presi di più se si fosse comportata in altro modo.
Il fatto è che ha scambiato la mia consapevole generosità e disponibilità per infatuazione; ha pensato di di avere un'ascendente su me, di potermi in qualche modo controllare, o addirittura dominare. In pratica ha pensano di avere a che fare con uno "slave" più che con un rimbambito.
Questo, per me, è assoluta mancanza di rispetto per il proprio simile. E questo tipo di persone ho imparato a cancellarle per sempre dalla mia vita.