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353ESIMA PARTE ( Alternative al fine vita assistito regionale.)
(In sottofondo impongo: )
Io da qualche tempo non vado più a pay e avevo pensato di darmi al fine vita assistito regionale. Nell'attesa del dibattito normativo mi sono messo d'impegno a frequentare questi nuovi agriturismi naturisti in Appennino, dove tutti girano nudi, figa e batacchio in mostra. Posti bellissimi, che tra l'altro sono a contatto con le foreste e le montagne, così respiro aria buona. Non sempre riesco a combinare qualcosa perché i frequentatori ignorano le mie proposte. Anzi, le schifano proprio. Però comunque essendo io uno che gli piace di andare con un po' di tutto, mi va bene anche un albero che ha una cavità. Basta che non sia piena di resina come l'ultima volta. Cioè: lì per lì era bello metterci il cazzo dentro, ma dopo quando ho finito mi si era attaccato il cazzo a una gamba e le domande sul perché avevo il cazzo attaccato a una gamba erano invitabili. Me le hanno fate anche quelli che mi schifavano. Proprio con curiosità, me le hanno fatte. Senza mai parlare del fine vita assistito regionale, tra l'altro.
Io ho smesso di andare a pay dopo che in un night lap dance ho incontrato una che non mi ha chiavato. Perché non c'era tempo anche se io avevo fatto il pieno alla Eni con l'ibrida: che però io non ero convinto di comprarla... è stata una scelta di mia moglie. Dopo quando c'era lo show di sei fighe pornostar mi sono ritirato in un angolo con i miei pensieri sul fine vita regionale assistito, poi di quando ero negli scout e piantavo la tenda che speravo di chiavare una. Che poi però non la chiavavo. Era una di quelle tende strane che quando le monti sembrano grandi e invece dentro sei da solo. Intanto al night lap dance erano arrivati quattro che non sapevo se chiavavano le fighe o erano lì per piantare delle tende da scout. Avevo fatto la tessera ma non mi veniva di entrare nelle tende degli altri anche se erano scout. Le sei pornostar secondo me non erano Agesci. Dopo ho fatto basta ma ho paura di ricaderci ancora. Ecco perché aspetto il fine vita assistito regionale.
Ringrazio i colleghi per la rece ma io quella pay non l'ho trovata. Adesso aspetto che ripassa in città: tanto prima o poi ripassa, è una di quelle pay che ripassano e so che tanto non me la chiavo. Però è bello che ripassano che posso scrivere che ripassano, e io non me la chiavo. Anche se non mi è chiaro se ne ho voglia o no. Che loro ripassano e io non me le chiavo, in attesa del fine vita assistito.
Vado spesso in una zona dove ci sono le pay, ma si vestono troppo spinte. Non si possono vestire spinte così, non va bene. Dopo è naturale che si formano quelle proteste contro il fine vita assistito. E' perché ci sono le donne vestite troppo spinte che le cose si incagliano e non vanno avanti. Ha ragione Valentina Castaldini, le donne non devono vestirsi spinte: sennò dopo gli uomini vanno a puttane e diventa tutto un casino, è meglio non avere la possibilità di suicidarsi con assistenza, sennò dopo vai a puttane e ti scordi di farlo. E comunque la Regione non deve intervenire sulle scelte morali di dimenticanza.
Io piuttosto di andare a chiavare in Consiglio Regionale e spendere di benzina, autostrada, pasti fuori e rischiare di incontrare la Stragliati non aspetto il fine vita assistito, piuttosto mi sparo. Una sega, dico.
Io volevo chiedere se la Castaldini o la Stragliati fanno anale, ma mi è passata la voglia e subito mi è venuto di andare in un agriturismo naturista a mettere il cazzo in un tronco resinoso. Però vorrei un tronco resinoso assistito dalla Regione, ecco.
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P.s. Chi vive in Emilia Romagna e segue il dibattito in corso in Consiglio Regionale sul fine vita assistito può capire. Mi spiace per gli altri.
(In sottofondo impongo: )
Io da qualche tempo non vado più a pay e avevo pensato di darmi al fine vita assistito regionale. Nell'attesa del dibattito normativo mi sono messo d'impegno a frequentare questi nuovi agriturismi naturisti in Appennino, dove tutti girano nudi, figa e batacchio in mostra. Posti bellissimi, che tra l'altro sono a contatto con le foreste e le montagne, così respiro aria buona. Non sempre riesco a combinare qualcosa perché i frequentatori ignorano le mie proposte. Anzi, le schifano proprio. Però comunque essendo io uno che gli piace di andare con un po' di tutto, mi va bene anche un albero che ha una cavità. Basta che non sia piena di resina come l'ultima volta. Cioè: lì per lì era bello metterci il cazzo dentro, ma dopo quando ho finito mi si era attaccato il cazzo a una gamba e le domande sul perché avevo il cazzo attaccato a una gamba erano invitabili. Me le hanno fate anche quelli che mi schifavano. Proprio con curiosità, me le hanno fatte. Senza mai parlare del fine vita assistito regionale, tra l'altro.
Io ho smesso di andare a pay dopo che in un night lap dance ho incontrato una che non mi ha chiavato. Perché non c'era tempo anche se io avevo fatto il pieno alla Eni con l'ibrida: che però io non ero convinto di comprarla... è stata una scelta di mia moglie. Dopo quando c'era lo show di sei fighe pornostar mi sono ritirato in un angolo con i miei pensieri sul fine vita regionale assistito, poi di quando ero negli scout e piantavo la tenda che speravo di chiavare una. Che poi però non la chiavavo. Era una di quelle tende strane che quando le monti sembrano grandi e invece dentro sei da solo. Intanto al night lap dance erano arrivati quattro che non sapevo se chiavavano le fighe o erano lì per piantare delle tende da scout. Avevo fatto la tessera ma non mi veniva di entrare nelle tende degli altri anche se erano scout. Le sei pornostar secondo me non erano Agesci. Dopo ho fatto basta ma ho paura di ricaderci ancora. Ecco perché aspetto il fine vita assistito regionale.
Ringrazio i colleghi per la rece ma io quella pay non l'ho trovata. Adesso aspetto che ripassa in città: tanto prima o poi ripassa, è una di quelle pay che ripassano e so che tanto non me la chiavo. Però è bello che ripassano che posso scrivere che ripassano, e io non me la chiavo. Anche se non mi è chiaro se ne ho voglia o no. Che loro ripassano e io non me le chiavo, in attesa del fine vita assistito.
Vado spesso in una zona dove ci sono le pay, ma si vestono troppo spinte. Non si possono vestire spinte così, non va bene. Dopo è naturale che si formano quelle proteste contro il fine vita assistito. E' perché ci sono le donne vestite troppo spinte che le cose si incagliano e non vanno avanti. Ha ragione Valentina Castaldini, le donne non devono vestirsi spinte: sennò dopo gli uomini vanno a puttane e diventa tutto un casino, è meglio non avere la possibilità di suicidarsi con assistenza, sennò dopo vai a puttane e ti scordi di farlo. E comunque la Regione non deve intervenire sulle scelte morali di dimenticanza.
Io piuttosto di andare a chiavare in Consiglio Regionale e spendere di benzina, autostrada, pasti fuori e rischiare di incontrare la Stragliati non aspetto il fine vita assistito, piuttosto mi sparo. Una sega, dico.
Io volevo chiedere se la Castaldini o la Stragliati fanno anale, ma mi è passata la voglia e subito mi è venuto di andare in un agriturismo naturista a mettere il cazzo in un tronco resinoso. Però vorrei un tronco resinoso assistito dalla Regione, ecco.
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P.s. Chi vive in Emilia Romagna e segue il dibattito in corso in Consiglio Regionale sul fine vita assistito può capire. Mi spiace per gli altri.