L'ULTIMO DESIDERIO

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Glenda Cherubino

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Mi piace pensare che le cose non siano mai scontate. Anzi, che spesso riservino risvolti assolutamente inaspettati. non posso non vedere in questi risvolti inattesi delle opportunità piuttosto che delle oscure minacce. A volte però mi piace proprio lasciare andare la fantasia ed immaginare che le cose siano assolutamente diverse da quello che sembrano, addirittura opposte a quello che si dice o si pensa. Probabilmente per quel meccanismo secondo il quale tendiamo a proiettare e a leggere negli altri i nostri maggiori difetti secondo quello schema esplicato magistralmente nella parabola in cui un tale si preocuppa della pagliuzza nell'occhio di un altro e non si accorge della trave nel proprio. È in questo scenario che immagino che le cose vadano in questo modo.
 
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........ mi piacerebbe poter passare un giorno ad osservare le persone che amo senza poter essere visto .... mi piacerebbe poter osservare sopratutto UNA persona , con la quale non ho potuto condivire la meravigliosa e troppo spesso ignorata ... ..... quotidianita' !
 
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Mi piace pensare che le cose non siano mai scontate. Anzi, che spesso riservino risvolti assolutamente inaspettati. non posso non vedere in questi risvolti inattesi delle opportunità piuttosto che delle oscure minacce. A volte però mi piace proprio lasciare andare la fantasia ed immaginare che le cose siano assolutamente diverse da quello che sembrano, addirittura opposte a quello che si dice o si pensa. Probabilmente per quel meccanismo secondo il quale tendiamo a proiettare e a leggere negli altri i nostri maggiori difetti secondo quello schema esplicato magistralmente nella parabola in cui un tale si preocuppa della pagliuzza nell'occhio di un altro e non si accorge della trave nel proprio. È in questo scenario che immagino che le cose vadano in questo modo.

Credo che nella vita, in ogni vita nulla sia scontato, il sestino ci riserva sempre delle sorprese, ponendici di fronte a delle opportunità, alla possibilità di fare delle scelte... non è detto che debba sebre sfociare in qualcosa di positivo, ma io, essendo un ottimista inguaribile (anche se a volte può non sembrare così) sono convinto che non esista niente di totalmente negativo, se non altro perché anche queste esperienze aiutano a crescere...
Nei rapporti umani poi, tutto duventa più complicato "intricato" proprio come dici giustamente tu Aly:

...immaginare che le cose siano assolutamente diverse da quello che sembrano, addirittura opposte a quello che si dice o si pensa...
Per fortuna la vita, anche quando sembra sempre uguale a se stessa, improvvisamente sa rivelarsi assolutamente imprevedibile...
 
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Nell'ombelico, a metà strada tra il tuo cuore e la
Quello che stò per scrivere è solo la mia personale esperienza e non vuole , nella maniera più assoluta essere una istigazione ad atti autolesionistici.
Dovete sapere che all'inizio di quest'anno , in preda ad una profonda depressione avevo pianificato il mio suicidio ; dove , come ecc. Ovviamente prima di andarmene volevo fare alcune cose , tanto per terminare in "bellezza" una vita contraddistinta dallo squallore. Era anche morto mio padre , una personalità molto chiusa , non ci siamo mai capiti , lui passo la vita tra lavoro e sacrifici morì ridotto ad un relitto , arenato su una sedia a rotelle come una nave abbandonata arenata in un banco di sabbia.
Pensavo , tra me e me , che sarebbe stata una cosa un pò patetica , un penoso tentativo di acciuffare per la coda emozioni ed esperienze. Io per primo mi sono stupito , invece , di quello che ho provato. Mi sentivo sollevato , non libero , nemmeno felice , però sollevato , potevo fare qualsiasi cosa , le mie azioni sarebbero state senza futuro , tanto me ne sarei andato da li a poco. Il cielo era più azzurro , il verde più verde (il mio colore preferito) , le donne più belle , tra l'altro , una mattina mentre mi radevo , scoprii che negli specchi vivono i demoni e nelle scollature le fate. Chiaramante mi sono levato più di uno sfizio nel mio unico vizio , le mignotte , d'altronde non ho mai assunto sostanze stupefacenti , non gioco più da venticinque anni , non mi ubriaco da dieci , almeno quello. Così mi sono concesso un paio di 3some , chissà come mai ma "prima" pensavo di non essere all'altezza (non saprei dirvi di preciso perchè) invece mi sono parecchio divertito , poi sono passato ad accettare il fatto che le trans mi piacciono , mi erano sempre piaciute ed ormai era ridicolo mentire a me stesso , così ne ho frequentate alcune , francamente non mi sono piaciute tanto , però volevo andarmene con quella esperienza.
Un mercoledì mattina ero , a Biella , da una milfona tonda e morbida come piacciono a me , ma era troppo frettolosa e l'incontro fu scadente , però mi disse una frase curiosa (lei voleva scucirmi più soldi ma alle mie orecchie suonava diversamente) : "Quando ce ne andiamo non ci portiamo dietro altro che quello che abbiamo visto , quello che abbiamo mangiato , quello che abbiamo scopato.." ; lei pensava ai soldi io a qualcos'altro però la frase mi piaque. In più mi ero anche innamorato di una pay , una situazione che non mi ha portato che ulteriore sofferenza.
Era curiosa la palese contraddizione tra la tragicità del mio proposito e la sensazione direi catartica che provavo , con le numerose pay che ho frequentato (una aveva la metà esatta dei miei anni !) , facendo parlare con libertà la mia lingua , io sono sempre stato ingabbiato in una forte timidezza , mi ricordo una benzinaia , ad un distributore a Mottalciata ,a cui dissi "Hai degli occhi davvero bellissimi" , in effetti erano davvero belli.
Una situazione , forse , un pò patetica vista da fuori , ma mi sentivo liberato. Mi sentivo che se fossi in equilibrio su un altissimo piedistallo , con il vento che mi spinge di quà e di là , ma io non mi preoccupo perchè , ormai , non ho più paura di cadere.
Poi , non sò perchè (avevo anche smesso di assumere gli antidepressivi prescritti dalla mia solerte psichiatra) le cose sono cambiate , i pensieri autolesionistici si sono nascosti da qualche parte (personalmente credo che non si guarisca mai del tutto da questo tipo di malattie) ; purtroppo se ne è andata anche la "magia" di quella sensazione di libertà. Tutto è tornato ad essere grigio e squallido. Il lavoro è tornato ad essere un macigno sulle mie spalle , le giornate tutte grigie.
Invece che migliorare le cose sono peggiorate , infatti ho avuto delle dolorosissime somatizzazioni , e non ho ancora saputo trarre insegnamento da quel periodo , da quei giorni ( oserei dire inebrianti) che avevo designato come i miei ultimi.
Mah , non ho ancora capito cosa mi sia successo , però vorrei di nuovo provare quella vertigine , quella libertà di compiere azioni del tutto prive di un significato che si proiettasse nel futuro.

Ciao Gungadin, ho letto con interesse quello che hai scritto. A dire la verità l'ho letto due volte e credo di aver fatto bene.
La prima lettura è stata, nonostante l'inizio, entusiasmante. Le tue parole trasmettevano un senso di rivincita, di rinascita, veramente emozionante. La parte finale, con il ritorno ai tuoi "mostri" invece lasciava l'amaro in bocca...
Ho riflettuto su quello che hai scritto ed ho avuto bisogno di rileggere nuovamente tutto... beh, anche la seconda lettura in parte ha confermato le sensazioni della prima, ma la riflessione che ho fatto alla fine è stata diversa, l'amaro in bocca non l'ho sentito più... si, certo, non è bello che tu sia tornato al punto iniziale, anzi peggio da come dici... ma vedi non è così, tu non sei tornato a come eri prima, ora tu hai scoperto delle cose, sensazioni, emozioni, coraggio che prima neanche sapevi di possedere e poter provare. Tu hai fatto un viaggio incredibile non solo esteriore, con tutto quello che hai provato, con cio che hai fatto con coraggio e consapevolezza, sfidandoti, hai fatto una cosa straordinaria che molti non riusciranno mai neanche a pensare... Tu, caro il mio Gungadin, hai vissuto... e lo hai fatto quando l'idea di non aver più nulla da perdere ti ha, finalmente, liberato da quelle catene che ti opprimevano oltre misura, impedendoti di esprimerti come meglio preferisci...
Ora pensi di essere caduto nuovamente nel baratro, di nuovo immerso nel buio più completo... ma non è affatto così, ora sai che puoi vivere, ora sai che ne sai capace. E ti faccio notare che lo hai fatto da solo, senza che nessuno ti aiutasse, con le sole tue forze.
Senz'altro sarà difficile uscire dallo stato in cui sei ora, duro da morire, durissimo... ma non impossibile, lo hai fatto una volta, nessuno ti impedisce di farlo ancora.
Un abbraccio.

Livio.
 
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maceratese
non voglio assolutamente narrando la mia esperienza che qualcuno si rattristi, ma piuttosto che quanto sto per scrivere sia un monito a tutti coloro che leggeranno per aumentare ottimismo e gioia di vivere...
avevo solo 31 anni quando mi sono messo seduto di fronte la scrivania di un bravissimo (e umanissimo dottore) che guardandomi negli occhi mi disse con tono ovattato ma deciso: " non stai messo bene.....ti devi assolutamente sottoporre alle cure....la chemio....credo anche il trapianto...." e' stato allora che mi e' crollato addosso il sole la luna, tutti i pianeti, l'intero himalaya, me ne sono tornato a casa che gia' ero morto dentro, vedevo scorrere la mia vita passata nelle lacrimone che ho versato nei giorni successivi, impaurito, smarrito, senza futuro....
mi era gia' capitato alcune volte di guardare la morte in faccia.... mi riferisco ai due disarcionamenti dalla moto quand'ero 17enne, dove sono stato graziato da qualche santo in paradiso e uscito miracolosamente illeso, e anche allo schianto contro il muro nell'auto di un mio amico, dove sono stato capace, puntandomi con i piedi contro il cruscotto e aggrappandomi piu' forte che potevo alla maniglia, ad uscire indenne anche da li ( dal finestrino dell'auto perche' la portiera neanche a parlarne ).... ma stavolta era diverso....
il sottoporsi a quelle terapie e' stato per me un tunnel buio e infernale, la sofferenza aumentava con il passare dei gg in maniera esponenziale e doveva durare a lungo... ho passato + di due anni tra camere d'ospedale a vomitare tutti i gg, isolato dal resto del mondo, con pochi veri amici che ti vengono a trovare e non ce la fanno a nascondere la pena mista a rabbia che provano nel vedere lo spettro di un me stesso che ciondolava per la stanza, tutto il tempo con la bocca amarissima, senza neanche piu' il piacere di assaporare una bistecca, un ciauscolo, un profitterol, tutto cio' che mettevo in bocca, sempre ammesso che ce l'avessi fatta ad inghiottirlo, aveva lo stesso sapore schifoso e di li a poco sarebbe stato vomitato a causa del continuo senso di nausea con cui convivevo da quando mi svegliavo a quando mi addormentavo.... Neanche l'unico momento in cui un essere umano trova riposo e si ricarica cioe' il sonno poteva essere vissuto dignitosamente, in quanto la notte ero preda di numerosi quanto spaventosissimi incubi, sognavo mostri che a confronto alien era un pupazzetto di peluche, e mi svegliavo in continuazione x correre a vomitare... i dolori che mi avvolgevano dappertutto muscoli, ossa, nervi ed organi vitali.... ma la verita era che io ignoravo una cosa: che questo appena narrato era solo l'inizio, quando sono stato sottoposto alle alte dosi e' stata letteralmente una crocifissione, non ero crocefisso su una croce di legno, ma su di un letto, ma quel letto nonostante fosse comodissimo, era per me un tavolaccio, i dolori sotto le ascelle e agli inguini erano cosi pungenti che sembrava fossi stato messo sotto torchio dalla santa inquisizione con tanto di mazzetta e chiodi....
per non parlare delle fitte al cuore.... un giorno erano talmente forti che pensavo sarebbe stato l'ultimo giorno della mia vita.... gli unici momenti della giornata in cui non piangevo dal dolore erano quando veniva a trovarmi qualcuno, perche' non mi piaceva farmi vedere in quelle condizioni.... quando veniva invece a visitarmi il dottore piangevo eccome.... "dottore io proprio non ce la faccio piu' mi lasci andare a casa, di quanto mi resta non me ne frega niente basta che finisca questa tortura" e quello mi rispondeva tenendomi per mano " tu devi assolutamente resistere, io ti prometto che tutto questo finira.... la tua fortuna sta nel fatto che hai il cuore di un torello... a resistere ce la farai"
io gli ho dato retta, ho resistito a denti stretti, non saranno 14 cicli stronzi di chemio del cazzo a mettermi ko, l'ho fatto anche per lui, che nonostante tutta la sua professionalita' mi voleva bene e non ce la faceva neanche lui a nascondere una lacrimuccia per la situazione in cui mi trovavo, prima di congedarsi da me... ma in realta' ero gia' ko.....
Ero privato della mia vita, della mia liberta', non potevo esprimere nemmeno il mio ultimo desiderio, che sarebbe stato quello di viaggiare per il mondo qualora mi fosse rimasto poco tempo da vivere, in quanto non ne avevo le forze....
poi pian piano tutto questo che vi ho raccontato e' finito.... gradualmente ho riacquistato le forze, l'appetito, e la mia vita e' quasi tornata come era prima... dico quasi perche' questa esperienza mi ha lasciato un segno profondo come un solco... ora vivo day by day, time after time, cioe' giorno per giorno, ho quasi paura a fare dei programmi, ho imparato ad apprezzare ogni momento della mia vita come se fosse unico ed irripetibile, non mi arrabbio + per le piccole stronzate quotidiane e me ne strafrego di tutto, dei pettegolezzi, delle malelingue, dei corteggiamenti fin troppo audaci dei ragazzi alla mia compagna, se qualcuno mi insulta gli rido in faccia...

Vi ho raccontato tutto cio' x questo motivo: questo 3d e' stato aperto con il quesito "...e se vi fosse rimasto poco tempo cosa fareste?
beh....vorrei soltanto rendervi coscenti che molto spesso quanto rimane poco tempo... potrebbe essere proprio quando NON C'E' + IL TEMPO di fare niente, neanche di esprimere un ultimo desiderio, o togliervi un ultimo sfizio, o visitare un luogo che avete sempre sognato.... quando ci rimane poco tempo potrebbe essere gia' tardi per qualsiasi cosa....
Vivete la vita giorno per giorno.... in quanto ogni giorno che passa e' un giorno in meno di tempo che si ha a disposizione nella nostra brevissima esistenza...
buonanotte a tutti, anzi buongiorno.
Tonymontanal
 
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Nell'ombelico, a metà strada tra il tuo cuore e la
non voglio assolutamente narrando la mia esperienza che qualcuno si rattristi, ma piuttosto che quanto sto per scrivere sia un monito a tutti coloro che leggeranno per aumentare ottimismo e gioia di vivere...
avevo solo 31 anni quando mi sono messo seduto di fronte la scrivania di un bravissimo (e umanissimo dottore) che guardandomi negli occhi mi disse con tono ovattato ma deciso: " non stai messo bene.....ti devi assolutamente sottoporre alle cure....la chemio....credo anche il trapianto...." e' stato allora che mi e' crollato addosso il sole la luna, tutti i pianeti, l'intero himalaya, me ne sono tornato a casa che gia' ero morto dentro, vedevo scorrere la mia vita passata nelle lacrimone che ho versato nei giorni successivi, impaurito, smarrito, senza futuro....
mi era gia' capitato alcune volte di guardare la morte in faccia.... mi riferisco ai due disarcionamenti dalla moto quand'ero 17enne, dove sono stato graziato da qualche santo in paradiso e uscito miracolosamente illeso, e anche allo schianto contro il muro nell'auto di un mio amico, dove sono stato capace, puntandomi con i piedi contro il cruscotto e aggrappandomi piu' forte che potevo alla maniglia, ad uscire indenne anche da li ( dal finestrino dell'auto perche' la portiera neanche a parlarne ).... ma stavolta era diverso....
il sottoporsi a quelle terapie e' stato per me un tunnel buio e infernale, la sofferenza aumentava con il passare dei gg in maniera esponenziale e doveva durare a lungo... ho passato + di due anni tra camere d'ospedale a vomitare tutti i gg, isolato dal resto del mondo, con pochi veri amici che ti vengono a trovare e non ce la fanno a nascondere la pena mista a rabbia che provano nel vedere lo spettro di un me stesso che ciondolava per la stanza, tutto il tempo con la bocca amarissima, senza neanche piu' il piacere di assaporare una bistecca, un ciauscolo, un profitterol, tutto cio' che mettevo in bocca, sempre ammesso che ce l'avessi fatta ad inghiottirlo, aveva lo stesso sapore schifoso e di li a poco sarebbe stato vomitato a causa del continuo senso di nausea con cui convivevo da quando mi svegliavo a quando mi addormentavo.... Neanche l'unico momento in cui un essere umano trova riposo e si ricarica cioe' il sonno poteva essere vissuto dignitosamente, in quanto la notte ero preda di numerosi quanto spaventosissimi incubi, sognavo mostri che a confronto alien era un pupazzetto di peluche, e mi svegliavo in continuazione x correre a vomitare... i dolori che mi avvolgevano dappertutto muscoli, ossa, nervi ed organi vitali.... ma la verita era che io ignoravo una cosa: che questo appena narrato era solo l'inizio, quando sono stato sottoposto alle alte dosi e' stata letteralmente una crocifissione, non ero crocefisso su una croce di legno, ma su di un letto, ma quel letto nonostante fosse comodissimo, era per me un tavolaccio, i dolori sotto le ascelle e agli inguini erano cosi pungenti che sembrava fossi stato messo sotto torchio dalla santa inquisizione con tanto di mazzetta e chiodi....
per non parlare delle fitte al cuore.... un giorno erano talmente forti che pensavo sarebbe stato l'ultimo giorno della mia vita.... gli unici momenti della giornata in cui non piangevo dal dolore erano quando veniva a trovarmi qualcuno, perche' non mi piaceva farmi vedere in quelle condizioni.... quando veniva invece a visitarmi il dottore piangevo eccome.... "dottore io proprio non ce la faccio piu' mi lasci andare a casa, di quanto mi resta non me ne frega niente basta che finisca questa tortura" e quello mi rispondeva tenendomi per mano " tu devi assolutamente resistere, io ti prometto che tutto questo finira.... la tua fortuna sta nel fatto che hai il cuore di un torello... a resistere ce la farai"
io gli ho dato retta, ho resistito a denti stretti, non saranno 14 cicli stronzi di chemio del cazzo a mettermi ko, l'ho fatto anche per lui, che nonostante tutta la sua professionalita' mi voleva bene e non ce la faceva neanche lui a nascondere una lacrimuccia per la situazione in cui mi trovavo, prima di congedarsi da me... ma in realta' ero gia' ko.....
Ero privato della mia vita, della mia liberta', non potevo esprimere nemmeno il mio ultimo desiderio, che sarebbe stato quello di viaggiare per il mondo qualora mi fosse rimasto poco tempo da vivere, in quanto non ne avevo le forze....
poi pian piano tutto questo che vi ho raccontato e' finito.... gradualmente ho riacquistato le forze, l'appetito, e la mia vita e' quasi tornata come era prima... dico quasi perche' questa esperienza mi ha lasciato un segno profondo come un solco... ora vivo day by day, time after time, cioe' giorno per giorno, ho quasi paura a fare dei programmi, ho imparato ad apprezzare ogni momento della mia vita come se fosse unico ed irripetibile, non mi arrabbio + per le piccole stronzate quotidiane e me ne strafrego di tutto, dei pettegolezzi, delle malelingue, dei corteggiamenti fin troppo audaci dei ragazzi alla mia compagna, se qualcuno mi insulta gli rido in faccia...

Vi ho raccontato tutto cio' x questo motivo: questo 3d e' stato aperto con il quesito "...e se vi fosse rimasto poco tempo cosa fareste?
beh....vorrei soltanto rendervi coscenti che molto spesso quanto rimane poco tempo... potrebbe essere proprio quando NON C'E' + IL TEMPO di fare niente, neanche di esprimere un ultimo desiderio, o togliervi un ultimo sfizio, o visitare un luogo che avete sempre sognato.... quando ci rimane poco tempo potrebbe essere gia' tardi per qualsiasi cosa....
Vivete la vita giorno per giorno.... in quanto ogni giorno che passa e' un giorno in meno di tempo che si ha a disposizione nella nostra brevissima esistenza...
buonanotte a tutti, anzi buongiorno.
Tonymontanal


Grazie Tony, grazie di cuore. C'è tantissima forza, dignità e speranza in quello che hai scritto... e ancor di più verità.
Un abbraccio.

Livio.
 
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SE

Se riuscirai a non perdere la testa quando tutti
la perdono intorno a te, dandone a te la colpa;
se riuscirai ad aver fede in te quando tutti dubitano,
e mettendo in conto anche il loro dubitare;
se riuscirai ad attendere senza stancarti nell'attesa,
se, calunniato, non perderai tempo con le calunnie,
o se, odiato, non ti farai prendere dall'odio,
senza apparir però troppo buono o troppo saggio;

se riuscirai a sognare senza che il sogno sia il padrone;
se riuscirai a pensare senza che pensare sia il tuo scopo,
se riuscirai ad affrontare il successo e l'insuccesso
trattando quei due impostori allo stesso modo
se riuscirai ad ascoltare la verità da espressa
distorta da furfanti per intrappolarvi gli ingenui,
o a veder crollare le cose per cui dai la tua vita
e a chinarti per rimetterle insieme con mezzi di ripiego;

se riuscirai ad ammucchiare tutte le tue vincite
e a giocartele in un sol colpo a testa-e-croce,
a perdere e a ricominciar tutto daccapo,
senza mai fiatare e dir nulla delle perdite;
se riuscirai a costringere cuore, nervi e muscoli,
benché sfiniti da un pezzo, a servire ai tuoi scopi,
e a tener duro quando niente più resta in te
tranne la volontà che ingiunge: "tieni duro!";

se riuscirai a parlare alle folle serbando le tue virtù,
o a passeggiar coi Re e non perdere il tuo fare ordinario;
se né i nemici o i cari amici riusciranno a colpirti,
se tutti contano per te, ma nessuno mai troppo;
se riuscirai a riempire l'attimo inesorabile
e a dar valore ad ognuno dei suoi sessanta secondi,
il mondo sarà tuo allora, con quanto contiene,
e - quel che è più, tu sarai un Uomo, ragazzo mio!


Rudyard Kipling
 
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Glenda Cherubino

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bene allora stasera pausa e andiamo tutti a ballareeeeeeeeee......io canto :biggrin:
:scratch_one-s_head::bye:
 
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Nell'ombelico, a metà strada tra il tuo cuore e la
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:lol::biggrin:
 
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cio pensato a volte, vendo tutto compresi beni mobili e spendo tutto pay/alcol e andrei pure a esaudire il mio sogno... guzzarmi angelika black e starei con lei finche mi non mi drizza piu :w00tmesalia:. la amo sempre di più.
 
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... non saranno 14 cicli stronzi di chemio del cazzo a mettermi ko, ...in quanto ogni giorno che passa e' un giorno in meno di tempo che si ha a disposizione nella nostra brevissima esistenza...
Azz...14 cicli? Tony Montana in confronto ti può pulire le scarpe!
Ho avuto un paio di veri amici portati via in quel modo e quello che mi colpisce sempre è il momento in cui sentono il bisogno di allontanare tutti, per non farsi vedere. Pensavo che fosse solo una manifestazione di grande dignità, ma deve essere qualcosa di più profondo perchè anche gli animali, quando sanno che è arrivato il momento, tendono ad isolarsi.
Si potrebbe pensare che giunti al termine l'attenzione sia tutta rivolta al presente, preoccupati di quello che sta per succedere, invece evidentemente la percezione di quello che si lascerà, del ricordo come impronta di se stessi nella realtà, conta di più.
Oggi ero al supermercato e mi è tornato in mente che solo due mesi fa ero lì, davanti al banco dei cavoli, con un russa che mi palpava il culo. Mi è venuto da sorridere e ho pensato a quanto era stata brava. Una meteora nella mia vita eppure mi ha lasciato un ricordo, un semplice potente ricordo, sufficiente a farmi sorridere solo a ripensarci. Mi piacerebbe che le persone che ho avuto vicine, ripensando a me, sorridessero.
A proposito, girerei la frase: ogni nuovo giorno non è uno in meno rispetto ad una data di scadenza, ma uno in più regalato dalla quella paziente o impaziente signora che ti siede invisibile vicino sin dal primo giorno di vita.
Che la si veda in un modo o in un altro, i soldi si posso sprecare perchè possono tornare.
Il tempo no.
 
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Così, nel dramma di Shakespeare, Macbeth reagisce alla notizia della morte della moglie, Lady Macbeth:

Domani, poi domani, poi domani:
così da un giorno all'altro a piccoli passi
ogni domani striscia via fino all'ultima sillaba del tempo prescritto;
e tutti i nostri ieri hanno rischiarato a degli stolti
la via che conduce alla polvere della morte.

Spengiti, spengiti breve candela!
La vita non è che un'ombra che cammina
un povero commediante che si pavoneggia
e si agita sulla scena del mondo per la sua ora
e poi non se ne parla più;
una favola raccontata da un idiota
piena di rumore e di furore
che non significa nulla.



Ho letto e riletto gli interventi di GUNGADIN E TONYMONTANAL più e più volte, è un argomento che mai avrei pensato di affrontare in un forum di questo tipo.

Nella mia vita ci sono stati tanti momenti, a volte di felicità, altre di dolore e disperazione... tante volte sono caduto e altrettante mi sono rialzato, guardandomi indietro solo quel tanto che mi serviva a non ripetere gli stessi errori, ma ho sempre indirizzato il mio sguardo davanti a me, al domani, consapevole che il passato, non c'è più, che il presente, nello stesso momento in cui vivi, è già passato, ma che esiste il futuro...
La morte in faccia l'ho vista da bambino - avevo circa 4 anni - in seguito ad una scarica elettrica di cui porto ancora oggi i segni. Ma ero troppo piccolo in quel momento per capire, a parte il dolore e la paura, il rischio corso, la casualità per cui mi salvai.
L'ho incontrata ancora a 24 anni, quando inseguendo uno che mi aveva scippato all'uscita della banca, mi presi una coltellata... salvandomi solo perché un attimo prima, vedendo il braccio dell'uomo rivolto verso di me, mi spostai di quei 50 cm. che impedirono alla lama del coltello di penetrare in profondità e di uccidermi pur privocandomi una ferita di quasi 20 cm.
Lì capii quanto sia facile morire, come la nostra vita sia sempre appesa ad un filo, un filo sottile che può essere reciso in un'istante, dalla mano di un nostro simile, dalla fatalità, da un incidente o da una malattia.
Ancora oggi quando esco da una banca, se una persona percorre il mio stesso tragitto, sento il cuore salirmi in gola.
Pensiamo sempre di avere tempo... "se non lo faccio oggi, posso farlo domani, il mese prossimo, l'anno prossimo...", ma non è così...
Ho sempre avuto il terrore della morte, ho lottato per scacciare questo pensiero dalla mia mente, ho cercato di "esorcizzare" questa paura...
Fortunatamente nella mia famiglia non avevo vissuto grandi lutti, a parte la morte di mio nonno materno, con il quale avevo diviso la camera per gli ultimi tre anni della sua vita.
Ricordo il dolore che provai, quando ci lasciò... avevo dieci anni e per la prima volta perdevo qualcuno a cui volevo bene, per la prima volta vidi un corpo senza vita, capii cosa sugnificasse "non essere più".
Forse fu proprio questa esperienza a segnarmi e a farmi vivere quell'angoscia che spesso mi prendeva al solo pensarci.
Poi persi mio padre in seguito ad una malattia devastante, io avevo 32 anni e lui 55.
È stato il dolore più grande che io abbia mai provato, mi sono sentito morire anch'io, poi pensando a mio figlio, a quanto avesse bisogno di me seppi reagire.
Lentamente ho iniziato a pensare a questa "esperienza" in modo diverso...
Appunto come ad un'esperienza...
Mio padre è stato la persona più importante della mia vita, il mio punto di riferimento, anche se non gli ho mai chiesto niente e mai mi sono appoggiato a lui.
Ma era una specie di "faro", una guida, era come sapere che se mi fossi trovato ad "affondare", un attimo prima avrei trovato la sua mano a cui potermi aggrappare...
Mi sono detto... "se ci è passato lui, quando sarà il mio momento ci riuscirò anch'io...", e in me è maturata la certezza che un giorno lo rivedrò e potrò dirgli tutte quelle cose che negli anni ho taciuto, convinto che "tanto ci sarebbe stato il tempo..."
Bisogna vivere intensamente, non sprecare il tempo che ci è stato dato, non rimandare a domani...
Oggi ho capito che vivendo si impara anche a morire, ogni giorno un pò...
Ho vissuto senza che i miei giorni strisciassero via, non ho permesso che la mia vita fosse un'ombra, non voglio spegnermi come quella candela o far rumore per nulla.
Ogni esistenza ha un senso, ogni vita è degna di essere vissuta, sempre e comunque!
È una grande opportunità, il più grande dono che abbiamo ricevuto...
Oggi il mio più grande desiderio è quello di poter riabbracciare mio figlio, che non vedo da cinque anni... e trovare quell'amore che non ho mai avuto.

Quando me ne andrò
lascerò il mio cuore
per dare la vita ad un essere umano,
lascerò i miei occhi
a chi non ha mai visto il mondo.

Quando me ne andrò
porterò con me
la dolcezza del tuo viso,
la luce dei tuoi occhi,
il calore dei tuoi baci.

Quando me ne andrò
porterò con me
il suono della tua voce,
il ricordo delle tue carezze,
l'amore che mi hai donato.

Quando me ne andrò
se non ti avrò incontrata,
porterò con me i miei sogni,
quel volto sbiadito che ha
scaldato il mio cuore,
riempito le mie notti.

Quando me ne andrò
camminerò verso la luce,
e vedrò finalmente il tuo viso.

ACE
 
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bronx
Anni fa ho avuto un gravissimo problema di salute. Ora fortunatamente risolto
non voglio raccontare faccende personali e finire OT. Vi basti sapere che sono stati anni che
nonostante tutto ricordo con infinito affetto per ciò che mi hanno insegnato ......
dovendo soggiornare per mesi in ospedale si era creato un gruppo di ragazzi in condizioni simili alle mie.
Io ero il più giovane e mascotte di questo strano ed irripetibile insieme di uomini costretti loro malgrado a convivere.
L'ultimo desiderio era naturalmente argomento gettonatissimo. Variava s
olamente la frequenza e l'animo con cui se ne parlava
A maggioranza bulgara la scelta di quasi tutti era di prendere tutte lesignorine presenti all'interno di un night e passare con loro
gli ultimi giorni di vita e togliersi con loro ogni tipo di desiderio.
A tale riguardo consiglio la visione di una divertente film tedesco pressoché sconosciuto in Italia il cui titolo è "bussando alle porte del paradiso "
È un film comico-sentimentale drammatico dove due ragazzi malati terminali scappano da una clinica per esaudire i loro desideri prima del passaggio miglior vita
Inutile sottolineare lo scontato pass aggio in un locale con decine di ragazze. Da una ricordarel'ultima scena in riva al mare
Per finire ricordo con infinita nostalgia quei ragazzi che mi portarono con mille peripezie astuzie e stratagemmi da una delle mie prime loft qualche giorno prima di una delle mie prime operazioni. E di io ventenne che corteggiavo la nostra psicologa con i loro suggerimenti di playboy vissuti anche se avevano pochi anni più di me ma si atteggiavano da Gabriel Garko James Bond e Rocco Siffredi.
Mi mancate tutti ma una giorno seppur lontano vi vedrò ..........e sapete quante cose vi dovrò raccontare.....
Anche di un forum che quella volta non C'era e adesso semplifica molto la vita di noi punter
 
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Glenda Cherubino

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ciao Napi... tu mi hai sempre insegnato molte cose, soprattutto a credere nei propri sogni

.....penso che realizzerò quello a cui penso da tempo, scrivere un libro e a questo dico grazie anche a te, amico mio.

e alle belle persone che ho conosciuto qui!
 
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Nell'ombelico, a metà strada tra il tuo cuore e la
ciao Napi... tu mi hai sempre insegnato molte cose, soprattutto a credere nei propri sogni

.....penso che realizzerò quello a cui penso da tempo, scrivere un libro e a questo dico grazie anche a te, amico mio.

e alle belle persone che ho conosciuto qui!

Credo che con te ho più imparato che insegnato amica mia... di sicuro so che puoi fare tutto quello che vuoi, i limiti provano a metterteli gli altri, tu non permetterglielo...
 
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Glenda Cherubino

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Credo che con te ho più imparato che insegnato amica mia... di sicuro so che puoi fare tutto quello che vuoi, i limiti provano a metterteli gli altri, tu non permetterglielo...


sì Napi. Glenda lo scriverà quel libro :bye:

bello vedere oltre ...a quello che per molti è invisibile. e vorrei dire grazie anche a PFI.
 
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maceratese
Livio la tua analisi delle mie parole è molto bella , alcune tue frasi mi toccano nel profondo , ora come ora non sò ancora cosa o dove mi porteranno , ma ti ringrazio .
Tonymontanal a te và la mia ammirazione , io non potrei resistere ad una tortura del genere , complimenti.

Non devi mai farti pervadere da sconforto ed ancor meno abbandonarsi ad atti di autolesionismo. Nella vita tutti noi abbiamo dei periodi grigi, alcuni pero' hanno dei periodi neri... dovresti pensare a chi sta peggio di te e prendere forza da questo stato di cose... Se hai un lavoro di merda pensa a quanti si strafogherebbero per averne uno come il tuo.... Poi pensa sempre ad una cosa fondamentale: i beni materiali nella vita non ti servono a niente.... mio padre aveva 42 anni e negli anni ottanta guadagnava l'equivalente di 8000 euro a mese odierni, aveva tutto cio che una persona potrebbe desiderare, ed e' stato stroncato ugualmente in 2 mesi da un tumore al pancreas.... non gli e' servita ad un cazzo la mercedes nuova, la casa al mare che aveva comprato da poco, e neanche tutti i soldi che guadagnava.. non aveva piu' il bene + prezioso che abbiamo, e che non possiamo comperare, cioe' la salute.
Non lasciare mai compromettere la tua salute, cerca di pensare sempre positivo, cerca di vedere il bicchiere che e' a meta' come mezzo pieno e mai come mezzo vuoto, pensare con segno + ti risolleva il morale, ti aiuta ad affrontare gli urti della vita e ti rafforza...

io ho resistito perche' sono sempre stato un ottimo incassatore, sia a livello fisico che psicologico. Non so perche' ma nella mia vita ho avuto costantemente una corteggiatrice sempre presente che si chiama Sofferenza... ho accettato sempre le sfide dure.... Da teen ager partecipavo a corse di resistenza come campestri e marcette, facevo a cazzotti tutti i gg con i bulletti del paese, non mi metteva paura niente... a 16 anni vennero al mio paese i ragazzetti attaccabrighe delle giostre, e mi beccarono da solo al parco, si fece prima sotto uno, poi un altro, poi un altro ancora, e quando capirono che singolarmente "c'era da piglia' li schiaffi", allora mi hanno preso a calci e pugni tutti e tre insieme, fin quando con il fiatone a furia di scalciarmi e pestarmi, se ne andarono, ma io anche se stavo li per terra tutto rotto, non ero impaurito ma incazzato nero e meditavo vendetta a tutti i costi per quei vili che mi avevano attaccato in 3.

Nella vita la gente prende certe batoste (non solo fisiche ma soprattutto psicologiche) che nemmeno ce le possiamo immaginare, ma e' proprio questo che ci rafforza, risollevarsi dopo le bastonate... pero' devo ammettere che se dovessi riaffrontare di nuovo quei trattamenti terapici, stavolta sarebbe veramente dura anche per me...penso che sparirei in giro per il mondo. Per questo amico mio ti suggerisco di non abbatterti mai, di non far vedere agli altri una certa remissione, non ti scoraggiare quando le cose non potrebbero girare piu' storte di cosi, ricordati che hai tutto cio' che ti serve: la salute.
Ciao Gungadin e scusate se sono andato ot
Tonymontanal
 
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maceratese
consiglio la visione di una divertente film tedesco pressoché sconosciuto in Italia il cui titolo è "bussando alle porte del paradiso "
È un film comico-sentimentale drammatico dove due ragazzi malati terminali scappano da una clinica per esaudire i loro desideri prima del passaggio miglior vita

Si l'ho visto e mi e' piaciuto... e' molto carino..
Sui generis invece ti consiglio di vedere l'ultimo film del regista Michael Cimino "VERSO IL SOLE (Toward the sun)" molto molto bello...:wink: datato 1995/6 o giu' di li
 
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Glenda Cherubino

Ospite
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questa sera ho trascorso una delle serate piu' belle della mia vita....fra amici
una serata particolare, dove abbiamo riso tanto e dove ho potuto abbracciare e baciare tantissimo il mio "fratellino"...lo chiamo così perchè è una persona stupenda che ha lasciato una presenza anche in questo thread, ma soprattutto in me...lui è l'amore, è speciale ed è unico e so che questi piccoli momenti trascorsi insieme...seppur lontani, saranno sempre nei ns cuori...anche quando il destino ci dividerà per sempre, noi saremo sempre uniti.
ti voglio un gran bene! grazie del tuo Amore.

Il treno della vita
http://www.youtube.com/watch?v=mR45PUQ35RI
 
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