Napilandia 2.0

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Ho conosciuto indaffaratissimi "operai" negli anni '70, specialmente metalmeccanici, che erano molto informati.

:pleasantry:

dal 70 ad oggi sono passati più di 40 anni.....
non ti viene in mente che il modo di lavorare è cambiato....
il modo di informarsi è cambiato....
il modo di passare il tempo libero è cambiato....
anche il modo di andare a puttane è cambiato....
anzi....anche le puttane sono cambiate....

pensa che verso la fine del 1700 ai politici che rubavano lo stipendio gli tagliavano la testa....mi piacerebbe farlo anche oggi....purtroppo non si può più fare!!!
 
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Anche il modo di trombare

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highlander

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dal 70 ad oggi sono passati più di 40 anni.....
non ti viene in mente che il modo di lavorare è cambiato....
il modo di informarsi è cambiato....
il modo di passare il tempo libero è cambiato....
anche il modo di andare a puttane è cambiato....
anzi....anche le puttane sono cambiate....

pensa che verso la fine del 1700 ai politici che rubavano lo stipendio gli tagliavano la testa....mi piacerebbe farlo anche oggi....purtroppo non si può più fare!!!


mi sembri un pò confuso.
se è tutto cambiato dagli anni '70, è quantomeno ovvio che lo sia anche rispetto al 1700.
e poi occhio a decantare tanto le leggi del passato, tu come adultero avresti rischiato grosso, la lex Iulia de adulteriis coercendis concedeva al padre della donna il diritto a uccidere impunemente entrambi gli adulteri colti in flagrante e al marito il diritto di uccidere l'amante della moglie, oltre che l'obbligo a ripudiare la consorte.
 
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Succhia bene, se vuoi ti sbianca i denti mentre tu le imbianchi il viso, ed all'occorrenza ti va a raccattare in commissariato la zoccola ubriaca di turno.


Devo cambiare dentista.
 
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Ovunque c'è profumo di donna
dal 70 ad oggi sono passati più di 40 anni.....
non ti viene in mente che il modo di lavorare è cambiato....
il modo di informarsi è cambiato....
il modo di passare il tempo libero è cambiato....
anche il modo di andare a puttane è cambiato....
anzi....anche le puttane sono cambiate....

pensa che verso la fine del 1700 ai politici che rubavano lo stipendio gli tagliavano la testa....mi piacerebbe farlo anche oggi....purtroppo non si può più fare!!!

Mi dispiace ma sul fatto che il modo di lavorare sia cambiato ho delle perplessità.

Io ho più di 60 anni, mia suocera più di 85. Lei ha vissuto e ha lavorato più di 40 anni in fabbrica e conosciuto, seppur bambina, il fascismo.
Io non ho lavorato in fabbrica ma ho avuto modo di conoscere molto bene il mondo del lavoro.
Eppure, entrambi siamo d'accordo sul fatto che, se si esclude la trasformazione tecnologica e le conseguenti nuove professioni, il mondo del lavoro non è molto cambiato.
Lei non poteva andare al cesso 40 anni fa perché c'era il capo che la sorvegliava, così come succede oggi.
Si poteva essere licenziati allora né più né meno come oggi. (Fino alla fine degli anni '60, naturalmente, l'art 18 dello statuto dei lavoratori è del maggio 1970, abolito nel 2015).
L'unica differenza tra oggi e allora è che allora la "classe operaia" lottava per un modo di lavorare migliore e meno sfruttato, e scendeva in piazza con la speranza di trasformare la società.
Oggi, pur rimanendo, gran parte dei lavoratori (o artigiani) "classe sfruttata", non sa più neanche cosa sia il concetto di "lotta".
Oggi si scende in piazza quando va all'outlet o al centro commerciale, e ci si impegna a fondo nella lotta per il parcheggio.

Detto questo, che vuoi che ti dica?
Il modo d'informarsi è cambiato?
Certo! Internet è sicuramente una grande trasformazione.

Il modo di passare il tempo libero è cambiato?
Mah! anche qui ho i miei dubbi!
Vedo che le code in autostrada il mese di agosto ci sono oggi come allora.
Forse si viaggia un po' più all'estero e si fanno le code al ritiro bagagli dell'aeroporto anziché alla biglietteria dei treni.

Che il modo di andare a puttane sia cambiato... questo me lo dovresti proprio spiegare. A meno che tu non ti riferisca alle "case chiuse", che negli anni '70 erano già chiuse, non mi sembra che ci sia stato questo grosso cambiamento.
Io vado a puttane come ci andavo 40 anni fa... solo con un po' più di soldi... :pardon:

Le puttane sono cambiate...
Forse ci sono più loft e meno OTR?
Più straniere e meno italiane?
Che ci vuoi fare? ... E' arrivata la globalizzazione!... :prankster2:
 
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tra il Tevere e i loft.
Ho un amico che sta subendo una strana trasformazione. Da impersonificazione della precisione, da quando e'in cassa integrazione si ubriaca spesso, mi manda fotografie di case di birra, mi racconta dei vari ristoranti che gira scolandosi di tutto.

Eppure non si muore di fame, ( se me la racconta giusta) ha qualche immobile in affitto, è stato previdente.

Un po' secondo me è' anche la sua conivente, si è messo con una donna non per convinzione ma per sistemarsi, modus operandi tipicamente femminile.

Non ci ho capito molto, perché ancora non gli ho chiesto direttamente cosa gli passi per la testa, perché ha iniziato a bere così tanto, temo tuttavia che inizi a sentirsi prigioniero della sua esistenza, senza avere il coraggio di ammetterlo.

Poi mentre sto lavorando mi manda questi wattsapp deliranti, su quanto sia ubriaco, e sul Papa che secondo lui è comunista.

PUPI.. :prankster2: il papa comunista..
 
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tra il Tevere e i loft.
Nel frattempo ho comprato un nuovo libro " IL LINGUAGGIO SRGRETO DEL VOLTO" di Anna Guglielmi.

Mi sono fermato alle prime pagine..perché mi hanno colpito: " crescendo di forma un determinato carattere e i principi ai quali ci siamo conformati diventano visibili sul volto, su cui si incidono le nostre condizioni economiche e sociali, l'intelligenza o la stupidità, l'onesta' o la disonestà, così come gli stravizi o gli abusi alimentari."

Tutto lascia traccia sul nostro viso.

Andate allo specchio, e vedete quali trascorsi hanno lasciato e inciso più tracce sul vostro volto.

Forse questo libro è' una cacata di una giornalista, ma mi piace, non si vive di sola razionalità alla fine.
 
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Città murata.
Nel frattempo ho comprato un nuovo libro " IL LINGUAGGIO SRGRETO DEL VOLTO" di Anna Guglielmi.

Mi sono fermato alle prime pagine..perché mi hanno colpito: " crescendo di forma un determinato carattere e i principi ai quali ci siamo conformati diventano visibili sul volto, su cui si incidono le nostre condizioni economiche e sociali, l'intelligenza o la stupidità, l'obesità o la disonestà, così come gli stravizi o gli abusi alimentari."

Tutto lascia traccia sul nostro viso.

Andate allo specchio, e vedete quali trascorsi hanno lasciato e inciso più tracce sul vostro volto.

Forse questo libro è' una cacata di una giornalista, ma mi piace, non si vive di sola razionalità alla fine.

Se io mi guardo allo specchio vedo delle cicatrici, ed ognuna di esse mi racconta una storia
 
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tra il Tevere e i loft.
Un tantino troppo lombrosiano.

Infatti non ho potuto fare a meno di cercare su Wikipedia dell'oprerato di quest'uomo. E di come le sue teorie siano state screditate dalla scienza moderna.

Addirittura ora sto leggendo il capitolo sulle varie forme di testa.. Alla mia corrisponde una persona autoritaria ma con scarso senso dell'onore e della giustizia che tende a tiranneggiare gli altri.:scratch_one-s_head:

Ora non so, quanto per l'autrice sia questo capitolo iniziale una banale premessa o una reale convinzione, lo capirò nel seguito.

Ora, se sentirai Setbuonos, ti dirà che ho sicuramente tiranneggiato il 3D per quanto ho rotto il cazzo qui sopra...:prankster2:

Comunque vabbè, sono state screditare, ma secondo me un fondo di verità c'è, l'avere determinati lineamenti più o meno marcati, come essere più o meno inclini a determinati piaceri, a determinati pensieri o convinzioni.

Mi dirai magari che non sara sistematico, ma un fondo di verità secondo me c'è.
 
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zioclaudio

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Ho un amico che sta subendo una strana trasformazione. Da impersonificazione della precisione, da quando e'in cassa integrazione si ubriaca spesso, mi manda fotografie di case di birra, mi racconta dei vari ristoranti che gira scolandosi di tutto.

Eppure non si muore di fame, ( se me la racconta giusta) ha qualche immobile in affitto, è stato previdente.

Un po' secondo me è' anche la sua conivente, si è messo con una donna non per convinzione ma per sistemarsi, modus operandi tipicamente femminile.

Non ci ho capito molto, perché ancora non gli ho chiesto direttamente cosa gli passi per la testa, perché ha iniziato a bere così tanto, temo tuttavia che inizi a sentirsi prigioniero della sua esistenza, senza avere il coraggio di ammetterlo.

Poi mentre sto lavorando mi manda questi wattsapp deliranti, su quanto sia ubriaco, e sul Papa che secondo lui è comunista.

PUPI.. :prankster2: il papa comunista..
io mi ubriaco sia quando lavoro che quando sto in cassintegrazione :on_the_quiet:
 
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zioclaudio

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io invece ho un viso liscio e solare sembro un adoloscente con un bel pinzettone pero :prankster2:
 
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Ora non so, quanto per l'autrice sia questo capitolo iniziale una banale premessa o una reale convinzione, lo capirò nel seguito.

.
Per aiutarti a capire, tieni presenti che l'autrice ha scritto anche:
Il linguaggio segreto del corpo http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__linguaggio-corpo-guglielmi.php
Il linguaggio segreto del linguaggio http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__il-linguaggio-segreto-del-linguaggio.php


Mi chiedo se la signora Anna incontrandomi capirebbe dal mio volto che vado a mignotte.

Ti chiedo se non era meglio metterci altri cinque euro ed andare con un'otr senza acquistare il libro.

P.s.: parlando di Papa comunista si rischia di violare due regole della policy in un colpo solo.... ma prendendo il concetto molto alla larga, si potrebbe anche vederci qualcosa di corretto https://it.wikipedia.org/wiki/Comunismo_cristiano

P.s.. e se gli sms del metalmeccanico quando ubriaco, fossero una celata richiesta d'aiuto? Pensaci.
 
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Nel frattempo ho comprato un nuovo libro " IL LINGUAGGIO SRGRETO DEL VOLTO" di Anna Guglielmi.

Mi sono fermato alle prime pagine..perché mi hanno colpito: " crescendo di forma un determinato carattere e i principi ai quali ci siamo conformati diventano visibili sul volto, su cui si incidono le nostre condizioni economiche e sociali, l'intelligenza o la stupidità, l'onesta' o la disonestà, così come gli stravizi o gli abusi alimentari."

Tutto lascia traccia sul nostro viso.

Andate allo specchio, e vedete quali trascorsi hanno lasciato e inciso più tracce sul vostro volto.

Forse questo libro è' una cacata di una giornalista, ma mi piace, non si vive di sola razionalità alla fine.

È un po' diverso, credo. Secondo Lombroso ognuno di noi nasce con una forma - che lui riconduce a degli animali penso - da cui si possono fare delle deduzioni.

Quella del libro a cui fai riferimento (libro che non ho letto, ma ho visto cosa scrivi tu nel post che cito), dice che la forma si acquisisce vivendo (quindi non è innata) ed è una cosa che condivido. L'idea mi è nata una volta che ero a Francoforte, in giro per FKK naturalmente, e c'era in un piazza una festa a base Italia (cibo italiano, musica italiana, ecc...). Vicino a me una famiglia con una donna di circa 30+ anni che aveva un bimbo piccolo, e i genitori di lei. Il padre di lei in particolare mi ha colpito: era un uomo chiaramente benestante, vestito bene con un sacco di oro addosso, anche troppo, molto ostentato (catena al collo, orologio, bracciali, anelli). Il viso però era da povero. Cosa me lo faceva pensare? La sua espressione era di uno che in quel momento stava facendo un lavoro faticoso. Quel l'espressione mi faceva pensare che fosse un uomo emigrato in Germania, che aveva iniziato facendo magari il muratore o comunque un lavoro di fatica fisica (ed essendo emigrato in uno stato straniero magari gli toccava lavorare anche più del normale) e che poi si era arricchito (magari aveva fondato una sua impresa edile e fatto un po' di soldini). Ma sul volto era rimasta impressa la smorfia della fatica, di giornate lunghe passate a fare un lavoro che ti sfinisce fisicamente.

Allora continuando a pensarci sono giunto ad una conclusione abbastanza ovvia. Il nostro volto, con gli anni, assume le sembianze dell'espressione che abbiamo avuto prevalentemente nella nostra esistenza. È abbastanza ovvio che sia così: le rughe si formano nelle pieghe della pelle, e le pieghe si formano in base a come contraiamo i muscoli, e la contrazione di questi muscoli serve a definire la nostra espressione facciale. Quindi alla fine la pelle prende la forma che le è stata data per più tempo. Se uno è stato prevalentemente incazzato gli si formeranno le pieghe dell'incazzatura; lo stupido che guarda tutto stupidamente con l'aria spenta del fesso e le palpebre a mezz'asta prenderà quella forma; quello sveglio che guarda tutto con intensità e gli occhi vispi assumerà l'espressione intelligente che a volte si vede sul volto di certi anziani che definiamo arzilli, quello gramo che dentro cova rancore e sfoga la sua cattiveria sugli altri ma non riesce mai a finirla assumerà l'espressione di quello cattivo, ecc...

Si tratta di semplificazioni ovviamente, e ognuno potrà citare esempi che contraddicono quanto detto ("io conosco uno che ...", "il tal personaggio sembra così ma è cosà...", e via dicendo), ma credo che un fondo di verità ci sia.

Poi non saprei dire cosa identifichi un ricco, uno nato ricco intendo, ma credo che frequentando certi ambienti sia capitato a tutti di vedere certe persone su cui avremmo scommesso che il padre non faceva il minatore e la mamma la sguattera.

Potrebbe interessarmi il libro che hai citato :biggrin:

P.S. Ho visto questo post perché nella mia bacheca apparivano le risposte di Bastian che è mio amico, ma cosa significa "Napilandia" ?
 
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