I cazzi che ci portiamo dietro ancora oggi, del terrorismo islamico, dell'integralismo e della avversione verso l'occidente, hanno loro radici lontane, da quanto sto leggendo.
la Palestina ottomana, di fine ottocento, era una terra con tribù arabe, beduini e popolazioni che vivevano di agricoltura.
L'immigrazione ebraica di fine '800, inizio '900, fu promossa ed incoraggiata dagli Inglesi, che riconoscenti a Chaim Weizmann e alla elite ebraica sionista, acconsentirono a creare un focolare ebraico nella Palestina da quanto sto leggendo.
Da li le frizioni dei due popoli non fecero che aumentare, i primi europei ebrei colti e capitalisti, i secondi contadini e poco scolarizzati.
Chaim Wiezmann era un chimico ebreo bielorusso, che in seguito ai pogrom antiebraici nella Europa dell'est si rifugiò in Inghilterra.
Il governo britannico, allora nella prima guerra mondiale (1917), fu molto grato a Weizmann per avere scoperto l'acetone e di conseguenza la cordite, una polvere a bassa fumosità per le munizioni, tanto da assecondare la sua richiesta di uno Stato ebraico nella Palestina.
Quando il Ministro degli esteri inglese Balfuor, chiese a Weizmann, quale dovesse essere la ricompensa pe le sue scoperte, Weizmann rispose : "Una patria per il mio popolo", la terra di Israele appunto.
Anche se da questo punto di vista non fece che fare sue le idee del filosofo ungherese Theodor Herzl, vero padre del sionismo, e della poetica del ritorno degli ebrei in Palestina.
Non ha torto alla fine chi dice, che siamo noi occidentali, gli Inglesi in particolare ad avere mosso le scacchiere, plasmato e creato gran parte della situazione odierna tra i popoli.
Gran parte delle guerre e delle responsabilità sono frutto della nostra cultura europea ed imperialista.