continuando a cazzeggiare un po': dal punto di vista della sicurezza, come stiamo da quelle parti? tutto tranqui?
Il mix di clima tropicale e di situazione generale non del tutto florida porta ad alcuni peculiari problemi di sicurezza, peraltro rilevabili (non tutti assieme) in altre realtà simili. Per la mia ottica, confortata dalle statistiche, il peggiore è costituito dal traffico sulle strade. Non va poi sottovalutato il rischio di Dengue trasmesso dalla zanzara, sempre abbastanza in alto nei warning delle autorità sanitarie
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en.wikivoyage.org
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Sebbene i thai sembrino preoccuparsi molto di più della scarsità di denaro, permane stabilmente una robusta circolazione delle SexuallyTD/FoodTD: ovviamente, durante la vacanza a Pat, data la vivace socializzazione, la frequenza delle frequentazioni, la diffusa presenza di topi oltre alle topine e la sensibilità generale delle medesime, che generalmente va poco oltre all’uso di sapone e collutorio, credo che potrebbe essere ricorrere adantimicrobico/antimicotico topico per la detersione dell’attrezzatura.
Ovvio inoltre che in questo regno delle STD la gomma sarebbe d’obbligo, anche nelle fasi preliminari... ma del resto ciascuno fa le sue valutazioni, nella consapevolezza che non sta partendo per un viaggio alla ricerca delle proprie radici zen.
Dati gli avventurosi criteri igienici in materia di preparazioni alimentari e detersione delle stoviglie sussiste anche un significativo rischio alimentare connesso con le derive più avventurose ed è utile colonizzare robustamente il proprio apparato digerente con una cura di fermenti lattici a partire da una decina di giorni prima della partenza.
In particolare occorre qualche cautela con l’acqua proveniente dall’acquedotto, questa deve sempre essere considerata a rischio, anche se proviene dai rubinetti dell’Hilton, e può essere bevuta solo dopo una bollitura. Per ragioni affini, occhio al ghiaccio che, infatti, viene venduto in sacchetti sigillati e non prodotto in autonomia. Spesso un’occhiata fugace alla vetrina dei frigoriferi che contengono i beveraggi di baretti e lupanari varî è di conforto quando si notano i sacchettini di ghiaccio presi al 7/11. Inoltre, avendo visto lavare tazze e bicchieri in certi mastelloni un po’ cupi, anche in bar a due passi dalla WS, generalmente preferisco bere la mia roba direttamente dalla bottiglia.
Se si è nati prima del 1979 e non è già stato contratto il morbo, potrebbe essere utile considerare la possibilità di vaccinarsi contro le epatiti A (la cui trasmissione avviene principalmente per via mangereccia) e B (trasmissione per via sessuale). Si possono fare entrambi combinati assieme ad un costo inferiore a 100€ (ogni ASL ha il proprio tariffario).
Di seguito qualche fondata lettura
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The HIV/AIDS Data Hub for the Asia-Pacific works to provide decision-makers and experts with high quality, accessible and up-to-date data on HIV in the region.
www.aidsdatahub.org
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web.archive.org
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- Qui una rassegnina storica interessante:
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Thailand is known for many things, but there is one thing that is either commonly joked about or remains hush hush locally.It’s the country's sex workers and red light districts. There is a fair
web.archive.org
Ricordiamoci sempre che, anche se siamo in vacanza ed abbiamo l’impressione di poter vedere soddisfatto qualsiasi capriccio semplicemente al prezzo di qualche biglietto di banca, dobbiamo invece essere attenti e responsabili per evitare guai che devono essere moooolto realisticamente pensati come latenti in ogni momento.
A Pattaya i problemi di sicurezza legati alla delinquenza sono enormemente ridotti rispetto a quel che avviene in molti paesi latini e balcanici. C’è anche molta polizia che, bene o male, fronteggia i casi di problematicità macroscopica. Se posso dare un consiglio: evitare la parte nord della BR durante le ore piccole, le zone oltre la ferrovia (parimenti di notte) ed i LB se non si è animati da intenzioni serie.
Rispetto alle cronache italiche direi che i casi di rapina o varie forme allotropiche di furto sono rari, sia di giorno che di notte.
Citerei di sfuggita la storica attività dei ping-pong show. In questi localacci una sorridente signora esibisce il virtuosismo della propria vagina lanciando dardi o palline da ping-pong o dei cubetti di ghiaccio (direttamente nel tuo bicchiere di birra), sparando con una cerbottana, estraendo finte lamette, fumando una sigaretta (alla missionaria o pecorina, puoi scegliere)... una roba da circo freak, tristissima ed ormai in via d'estinzione. Questa robaccia pare così tanto presente nell'immaginario occidentale che esiste un mercatino di ladri di galline che lo propone: classico caso di domanda che crea l'offerta. Quasi giustamente, direi, si tratta perlopiù di piccoli raggiri, nei quali cascano ormai solo i più sprovveduti turisti occasionali. Le performer sono generalmente mooolto stagionate e tutt'altro che avvenenti, spesso l'ingresso è gratuito (si viene invitati con inusuale decisione a dare solo un'occhiata) mentre poi all'interno si scopre che bere è obbligatorio ed assurdamente costoso. Qualche poveretto, vittima del raggiro, una volta fuggito narra di blateramenti del boss relativi al costo del... biglietto d'uscita. Ormai comunque è roba iperresiduale, agonizzante in due o tre lupanaretti dimenticati in vicolini secondari dell'area turistica, dove, distribuendo millemila volantini bisunti, può essere che qualche povero turista cinese assai poco avveduto si stacchi dal gruppone e vada a dare un'occhiata. Purtroppo la potenza evocativa della situazione è tale da permanere scolpita nelle rotative della pubblicistica da pettegolezzo, soprattutto britannica, in modo difficile da eradicare. Il tipico articolo del DailyMirror che parla di schiavitù&sfruttamento si perita sempre di mettere una bella foto di repertorio in grado di rinfrescare nel lettore lo stereotipo della profonda abiezione del puttaniere pallinaro.
Forse i più concreti problemi di sicurezza derivano dal fatto che i Thai guidano come scriteriati. Non veloci ma semplicemente svagati. In caso di incidente in auto o moto verosimilmente nessuno ci aiuterà o sosterrà le nostre ragioni, avremo torto punto. Dovremo cercare di minimizzare i danni con un mix di diplomazia e onesta corruzione.
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www.thaivisa.com
Alzare la voce o indulgere nel sottolineare assurdità illogiche con troppa insistenza non potrà che peggiorare il rapporto thai-farang. Guai a perdere il proprio aplomb, l'innesco dell'incendio è sempre latente e inevitabilmente vedrà soccombere il farang. Un'occhiata alla classifica dei paesi con il maggior numero di omicidi ci stupirà:
Wayback Machine
Chiedere l'intervento di un superiore, descrivere il proprio punto di vista, tracciare su un foglio la situazione di un incidente, usare il traduttore elettronico son tutte cose che vanno bene e si possono fare purché tranquilli e sorridenti.
- il thai ci sorriderà in silenzio con sguardo benevolente mentre gli mostriamo con evidenza che una certa cosa riportata sul suo sito web è decisamente falsa;
- il thai, dopo avere pazientemente raccolto le nostre rimostranze, andrà a parlare col suo superiore e tornerà ripetendo esattamente quel che abbiamo già sentito;
- il thai ci ascolterà beatamente, pensando che siamo completamente pazzi (senza dirlo, naturalmente);
- il thai ad un certo punto si ricorderà di altre cose importanti da fare, si girerà e se ne andrà, lasciandoci a metà del nostro vacuo comizietto;
- il thai ad un certo punto si incazza, soprattutto se in torto e se sono presenti testimoni. E' assurdo ma è così. Negherà qualsiasi colpa a suon di bottigliate in testa (testa del farang, ovvio). Ho assistito a liti tanto assurde quanto feroci, con la povera vittima rannicchiata in mezzo alla strada, presa a calci in mezzo al traffico di Bangkok.
Insomma: Jai yen!
Le cronache, e non solo quelle strategicamente confezionate, riportano di ragazzotti (verosimilmente imbenzinati da quattro recensioni del tipo figa&baht) completamente disorientati per non riuscire a capire che ridacchiare dell’immagine della famiglia reale porta semplicemente, senza storie, in galera. Idem per questioni di farmaci, cannabinoidi o altre chimicaglie: la tolleranza thai non ha margini di discussione.
Non si pretende che un posto come Pattaya assomigli ad una Cambridge col mare, però quando i voli costavano un po' di più, ed il mondo sembrava tutto un po' più lontano, era meno diffuso il tipo di viaggiatore del genere figa&baht, non caratterizzato da una particolare ricchezza nell’esperienza di vita. Soggetti dall'italiano traballante e dall'inglese improbabile; alienati dal mondo in generale e da quello femminile in particolare; più disorientati che frustrati dai fallimenti professionali ed affettivi; con le tasche vuote almeno quanto la testa; fatalmente stizzosi, spesso violenti, veloci di lamento quanto tardi di pensiero.
Purtroppo Pat sembra attirare tanti di questi soggetti; dai un calcio ad un sasso e ne salta fuori un tanto ilare quanto incazzoso gruppetto. Per fortuna sul totale dei visitatori sono comunque una quota che fa giusto parte del rumore di fondo.