Un tranquillo week-end di paura
Scrivo a
Sunaree [
https://community.punterforum.com/search/?q=sunaree&o=relevance], mi accerto che sia in negozio e parto. Sun è una cara ragazza, carina e capace con la quale ho avuto una buona esperienza in passato. Non una gran bed-mate ma è comunque una lavoratrice indefessissima: ogni volta che passo davanti all’
AG la vedo al posto di combattimento. Il suo inglese e un po’ critico ed il suo stile in chat perlomeno frammentario, per cui tendo ad averci a che fare direttamente.
Arrivato in negozio ho avuto una (prima) cattiva sorpresa: è appena tornata dal dentista, ha messo l’apparecchietto anche sotto, mi propone 1500 per massaggio+HJ ma non può applicarsi alla mia pratica preferita. OK, in passato mi sono trovato bene con Moo e Nutty ma... non ci sono. Non si sa se siano a casa, in vacanza, in day-off, dalla mamma, su Venere, estinte... boh, l’inglese e la personale declinazione di logica di Sun non permettono di capirci un emerito.
Allora questa bella topolina qui che non conosco? dico indicando un’ancellina intenta a farsi pitturare le unghie dei piedini per 5thb/dito da una paziente anziana signora china sul marciapiede. Certamente, siediti qui ed aspetta che abbia finito. Cosa che faccio volentieri, allineando la mia stazza alla line-up di queste acciughine davanti al negizio.
Finite le operazioni onicopittoriche l’ancellina si esprime: “oilmassage, andgiob, nobumbum, noblogiob, fiftinundred”. Insomma dev’essere un’epidemia: anche questa oggi non spompa :-/
Di grazia chi di voi decerebrate del cazzo ha intenzione di recuperare qualche minimo elemento di professionalità da quel mondo che forse ho solo immaginato applicandosi ad un comunissimo pompazzettoconmassaggio che lungo questo cazzaccio di Soi Buakhao dovrebbe essere più comune delle molecole di Ossigeno?
Me! alza una manina una mandorlina, non tra le più belline, ma comunque passabile, minuta e graziosa. “oilmassageblogiobtutausend”. Cioè propone massaggetto e pompazza per 2kTHB, ovvero quel che in genere spendo per due o tre scopate dall’ora di cena a quella di colazione. Si potrebbe anche fare ma, non so come, mi si affaccia una perplessità che, ad un tempo, diventa domanda:
- one hour?
- no sir. Tertiminutz...
Sbrang, fanno i miei esausti maroni mentre impattano sul cemento della graziosa balaustrina. Vabbè, non ci sono clienti, voi siete sempre appollaiate qui fuori a non fare un cazzo o pittare le unghie come massimo impegno nella vita, i locali sono mezzi vuoti e mi fate ‘ste pippe manco foste OTR rumene sul raccordo anulare. Arrivederci, abbandono l’offerta tutelata e mi rivolgerò al mercato libero.
Balzo in sella alla fida Honda ed in 32 secondi sono davanti al
Relax Health Massage (aka Private Sensual Massage Pattaya), che è un posto simile con mandorline giovani, minute e curate che offrono massaggio con special
Mi presento, espongo la mia bozza di contratto e, per tutta risposta, la tipina (un po’ sdentata che si affaccia al banchetto) mi mostra un cazzo di cartellone scritto in parecchie lingue del globo a me tutte equamente sconosciute, che dovrebbero raccontare il menù della casa. OK cara ma non c’è in inglese? Certamente, eccolo qui.. ed estrae un foglietto stropicciato da sotto il bancone. Lo prendo, resisto all’impulso di usarlo come zappa didattica e inizio a compulsare, o almeno provo: un delirio di proposte, incastri, offerte imperdibili, possibilità combinatorie. Ma, care ragazze, che cazzo di cippa di minchia di straporcaputtana zozza mi interessa a me delle diferenze tra aroma massage con flowers o con ocean-breeze? Com’è possibile che non vi sia chiaro a cosa tutti noi faranghi di belle speranze s’ambisca? Insomma, pare incredibile ma facciamo una gran fatica per venirne a capo. Rilancio con la mia semplice offerta massaggio&pompa, o almeno a me deve parere semplice quanto a questa ennesima incapace debba sembrare incomprensibile perché io non mi limiti a selezionare una cazzata qualsiasi da questa assurda tabella con le faccine che strizzano l’occhio. Infatti inizia parlarmi dei vantaggi dell’happy-hour (che peraltro è ora) e dello sconto se scelgo due ladies, de fatto che nel week end cambia tutto...
C’è una seconda mandorlina che pare ascoltare ma non dice nulla, non saprei dire se è viva. Ne arriva una terza che pare avere l’occhio un po’ più sveglio. Ripropongo la mia semplice offerta scandendo bene: POTREI AVERE UN SEMPLICE MASSAGGIO E UN CAZZO DI POMPINO, GRAZIE?
- no free rooms now
Ed allora perché dovrei sceglie una cazzata dal cazzo di cartello se poi non c’è un cazzo di stanza?
- you choose, than came back? Dice inclinando il capino e facendo una smorfietta
Bene, allora torno dopo... probabilmente dopo la prossima glaciazione.
Forse è vero che non ci sono stanze o forse sono solo stato rimbalzato col solito stile orientale, il fatto è che, dopo un minuto, mi trovo ancora una volta al
Nui Bookstop :-D
Sua maestà Nui non c’è: mi aveva scritto che passava qualche giorno a casa. C’è Pookie, in veste di boss. Lei non è proprio una bellezza, è giovane ma un po’ robusta sebbene tecnicamente abilissima. Ci siamo incontrati tante volte ma ora vedo che, come spesso avviene quando non c’è Nui, il parco ladies si allarga. Ci sono TRE ladyboy, sempre un po’ sinistri, sfuggenti per me incomprensibili. Sembrano dei furetti, con la testa girata da una parte e le pupille dall’altra. Paiono disinteressate ed invece ascoltano. Mi è capitato di vederli scappare fuori al volo da una delle stanze ai piani mentre stavo arrivando, così come di incrociarli trafelati mentre scendono le scale per poi reincontrarli un attimo dopo in salita. Tra loro sembrano poco cordiali. Boh, mondo per me impenetrabile.
Ci sono anche un paio di nuove ladies, una robusta giovanottona, curiosamente simile a Pookie ed una signorotta minutissima, sarà meno di un metro e mezzo, ma con tutti i suoi artiglietti ben laccati, rossetto, trucchetto, capelli a caschetto, tinta bionda, molto sorridente e per me epidemicamente simpatica. Si tratta di Nong che, avendo lavorato qualche anno a Kuala-Lumpur, parla un buon inglese.
Avendo frequentato questo lupanarastro tante volte non faccio alcuna domanda e semplicemente lascio che le cose arrivino come capita. Nong è molto carina, tipicamente old-school, dunque mi sveste, accudisce, risciacqua, insapona ed asciuga accuratamente. Mi dice che non fa boom-boom e CIM e che, naturalmente, se questo è un problema posso scegliere un’altra lady. Sono un po’ deluso per la questione CIM ma avvio il cantiere. Lei prepara tutto per benino canticchiando, si spoglia completamente, e procede con un piacevolissimo massaggio un po’ thai ed un po’ oliato, con moltissime incursioni in area topica. Moltissima intimità con lei seduta sulle mie gambe o sulla mia schiena o sdraiata con moltissimo strusciamento di patata e tette. Fingering senza problemi ed è tutto molto tranquillo e piacevole.
Fin qui tutto bene. Poi invece sulle tecnicalità aspiratorie l’ho trovata un po’ scarsina: meccanica e un po’ rude. Dato che mi faceva un po’ male, l’ho dovuta correggere. OK understood, replica. Salvo poi continuare a fare in modo sbagliato :-/
Nui e Pookie sono un’altra cosa, mi chiedo perchè non aprano una scuola. Comunque ormai un’oretta era passata, i miei smanazzi li avevo ricevuti per cui la ringrazio e dichiaro che sono soddisfatto e che va tutto comunque bene.
Nong non accetta la faccenda e dichiara che non mi lascia uscire senza spruzzi.
Mi chiede giusto di avvertirla quando stanno per arrivare e si da un gran da fare con mani, bocca, olio, tette, baci, sputazzi, aggrovigliamento di fili. Insomma, pur con tutti i paletti, s’è così tanto adoperata che s’è riusciti anche questa volta a tagliare il traguardo.
Mi è molto piaciuto quando ci siamo trovati entrambi in ginocchio, con le sue tettine schiacciate contro il mio petto, la sua bocca sulla mia ma sussurrante zozzerie a rullo e le rispettive manine e manone all’opera in area genitale.
Ho elargito 1500B che credo fosse la quotazione giusta.
Per finire la giornata mi fermo a cena da
La Bocca e poi mi sono affacciato per una birretta da
Thai Rose, sulla Thappraya, proprio davanti al ristorante. E’ il solito pubbetto un po’ western ed un po’ thai con personale solo femminile che offre soprattutto beveraggi ma anche la cucina di entrambi i mondi.
E’ l’ora canonica di cena ma ci sono circa 15 donne e due soli farang, compreso io. L’altro anziano farang è il solito baffone in canottiera col teschio che pare avere una certa consuetudine col personale del baretto, capace di passare ore con la sua birretta.
Io mi appollaio su un tavolinetto minuscolo con sgabello alto perchè molto esterno, e quindi in grado di catturare un po’ di vento e proprio sotto al ventilatore. Acchiappo il mio beveretto e si avviano i sondaggi da parte della ladies presenti. Si tratta di signore avanti con l’età, diciamo MILF per capire, ma almeno tre di queste con delle splendide gambe magre, bei volti puliti, le dita ossute e curate, pelle scura, vestitini semplici, ciabattine e senza tatuaggi. Praticamente me le acchiapperei tutte e tre da portare a casa. Operazione teoricamente molto fattibile ma... purtroppo è stato molto critico averci a che fare. Probabilmente se avessi detto solamente: “1500 go with me” sarebbero state tutte ben contente di seguirmi fino alla mattina successiva senza grandi cerimonie.
Invece ho provato a parlottare un po’ e non è andata bene. Mi pareva di essere Alberto Sordi emigrante in Australia oppure in un film degli anni ‘50, in quelle feste da ballo con uomini e donne separati, dove ci si alza e si va a chiedere il permesso di un balletto seguendo un arcaico cerimoniale.
Le donne del ThaiRose si riuniscono in un gruppetto e si mettono sul tavolone vicino al mio, guardicchiando di traverso. Appena il livello della birra nel bicchiere scende un po’, una di loro accorre a ripristinare il livello, poi torna al suo tavolo dove ridacchiano come sceme. Ad un certo punto vedono che ho il tovagliolo tutto stropicciato e subito arriva una lady con un’intera scatola di tovagliolini e poi torna in fretta nel gruppetto per innescare altro gran vociare.
La più giovane si stacca e viene addirittura in ambasciata:
- cos’è quel robo, un tablet?
- non propriamente, un tablet ha circa le funzioni di un vero personal computer, questo robo è semplicemente un libro elettronico. Mi è molto comodo in viggio, in poco più di un etto ed uno spazio minuscolo, ci sono migliaia di libri. Inoltre la carica delle batterie dura settimane.
- bello. ma ci sono anche facebook, line...?
- se ti siedi qui, puoi bevicchiare qualcosa e parlottiamo
e scappa :-/
Arriva la proprietaria del bel paio di gambe in tubino nero. Il mio interesse per la splendida cascata di capelli e quelle due atletiche appendici deve essere stato un po’ troppo palese perché lei si siede, poi afferra gli orli del vestitino e cerca di tirarli più in già possibile, per quanto permesso dalla legge di Hooke tissutale.
- chi sei? come ti chiami? da dove vieni?
Io ero stato a Rayong in giornata per questioni di lavoro, dunque, in tutta sincerità, rispondo che vengo da Rayong
Tipa resta muta un attimo, poi spalanca la bocca, e si ribalta dal ridere. Poi si gira verso le colleghe e pronuncia Rayong con la R e scandendo bene tutte le sillabe a voce alta. Come avere tirato un sasso in piccionaia, parlano tutte assieme, ridono, si sbracciano ed io capisco solo il continuo ricorrere della parola Rayong (e non il solito Laiong). Bellicapelli mi sembra ancora carina ma un po’ meno di prima... questo gruppo di donne, dall’aspetto quasi a posto ed iperservizievoli, pare tuttavia comportarsi come qualcosa tra l’asilo per cavernicoli ed il cottolengo per aborigeni. Non so saprei più bene che fare anche se forse dovrei accantonare ogni diplomazia e prenderle a pisellate sul tavolo da biliardo. Invece ci si saluta e, tutte le millemila volte che nei giorni successivi ripasserò davanti a questo infame posticino, vedrò la mia prescelta che fa ciaociao con la manina per poi subito girarsi e prendere le amiche a sganassoni starnazzando come papere del Siam.