Petra, ho letto e riletto il tuo post, e ancora non riesco a capire il senso. Cioè tu apprezzi in questo forum coloro secondo i quali quello che fai tu è sbagliato, mentre, se ho ben capito, tacci di ipocrisia quelli che trovano normale la tua attività. A parte l'ipocrisia, da parte di questa gente, di partecipare a questo forum e allo stesso tempo condannare il meretricio, a me darebbe fastidio che qualcuno venisse da me, si avvalesse di una mia prestazione lavorativa, e poi mi dicesse che ciò che faccio è immorale, e che mi dovrei vergognare. Scusa, ma ho davvero l'impressione che tu sia contro le tue colleghe, ed anche contro te stessa, visto che hai detto che tuttora eserciti. Non voglio attaccarti, ma solo cercare di capire; partecipo a questo forum anche per cercare di capire che cosa passa nella mente di una pay. Mi sento però di supporre che la gran parte delle tue colleghe si incazzerebbe non poco a leggere i tuoi post, solo una pay masochista può condividere le posizioni di L3onardo. O c'è qualche concetto che non riesco io a cogliere?
Eh mi sa di sì, c'è un concetto che ho l'impressione tu non riesca a cogliere, anzi più di uno.
1. La prima incomprensione nasce dal fatto che mi sembra tu non abbia compreso l'esatto senso del post di Leonardo che io invece ho apprezzato.
Lui ha messo il dito su un punto molto delicato, che riguarda il cliente, non la prostituta : tu quel punto l'hai mai considerato?
Rileggiti il suo post e rifletti. Non ha nulla a che vedere con la "moralità", nel senso in cui la intendi tu. (ovvero quel qualcosa che sta tra Adinolfi e Famiglia Cristiana).
Piuttosto con la dissacrazione, che è qualcosa di molto diverso, più connesso alla dimensione intima di ognuno che alla morale pubblica. E alla contraddizione insita in un incontro a pagamento: puoi tu cliente gioire in massimo grado quando sai che la tua gioia può non essere condivisa per nulla dall'altra parte, che anzi a volte la controparte potrà provare disgusto,e tirare un sospiro di sollievo quando te ne andrai? Chi si pone queste domande non è moralista, è realista. Può farsi la domanda e poi comunque fregarsene, come infatti capita. Ciò non fa di lui un ipocrita, ma un uomo conflittuale e pertanto vero. Ho semplificato un po'...
Inoltre fai un po' di pasticci. Io ho quotato un preciso post di Leonardo e ne ho apprezzato il senso . Tu invece mescoli tutti i post di Leonardo. Forse perché tu sei così: approvi o disapprovi un utente a prescindere , purché si trovi nello schieramento giusto,non distingui post per post? Mi auguro di no. Perché io invece distinguo sempre. Ti invito ad essere più preciso con me e concentrarti sui post esatti che quoto e mie relative risposte. Perdonami ma sono piuttosto pignola nelle discussioni, come in tutto del resto. Una persona ha diverse sfaccettature: io posso rispecchiarmi in una di esse e non necessariamente nelle altre.
Io non mi sento masochista perché ho compreso bene ciò che voleva comunicare Leonardo in quel passo e francamente non mi sembra di farmi del male a condividerne il significato.
Forse, invece, se qualcun altro lo comprendesse meglio, si sentirebbe molto meno bene. Forse, non ne sono sicura.
2.Mi riporti il passo in cui io taccio di ipocrisia chi considera la prostituzione un lavoro
normale? Mai scritto.
Io personalmente non lo ritengo un lavoro "normale" e nemmeno eccelso, chi lo considera tale è libero di farlo, non è ipocrita a prescindere. Lo sarebbe solo nel caso ne mettesse in discussione la
normalità e la dignità qualora ad esercitarla fossero la madre o la figlia o la fidanzata, delle quali tutti potrebbero leggere le imprese erotiche in un forum.
Quanto l'hanno succhiato bene o se l'hanno bevuto tutto o no.
Queste mie parole certamente non turberanno coloro che considerano questo un lavoro
normale e dignitoso.
Se invece le mie parole dovessero turbarli anche solo lievemente, ciò significherebbe che qualcosa comincia a scricchiolare nelle loro certezze assolute. Spero che i mod non cancellino il mio invito ad immaginare la madre o la figlia in veste di puttana, perchè se qui si va decantando quello di puttana come un ruolo normalissimo e non degradante di per se stesso, il mio invito non potrà certo suscitare alcuno scandalo, soprattutto nei politcally correct. Scandalizzarsi oppure offendersi per questo significherebbe disprezzare implicitamente il ruolo della puttana. Qui le recensioni sono all'ordine del giorno, e quelle donne sono figlie e madri e magari fidanzate.
Chi considera questo lavoro
normale, sarebbe inoltre ipocrita nel caso si sentisse in imbarazzo a presentare un'amica ad amici o conoscenti nella sua veste di puttana, qualora questa non se ne vergognasse. Invece magari lui risponderà che non l'ha presentata in quanto puttana per "rispetto nei suoi confronti". Che è una bella contraddizione. Cioè, tu la rispetti, perché ritieni non vi sia nulla di deplorevole nel fare la puttana , ma al contempo per rispetto nei suoi confronti nascondi il fatto che lei faccia la puttana. Implicitamente ne stai, ancora una volta, disprezzando il ruolo sociale.
Viviamo in una società basata sul lavoro: noi siamo anche il nostro ruolo sociale. Questo è indiscutibile. Quando ci muoviamo in società la prima cosa che ci chiedono è di cosa ci occupiamo.
In Italia prostituirsi non è reato se svolto in maniera indipendente. Una puttana quindi è libera di dire che fa la puttana, quando le si chiede di cosa si occupa. Questo non accade praticamente mai. (a parte rari casi).Nemmeno nei paesi in cui è regolamentata. Si inventano invece le più strampalate fesserie per aggirare l'indicibile.
Si suole addirittura usare un nome di fantasia. Come mai?
Un qualsiasi professionista usa il proprio nome e cognome, non si deve nascondere.
Anche i clienti usano un nome di fantasia, spesso. ( non tu certamente, tu userai sempre il tuo vero nome, non lo metto in dubbio). Se la normalità tanto decantata sul forum comincia a balbettare nella realtà dei fatti, io parlo di ipocrisia.
3.Questa gran parte delle pay dov'è? qui, non c'è. Le leggi mai?
E sai perché non c'è? Perché in realtà non gliene frega niente.
Non gliene frega niente né di quel che pensate, né di dialogare con voi, né di capirvi. E non gliene frega niente di quello che stai scrivendo qui. Non lo dico io, è un dato di fatto. Non vedi che nessuna scrive nel generale? Eppure lo sanno che esiste. Secondo te hanno interesse a confrontarsi con voi?
Se entrano qui è solo per leggere le recensioni. O a volte per provare a farne qualcuna...per se stesse o contro le colleghe, dopo essersi create qualche nick in qualche call center. (mi auguro che qui non vi riescano, però è quello che fanno molte, loro e i loro amici). Perché hanno una cosa sola in mente: le proprie entrate. Il business. Denaro denaro e ancora denaro!
E' solo a te che importa tanto di cosa pensano i clienti, non a loro. Come non importa a me. Non mi importa un bel nulla se qualcuno trova immorale o degradante questo o quello, figurati poi se addirittura mi incazzo!Io ci rido su! Sei tu che ti incazzi, e tanto anche, sinceramente non capisco. L'incazzatura presuppone una rabbia retrostante.
Forse le parole di qualcuno toccano qualche tuo nervo scoperto, non quello delle prostitute di sicuro.
Una prostituta è contenta quando viene pagata, poi se Tizio fa una predica moralistica o sta mezz'ora a parlare della sua collezione di moto, la cosa non credo la tocchi molto.
Pensi che siano queste le cose gravi e pesanti nella prostituzione? Sentire qualcuno che spara qualche pillola di morale? La mancanza di rispetto è ben lontana da qui.
4.Sono "contro le mie colleghe?". Intanto mi dissocio, non le ritengo mie colleghe visto che la prostituzione non è il mio lavoro. Non vivo di questo, fortunatamente. Posso dirlo, fortunatamente? O risulta offensivo per chi vive di questo? Dipendere dalle voglie sessuali di questo o quell'altro non è mai stata la mia massima aspirazione.
Forse non hai letto attentamente i miei interventi, quindi su questo punto non farmi altre domande, semmai rileggi con più attenzione, visto che ho approfondito abbastanza e anzi anche troppo, e se capisci bene, se no pace...
Inoltre ti faccio presente che io non sono una partigiana, non lo sono mai stata in nessun contesto. Non milito da nessuna parte, non amo farmi inquadrare in categorie, non difendo "a prescindere". Non amo le congreghe.
Io sono io, con le mie idee che sono solo mie e rappresentano solo me stessa.
Pensa quel che ti pare, che sono contro che sono a favore che sono assurda, che sono stupida e contraddittoria e insensata...non mi interessa! Non mi faccio dire da nessuno cosa dovrei pensare a proposito di questo o di quello. Lo so io cosa pensare. Io ho scritto tantissimo in questo topic e penso di avere espresso ben chiaramente il mio punto di vista. Che è il mio, non quello della categoria delle prostitute.
Io non sono pro o contro qualcuno, te lo ribadisco.
Io accetto e cerco di comprendere certi ragionamenti. Il fatto di accettarne una parte non mi colloca automaticamente su un fronte di guerra, perché primo io non amo le guerre, secondo non divido le persone in schieramenti opposti, come tendi a fare tu...perché ciò per te pare essere molto rassicurante.
Ho apprezzato tantissimo gli interventi degli altri utenti, a differenza tua, che affermi addirittura che non dovrebbero per coerenza scrivere su questo forum.
Ma che coerenza, scusami?
Tu non ammetti conflitti o contraddizioni o perplessità nelle persone? Non ammetti il caos?
Ti fa paura il caos, tu ami l'ordine. Ti disorienta, come ti disoriento io che secondo te avrei dovuto catapultarmi qui e magari ringraziarti quale paladino delle puttane,prostrandomi ai tuoi piedi .
E invece non l'ho fatto, perché io sono un'outsider, e questo ti ha scombussolato e contrariato.
E hai dovuto affrettarti a incasellarmi da qualche parte...dalla parte dei "contro le prostitute".
Se ti rifiuti ostinatamente di prendere in considerazione la complessità di certe dinamiche, è un problema all'interno di una comunità variegata.
Io gli esseri umani li accetto e li amo così, con le loro incoerenze, perché anche io ce le ho, per questo le comprendo!, e non le rinnego per adattarmi a qualche slogan politicamente corretto, per far piacere a qualcuno.
Inoltre credo che non si debba per forza arrivare a una qualche soluzione o a una sintesi che soddisfi tutti, dopo una discussione.
Io ho capito il tuo punto di vista e lo accetto, sicuramente condivido molto di ciò hai scritto in diversi post, come anche l'intenzione sincera che ti ha mosso ad aprire il topic; se invece il mio punto di vista-che ho espresso in maniera sin troppo estesa- non è stato capito neanche in minima parte, pazienza, non è essenziale per me essere capita a tutti i costi, e nemmeno è essenziale che il mio pensiero sia condiviso. Mi basta avere l'opportunità di poterlo esprimere.
Spero di averti ulteriormente chiarito alcuni punti. Ho scritto talmente tanto in questo tuo topic che praticamente non ho più nulla da aggiungere...è tutto lì, nei miei post.
Oltretutto come avrai potuto notare non ho il dono della sintesi immediata, specialmente se ho poco tempo. Scrivo molto velocemente e butto giù a ruota libera, se mi fai domande devi perciò esser pronto anche ai papirotti, spero non me ne vorrai.
In compenso quando vedo che il dialogo si fa infruttuoso e arriva a un punto morto, o non c'è proprio possibilità di capirsi vicendevolmente, non mi esce più nemmeno una parola, come per miracolo.
Mi interesserebbe invece leggere più utenti, o che alcuni approfondissero meglio...in fondo sono loro i protagonisti, non io. Ma mi sa che molti si sono un po' stufati.