Salve a tutti,
scrivo questo messaggio nella sezione "messaggio nella bottiglia" perché la mia è una domanda pseudo-seria, visto anche il momento storico in cui viviamo.
Non mi sembrava adeguato scriverla ne "l'angolo del cazzeggio", perché ci sono spunti interessanti e non banali a riguardo.
Oggigiorno si parla molto di "fluid" e integrazione, ma non mi pare che ci sia vera integrazione tra persone con diverse credenze, abitudini e comportamenti nella vita affettiva e sessuale.
Uomini e donne stanno subendo secondo me un impoverimento emozionale davvero pesante, che non so dove porterà.
Io sono nato e cresciuto a Roma, maschio, sempre stato etero praticante, salvo poi voler provare il "vizietto" con le trans (femminili ma con pietropaolo funzionante e motivate ad usarlo), ed averlo fatto diventare una gradevole parentesi circa 3 volte l'anno.
Lasciando poi l'Italia per lavoro, all'estero per anni non ho praticato questo vizietto, e l'ho ripreso solo di recente, tra gli altri paesi, in Spagna, dove le tGatte hanno un servizio base che costa la metà che in italia. 50/60€ per una mezzoretta risicata ma con quasi tutte le sigle attive, non male per togliersi qualche prurito...
Comunque, vedendo le donne di Roma (Romane, Italiane e Italiote, cioè le straniere convertitesi all'Italianità) veramente alla frutta, quando devo stare in città per un periodo più lungo di una settimana mi guardo attorno con desolazione e sconforto, nonostante comunque io puntualmente pizzichi qualcosa qua e là, tra turiste e social networks di dating tradizionale.
Avendo scavallato i 40 anni e sentendomi abbastanza cittadino del mondo (anche se non sono mai stato in una delle loro madre patria per eccellenza, il Brasile), mi pesa dovermi relazionare con donne etero che a parte le turiste e le gruppettare, hanno fatto ben poco per presentarsi al mondo. Non mi reputo migliore di loro, semplicemente diverso, nel senso di una persona contenta di confrontarsi con altre realtà e culture, invece di girare sempre con la solita gente, che dice le solite cose, vestite nei soliti modi, eccetera ...
E da qui la domanda: voi avete mai frequentato ragazze Trans? Io vedendole da fuori, e quasi sempre in contesto pay, non posso dire di conoscerle né di averle capite, ma mi piace pensare che avendo loro intrapreso cambiamenti cosi profondi a livello fisico ed emotivo, con tutti i relativi e necessari sacrifici, e spesso venendo da Paesi relativamente lontani, possano avere qualcosa di interessante e davvero alternativo da dire e da condividere in termini di conversazione e frequentazione.
Quando ne ho viste in giro (mai stato in locali dedicati), le ho sempre viste: da sole; con una matrona trans vecchia; con un ragazzetto mingherlino e apparentemente gay; con un compagno apparentemente "etero", più che brizzolato, e benestante. Raramente le ho viste tra loro e di pari bellezza.
Ed allora mi chiedo, e vi chiedo:
- voi ne avete mai frequentate al di fuori del loro contesto lavorativo? Se sì, dove le avete conosciute? che dinamiche hanno permesso di socializzare senza farlo diventare l'ennesimo contratto a prestazione?
- che tipe sono?
- che fanno nel loro tempo libero (palestra, lavoro, estetista, dormire, shopping e siamo d'accordo, e....?????).
Insomma, vi chiedo di condividere le vostre esperienze in questo senso, se ne avete.
Io onestamente all'estero potrei frequentarle, ma dove vivono i miei parenti in italia gli prenderebbe un infarto a tutti, e dunque non posso proprio permettermelo.
In più come tipo ho i miei gusti, e mi piacciono quelle che sembrano effettivamente donne. Mi capitò una modella trans brasiliana in inghilterra, conosciuta su una appa di dating normale, ma poi non potei frequentarla perché stavo già con una ragazza regular da 2 anni e mezzo, e mi dovevo fare 1 ore di pullman per vederla, e lei viveva con i suoi, insomma un casino di intrecci non propizi.
Ho provato a cercare un argomento simile nel forum a partire dal titolo ma non ne ho trovati, dunque lo inizierei io, sperando possa essere di interesse e costruttivo.
Vi ringrazio anticipatamente e vi saluto.
scrivo questo messaggio nella sezione "messaggio nella bottiglia" perché la mia è una domanda pseudo-seria, visto anche il momento storico in cui viviamo.
Non mi sembrava adeguato scriverla ne "l'angolo del cazzeggio", perché ci sono spunti interessanti e non banali a riguardo.
Oggigiorno si parla molto di "fluid" e integrazione, ma non mi pare che ci sia vera integrazione tra persone con diverse credenze, abitudini e comportamenti nella vita affettiva e sessuale.
Uomini e donne stanno subendo secondo me un impoverimento emozionale davvero pesante, che non so dove porterà.
Io sono nato e cresciuto a Roma, maschio, sempre stato etero praticante, salvo poi voler provare il "vizietto" con le trans (femminili ma con pietropaolo funzionante e motivate ad usarlo), ed averlo fatto diventare una gradevole parentesi circa 3 volte l'anno.
Lasciando poi l'Italia per lavoro, all'estero per anni non ho praticato questo vizietto, e l'ho ripreso solo di recente, tra gli altri paesi, in Spagna, dove le tGatte hanno un servizio base che costa la metà che in italia. 50/60€ per una mezzoretta risicata ma con quasi tutte le sigle attive, non male per togliersi qualche prurito...
Comunque, vedendo le donne di Roma (Romane, Italiane e Italiote, cioè le straniere convertitesi all'Italianità) veramente alla frutta, quando devo stare in città per un periodo più lungo di una settimana mi guardo attorno con desolazione e sconforto, nonostante comunque io puntualmente pizzichi qualcosa qua e là, tra turiste e social networks di dating tradizionale.
Avendo scavallato i 40 anni e sentendomi abbastanza cittadino del mondo (anche se non sono mai stato in una delle loro madre patria per eccellenza, il Brasile), mi pesa dovermi relazionare con donne etero che a parte le turiste e le gruppettare, hanno fatto ben poco per presentarsi al mondo. Non mi reputo migliore di loro, semplicemente diverso, nel senso di una persona contenta di confrontarsi con altre realtà e culture, invece di girare sempre con la solita gente, che dice le solite cose, vestite nei soliti modi, eccetera ...
E da qui la domanda: voi avete mai frequentato ragazze Trans? Io vedendole da fuori, e quasi sempre in contesto pay, non posso dire di conoscerle né di averle capite, ma mi piace pensare che avendo loro intrapreso cambiamenti cosi profondi a livello fisico ed emotivo, con tutti i relativi e necessari sacrifici, e spesso venendo da Paesi relativamente lontani, possano avere qualcosa di interessante e davvero alternativo da dire e da condividere in termini di conversazione e frequentazione.
Quando ne ho viste in giro (mai stato in locali dedicati), le ho sempre viste: da sole; con una matrona trans vecchia; con un ragazzetto mingherlino e apparentemente gay; con un compagno apparentemente "etero", più che brizzolato, e benestante. Raramente le ho viste tra loro e di pari bellezza.
Ed allora mi chiedo, e vi chiedo:
- voi ne avete mai frequentate al di fuori del loro contesto lavorativo? Se sì, dove le avete conosciute? che dinamiche hanno permesso di socializzare senza farlo diventare l'ennesimo contratto a prestazione?
- che tipe sono?
- che fanno nel loro tempo libero (palestra, lavoro, estetista, dormire, shopping e siamo d'accordo, e....?????).
Insomma, vi chiedo di condividere le vostre esperienze in questo senso, se ne avete.
Io onestamente all'estero potrei frequentarle, ma dove vivono i miei parenti in italia gli prenderebbe un infarto a tutti, e dunque non posso proprio permettermelo.
In più come tipo ho i miei gusti, e mi piacciono quelle che sembrano effettivamente donne. Mi capitò una modella trans brasiliana in inghilterra, conosciuta su una appa di dating normale, ma poi non potei frequentarla perché stavo già con una ragazza regular da 2 anni e mezzo, e mi dovevo fare 1 ore di pullman per vederla, e lei viveva con i suoi, insomma un casino di intrecci non propizi.
Ho provato a cercare un argomento simile nel forum a partire dal titolo ma non ne ho trovati, dunque lo inizierei io, sperando possa essere di interesse e costruttivo.
Vi ringrazio anticipatamente e vi saluto.