Beh, sono le condizioni di molte persone che, se non il fisco, hanno alle calcagna problemi finanziari (e non solo) certamente più grandi di loro, che nessun lavoro normale potrebbe dare loro un'altra via di scampo.«Io, costretta a prostituirmi per saldare i debiti con il Fisco dopo il Covid: ho cartelle per 200 mila euro»
La scelta forzata dopo la chiusura di un'attività commerciale durante la pandemia.«Ogni mese cartelle da circa 4 mila euro, con un altro lavoro non potrei pagare»brescia.corriere.it
Certamente non le biasimo e piuttosto posso solo comprenderle.
In certi casi non hai molte scelte, diversamente, magari per orgoglio personale, puoi sopportare la rovina totale o toglierti la vita.
Certe volte è la sacrosanta esigenza di poter garantire un futuro ai propri figli e alla propria famiglia.
Non ci sono solo ragazzine viziate a prostituirsi, che vestono firmato, ricoperte d'oro, che fanno la bella vita.
La prostituzione non sarà mai un lavoro come gli altri, penso che per una donna non sia mai facile vendersi, anche per uno scopo nobile.
Forse è la nostra mentalità che ci fa ragionare in questo modo, forse è anche perché vi sono troppe persone più portate alla critica che alla comprensione, ma in ogni caso non ho ancora conosciuto una esercente la professione contenta del suo lavoro, e che, se potesse farlo, non smetterebbe subito.