Penso che un vero punter, per definirsi tale, abbia bisogno almeno di 10 anni di punteraggio, meglio se OTR, ma anche loft va bene. Quello che voglio sostenere è che il punter arriva a modificare definitivamente l’interpretazione della realtà. Vediamo una tipa camminare per strada e la vorremmo caricare, in un qualunque luogo di ritrovo una ragazza diventa un “portale” che ti porta a fantasticare su come questa si troverebbe dentro un loft, quando dopo aver aperto la porta e nascondersi un po’ dietro la vedi, finalmente. Il punteraggio diventa uno stile di vita, una chiave di lettura del mondo femminile, non necessariamente sempre giusta, ma molto spesso la più vera. Il punteraggio è una scorciatoia, un’euristica della vita, e proprio per questo secondo me è virtuoso. La storia evoluzionistica dell’uomo ci insegna che l’obiettivo del genere umano è fare meno fatica: tutto è in funzione di quello, da quando abbiamo inventato i primi rudimentali attrezzi alla rivoluzione industriale, tutto ruota intorno al togliere fatica. Quindi andare a puttane è completamente in linea con l’evoluzione dell’uomo e, di conseguenza, è normale sentirsi spaesato, infastidito, incredulo quando devi sudare una figa free. Io vedo il processo di conquista di una free esattamente come usare il badile invece di una ruspa per scavare le fondamenta di una casa: completamente involutivo, senza senso. Ecco che il più grande freno all’evoluzione umana rimane la donna, in particolare la donna che non la da, che la fa sudare, che se la tira. Essa è il male assoluto, rappresenta solamente un freno a tutto. La donna free difficile è la misura della distanza che ci separa dallo stare meglio tutti.
ROBA DA PUNTER