TASSE E PROSTITUZIONE

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Arrivato il genio della finanza... lascia perdere
Niente, non ti entra proprio in testa che i prezzi rimarrebbero quelli e l'unica cosa che verrebbe compressa è il margine delle prostitute...
Con ingente beneficio per le casse dello stato e dell'INPS, che sono costantemente nella merda.
 
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Occorre tenere conto che siamo in "Itaglia", il paese delle complicazioni, e, dove ci mette mano il nostro Stato, le cose raramente funzionano bene.
Forse prima andrebbe opportunamente riformata la Pubblica Amministrazione, un'utopia mai seriamente affrontata.
Sono ormai quasi 40 anni che lavoro e ho visto progressivamente peggiorare gli uffici pubblici a tutti i livelli, nonostante la paventata digitalizzazione, che si è tradotta in ulteriori complicazioni e disfunzioni, amplificando la mentalità burocratica tipicamente italiana.
Se dai una Ferrari in mano a uno che non sa guidare farà solo danni.
Inoltre, la prostituzione da noi, nella nostra mentalità distorta, è ancora sostanzialmente qualcosa di proibito, di sporco, pericoloso e illegale, nonostante sia invece del tutto legale e corrisponda a una nostra precisa esigenza vitale.
La prostituzione è quindi qualcosa da tenere nascosta, perché ci turba e ci scandalizza, e turba e scandalizza soprattutto gli altri che ci stanno vicino, e non siamo ancora pronti per affrontarla serenamente e seriamente alla luce del sole, né tantomeno per difenderla.
L'insieme di questi due fattori, uno Stato inefficiente e una mentalità ancora becera e distorta, mi ha portato a pensare che sia meglio per il momento lasciare le cose come stanno, onde evitare danni più gravi a tutto il mondo della prostituzione, noi compresi.
Mettere delle tasse sulle prostitute vorrebbe dire inquadrarle come professioniste, con una sede legale, una codice fiscale, una partita iva, esporle quindi visivamente come tali al mondo intero.
Molte, soprattutto le OTR, non sono nemmeno vere professioniste, sono "ragazze" prestate temporaneamente alla strada, le cui famiglie spesso non conoscono il reale lavoro che svolgono in Italia; insomma hanno due vite ben distinte e separate, su due binari paralleli ma indipendenti, che non devono mai collidere, altrimenti per loro sarebbe veramente la fine.
Non sono certamente contrario a una regolarizzazione della professione, comprendente anche una giusta aliquota di tassazione, finalizzata anche magari a una maggiore tutela sanitaria e a una previdenza sociale, purché però questo non si traduca, per contro, in un maggiore sfruttamento, e in un peggioramento delle condizioni di lavoro di coloro che non possono, per svariati motivi, emergere alla luce del sole.
 
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Occorre tenere conto che siamo in "Itaglia", il paese delle complicazioni, e, dove ci mette mano il nostro Stato, le cose raramente funzionano bene.
Forse prima andrebbe opportunamente riformata la Pubblica Amministrazione, un'utopia mai seriamente affrontata.
Sono ormai quasi 40 anni che lavoro e ho visto progressivamente peggiorare gli uffici pubblici a tutti i livelli, nonostante la paventata digitalizzazione, che si è tradotta in ulteriori complicazioni e disfunzioni, amplificando la mentalità burocratica tipicamente italiana.
Se dai una Ferrari in mano a uno che non sa guidare farà solo danni.
Inoltre, la prostituzione da noi, nella nostra mentalità distorta, è ancora sostanzialmente qualcosa di proibito, di sporco, pericoloso e illegale, nonostante sia invece del tutto legale e corrisponda a una nostra precisa esigenza vitale.
La prostituzione è quindi qualcosa da tenere nascosta, perché ci turba e ci scandalizza, e turba e scandalizza soprattutto gli altri che ci stanno vicino, e non siamo ancora pronti per affrontarla serenamente e seriamente alla luce del sole, né tantomeno per difenderla.
L'insieme di questi due fattori, uno Stato inefficiente e una mentalità ancora becera e distorta, mi ha portato a pensare che sia meglio per il momento lasciare le cose come stanno, onde evitare danni più gravi a tutto il mondo della prostituzione, noi compresi.
Mettere delle tasse sulle prostitute vorrebbe dire inquadrarle come professioniste, con una sede legale, una codice fiscale, una partita iva, esporle quindi visivamente come tali al mondo intero.
Molte, soprattutto le OTR, non sono nemmeno vere professioniste, sono "ragazze" prestate temporaneamente alla strada, le cui famiglie spesso non conoscono il reale lavoro che svolgono in Italia; insomma hanno due vite ben distinte e separate, su due binari paralleli ma indipendenti, che non devono mai collidere, altrimenti per loro sarebbe veramente la fine.
Non sono certamente contrario a una regolarizzazione della professione, comprendente anche una giusta aliquota di tassazione, finalizzata anche magari a una maggiore tutela sanitaria e a una previdenza sociale, purché però questo non si traduca, per contro, in un maggiore sfruttamento, e in un peggioramento delle condizioni di lavoro di coloro che non possono, per svariati motivi, emergere alla luce del sole
Hai assolutamente ragione!
Stessa cosa che ho detto io, prima bisognerebbe fare funzionare lo stato, che è pura utopia.
Ma SE lo stato funzionasse, legalizzare e tassare sarebbe STRAGIUSTO.

Alcuni utenti (come @petergriffin99 e @diobello86 ) però sono terrorizzati dal possibile aumento dei prezzi 🤣 e quindi vorrebbero rimanere al medioevo attuale.

Perché l'aumento dei prezzi in caso di regolarizzazione è una scemenza?
Facciamo un esempio.
I centri china.
Quando è che hanno aumentato i prezzi? Nel 2022 con l'inflazione alle stelle o nel 2019 quando si rendevano conto che la domanda superava la capacità di offerta?
La risposta è semplice: nel 2018/2019..
Perché molto banalmente i prezzi aumentano quando il giro di clientela è talmente elevato che non riescono a starci dietro. Negli ultimi 3 anni le spese sono aumentate, eppure i china son rimasti 100€ mezz'ora e 150 un'ora (in linea di massima).
Perché non sono aumentati nonostante i margini siano diminuiti? Semplice, perché già adesso stanno ore a grattarsi, se li aumentassero non ci andrebbero più nemmeno i 4 gatti che vanno ora.
Economia semplice semplice.
 
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Momento, io non ho detto che sono terrorizzato dal possibile aumento prezzi, ne ho detto che smetterei di andarci. Ho detto altre cose.
Vorrei capire due cose:
1) perché una escort che adesso chiede 200 e si mette in tasca 200, dovrebbe chiedere 200 a partita iva e mettersi in tasca 200-(50%?60%?40%?)
2) veramente qualcuno pensa che cambierebbe qualcosa?

Secondo me, ma non ho controprove e non le ha nemmeno la controparte, continuerebbero a lavorare in nero almeno il 90%.

Nei centri massaggio non ci vado, sono legalizzati? E nel caso quante ricevute staccano per 100 clienti? 100? Avrei dubbi a riguardo.

Siamo seri, ce la vedete la escort random che fa lo scontrino e perde metà incasso? Ce lo vedete il puttaniere random che arriva incappucciato per paura di essere visto che anziché entrare in hotel o appartamento aspetta fuori da un centro di "escort professioniste" con tanto di insegne?

Mi sembra qualcosa che anche messo giù teoricamente bene nella pratica non funzionerebbe.
 
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I prezzi vengono stabiliti comunque dal mercato.
E se una prostituta regolarizzata non ci dovesse stare dentro, ripasserebbe inevitabilmente al lavoro in nero.
Ma allora vorrebbe dire che le tasse stabilite sarebbero percentualmente troppo elevate.
E' quello che succede già ora con le libere professioni, il commercio e l'imprenditoria.
Le tasse da pagare rispetto ai servizi sono troppo elevate, e tanti per restare in piedi sono costretti a evadere per almeno un 20%, percentuale più che ragionevole considerate anche le percentuali degli altri paesi in Europa.
Poi ci sono i grandi evasori e gli evasori totali, che non sono però quelli che fanno fatica ad arrivare a fine mese.
In una Stato giusto, che funzionasse bene, le tasse le pagherebbero volentieri tutti, perché sarebbero eque e ritornerebbero in servizi efficienti ed efficaci.
Purtroppo non è ancora il nostro caso, e stiamo sempre a discutere se è nato prima l'uovo o la gallina, con la solita frase scontata, ma poco realistica: se tutti pagassero le tasse potremmo pagarne tutti di meno; pura utopia in uno Stato notoriamente "sprecone".
Io credo poi, provocatoriamente, che al nostro Stato convenga che molti non paghino le tasse, e vivano autonomamente di espedienti, soprattutto in certe zone del nostro paese, altrimenti non si comprenderebbe come la GdF in certi casi, palesemente alla luce del sole, risulti così poco efficace.
Insomma la situazione è molto più complessa di quella che appare e occorre una mano ferma in un guanto di velluto.
C'è chi dice che l'evasione fiscale in Italia ammonti (arrotondando) a circa 110 miliardi/anno (MEF), altri invece affermano che gli sprechi e le inefficienze dello Stato ci costano 200 miliardi/anno (CGIA Mestre), dovrebbe quindi lo Stato restituire 90 miliardi/anno a tutti noi, compresi gli evasori? :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
Occorre guardare le cose nella loro complessità e senza posizioni di parte, altrimenti non si troverà mai una soluzione.
Tutto questo per dire che, prima di pensare a tassare anche le prostitute, sostanzialmente per fare cassa, forse sarebbe meglio rimettere in ordine i conti della Pubblica Amministrazione, onde evitare che poi, nel campo assai delicato della prostituzione, la faccia da padrona comunque l'evasione fiscale, col rischio che, invece di avere dei benefici a livello finanziario, la cosa non si traduca invece in un ulteriore "buco".

 
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Momento, io non ho detto che sono terrorizzato dal possibile aumento prezzi, ne ho detto che smetterei di andarci. Ho detto altre cose.
Vorrei capire due cose:
1) perché una escort che adesso chiede 200 e si mette in tasca 200, dovrebbe chiedere 200 a partita iva e mettersi in tasca 200-(50%?60%?40%?)
2) veramente qualcuno pensa che cambierebbe qualcosa?

Secondo me, ma non ho controprove e non le ha nemmeno la controparte, continuerebbero a lavorare in nero almeno il 90%.

Nei centri massaggio non ci vado, sono legalizzati? E nel caso quante ricevute staccano per 100 clienti? 100? Avrei dubbi a riguardo.

Siamo seri, ce la vedete la escort random che fa lo scontrino e perde metà incasso? Ce lo vedete il puttaniere random che arriva incappucciato per paura di essere visto che anziché entrare in hotel o appartamento aspetta fuori da un centro di "escort professioniste" con tanto di insegne?

Mi sembra qualcosa che anche messo giù teoricamente bene nella pratica non funzionerebbe.
Risulta chiaro che quello della prostituzione sarebbe un campo nel quale, per sua natura, la tentazione di fare del nero sarebbe elevatissima, e potrebbe essere mitigata solo da effettivi e indubbi vantaggi per le esercenti.
Innanzi tutto l'aliquota dovrebbe essere ragionevolmente contenuta in rapporto ai servizi cui si potrebbe accedere, e alla possibile previdenza sociale.
Dubito però che si possano applicare aliquote inferiori a quelle già a noi applicate, salvo rivolte della popolazione e dei ben pensanti.
Le escort e le OTR, soprattutto se provenienti dall'estero, hanno necessità di quantità di denaro liquido nel breve per noi impensabili, siamo sicuri che rinuncerebbero a una bella fetta dei loro incassi per un qualcosa di cui magari non potranno comunque mai usuffruire a pieno?
Occorre anche tenere presente che la maggior parte delle esercenti la professione pensa di esercitare per un tempo limitato, lo stretto necessario per potersi emancipare e cambiare tenore di vita nei paesi di origine, non sarebbero quindi interessate a eventuali trattenute per una possibile pensione di vecchiaia, a cui, molto probabilmente non potranno mai accedere.
 
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Deborah Italiana

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Non verrà mai legalizzata
...oppure potrebbe già esserlo....
Presumo intendessi "regolamentata", a quel punto servirebbe un sindacato che regolarizza il mestiere (ma mi pare non siano conosciute le battaglie della Lina degli anni 50 per abolire la regolamentazione) poi però una volta regolamentato sarebbe tutto documentato e ci sarebbero i tracciamenti.
Tempo fa chiesi, in un'altra discussione sempre a tema di regolarizzazione, in quanti fossero stati disponibili a farsi fare lo scontrino, da lì silenzio tombale... Magari posso riproporlo qui... 😉🌹
 
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No, a me lo scontrino non interesserebbe. Non lo fanno manco in Germania ed Austria benché li sia tutto regolamentato.
Concordo con chi dice che alla fine tutto finirebbe in nero, per svariati motivi.

Ma davvero vogliamo tassare le prostitute? A questo punto o tutti o nessuno. Tassisti, avvocati, idraulici e artigiani in genere, dentisti, carrozzieri... C'è un'infinità di categorie che evadono per stare a galla. Per non parlare delle multinazionali e riccastri vari con sedi fiscali all'estero per pagare meno o per niente, nel quale caso è addirittura tutto legale.
Per la cronaca, io sono lavoratore dipendente e quindi non sto prendendo le parti di alcuna categoria sopra citata.
 
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Risulta chiaro che quello della prostituzione sarebbe un campo nel quale, per sua natura, la tentazione di fare del nero sarebbe elevatissima, e potrebbe essere mitigata solo da effettivi e indubbi vantaggi per le esercenti.
Innanzi tutto l'aliquota dovrebbe essere ragionevolmente contenuta in rapporto ai servizi cui si potrebbe accedere, e alla possibile previdenza sociale.
Dubito però che si possano applicare aliquote inferiori a quelle già a noi applicate, salvo rivolte della popolazione e dei ben pensanti.
Le escort e le OTR, soprattutto se provenienti dall'estero, hanno necessità di quantità di denaro liquido nel breve per noi impensabili, siamo sicuri che rinuncerebbero a una bella fetta dei loro incassi per un qualcosa di cui magari non potranno comunque mai usuffruire a pieno?
Occorre anche tenere presente che la maggior parte delle esercenti la professione pensa di esercitare per un tempo limitato, lo stretto necessario per potersi emancipare e cambiare tenore di vita nei paesi di origine, non sarebbero quindi interessate a eventuali trattenute per una possibile pensione di vecchiaia, a cui, molto probabilmente non potranno mai accedere.
Sono cose che ho detto anche io. Una pensione fa tutt'altro che schifo, ma chi eserciterebbe per 40+ anni da andarci? È proprio un qualcosa senza senso, il 90+% delle straniere come dici vogliono fare soldi per comprarsi casa o pagarsi gli studi o aprire un attività, nessuna rinuncerebbe a parte dei profitti per un qualcosa che prenderebbero, forse, fra 40 anni.
Altra cosa, non solo i clienti vogliono restare invisibili, ma anche molte di queste ragazze che vengono in Italia e tornando a casa dicono "ho conosciuto un ragazzo ricco e mi ha dato dei soldi", queste la stronzata più gettonata che raccontano. Molte nascondo alla famiglia cosa fanno, ve le immaginate ad andare in un sindacato a dichiarare la cosa? Insomma...

Cmq queste sono tutte considerazioni random, il punto che ho spesso rimarcato è: qualsiasi prestazione professionale offerta in nero costa meno che in fattura. Non vedo perché il mondo del sesso debba essere l'unico a funzionare diversamente.

...oppure potrebbe già esserlo....
Presumo intendessi "regolamentata", a quel punto servirebbe un sindacato che regolarizza il mestiere (ma mi pare non siano conosciute le battaglie della Lina degli anni 50 per abolire la regolamentazione) poi però una volta regolamentato sarebbe tutto documentato e ci sarebbero i tracciamenti.
Tempo fa chiesi, in un'altra discussione sempre a tema di regolarizzazione, in quanti fossero stati disponibili a farsi fare lo scontrino, da lì silenzio tombale... Magari posso riproporlo qui... 😉🌹
Cioè, a me se lo rilasci e il prezzo è lo stesso non cambia niente, quando esco lo butto come faccio al ristorante per capirci 🤣 ma se devi pagarci un ipotetico 50+% di tasse mi faresti lo stesso prezzo? Cifra random, se mi chiedi 100 a nero, mi chiedi 100 anche con scontrino per cui ti restano 45-50 a spanne?
Ovvio parlo di scontrinare sempre, non di fare come alcune attività che su 10 prestazioni fanno 3 scontrini giusto per giustificare l'attività.
 
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Niente, non ti entra proprio in testa che i prezzi rimarrebbero quelli e l'unica cosa che verrebbe compressa è il margine delle prostitute...
Con ingente beneficio per le casse dello stato e dell'INPS, che sono costantemente nella merda.
Se lo dici te che i prezzi restano gli stessi, siamo apposto...
Un altro genio della finanza.
 
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...oppure potrebbe già esserlo....
Presumo intendessi "regolamentata", a quel punto servirebbe un sindacato che regolarizza il mestiere (ma mi pare non siano conosciute le battaglie della Lina degli anni 50 per abolire la regolamentazione) poi però una volta regolamentato sarebbe tutto documentato e ci sarebbero i tracciamenti.
Tempo fa chiesi, in un'altra discussione sempre a tema di regolarizzazione, in quanti fossero stati disponibili a farsi fare lo scontrino, da lì silenzio tombale... Magari posso riproporlo qui... 😉🌹
Effettivamente, come correttamente rilevi, la prostituzione, contrariamente ai molti, che continuano ancora a pensare il contrario, è del tutto legittima, sono lo sfruttamento e il favoreggiamento della medesima che costituiscono dei reati.
Ritengo comunque che @Zippolini sia stato semplicemente vittima di un lapsus freudiano. :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
Peraltro io opterei per un'abolizione del favoreggiamento, reato che, se non direttamente collegato allo sfruttamento, causa solo danni collaterali e confusione.
Non mi vergogno a dire che aiuto alcune OTR, persone veramente speciali, che stanno attraversando un periodo difficile, come si dice: non è tutto oro quello che luccica.
In questo caso il favoreggiamento non c'entra proprio nulla, trattasi di aiuti per la sopravvivenza, e possono essere tutti opportunamente documentati, anche di fronte a un giudice.
Metterei invece piuttosto, provocatoriamente, l'ergastolo per lo sfruttamento, che è veramente una cosa ignobile, perché è contro la persona.

Non avrei alcun problema a ricevere uno scontrino fiscale.
Una fattura invece proprio no! Immaginati poi se vi obbligassero a emettere fatture elettroniche con trasmissione diretta all'Agenzia delle Entrate. :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
E' chiaro comunque che uno scontrino fiscale, a parità di prezzo per il cliente, comporta per l'esercente un minor introito, che deve corrispondere ad altri effettivi vantaggi materiali, dettati non solo da una costrizione legislativa, altrimenti non funziona, altrimenti molti scontrini andrebbero perduti, o i prezzi dovrebbero necessariamente aumentare.
In ogni caso Deborah affiderei tranquillamente nelle tue mani la risoluzione del problema di una opportuna regolamentazione, alla fine siete voi le dirette interessate, noi verremmo colpiti solo di riflesso, e, quello che va bene per voi, è molto probabile che vada bene anche per noi.
L'importante è non lasciare in mano il pallino a gente del tutto incompetente, che non conosce il problema, e rischia di fare più danni rispetto a quelli che si vorrebbero evitare; ogni riferimento a qualche parlamentare, peraltro femmina, risulta del tutto voluto. :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
La questione è molto seria e va affrontata conoscendo a fondo tutte le facce, anche quelle più nascoste, del problema, coinvolgendo anche chi ogni giorno lo vive letteralmente sulla propria pelle.
 
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Deborah Italiana

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Peraltro io opterei per un'abolizione del favoreggiamento
Ops... Argomento minato Paolo Tredici, non interverrò su questo.

Riguardo allo scontrino intendevo un tracciamento del pagamento, ti garantisco che c'è gente che non usa nemmeno il telepass per non dover giustificare la sua venuta nel quel riminese figuriamoci una ricevuta con un'accompagnatrice.
Alla fine è un mondo parallelo che a crearne una regolamentazione lo si andrebbe ad ufficializzare, e sono davvero pochissimi quelli a cui non cambierebbe nulla, ovviamente parlo per quello che vedo io. 🌹
 
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...oppure potrebbe già esserlo....
Presumo intendessi "regolamentata", a quel punto servirebbe un sindacato che regolarizza il mestiere (ma mi pare non siano conosciute le battaglie della Lina degli anni 50 per abolire la regolamentazione) poi però una volta regolamentato sarebbe tutto documentato e ci sarebbero i tracciamenti.
Tempo fa chiesi, in un'altra discussione sempre a tema di regolarizzazione, in quanti fossero stati disponibili a farsi fare lo scontrino, da lì silenzio tombale... Magari posso riproporlo qui... 😉🌹
Regolamentata è corretto in ambito legislativo, legalizzata intendevo in ambito economico tributario.
Perché, checché se ne dica, guadagnare pacchi di soldi eludendo il fisco rimane illegale, come recitano anche parecchie sentenze della Cassazione anche recenti.
 
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Se lo dici te che i prezzi restano gli stessi, siamo apposto...
Un altro genio della finanza.
Ah perché pensi che i salari/stipendi reali dei lavoratori dipendenti siano aumentati con l'aumento dei costi industriali?
Te lo dice l'ISTAT: no, sono diminuiti.
Quindi, se economicamente è possibile succeda per il carpentiere, perché non dovrebbe esserlo per una prostituta?
Le aziende (con cui lavoro da un decennio abbondante) pur di non perdere quote di mercato sono disposte anche ad abbassare i margini di profitto. Specie se i margini sono alti.
Saranno tutti fessi?
No, è il mercato che funziona così.
Da sempre.
Se la prostituta aumenta i prezzi e aumentandoli va fuori mercato, o abbassa i margini oppure cambia mestiere.
È economia di base.
Non serve essere geni della finanza 😅
 
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Ops... Argomento minato Paolo Tredici, non interverrò su questo.

Riguardo allo scontrino intendevo un tracciamento del pagamento, ti garantisco che c'è gente che non usa nemmeno il telepass per non dover giustificare la sua venuta nel quel riminese figuriamoci una ricevuta con un'accompagnatrice.
Alla fine è un mondo parallelo che a crearne una regolamentazione lo si andrebbe ad ufficializzare, e sono davvero pochissimi quelli a cui non cambierebbe nulla, ovviamente parlo per quello che vedo io. 🌹
Pardon, non voglio essere insistente e seccarti, ma da esercente la tua opinione è importante, riformulo la domanda: se domani venisse magicamente legalizzato tutto e ci fosse la possibilità di lavorare 100% legale con partita iva, cosa faresti?

A) emetti fattura o scontrino ( inteso sempre , ogni prestazione ) e lasci tariffa invariata.
B) emetti fattura o scontrino e regoli la tariffa di conseguenze.
C) continui a nero.

Se vorrai rispondere 😊🙂 ( o altre ragazze del forum )
 
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Effettivamente, come correttamente rilevi, la prostituzione, contrariamente ai molti, che continuano ancora a pensare il contrario, è del tutto legittima, sono lo sfruttamento e il favoreggiamento della medesima che costituiscono dei reati.
Ritengo comunque che @Zippolini sia stato semplicemente vittima di un lapsus freudiano. :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
Peraltro io opterei per un'abolizione del favoreggiamento, reato che, se non direttamente collegato allo sfruttamento, causa solo danni collaterali e confusione.
Non mi vergogno a dire che aiuto alcune OTR, persone veramente speciali, che stanno attraversando un periodo difficile, come si dice: non è tutto oro quello che luccica.
In questo caso il favoreggiamento non c'entra proprio nulla, trattasi di aiuti per la sopravvivenza, e possono essere tutti opportunamente documentati, anche di fronte a un giudice.
Metterei invece piuttosto, provocatoriamente, l'ergastolo per lo sfruttamento, che è veramente una cosa ignobile, perché è contro la persona.

Non avrei alcun problema a ricevere uno scontrino fiscale.
Una fattura invece proprio no! Immaginati poi se vi obbligassero a emettere fatture elettroniche con trasmissione diretta all'Agenzia delle Entrate. :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
E' chiaro comunque che uno scontrino fiscale, a parità di prezzo per il cliente, comporta per l'esercente un minor introito, che deve corrispondere ad altri effettivi vantaggi materiali, dettati non solo da una costrizione legislativa, altrimenti non funziona, altrimenti molti scontrini andrebbero perduti, o i prezzi dovrebbero necessariamente aumentare.
In ogni caso Deborah affiderei tranquillamente nelle tue mani la risoluzione del problema di una opportuna regolamentazione, alla fine siete voi le dirette interessate, noi verremmo colpiti solo di riflesso, e, quello che va bene per voi, è molto probabile che vada bene anche per noi.
L'importante è non lasciare in mano il pallino a gente del tutto incompetente, che non conosce il problema, e rischia di fare più danni rispetto a quelli che si vorrebbero evitare; ogni riferimento a qualche parlamentare, peraltro femmina, risulta del tutto voluto. :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
La questione è molto seria e va affrontata conoscendo a fondo tutte le facce, anche quelle più nascoste, del problema, coinvolgendo anche chi ogni giorno lo vive letteralmente sulla propria pelle.
La prostituzione è legittima, è il guadagnare soldi non dichiarati che è illegale.
Ergo, a meno che qualcuno non dimostri che fanno beneficienza, si. Sono fiscalmente perseguibili.
 
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Deborah Italiana

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Pardon, non voglio essere insistente e seccarti, ma da esercente la tua opinione è importante, riformulo la domanda: se domani venisse magicamente legalizzato tutto e ci fosse la possibilità di lavorare 100% legale con partita iva, cosa faresti?

A) emetti fattura o scontrino ( inteso sempre , ogni prestazione ) e lasci tariffa invariata.
B) emetti fattura o scontrino e regoli la tariffa di conseguenze.
C) continui a nero.

Se vorrai rispondere 😊🙂 ( o altre ragazze del forum )
Mi fa piacere rispondere e non ti trovo affatto insistente, nel 2022 volevo aprirmi partita iva, per quello è un argomento a cui sono sensibile.
E so per certo che ci sono colleghe che hanno tranquillamente il POS.
Volevo farlo anch'io, il primo ostacolo fu appunto la mia privacy, avrei dovuto mettere i miei dati visibili e l'unico modo al tempo era aprire una denominazione differente che non ricordo i termini giusti legali, essendomi imbattuta in questi intoppi mi arresi, io non sono nella situazione in cui posso dire pubblicamente ciò che faccio.
La mia sintesi forse è anche troppo ristretta, ma ci sono andata dietro parecchio.
Con una partita Iva certo che emetterei scontrini, lo farei apposta per figurare il reddito, il secondo intoppo fu appunto quello dell'emissione di una ricevuta, chiedendo agli ospiti cosa avessero fatto in caso di mia partita Iva, nessuno avrebbe voluto tracciare il pagamento. 😅
Quindi lasciai le cose come stanno... 🌹
 
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Deborah Italiana

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La prostituzione è legittima, è il guadagnare soldi non dichiarati che è illegale.
Ergo, a meno che qualcuno non dimostri che fanno beneficienza, si. Sono fiscalmente perseguibili.
Sicuramente ci saranno realtà in cui il giro di soldi è talmente ampio da dover dare una regolata.
A me dissero che dovrei dichiarare da una certa cifra in poi, e lo volevo fare, ma le difficoltà trovate mi fecero desistere.
 
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Sicuramente ci saranno realtà in cui il giro di soldi è talmente ampio da dover dare una regolata.
A me dissero che dovrei dichiarare da una certa cifra in poi, e lo volevo fare, ma le difficoltà trovate mi fecero desistere.
Per legge, se non è cambiata ultimamente ma non credo, è obbligatoria denuncia dei redditi per tutti coloro i quali sono oltre 3.000€ annui.
Che supera anche uno che fa lavoretti stagionali, per dire.
Qui ovviamente si parla di giro di soldi abnorme, e come dicevo ieri ne verrebbero spazzolati un bel po', sia a causa della burocrazia che della tassazione assurda.
Ovvio che quindi al settore convenga rimanere fantasma.
 
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Deborah Italiana

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Per legge, se non è cambiata ultimamente ma non credo, è obbligatoria denuncia dei redditi per tutti coloro i quali sono oltre 3.000€ annui.
Che supera anche uno che fa lavoretti stagionali, per dire.
Qui ovviamente si parla di giro di soldi abnorme, e come dicevo ieri ne verrebbero spazzolati un bel po', sia a causa della burocrazia che della tassazione assurda.
Ovvio che quindi al settore convenga rimanere fantasma.
Nel 2022 era di 4800, con marca da bollo di 2 euro sulle ricevute sopra i 70 e qualcosa.
Comunque non sempre conviene tenere il reddito nascosto.
Per mia esperienza personale per esempio, ho appurato che conviene anche a chi usufruisce di rimanere fantasma, sicuramente non sarà il caso tuo, ma parlo di tendenza o maggioranza.
 
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