Ieri sera, dopo qualche impegnativo giorno di trasferta per lavoro, verso le 20.30 faccio un giro su via Glomerelli... come prima cosa, noto che la rotonda dell’ipercoop è stata spianata; lì vedo solo la ragazza biondina magra – Daniela – accovacciata accanto ad alcuni tizzoni accessi. Più il là vedo che sono ancora in corso i lavori stradali e che c’è comunque un notevole movimento di auto. In corrispondenza dell’angolo della prima traversa, ci sono due ragazze bassine, un po’ in carne, una mora con capelli lisci, l’altra forse castana con capelli mossi, piuttosto giovani e ricercate.
In realtà il mio giro è più che altro mosso dalla vana speranza di ritrovare volti famigliari. Mentre procedo è impossibile per me non pensare ad angeli che non si vedono più su quella via, come Alexandra, Elena, la piccola Isabel.
Ad allargare il buco allo stomaco, ad un certo punto contribuisce un vecchio pezzo che danno alla radio e che non avevo mai capito prima: "Caterina e il coraggio"
Caterina che stringi la notte
E questa notte si ferma dov'è
Caterina che ascolti e non parli di te
La bellezza ti illumina il pianto
Non è un vivere sempre di maggio
Non è un cantico e questo lo sai
Sfiori il tempo, conosci l'amore e lo fai
Senza amore, col solo coraggio che hai
Stella incerta dell'attesa
Stella sfortunata e offesa
Vivido dolore, malinconia
Chiudi i tuoi cancelli al mondo
E vai via
...
Dopo un po’ torno a casa... e pensando ad alcune storie, ai temi dell’attesa, dell’incertezza e del coraggio, dentro di me invio un grazie e un abbraccio a quelle ragazze lontante...