Ieri sera, convinto che il match della nazionale avrebbe tenuto tranquilli a casa sia i colleghi/rivali che le varie vetturette colorate, sono passato a vedere l'amichevole
Russia-Concorezzo, in orario assai meno tardivo del solito. Era davvero forte la curiosità di vedere dal vivo
Carolina, che l'esimio Max Mosley aveva descritto come la bionda più carina di tutto il lotto.
In effetti, le ragazze si rimescolano in continuazione fra le varie mattonelle (i due distributori e i due lati del cavalcavia Colleoni) e sembrano anche venire al lavoro un po' a loro piacimento.
Il tempo di arrivare e nel
Tamoil buio intravedo una
mora alta e secca, dai lineamenti non eccelsi e dalla frangetta, e una
bionda, leggermente più bassa ma più carina.
Al
ponte Colleoni c'è solo la solita
Rossa un po' agèe (lato Monza) e all'
Ip illuminato manca il cuscino di Svetlana, ma in compenso è apparso uno sgabellino, fra la 1a e la 2a pompa della corsia più vicina alla strada.
Servono circa 20 minuti di pazienza, per vederle riapparire tutte. La "
sgabellina" dell'Ip si rivela essere la
Lola che avevo incontrato una settimana fa, stasera coi capelli a caschetto di colore castano/rossiccio (che indossi delle parrucche, a questo punto?). Molto sexy, con i liquid leggings neri che indossa stasera, e mi fa pure un sorrisone a 32 denti, quando le dedico un inchino per scrutarla meglio e probabilmente anche lei mi riconosce.
La
bionda del Tamoil buio, che ogni tanto torna a fare compagnia alla spilungona mora meno gettonata (a sua volta munita di sgabello), fa decisamente la sua bella figura, però mi resta qdualche dubbio che possa essere Carolina.
Ma è sotto il
ponte Colleoni che praticamente mi innamoro: a un certo punto, accanto alla Rossa appare una
bionda dagli occhi cerulei e vestita molto sportiva (un top di colore rosa e dei fuseaux scuri, quantomeno coi tacchi). Passo una prima volta a distanza ravvicinata e resto folgorato: questa è praticamente la
Flavia Vento di 20 anni fa ... lineamenti da modella! Mi immagino quindi che sia lei la Carolina di cui parlava Max.
Dopo 3-4 passaggi a vuoto, in cui mi domando come sia possibile che una simile figona se ne stia lì con le mani in mano e sono combattuto se contravvenire a una delle mie regole di sicurezza ("Mai fermarsi da una ragazza che non sia in minigonna, altrimenti potrebbe non esserci nulla da toccare con mano!"), alla fine cedo.
Lei è seduta sul guard rail, mi complimento per la sua bellezza e, dopo brevissima trattativa, la invito a bordo (lei precisa che stasera concede solo BJ e forse questo è il motivo per cui è più inoperosa).
Le chiedo subito il nome e appena mi dice di chiamarsi
Nina, esclamo: "Ah, ma allora noi ci conosciamo!"
Sarà che stasera è sfaccendata, sarà che adesso mastica meglio l'italiano (meglio di Suarez e lei non morde neppure, quindi date pure a lei il passaporto italiano
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), ma l'ho trovata molto più cordiale e chiacchierona che lo scorso febbraio. Mi racconta di essere rientrata in Italia da sole 3 settimane e di averne fatta una di vacanza con altre ragazze (che mi immagino più come una vacanza/lavoro, anche se poi i segni del costume da bagno erano ben visibili).
Forse perchè focalizzata sui soli preliminari (no RAI1 perchè non si sentiva tanto in forma e non per via del ciclo), l'ho vista meno meccanica e andare più "a braccio" anche nell'intrattenimento, carezzandomi anche l'addome e i gioielli di famiglia. Quando poi si è stancata del BJ e si è passati al solito smanacciamento, io mi sono fiondato a manipolare i suoi seni (che aveva estratto sin da subito dal top e i cui capezzoli si inturgidiscono rapidamente), mentre lei ha continuato a carezzarmi un po' dappertutto, facendomi persino venire i brividi, mentre mi passava la mano fra i capelli. Ho poi ricambiato la cortesia, quando si è appoggiata con la testa sul mio petto.
Io ero ovviamente mascherato, ma mi è sembrata la Nina dalle briglie più sciolte che avevano descritto altri colleghi nelle prime rece (e non quella algida e meccanica che incontrai io), per cui non escluderei che possa concedere FK, a suo gradimento.
Peccato solo che sia davvero
inflessibile sui 15 minuti di cronometro, nonostante la sua affettuosità di ieri sera e i suoi proclami: "Io vuoglio che tu venire!".
Non mi concede assolutamente il numero di cell, dicendo che lo usa solo per stare in contatto con le colleghe e non lo dà ai clienti.
Mi chiarisce anche l'arcano del continuo rimescolamento delle mattonelle: come al Monopoli, Vicolo Corto è una location assai meno pregiata del Parco della Vittoria e stavolta ha scelto quella più abbordabile, sapendo che non avrebbe fatturato granchè con i soli BJ
That's all
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