Mai nessuno che ponga l'accento sul fatto che il 99% delle prostitute italiane (maggiorenni o minorenni) sceglie volutamente, e senza costrizione alcuna, di fare la prostituta.
I casi di ragazze minorenni costrette a prostituirsi dai genitori o dal cattivo di turno sono, infatti, del tutto residuali.
Andrebbe altresì posto l'accento sul fatto che la gran parte delle donne italiane (il 99% anche qui?), siano esse maggiorenni o meno, non si prostituisce in cambio di denaro ma, come succede dalla notte dei tempi, lavora (o cerca lavoro) o studia o se le va si fa mantenere dall'uomo al quale decide di accompagnarsi.
Il fenomeno delle "baby prostitute", quindi, è anch'esso ampiamente residuale ma viene ingigantito dai media bavosi che hanno tutto l'interesse a far passare l'equazione minorenne che desidera (e si compra) cellulari e borsette uguale prostituta (in realtà la borsetta griffata della star Violetta piace a quasi tutte le ragazzine che hanno riempito il Forum di Milano ma a smignottare nella scuola pariolina o in quella ligure per comprarsela erano due o tre su 300 allieve...).
Le ragazzine di oggi, in definitiva, fanno sesso con il loro fidanzatino e si concedono tutt'al più a qualche passeggero amante (loro coetaneo o poco più grande) come facevamo noi decenni fa e come noi ai nostri tempi ambiscono anch'esse alle piccole conquiste materiali del momento: negli anni 80-90 c'erano le all stars, el charro, la felpa della company, il garelli, il nintendo, ecc. mentre oggi ci sono altre e più concorrenziali tipologie merceologiche (abbigliamento, gadgets elettronici, ecc.) che sublimano le aspettative degli adolescenti i quali, nella stragrande maggioranza dei casi (il 99% per l'ennesima volta?), sanno bene che studiando e comportandosi dignitosamente (al pari nostro quando eravamo pischelli) vedranno aumentata la paghetta e/o otterranno l'oggetto di culto (compatibilmente con le risorse famigliari e comunque senza bisogno di fare le mignotte). Molta della questione è tutta qui, alla faccia dei moralisti lagnosi ed ipocriti (di cui è pieno anche un forum di puttane e puttanieri come questo il che è tutto dire sugli odierni "mala tempora currunt").
http://www.giornalettismo.com/archi...perdita-della-verginita-di-beatrice-borromeo/
Ecco a cosa mi riferivo, confermato poi da altre fonti.
Pare che in alcune discoteche si tengano nei bagni dei veri e propri tornei di sesso orale.
Alcuni mesi fa, durante una cena a casa di un conoscente, il figlio di questo si mostra un po' troppo insistente nel chiedere il permesso di voler andare in discoteca il sabato a venire. La madre appare stupita dalla richiesta, afferma che il bambacione non ha mai mostrato un simile interesse in quanto ancora molto infantile. Ma il pargolo insiste ed insiste ed insiste tanto da diventare molto fastidioso, cosicché la madre lo porta in un'altra stanza per continuare la battaglia. E qui avviene la rivelazione.
Il sabato successivo le compagnette avrebbero indistintamente omaggiato di un servizietto orale nei bagni del locale chiunque si fosse loro presentato. Per "chiunque" intendo ovviamente coetanei, meglio precisare.
Peccato non esserlo. Se ripenso alle mie compagne di liceo, mortacci loro....
Cazzo, ma ai vostri tempi, che sono anche i miei, non c'erano - non necessariamente in classe vostra ma nell'istituto che frequentavate - le cosiddette coetanee facili che tutti quanti i maschietti sapevano essere particolarmente propense a spompinare nei bagni, alle feste e in disco gratuitamente o in cambio di un gradito presente? Mi sembra di aver vissuto sulla luna. Ricordo la fantastica Roberta della terza E che diceva di voler arrivare vergine al matrimonio e per questo si concedeva ai suoi tanti utilizzatori finali solo nei rapporti anali, una vera rivoluzionaria per l'epoca (l'anale era quasi una pratica sconosciuta oltre che proibita dalla morale cattolica e per tale ragione ambitissima).