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Sulla scia dell'OT lancio invece una provocazione:

Le escort per natura della loro attivita' hanno molti piu' contatti e per forza "a rischio" delle persone in altri ambiti.
Credo poco all'uso della mascherina e delle posizioni in antitesi e le rece pubblicate negli ultimi tempi sommariamente me lo confermano.
E se in realta' fossero piu' sicure perche' ormai, chi prima chi dopo, avessero ormai tutte contratto il virus in forma asintomatica? [...]
nel quadro dall'ancora scarsa conoscenza dell'eziologia pipistrella, purtroppo, al momento non è escluso che gli infettati&guariti possano possano essere comunque contagiosi :-(
 
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insomma...terrapiattista ma non del tutto, io direi più terraovalista!?
E se invece fosse una ciambella?

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Dude4you

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Non mi convince il fatto di ritenere la maggioranza delle esercenti come "quasi tutte" asintomatiche ma guarite.

Ah, tutte le quattro persone erano un po' refrattarie all'uso della mascherina e/o si sono contagiate in casa dove "ovviamente" non se ne fa uso.

Concordo con Smith "Non mi convince il fatto di ritenere la maggioranza delle esercenti come "quasi tutte" asintomatiche ma guarite".

In un campo così denso di variabili in cui l'unica certezza è la capacità trasmissiva indipendentemente dall'età (vedi post #5.690 ) sarebbe un errore pensare che la soluzione corretta sia quella più auspicabile.
 
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Dude4you

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una Riflessione:
ma non sarebbe logico, etico, necessario e utile effettuare un test sierologico prima della somministrazione del vaccino ?Chi é stato infettato non ne avrebbe necessità Secondo me.
Non ditemi che L’ immunità conferita dal vaccino è più lunga e migliore, suppongo sia grandemente il contrario. Sull’ efficacia dei vaccini nulla è scontato, esempio L’ efficacia del vaccino influenzale.
A proposito dove è finita l’influenza, negli anni passati i giornaloni dicevano che metteva a letto milioni di Itagliani (g). Fenomeno interessante sia dal punto di vista biologico che dei media.
 
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ma non sarebbe logico, etico, necessario e utile effettuare un test sierologico prima della somministrazione del vaccino ?Chi é stato infettato non ne avrebbe necessità Secondo me.

Ti rispondo semplificando: e' piu' conveniente vaccinare tutti a tappeto.

Se pur ha un senso logico, in campo pratico fare il sierologico prima del vaccino e' una perdita di tempo e una dispersione di costi che ora e' marginale nel contesto generale, mentre vaccinare a tappeto e' piu' veloce e meno costoso.
 
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Tra L’ altro darebbe un quadro epidemiologico nazionale definitivo.
Ho l’ impressione, una certezza che sia quello che si vuole evitare a tutti i costi.
è già stato fatto con la collaborazione d ISTAT. Se hai curiosità ed interesse a sufficienza trovi tutti i numerini in questo stesso thread.
Parimenti, puoi anche trovare nello stesso posto una risposta dettagliata alla domanda sulla ricerca degli anticorpi come alternativa al vaccino.
 
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Sorprendente come sia facile passare da "buono" a "cattivo". Non ho mai sentito nessuno fare le pulci alla Pfizer per il cazzo in tiro... si vede che il Viagra è l'unico farmaco che non presenta reazioni avverse.
 
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smith

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Il problema del sierologico è duplice.

Primo: il sierologico ha una finestra di 10-15 giorni. Lasciando stare il fatto della sensibilità e accuratezza del test (penso che stiamo parlando del pungidito anche perchè altrimenti abbiamo già l'esplosione dei costi come suggerito da qualcuno, sa andiamo in un laboratorio specializzato con tecniche e macchinari più sofisticati), ossia facendo finta che i pungidito siano sensibili e accurati al 99,9% (che non è vero...), se faccio un test negativo agli anticorpi oggi, vuol solo dire che lo ero 10-15 giorni fa.
Ma magari sono positivo, asintomatico, presintomatico, in fase d'incubazione.

A meno di non fare un tampone rinofaringeo che, ha sempre una finestra di 72 (quindi un negativo mi dice che ero sano 3 giorni fa) e che comunque mi imporrebbe di autoisolarmi 24-48 ore nell'attesa dell'esito.

Si vede già qui la quasi totale impraticabilità della cosa per non dire che comunque servirebbe a poco.

Ma il secondo aspetto è un altro: a me risulta che l'immunità data da un'infezione guarità non sia affatto paragonabile a quella data da un vaccino.
E anzi, sembra paradossale, ma quella data dal vaccino sia migliore di quella data da un'infezione guarita.

Sembra infatti che, adesso che c'è lo spauracchio della variante sudafricana, quelli ammalati e guariti possano reinfettarsi e ammalarsi con la variante sudafricana (mi sembra di aver letto di qualche caso già segnalato) mentre tra quelli vaccinati sembra che la cosa sia tra l'improbabile e il difficile.

Seguiranno sviluppi.
 
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Dover fare un esame sierologico prima di ogni vaccinazione è assurdo, si aggiungerebbe un overhead di costi e tempi enorme per risparmiare cosa? Forse un 20-25% di dosi?
Al netto della spesa per la logistica (predisporre i luoghi sarebbe comunque un capitolo di spesa sovrapposto) mettersi a far tamponi aumenta ingiustificatamente i costi.

Sulla base dei costi che sono circolati sulla stampa un vaccino sta sui 5-10 euro.

Un pungidito rapido come quelli usati in veneto costa circa la stessa cifra, ma devi aggiungere i costi di gestione, il personale che deve gestire la pratica, la raccolta dati e la gestione, la creazione di programmi ad hoc, la formazione del personale....

E su questo ragionamento anche troppo semplice, ogni vaccinazione costerebbe quindi il doppio perche' nel dubbio dovresti fare il pungidito a tutti.

Come ha detto qualcuno sopra, se poi ci mettiamo a fare davvero sierologici da laboratorio o tamponi ogni individuo deve tornare 3 volte per fare un vaccino.

Non vedo davvero che senso abbia....
 
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In questi mesi direi da ottobre in poi in tutta Europa mi si passi il termine, vi è stato la perdita del parco buoi. Tutti i sistemi di tracciamento dei contagi sono saltati, per questo si è cercato di agire un po' a macchia di leopardo per limitare al massimo la diffusione del virus che comunque mi pare come raccontato da tutti i media europei adesso corra più che mai. Come esperienza personale vi dico di più persone partite e tornate dall'estero senza il minimo controllo neanche il tampone rapido. Questo accaduto esattamente ieri e non mesi fa. Alcuni miei amici a Londra hanno preso il covid in questi giorni, mi raccontano di focolai molto diffusi ma anche che la loro allerta 5 (il massimo per inglesi) corrisponde da come descritto alla nostra zona arancione. Per quanto riguarda noi, io vedo comunque anche in zona rossa tanta gente in giro, assembramenti nei supermercati etc.purtroppo molte persone ancora non indossano correttamente la mascherina. Io personalmente stavo bastonando al supermercato un anziano che ha ben pensato prima del ritiro carrelli di abbassarsi la mascherina e starnutire. Quindi tutto il massacro di coglioni mediatico è per limitare occasioni di contatto. Le abbiamo provate tutte ma il virus continua a circolare, la verità come dice Montaigner è che ne sappiamo ancora molto poco. Mi preoccupa molto la riapertura delle scuole perché diciamolo storicamente le meglio malattie infettive (varicella, morbillo etc.) Le abbiamo prese tutti a scuola. 10/15 persone concentrate in tante ore nello stesso piccolo locale a respirare la stessa aria.
 
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smith

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La percentuale di contagi rilevati nelle scuole fino ad ora è del 2%...

Anche io pensavo che le scuole fossere un problema ma poi ci ho pensato e mi sono anche informato da parenti e, almeno fino alle medie, non lo sono più di tanto.
Spiego perchè: almeno fino alle medie, imporre anche ad una ventina, trentina di alunni in un'unica classe di rimanere ben fermi e piazzati al proprio banco e con la mascherina sul naso, è molto più semplice, paradossalmente, che imporlo a degli over 14-18.
I ragazzini, anche se può non sembrare, fin tanto che sono all'interno delle mura scolastiche, sono molto più ubbidienti e ligi che non gli adulti (e forse sarebbero da chiamare immaturi questi ultimi che al grido di "Libertà!" ne combinano di ogni).

Già dai 14 anni in su iniziano le prime forme di anarchia e forse non è così sbagliato imporre la DAD proprio alle superiori cercando di evitarla alla medie inferiori ed elementari.

Degli adulti poi, come già detto, non ne parliamo: basterebbe entrare in un qualsiasi ufficio per pensare di vedeli tutti "mascherati" e invece scoprire che sono tutti "ignudi".

I contagi tra la popolazione minorile avvengono un'attimo dopo o un attimo prima di varcare le soglie della scuola e non di rado in famiglia.

Io la varicella penso di averla fatta ai tempi dell'asilo. Per il morbillo fui vaccinato. L'anti TBC che mi fecero più volte a scuola funzionò. I pidocchi mai presi e mai saputo di focolai nelle classi.
Forse gli unici malanni che mi portavo a casa erano raffreddori ed influenze. Aver tenuto le precauzioni (mascherina e distanziamento) di oggi, allora, forse mi sarei evitato anche tanti raffreddori e influenze.

No, putroppo i posti più pericolosi al momento sono i luoghi di lavoro e svago, non certo le scuole.
 
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Sui luoghi di lavoro non sono d'accordo perché si presume che si siano organizzati. Sullo svago assolutamente sì. Sulla scuola spero che tu abbia ragione, ma io ho dei ricordi delle medie dove era difficile tenerci fermi. Inoltre mi sembra preoccupante il problema trasporti, io ho visto scene da incubo fuori le scuole con assembramenti simili a quelli che puoi avere ad un concerto. Tecnicamente non si contageranno a scuola ma fuori. Speriamo bene.
 
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smith

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Hai detto bene per quanto riguarda i luoghi di lavoro: si presume. Ma si presume e basta. Dovresti passare un giorno, ne basta solo uno, a lavorare con me. Secondo me cambi idea.

Concordo invece sul capitolo trasporti pubblici.

Però io ho notato una cosa ultimamente: sarà anche effetto dei vari provvedimenti, della paura, di chi più ne abbia più ne metta ma io vedo girare la maggioranza delle corse dei bus urbani praticamente vuota. Paradossalmente ultimamente sarebbero posti sicuri perchè non di rado vedo un solo passeggero e l'autista.
Da un altro lato la vedo male, sul medio lungo periodo, per i bilanci delle varie ATAC, ecc.
Stanno praticamente girando vuoti sprecando carburante.
 
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[...] Mi preoccupa molto la riapertura delle scuole perché diciamolo storicamente le meglio malattie infettive (varicella, morbillo etc.) Le abbiamo prese tutti a scuola. 10/15 persone concentrate in tante ore nello stesso piccolo locale a respirare la stessa aria.
Riporto qualche considerazione già esposta in merito
 
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E se in realta' fossero piu' sicure perche' ormai, chi prima chi dopo, avessero ormai tutte contratto il virus in forma asintomatica?
I parametri e i dati di pubblico dominio in effetti coinciderebbero.
La maggior parte degli individui sotto i 40 al massimo si fa una febbre e piu' dell'80 percento nella stessa fascia se infetto e' ansintomatico.
Quelle che in una prima fase (ma anche in questa) erano il potenziale untore in realta' ora statisticamente potrebbero essere porti sicuri.

Il mio e' ovviamente un intervento volutamente terrapiattista, non mi si fraintenda, ma lo faccio solo per lanciare uno spunto di riflessione su quella che e' la percezione degli altri iscritti circa le cifre in ballo, le conseguenze delle dinamiche sociali etc...
Potrebbe anche essere che una parte delle pay abbiano avuto il covid e tra asintomatiche e chi lo ha avuto in forma non troppo pesante. Ma potrebbe anche essere che l’exploit dei contagi in parte dipendano proprio dall’attività delle pay. Vi faccio un esempio reale. La sorella di una mia amica era positiva, ma non capivamo come. La mia amica mi ha spiegato che l’amante della sorella era andato a mignotte e aveva solo un po’ di stanchezza. Quindi l’aveva passata alla sorella e poi tutta la famiglia. Ovviamente il marito pensa di averlo portato lui. Ma questo per fare un esempio. Sicuramente ci sarà una parte di pay che sono immunizzate ma credo che siano la minoranza purtroppo. Leggo nelle recensioni che alcuni ci vanno con le mascherine, altri evitano posizioni a ‘rischio’, ma personalmente per me è uno sfizio se devo stare con la mascherina e stare attento a come trombo preferisco rimandare.
 
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