Scusate ma sui cosiddetti conosciutissimi medici a me viene per forza in mente questa.
E' più forte di me.
Poi io conosco un conosciutissimo medico, che è conosciuto perchè è il mio curante, che invece prima di prescriverti qualsiasi cura anticovid, anche la più banale a base di antipiretici, nonchè tampone, vuole almeno una delle seguenti tre condizioni:
-Febbre almeno a 38°
-Tosse insistente
-Astenia grave
Non oso pensare con quali condizioni richiederà eventualmente il ricovero.
Ma la ragione è semplice, anche da capire: avrà mediamente un mazzo potenziale di pazienti iscritti presso di lui che raggiungerà tranquillamente il migliaio di assistiti.
Semplicemente non può seguirli scrupolosamente tutti ad ogni primo sintomo di qualsiasi patologia.
In questo periodo poi...
In più gli avranno anche detto, già da anni, di fare così.
Semplicemente lui sta applicando i protocolli che ha ricevuto, sia che li condivida che non li condivida.
Ma ripeto, vista la platea gli conviene condividerli quasi per forza.
Poi sì, è vero, ci sono le associazioni dei medici di base che sbandierano, specie in TV.
Ma non sarà per avere anche loro il loro quarto d'ora di celebrità?
Che poi sono di fatto sindacalisti anche loro a tutti gli effetti, indipendentemente da ciò che di buono o di cattivo si possa pensare di qualsiasi tipo di sindacato.
Poi già da anni si parla di prevenzione...altro mah grande come una casa...
Penso che @L3ONARDO si riferisse invece, ad esempio (se ne potrebbero citare tanti altri), a questo medico di base (ho dovuto recuperare il link andando indietro di qualche mese):
«Medici di base impotenti. Ma ho continuato a curare»
«La medicina territoriale è stata esclusa dai giochi e si è voluto creare una distanza tra noi e i pazienti, ma io ho continuato a curare e non ho avuto né un decesso, né un ricovero in terapia intensiva». La testimonianza di un medico di base di Bologna che rivela come il ministero «abbia...
lanuovabq.it
Peraltro, come esperienza diretta, ho anche un conoscente stretto che il Covid se l'è beccato fortissimo nella prima ondata ed è stato quasi al limite di finire all'ospedale, ma è stato salvato dal suo medico di base che si è preso la briga di fare il suo mestiere di medico, ed è andato a visitarlo a casa, fornendogli le cure del caso (che comprendevano, tra le altre cose, anche antibiotici e cortisonici). Un medico che non gli ha certo detto, da telefono, di prendere la tachipirina e stare in vigile attesa.
E ti riporto anche quello che è stato il tuo commento, caro Solon dei Soloni, dal basso della tua profanità (quindi ammetti anche tu di non capire un cazzo di medicina...): "
"Leggendo l'articolo e dal basso della mia profanitá dico che la signora dottoressa non avrá (ancora) avuto alcun decesso tra i suoi pazienti e nessun ricovero in terapia intensiva ma é sicuramente una delle maggiori responsabili della resistenza antibiotica che abbiamo sul suolo patrio.
Un giorno forse le capiterà un paziente con una vera infezione batterica che non risponderá ai suoi tanto affezionati macrolidi (che per la cronaca servono anche a curare la clamidia...) e forse si stupirà della cosa (anche se non sarebbe così stupefacente)."
Forse dovresti mostrare maggior rispetto, caro Solon de' Soloni, nei confronti di un medico con le palle che ha deciso di fare il suo dovere di medico, e probabilmente ha contribuito a salvare delle vite umane. Eh sì, dovresti mostrare decisamente maggiore rispetto, dal basso della tua profanità. Quando poi ti ritrovassi a casa con più di 38 di febbre, e fossi nella condizioni di essere imprigionato a casa, senza nessuno che venga a visitarti, vorrei proprio vedere, tra il tuo medico e la dottoressa di Bologna, a quale preferiresti affidarti.
Perché i medici di base che paghi anche tu con le tue tasse sono pagati per venirti a visitare a casa, e non per applicare dei protocolli per telefono. Ripeto, sono pagati per venirti a visitare a casa, quando ne hai bisogno, per controllarti la respirazione, per sentirti le spalle, ecc., e per prescriverti le cure del caso (che hanno lo scopo di evitare l'insorgere di complicanze), e non ti stanno facendo un favore. Sono pagati per farlo, anche con le tue tasse di cittadino.
Detto ciò: se un medico ha paura di andare a casa di un paziente Covid, perché ha paura di infettarsi, allora semplicemente non doveva fare il medico, ma doveva fare qualche altro mestiere meno rischioso, magari impiegato postale o simili.
Se un medico non è capace di bardarsi in modo asettico, e andare a visitare un paziente Covid a casa sua, anche in questo caso dovrebbe dedicarsi a qualche altro mestiere, e non a quello di medico.
Hai citato i protocolli: bravo, proprio i protocolli che sono stati introdotti nel 2016. E Ippocrate, e il suo giuramento, sono morti proprio nel 2016, quando si è deciso che un medico non doveva più svolgere il suo mestiere di medico, ma prescrivere ricette per telefono senza neanche vederti, e lasciarti finire all'ospedale.
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