Non mi sono mai preoccupato di poter veicolare l’influenza a mia madre anziana perché ormai da parecchi anni la faccio regolarmente vaccinare.
Inoltre l’influenza non uccide persone di sana e robusta costituzione. Il Coronavirus purtroppo in alcuni casi si. E non si sa il perché.
Mah, in questi argomenti non si possono mai fare discorsi "assoluti"
anche se fai regolarmente vaccinare tua madre, dimentichi che i vaccini non sono efficaci nel 100% dei casi e il vaccinato qualche volta non sviluppa l'immunità, perciò hai solo ridotto enormemente il rischio ma non l'hai annullato del tutto. Però non te ne sei preoccupato più di tanto.
Che poi l'influenza NON uccida persone di sana e robuta costituzione è un'altra affermazione "assoluta" ed inesatta.
Nella stragrande maggioranza dei casi chi muore per influenza è anziano e/o ha importanti patologie pregresse; tuttavia esiste anche una percentuale di persone, certo molto minoritaria, che pur non essendo anziani e trovandosi in buona salute ci restano comunque.
La differenza tra l'esagerata preoccupazione diffusa tra la popolazione (ripeto "esagerata") riguardo il Covid-19 e la "normale" preoccupazione nel caso dell'influenza è dovuta solo all'enorme attenzione mediatica dell'una rispetto all'altra.
Non che sia un fenomeno da sottovalutare, ma la preoccupazione vera è che si diffonda troppo rapidamente e che la pur piccola percentuale di persone che ne avranno conseguenze serie, dati i numeri su larga scala, comunque rischi di portare al collasso il sistema sanitario.
Il 5% dei 60 milioni di italiani sono 3 milioni di persone; se nei prossimi 4 mesi si ammalasse solo il 10% della popolazione cioè 6 milioni, ed il 5% avesse bisogno di ricovero in terapia intensiva, avremmo immediato bisogno di 300.000 posti letto in terapia intensiva, che NON ci sono.
E' questo che "terrorizza" le "autorità" ed è per questo che si è scatenata l'isteria mediatica.
E' un fenomeno nuovo, preoccupante, da affrontare seriamente, nessuno lo nega; ma con comportamenti ragionevoli e responsabili, non con l'isteria di massa
Diciamo che c'è grande confusione in merito.
La grande famiglia dei coronavirus fu scoperta negli anni 60, e si,
rientrano nei virus che causano infezioni influenzali, prevalentemente del tratto respiratorio e gastrointestinale.
Quello attuale ancora non era stato riscontrato nell'uomo...ma è una ovvietà.... all'epoca la stessa cosa avvenne con la SARS, per altro molto più aggressiva anche se, probabilmente, meno contagiosa.
FAQ SARS-Cov-2 (covid-19) →
http://www.salute.gov.it/portale/nu...aqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=228
Non esistono nell'uomo anticorpi specifici per combattere i virus, semplicemente gli anticorpi aggrediscono le infezioni che i virus creano, gli antidoti semmai vengono riprodotti sinteticamente e artificialmente in laboratorio una volta isolato il ceppo, per poi, dopo anni di test, essere iniettati nell'organismo per debellare il virus (non le infezioni). Per dire, con la SARS non fu creato nessun vaccino/antidoto, non ci fu tempo ne bisogno, il virus scomparse improvvisamente in modo naturale.
Centra nulla l'esempio con varicella, morbillo e similari che tra l'altro sono ancora estremamente pericolosi se non si viene vaccinati, questo è proprio un ceppo "influenzale" ed è della stessa famiglia che già si conosce ma che per le sue notevoli capacità di modificarsi nel breve periodo non consente lo sviluppo di un vaccino che ne possa isolare gli effetti. Come avviene con tutte le influenze. L'allarmismo globale sta avvenendo per via della sua elevata contagiosità che fa salire il livello di allert a pandemia.
Per cui no, non hai dato un'informazione esatta.
Quindi il morbillo che è dato da un virus secondo te sarebbe una influenza, e così pure la varicella??
Intendendo come influenza la normale influenza stagionale ? perchè ad una affermazione del genere si riferiva il mio commento.
E lo stesso vale per gli altri esempi che hai fatto.
Forse prima di rispondere avresti fatto meglio a leggere anche il commento a cui mi riferivo, perchè a quello era rivolto il mio intervento, "semplificato" per farmi capire da chi non ha le basi per affrontare spiegazioni complesse: siamo su un tread, questo non è un PhD di virologia
p.s.
<<questo è proprio un ceppo "influenzale" ed è della stessa famiglia che già si conosce>>
come no: i coronavirus fanno parte della famiglia dei Coronaviridae, mentre l'influenza è causata dalla famiglia dei Orthomyxoviridae
che abbiano sintomi simili non significa che siano della stessa famiglia, di conseguenza cito: <<Per cui no, non hai dato un'informazione esatta>>
si, senz'altro.
è però sostanzialmente diverso ciò che capita casualmente o ciò che capita "andandosela a cercare".
o meglio, gli effetti pratici sono i medesimi, cambia l'aspetto psicologico con cui eventualmente fare i conti.
e non mi sembra irrilevante.
detto questo ognuno poi pensa e fa con la propria testa, penserà e farà i conti con se stesso nelle modalità che riterrà più opportune.
Premesso che mantenere comportamenti responsabili è sempre opportuno, sei proprio sicuro che frequentare una pay sia "andarsela a cercare" ed entrare in una sala cinematografica non lo sia?
Se una esercente fa 10 incontri al gg, in una settimana entra in contatto con 70 persone, senza contare che poi anche lei va al supermercato o al cinema: la possibilità che si imbatta in una persona infetta sicuramente c'è.
Ma se tu vai in una sala cinematografica entri in contatto, in ambiente chiuso e per molto tempo, minimo minimo con 150/200 persone; idem se vai al lavoro su mezzi pubblici o vai in un centro commerciale a farti un giro.
Andare al lavoro od a fare la spesa è una necessità, andare al cinema, in discoteca o a farsi un giro in un centro commerciale no: non vedo perchè non considerare anche tali evenienze un "andarsela a cercare"