Ha senso oggigiorno cercare la trombata free?

  • Creatore Discussione Creatore Discussione kiba
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Dipende molto da stato mentale e condizione lavorativa.
Fare un lavoro che non piace per un misero stipendio può essere davvero frustrante.
Sì, ma anche fare un lavoro che piace molto (come fortunatamente nel mio caso!) può essere un potente deterrente e scaccia-fica. Sei talmente preso dal lavoro, sei talmente grati-FICA-to dal lavoro che dimentichi la fica. Il lavoro è una droga potentissima, forse più potente della fica, perché capita che ci pensi sempre. Se poi trai anche soddisfazioni oltre che soldi, è la fine. Pensi solo a lavorare, lavori anche sul cesso. Vai a Pay perché non hai da pensare alle donne, scopi e torni a lavorare. Essere sposati al proprio lavoro, come nel mio caso, è bellissimo. Ma ha anche delle ripercussioni sulla vita sessuale. Da quando ho "decollato" con il mio lavoro, ho smesso di cercare fica Free. Non so se sia un bene o un male.
 
Sì, ma anche fare un lavoro che piace molto (come fortunatamente nel mio caso!) può essere un potente deterrente e scaccia-fica. Sei talmente preso dal lavoro, sei talmente grati-FICA-to dal lavoro che dimentichi la fica. Il lavoro è una droga potentissima, forse più potente della fica, perché capita che ci pensi sempre. Se poi trai anche soddisfazioni oltre che soldi, è la fine. Pensi solo a lavorare, lavori anche sul cesso. Vai a Pay perché non hai da pensare alle donne, scopi e torni a lavorare. Essere sposati al proprio lavoro, come nel mio caso, è bellissimo. Ma ha anche delle ripercussioni sulla vita sessuale. Da quando ho "decollato" con il mio lavoro, ho smesso di cercare fica Free. Non so se sia un bene o un male.
Donchi, sia che mi sei simpatico. Se si riesumasse il thread : quale punter incontreresti per una birra, tu saresti certamente nella mia Top Ten di coloro che incontrerei ben volentieri, ma certe tue affermazioni, certe tue granite certezze, certi tuoi assunti, mi lasciano sinceramente basito ancorché esterrefatto.
Anch’io faccio un lavoro che mi piace … l’ho dichiarato anche in un altro thread …, ho la fortuna di fare il lavoro che ho scelto e che avrei voluto fare. Anch’io guadagno più di quanto m’occorrerebbe per vivere … posto che ci possa essere un parametro attendibile per stabilirlo …, guadagno comunque, mensilmente, quello che un impiegato normale guadagna in 3 mesi, ma, per fortuna non vivo per lavorare … e sul cesso, leggo Punterforum o guardo Pornohub, figurati se penso al lavoro. Considero il lavoro, semplicemente un mezzo per vivere meglio e per farmi passare qualche sfizio. Mai e poi mai penserei di sposarmi con il lavoro, e mai e poi mai permetterei che lo stesso fosse un impedimento alla mia vita sociale.
Mi godo il mio tempo libero, mi dedico alle cose che mi piace fare, alla mia nipotina e fino a pochi anni fa, anche alla ricerca di figa free.
In fondo, che senso ha avere successo … lavorativamente parlando … nella vita, guadagnare bene se poi non hai nessuno con cui condividere tutto ciò ?
 
Il post per me è praticamente fantascienza.
Dato che lavoro e palestra richiedono una certa prudenza, corsi e corsetti all' atto pratico si sono rivelati ben parchi di opportunità (a salsa verso la fine ballavamo tra uomini per dire), I circoli sociali alla fine dell' università si svuotano di ragazze single etc. l' unica è rimasta attaccare bottone in giro sperando di vedersi concedere una possibilità, contro ogni logica.
che sia difficile è vero, io ultime 2 ragazze una su Tinder e una in ufficio, poi lei comunque avrebbe cambiato azienda quindi è stato fattibile, anche perchè come ufficio era piccolo. In una grande azienda invece è quasi routine e ho tanti amici fidanzati/sposati che conosco e da una certa età in poi è quasi l'unica alternativa, soprattutto se vieni da fuori ad esempio e gli amici "storici" li hai nella città dove sei cresciuto.
Non ne ho mai avuto bisogno ma non penso che farei qualche corso o cose di quel tipo solo per rimorchiare, almeno che non sia un qualcosa che mi piace fare altrimenti impazzisco. Di conseguenza mi capitano solo situazioni in cui essenzialmente mi troverei comunque, ad esempio pratico degli sport e frequento circoli quindi poi tra tornei, aperitivi, cene, se uno volesse le opportunità ci sarebbero. Poi comunque bastano anche poche conoscenze per allargare un pò le possibilità e alla più brutta, anche con tutti gli aspetti negativi, ci sono le app di incontri che se usate bene portano sempre al risultato.
Per quanto riguarda l'ambiente lavorativo dipende anche dalla tipologia di lavoro e tante altre variabili, io ho e ho avuto la fortuna di lavorare sempre in un ambiente giovanile e variegato e di conseguenza anche in questo caso si creano più situazioni di uscita tra aperitivi, cene, eventi, ecc.. da questo punto di vista i liberi professionisti ad esempio sono svantaggiati poichè lavorano da soli o comunque in un ambiente molto ristretto, familiare, ecc..

Detto questo, non mi piace perdere tempo in generale e come già espresso non amo "inseguire" le ragazze per troppo tempo, poi ci sono sempre le eccezioni ed è anche divertente in alcuni casi
 
Non ho capito, scusa. Erano i maschi a friend-zonare le ragazze o le ragazze che friend-zonavano tutti?
Nel giro di Lettere, a Firenze, c'erano BRACCIATE DI FICA, ricordo bene. Era praticamente impossibile non trombare, dovevi veramente essere un cesso umano...

Erano i ragazzi a essere friendzonnati! Purtroppo, puoi anche essere l'unico uomo in mezzo a una marea di gnocca ma se i modi di porti che hai sono totalmente sbagliati o arrivi in loco col cazzo in tiro e la bava alla bocca (metaforicamente parlando eh! :ROFLMAO: ) rimorchi zero, meno di certi bruttoni che, magari con la battuta giusta o il vestito adatto, qualcosa portano in camporella.
E bada, non lo dico per fare il figo, perché anche io NON mi reputo un gran raccatta gnocche (tutt'altro!), nonostante sono conscio che avrei anche delle buone carte da giocare.
Se non sei "preparato all'azione", anche facendoti nel tempo un po' di autocritica, torni a casa a seghe!

Sì, ma anche fare un lavoro che piace molto (come fortunatamente nel mio caso!) può essere un potente deterrente e scaccia-fica. Sei talmente preso dal lavoro, sei talmente grati-FICA-to dal lavoro che dimentichi la fica. Il lavoro è una droga potentissima, forse più potente della fica, perché capita che ci pensi sempre. Se poi trai anche soddisfazioni oltre che soldi, è la fine. Pensi solo a lavorare, lavori anche sul cesso. Vai a Pay perché non hai da pensare alle donne, scopi e torni a lavorare. Essere sposati al proprio lavoro, come nel mio caso, è bellissimo. Ma ha anche delle ripercussioni sulla vita sessuale. Da quando ho "decollato" con il mio lavoro, ho smesso di cercare fica Free. Non so se sia un bene o un male.

Io, pur non lamentandomi del mio lavoro (semmai mi lamento di certi personaggi!), sono uno che riesce a staccare senza troppi problemi una volta che la giornata é finita.
Semplicemente preferisco fare altro col tempo a disposizione. Diciamo che sono sulla linea si pensiero di Sodocaustico.
 
Sì, ma anche fare un lavoro che piace molto (come fortunatamente nel mio caso!) può essere un potente deterrente e scaccia-fica. Sei talmente preso dal lavoro, sei talmente grati-FICA-to dal lavoro che dimentichi la fica. Il lavoro è una droga potentissima, forse più potente della fica, perché capita che ci pensi sempre. Se poi trai anche soddisfazioni oltre che soldi, è la fine. Pensi solo a lavorare, lavori anche sul cesso. Vai a Pay perché non hai da pensare alle donne, scopi e torni a lavorare. Essere sposati al proprio lavoro, come nel mio caso, è bellissimo. Ma ha anche delle ripercussioni sulla vita sessuale. Da quando ho "decollato" con il mio lavoro, ho smesso di cercare fica Free. Non so se sia un bene o un male.

In effetti, è vero che le relazioni con le free possono rappresentare un grande investimento di tempo e denaro, e non sempre si arriva subito al punto. C'è chi pretende la prima, la seconda e la terza cena, oltre a bar e serate, e non sempre si arriva al quaglio. Per questo, si preferisce investire in una pay: minima spesa, massima resa. È chiaro che così si perde il "brivido" della conquista, il piacere della "caccia", o quella complicità che può nascere spontaneamente. Però, almeno so di ottenere subito ciò che cerco, senza complicazioni o lunghe attese.

Detto questo, pur essendo fagocitato dal lavoro, devo dire che ho la fortuna di lavorare in proprio, e questo mi permette di gestire i miei orari, tempi e scadenze come preferisco. Cerco sempre di ritagliarmi del tempo per me stesso e per le cose che mi piacciono, come uscite con non pay, ma anche concedermi il lusso di optare per una pay quando ho bisogno di una soluzione più semplice e senza impegno.

Mi trovo comunque in sintonia con te quando parli del lavoro. Anche per me è diventato un punto focale della mia vita, non solo per la gratificazione economica, ma per la soddisfazione personale che ne ricavo. Quando trovi un’attività che ti appassiona e ti stimola, è naturale dedicare gran parte del proprio tempo e delle proprie energie. Però, bisogna ricordare che il lavoro, per quanto gratificante, non può riempire completamente la vita. Ci sono altre sfere, come le relazioni, l’intimità, il tempo per sé, che non possono essere trascurate.

Alla fine, tutto si riduce a una questione di priorità e di equilibrio. Il lavoro può offrirti grandi soddisfazioni, ma come diceva Aristotele, "la felicità dipende da noi stessi", e non dal solo successo o dal denaro. Anche se il lavoro ci fa sentire realizzati, dobbiamo ricordare che le esperienze umane più significative non si possono comprare né con il tempo né con i soldi.

Come diceva Seneca, "non è che abbiamo poco tempo, è che ne sprechiamo molto". Dedicare tutto al lavoro può sembrare la scelta migliore nel presente, ma il tempo è la risorsa più preziosa che abbiamo. Quello che oggi sacrifichiamo potrebbe diventare ciò che rimpiangeremo domani.

In definitiva, "la vita non è trovare te stesso, è creare te stesso". Parte di questa creazione sta nel trovare un equilibrio che ci permetta di vivere appieno, senza perdere di vista ciò che davvero arricchisce la nostra esistenza. Il lavoro è importante, ma non può essere l’unica ragione di vita.
 
Sono maschio e a volte mi atteggio a maschilista ma più conosco le donne, ed ormai le conosco molto bene e riesco a farmi apprezzare da loro, più ritengo che sono davanti a noi anni luce anche se ci lasciano credere il contrario!!! Il semplice fatto che paghiamo per scoparle dimostra la tesi...
 
Sono maschio e a volte mi atteggio a maschilista ma più conosco le donne, ed ormai le conosco molto bene e riesco a farmi apprezzare da loro, più ritengo che sono davanti a noi anni luce anche se ci lasciano credere il contrario!!! Il semplice fatto che paghiamo per scoparle dimostra la tesi...
Guarda, non metto in dubbio che le donne siano molto intelligenti, molto astute, molto capaci, molto tutto: che siano - sopratutto - le "regine" del mondo del sesso. Però attenzione, per essere veramente al top occorre essere anche molto belle, e giovani. Una donna fa pagare il sesso, certo. Una donna ha molte più opzioni sessuali di un uomo, non ci piove. Però ti garantisco che dopo una certa età, tutto questo "strapotere" si ridimensiona molto. O comunque il potere di una donna finisce per riversarsi solo su morti di fica e uomini messi male, annebbiati dal desiderio matto e inappagato di scopare (o anche solo di piacere, di sedurre).
Un uomo sazio sessualmente - che non ha bisogno di nutrire il suo cazzo, né tantomeno di pompare il suo ego - ha davanti a sé una stabilità tale a cui non molte donne possono ambire.
Io ricordo donne che - quando avevo 18 / 20 anni - avevano su di me un fascino e un ascendente praticamente incommensurabile: avrei fatto qualsiasi cosa per loro. Le rivedo adesso (a 45 anni!) e mi fanno una pena infinita. L'uomo non vale un cazzo a 20 anni, a meno che non sia bellissimo e / o rampollo di qualche famiglia altolocata. Ma se l'uomo si fa il culo (e magari ha pure un po' di culo!), a 40 / 50 anni gode di una stabilità estremamente invidiabile. Ed è quella stabilità che permette realmente di raggiungere gli obiettivi.
 
Beh fai bene altrimenti ti molla un ceffone
Eh lo so bene amico mio... per questo non riesco a capacitarmi come si possa paragonare il sesso con una pay anche fidelizzata con quallo fatto con un'amante... Niente creampie, niente rough sex, la maggior parte l'ingoio non lo fanno manco col supplemento...
E' una scopata "controllata" con quella che è e resta, anche nella migliore delle ipotesi, poco più che un'estranea.
Con tutti i "caveat" del caso.
 
. Il lavoro è importante, ma non può essere l’unica ragione di vita.


Guarda, sfondi una porta aperta. Scusate piccolo OT.

Però il lavoro è quello strumento che ci consente di vivere e regalarci qualche soddisfazione. E non parlo solo di benessere economico, piuttosto anche come già menzionavi di gratificazione personale.
Questo nel caso in cui il lavoro che fai ti appunto gratifica. Al contrario è un vero problema, guadagni poco e fatichi tanto.

Io ero tra quelli che aveva un lavoro piacevole (faticando), poi per varie vicissitudini l'ho perso e mi sono dovuto adattare: lavorare poco e in contesti di cui non me ne può fregare di meno. Da adulto ho scoperto cosa significa fare un lavoro inutile per due lire.

In queste condizioni non hai risorse per fare nulla se non sopravvivere. Niente pay o free o altro. Niente vacanze etc... poi guardo il lato positivo, pur facendo la fame posso vivere quasi di rendita. Ma appunto fai la fame.

Allora si che ti rendi conto che il lavoro è quasi tutto. Soprattutto a livello mentale: non fare un cazzo o fare solo quello che puoi permetterti non aiuta di certo il morale.
 
Guarda, sfondi una porta aperta. Scusate piccolo OT.

Però il lavoro è quello strumento che ci consente di vivere e regalarci qualche soddisfazione. E non parlo solo di benessere economico, piuttosto anche come già menzionavi di gratificazione personale.
Questo nel caso in cui il lavoro che fai ti appunto gratifica. Al contrario è un vero problema, guadagni poco e fatichi tanto.

Io ero tra quelli che aveva un lavoro piacevole (faticando), poi per varie vicissitudini l'ho perso e mi sono dovuto adattare: lavorare poco e in contesti di cui non me ne può fregare di meno. Da adulto ho scoperto cosa significa fare un lavoro inutile per due lire.

In queste condizioni non hai risorse per fare nulla se non sopravvivere. Niente pay o free o altro. Niente vacanze etc... poi guardo il lato positivo, pur facendo la fame posso vivere quasi di rendita. Ma appunto fai la fame.

Allora si che ti rendi conto che il lavoro è quasi tutto. Soprattutto a livello mentale: non fare un cazzo o fare solo quello che puoi permetterti non aiuta di certo il morale.
Se ci limitassimo a sopravvivere e basta sarebbe sufficiente andare a pesca un giorno si e un giorno no,avere un po di orto,qualche gallina e non avremo bisogno di lavorare,certo non in una grande città ma in un paesello sperduto di provincia,ammesso di avere un tetto sulla testa,qualche lavoretto manuale a chiamata da qualche vicino giusto per pagarsi la bolletta di luce gas rifiuti ecc ma mi domando è vita questa?
 
Se ci limitassimo a sopravvivere e basta sarebbe sufficiente andare a pesca un giorno si e un giorno no,avere un po di orto,qualche gallina e non avremo bisogno di lavorare,certo non in una grande città ma in un paesello sperduto di provincia,ammesso di avere un tetto sulla testa,qualche lavoretto manuale a chiamata da qualche vicino giusto per pagarsi la bolletta di luce gas rifiuti ecc ma mi domando è vita questa?

In realtà non potresti nemmeno avere un orto o una casa senza pagare tasse etc... quindi delle entrate mensili ci vogliono.
In realtà io pur sopravvivendo non mi manca nulla, anche abitando in una grande città. Ho casa auto moto e tutto quello che serve.
Sono d'accordo con te che però serve altro...
 
Guarda, sfondi una porta aperta. Scusate piccolo OT.

Però il lavoro è quello strumento che ci consente di vivere e regalarci qualche soddisfazione. E non parlo solo di benessere economico, piuttosto anche come già menzionavi di gratificazione personale.
Questo nel caso in cui il lavoro che fai ti appunto gratifica. Al contrario è un vero problema, guadagni poco e fatichi tanto.

Io ero tra quelli che aveva un lavoro piacevole (faticando), poi per varie vicissitudini l'ho perso e mi sono dovuto adattare: lavorare poco e in contesti di cui non me ne può fregare di meno. Da adulto ho scoperto cosa significa fare un lavoro inutile per due lire.

In queste condizioni non hai risorse per fare nulla se non sopravvivere. Niente pay o free o altro. Niente vacanze etc... poi guardo il lato positivo, pur facendo la fame posso vivere quasi di rendita. Ma appunto fai la fame.

Allora si che ti rendi conto che il lavoro è quasi tutto. Soprattutto a livello mentale: non fare un cazzo o fare solo quello che puoi permetterti non aiuta di certo il morale.

Capisco perfettamente il tuo punto di vista e la frustrazione che traspare dalle tue parole. Il lavoro, soprattutto quando non è gratificante né dal punto di vista economico né da quello personale, può diventare davvero logorante. La differenza tra fare un lavoro che ti appassiona e uno che fai solo per sopravvivere è enorme, sia a livello di autostima che di motivazione quotidiana.

Anch'io, come dicevo prima, sono fortunato a fare un lavoro che mi gratifica sia economicamente che personalmente. Questo mi permette non solo di vivere dignitosamente, ma anche di gestire il mio tempo, concedendomi uscite o altre cose che mi piacciono. Quando trovi un equilibrio tra lavoro e vita privata, è tutto molto diverso. Ma comprendo bene quanto possa essere difficile trovarsi nella situazione che descrivi: fare un lavoro che non ti dà soddisfazioni e che ti limita anche dal punto di vista finanziario.

Purtroppo, quando ti trovi in un contesto che non ti stimola, tutto il resto ne risente. Non avere risorse per concederti piccole soddisfazioni, come pay, free o vacanze, fa perdere di vista il piacere della vita e, come dici tu, l’impatto sul morale è devastante. Alla fine, è vero che il lavoro è una parte fondamentale della nostra esistenza, non solo per il denaro, ma per quel senso di scopo e di soddisfazione che ti fa sentire vivo.

Il lato positivo che vedo, però, è che hai la possibilità di vivere quasi di rendita, il che, per quanto comporti sacrifici economici, ti dà comunque una base su cui ripartire. Magari, con il tempo, si potrebbe trovare un modo per uscire da questa situazione e ritrovare un po' di quella gratificazione che ora ti manca. Il lavoro è una parte importante della nostra vita, ma credo che, con le giuste opportunità, si possa ritrovare un equilibrio migliore, anche se richiede tempo e pazienza.

Se ci limitassimo a sopravvivere e basta sarebbe sufficiente andare a pesca un giorno si e un giorno no,avere un po di orto,qualche gallina e non avremo bisogno di lavorare,certo non in una grande città ma in un paesello sperduto di provincia,ammesso di avere un tetto sulla testa,qualche lavoretto manuale a chiamata da qualche vicino giusto per pagarsi la bolletta di luce gas rifiuti ecc ma mi domando è vita questa?

La tua riflessione è interessante, ma mi fa pensare a come il concetto di "vita" vada oltre il semplice sopravvivere. È vero, in un contesto più essenziale, come quello che descrivi, un orto, qualche gallina, e piccoli lavoretti per coprire le spese; potremmo tutti, in teoria, sopravvivere con poco. Però, come giustamente ti domandi, è davvero vita questa? Personalmente, credo che la vita sia molto di più che soddisfare solo i bisogni primari.

Il lavoro, come abbiamo già discusso, non serve solo a farci "vivere" in senso economico, ma anche a darci una gratificazione personale, uno scopo, una direzione. Per questo, quando il lavoro che fai ti appassiona e ti gratifica, ti rendi conto che non si tratta solo di un mezzo per sopravvivere, ma di una parte fondamentale per sentirsi realizzati.

Certo, potremmo vivere di più con meno, abbracciando una vita semplice, ma senza qualcosa che ci stimoli mentalmente e ci dia un senso di realizzazione, si rischia di ridurre tutto a una mera routine di sopravvivenza. Non avere obiettivi, passioni, o piccole soddisfazioni come quelle che il lavoro può offrirti, e non parlo solo di benessere economico, può far perdere di vista il vero significato di una vita piena.

Alla fine, credo che trovare un equilibrio sia la chiave. Anche se il lavoro è fondamentale, non dovrebbe mai essere l'unica cosa che ci definisce.
Io mi sforzo di ritagliarmi spazio per le cose che mi piacciono, sia che si tratti di uscire con free, concedermi il lusso di una pay, o dedicarmi ad altre passioni. Questo mi aiuta a non perdere di vista il piacere e l'appagamento che la vita può offrire al di là del lavoro.
 
Anche perché - parliamoci chiaro - se ti fai una vita con tante donne intorno (anche solo come amiche) è MATEMATICO che una delle tante fiche che hai intorno te la vorrà dare. E' sicuro come la merda. Poi sta a noi decidere se trombare o non trombare, capire se quella è una disperata o se è una donna da trombare come se non ci fosse un domani. Però è praticamente certo che - se hai un giro di fica anche solo come "amiche" - prima o poi la trombata arriva.
Io sono in una fase in cui tutto ciò mi interessa pochissimo, nel senso che la trombata Free io l'associo a un enorme perdita di tempo e di energie. Però è matematico che - se si fa vita sociale - prima o poi si tromba (almeno fino ai 50/55 anni secondo me).

Mi ricordo da giovane, a 20 anni, se avevi la fortuna di entrare in qualche compagnia o giro con tanta fica (io ero amico degli studenti di Lettere, quelli che nuotavano nella fica!), la trombata era GARANTITA.

Alla fine non ha senso "provarci" con una donna. Basta frequentare giri pieni di fica e sono le donne a sbattertela in faccia.
E allora giù di minchia e buona notte al secchio!

Non è matematico per niente. Conosco ragazzi che si sono laureati in lettere senza riuscire mai a pucciare il biscotto in tutta la loro carriera universitaria o magari hanno rimediato giusto "UNA" scopata random e la fidanzata all' ultimo anno. E non parlo di mostri o imbranati cronici.
Anch' io ai tuoi tempi qualche occasione l' ho avuta nonostante fossi un rottame; poche, non sfruttate per inesperienza, ma le ho avute.
Ma le dinamiche adesso sono un "tantino" diverse, anche l' amica più libertina fa una selezione spietata la maggiorparte del tempo.
 
Il lato positivo che vedo, però, è che hai la possibilità di vivere quasi di rendita, il che, per quanto comporti sacrifici economici, ti dà comunque una base su cui ripartire. Magari, con il tempo, si potrebbe trovare un modo per uscire da questa situazione e ritrovare un po' di quella gratificazione che ora ti manca. Il lavoro è una parte importante della nostra vita, ma credo che, con le giuste opportunità, si possa ritrovare un equilibrio migliore, anche se richiede tempo e pazienza.

Ti dirò la cosa peggiore è aver lavorato per anni in un contesto interessante (ma di nicchia - quindi poche occasioni di riciclarsi) e dover fare lavori che mai avrei pensato di fare. Però ammetto che, nonostante le difficoltà, ho imparato molto anche in quei contesti.

Si, posso vivere più o meno di rendita (ma se hai due imprevisti poi i problemi arrivano). E questo è un enorme vantaggio per tenere duro e trovare una soluzione... incrociamo le dita.
Fine OT
 
Guarda, non metto in dubbio che le donne siano molto intelligenti, molto astute, molto capaci, molto tutto: che siano - sopratutto - le "regine" del mondo del sesso. Però attenzione, per essere veramente al top occorre essere anche molto belle, e giovani. Una donna fa pagare il sesso, certo. Una donna ha molte più opzioni sessuali di un uomo, non ci piove. Però ti garantisco che dopo una certa età, tutto questo "strapotere" si ridimensiona molto. O comunque il potere di una donna finisce per riversarsi solo su morti di fica e uomini messi male, annebbiati dal desiderio matto e inappagato di scopare (o anche solo di piacere, di sedurre).
Un uomo sazio sessualmente - che non ha bisogno di nutrire il suo cazzo, né tantomeno di pompare il suo ego - ha davanti a sé una stabilità tale a cui non molte donne possono ambire.
Io ricordo donne che - quando avevo 18 / 20 anni - avevano su di me un fascino e un ascendente praticamente incommensurabile: avrei fatto qualsiasi cosa per loro. Le rivedo adesso (a 45 anni!) e mi fanno una pena infinita. L'uomo non vale un cazzo a 20 anni, a meno che non sia bellissimo e / o rampollo di qualche famiglia altolocata. Ma se l'uomo si fa il culo (e magari ha pure un po' di culo!), a 40 / 50 anni gode di una stabilità estremamente invidiabile. Ed è quella stabilità che permette realmente di raggiungere gli obiettivi.

Il valore sessuale di mercato della donna media si riduce più velocemente di quello del maschio medio ma rimane altissimo. La tua 45enne un po' malconcia se si mette sul tinder trova anche il figo per una semplice botta e via. Al suo equivalente maschile è facile che non la smolli più anche la moglie.
La sazietà sessuale la hai se sei molto al di sopra della media maschile per estetica/status (probabilmente il top 5% o roba del genere) o ti puoi permettere di bruciare tipo un millino al mese in prostitute a Milano od in qualche altra località.
Più situazioni varie ed eventuali.
Ho l' impressione che all' interno del tuo quadrato di fedeli cinesine a Prato ti manchi la percezione di molte parti del campo di battaglia.
Nel mio settore è una maledetta carneficina...
 
Il valore sessuale di mercato della donna media si riduce più velocemente di quello del maschio medio ma rimane altissimo. La tua 45enne un po' malconcia se si mette sul tinder trova anche il figo per una semplice botta e via. Al suo equivalente maschile è facile che non la smolli più anche la moglie.
...

È vero solo per quella tipologia di donne che cercano avventure. Ma sono poche. Quindi si tratta anche molto di fortuna. O sono donne che scoprano sconosciuti per trasgressione o sono in un periodo particolare della loro vita.
Mediamente se il boiler trova "il figo", quest'ultimo la scopa una volta (o comunqueba piacimento)... e in genere le donne vogliono anche altro (forse solo le impegnate sono esenti da questo).
Diciamo che se una donna vuole scopare, trova qualcuno... l uomo (il 90%) se vuole scopare va a Pay.
 
È vero solo per quella tipologia di donne che cercano avventure. Ma sono poche. Quindi si tratta anche molto di fortuna. O sono donne che scoprano sconosciuti per trasgressione o sono in un periodo particolare della loro vita.
Mediamente se il boiler trova "il figo", quest'ultimo la scopa una volta (o comunqueba piacimento)... e in genere le donne vogliono anche altro (forse solo le impegnate sono esenti da questo).
Diciamo che se una donna vuole scopare, trova qualcuno... l uomo (il 90%) se vuole scopare va a Pay.
Infatti ho parlato di valore di mercato sessuale, non relazionale. La 45enne malconcia il sosia di Raoul Bova che le fa la proposta di matrimonio al secondo appuntamento tendenzialmente non lo trova.
Ciò detto non sono neanche pochi gli uomini con il potere sessuale di una ventenne figa che anziché approfittarne vengono trascinati in qualche tritacarne da tizie magari mediocri rispetto a loro...
 
La sazietà sessuale la hai se sei molto al di sopra della media maschile per estetica/status (probabilmente il top 5% o roba del genere) o ti puoi permettere di bruciare tipo un millino al mese in prostitute a Milano od in qualche altra località.
Più situazioni varie ed eventuali.
Ho l' impressione che all' interno del tuo quadrato di fedeli cinesine a Prato ti manchi la percezione di molte parti del campo di battaglia.
Nel mio settore è una maledetta carneficina...

Non so quale sia "il tuo settore", ma io vivo una realtà molto diversa dalla tua. Donne dai 30 ai 40 che la danno ne trovi quante ne vuoi, anche molto carine, se fai vita sociale VERA.

Molti pensando di "fare vita sociale" perché vanno in parrocchia e una sera a settimana a Latino Americano, ma quello non basta.
Vita sociale è un'altra cosa. E non solo serve per trombare, ma serve perché fa bene alla vita (portando la fica).

Non per vantarmi, ma tre anni fa frequentavo l'accademia d'arte (non come studente, ma "frequentavo" nel senso che andavo alle loro feste e cazzi e mazzi) e mi sono scopato belle ragazze (straniere!). Me l'hanno data subito? Appena arrivato? Me l'hanno sbattuta in faccia? NO. Dovevo andare alle loro feste, rompermi il cazzo a inaugurazioni di mostre di pittura o fotografia inguardabili. Mi sono dovuto rompere le palle per ore ed ore, ma facendo vita sociale in questo modo SI TROMBA.

Poi non so, a Firenze c'è un giro pazzesco di straniere, non parlo delle turiste, ma un sacco di ragazze che studiano varie cazzate (fra un cazzo e l'altro), non è difficile trovare la trombata. Sono ragazze che stanno in Italia uno o due anni, e vogliono trombare il mondo.

La scorsa settimana ho conosciuto in un ristorante una ragazza Giapponese molto carina, per dire. L'ho trombata al volo? Mi ha spompinato in tempo zero? No, è chiaro, ci sto lavorando. Ci vorrà un po', ma è fattibile.

Chi ti dice che lui entra in un locale e tromba il mondo, o è BRED PIT, o è un cazzaro. Io non dico che trombare sia come bere un bicchier d'acqua, dico solo che facendo vita sociale è matematico trombare. Però ripeto, che sia vita sociale vera.

Lo stesso vale se esci la sera. Appena esci di casa trombi? Appena apri la porta ti entra una fica nel letto? - No, ovviamente. Appena entri in un locale ti si fanno un pompino? - No, ovviamente.
Ma se vai per locali (musica dal vivo, e roba del genere) prima o poi trombi.

In quanto alle Cinesi di Prato, io ho le mie fidelizzate carine e porcelle, non spendo 1000 Euro al mese ma molto meno e scopo settiam-ANAL-mente. Problema della fame sessuale risolto alla radice. Godo un mondo, pompini ai confini della realtà e non mi faccio problemi. Poi se ci scappa una Free, perché no? L'importante è trombare. Sempre e comunque.

La "selezione spietata" - credimi - la fanno anche gli uomini che: 1) hanno qualche spicciolo per le Pay, 2) non sono brutti, 3) hanno come target le straniere, che sono immensamente più disponibili sessualmente delle Italiane (e spesso anche più belle).
Io non voglio fare il fico della situazione, ma credimi che di donne ne ho scartate tante, ma proprio tante.

La mia ricetta per la "trombata free" è semplice: evitare come la peste le App di incontri se non si è estremamente fotogenici (e se non si ha voglia di smanettare al computer tutti i giorni). Fare vita sociale VERA: feste, aperitivi, inaugurazioni. Ma il segreto è fare vita sociale SENZA FAME. Cioè, io esco per cazzi miei, vado alle mostre, vado a cazzeggiare in giro perché mi piace farmi i cazzi miei, e le fiche ti si fanno avanti, se sentono che NON HAI FAME. Sono LORO a cercarti!

Prima o poi trombi, è così. Io di donne ne conosco parecchie, uscendo. Me le trombo TUTTE? Me la danno in tempo zero? NO NO NO. Ovviamente no, non sono ALEN DE LON.

Se uno tiene gli occhi aperti, prima o poi trova quelle che tengono le fiche aperte.

(E giù di minchia forever!)
 
Non so quale sia "il tuo settore", ma io vivo una realtà molto diversa dalla tua. Donne dai 30 ai 40 che la danno ne trovi quante ne vuoi, anche molto carine, se fai vita sociale VERA.

Molti pensando di "fare vita sociale" perché vanno in parrocchia e una sera a settimana a Latino Americano, ma quello non basta.
Vita sociale è un'altra cosa. E non solo serve per trombare, ma serve perché fa bene alla vita (portando la fica).

Non per vantarmi, ma tre anni fa frequentavo l'accademia d'arte (non come studente, ma "frequentavo" nel senso che andavo alle loro feste e cazzi e mazzi) e mi sono scopato belle ragazze (straniere!). Me l'hanno data subito? Appena arrivato? Me l'hanno sbattuta in faccia? NO. Dovevo andare alle loro feste, rompermi il cazzo a inaugurazioni di mostre di pittura o fotografia inguardabili. Mi sono dovuto rompere le palle per ore ed ore, ma facendo vita sociale in questo modo SI TROMBA.

Poi non so, a Firenze c'è un giro pazzesco di straniere, non parlo delle turiste, ma un sacco di ragazze che studiano varie cazzate (fra un cazzo e l'altro), non è difficile trovare la trombata. Sono ragazze che stanno in Italia uno o due anni, e vogliono trombare il mondo.

La scorsa settimana ho conosciuto in un ristorante una ragazza Giapponese molto carina, per dire. L'ho trombata al volo? Mi ha spompinato in tempo zero? No, è chiaro, ci sto lavorando. Ci vorrà un po', ma è fattibile.

Chi ti dice che lui entra in un locale e tromba il mondo, o è BRED PIT, o è un cazzaro. Io non dico che trombare sia come bere un bicchier d'acqua, dico solo che facendo vita sociale è matematico trombare. Però ripeto, che sia vita sociale vera.

Lo stesso vale se esci la sera. Appena esci di casa trombi? Appena apri la porta ti entra una fica nel letto? - No, ovviamente. Appena entri in un locale ti si fanno un pompino? - No, ovviamente.
Ma se vai per locali (musica dal vivo, e roba del genere) prima o poi trombi.

In quanto alle Cinesi di Prato, io ho le mie fidelizzate carine e porcelle, non spendo 1000 Euro al mese ma molto meno e scopo settiam-ANAL-mente. Problema della fame sessuale risolto alla radice. Godo un mondo, pompini ai confini della realtà e non mi faccio problemi. Poi se ci scappa una Free, perché no? L'importante è trombare. Sempre e comunque.

La "selezione spietata" - credimi - la fanno anche gli uomini che: 1) hanno qualche spicciolo per le Pay, 2) non sono brutti, 3) hanno come target le straniere, che sono immensamente più disponibili sessualmente delle Italiane (e spesso anche più belle).
Io non voglio fare il fico della situazione, ma credimi che di donne ne ho scartate tante, ma proprio tante.

La mia ricetta per la "trombata free" è semplice: evitare come la peste le App di incontri se non si è estremamente fotogenici (e se non si ha voglia di smanettare al computer tutti i giorni). Fare vita sociale VERA: feste, aperitivi, inaugurazioni. Ma il segreto è fare vita sociale SENZA FAME. Cioè, io esco per cazzi miei, vado alle mostre, vado a cazzeggiare in giro perché mi piace farmi i cazzi miei, e le fiche ti si fanno avanti, se sentono che NON HAI FAME. Sono LORO a cercarti!

Prima o poi trombi, è così. Io di donne ne conosco parecchie, uscendo. Me le trombo TUTTE? Me la danno in tempo zero? NO NO NO. Ovviamente no, non sono ALEN DE LON.

Se uno tiene gli occhi aperti, prima o poi trova quelle che tengono le fiche aperte.

(E giù di minchia forever!)
sono d'accordo su quasi tutto ma personalmente non andrei assiduamente ad eventi/mostre/ecc.. se non fossi veramente interessato ad essi. E' verissimo che il segreto è fare vita sociale senza fame ma anche in luoghi in cui ci si trova proprio agio, sia come ambiente che come attività
 
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