Io cerco quasi sempre ragazze più giovani, e ci provo continuamente, a volte anche solo per conoscere e chiacchierare, che dire, mi si è aperto un mondo, sicuramente tra tante donne ci sono alcune ragazze trentenni, stanche dei loro coetanei, che hanno la curiosità di assaggiare l'esperienza con un uomo più grande, come se fosse un credito formativo da mettere nel curriculum. Poi ci sta che dopo un po ci possa essere qualche ripensamento da parte loro. Ultimamente ho frequentato una ragazza più piccola, avevamo circa 20 anni di differenza, la cosa strana è che, per un mese io non ho chiesto l'età a lei e lei non l'ha chiesta a me

Poi A mio favore devo dire che sto invecchiando dignitosamente, nessuno mi da la mia età e cucco più ora che da ragazzo, quindi meglio godersela finché dura
Anche a me capita di ricevere più interesse adesso che sono intorno ai 40 che non vent'anni fa, da parte del gentil sesso e come nel tuo caso dimostrò almeno 10 anni meno.
Ma secondo me non è tanto questo a fare la differenza, ho formulato una mia teoria in merito.
La potrei riassumere in due parole, memento mori.
I latini spesso ripetevano questa frase che significa letteralmente "ricordati che devi morire" come promemoria, i frati trappisti per sottolineare la concretezza della frase scavavano ogni giorno una porzione della fossa in cui un giorno sarebbero stati sepolti.
Questo non era una frase di sottomissione all'ineluttabile destino che tutti accomuna, ma veniva ripetuto per non dimenticare mai la sacralità della vita.
Da giovani la vita ci sembra un percorso infinito che non debba finire mai e da lì, secondo me, hanno origine insicurezze, eccessive timidezze, paura del giudizio altrui, paura della propria reputazione.
Crescendo si matura la consapevolezza, cioè il sapere quello che si è, nei nostri valori e nei nostri limiti, le paure, le insicurezze diventano sempre più trascurabili, si diventa più sicuri semplicemente perché si è capito l'importanza del momento, perché si è capito che si ha meno da perdere di quello che crediamo, perché il bene più grande un giorno tutti lo perderemo comunque (la vita).
Questo non vuol dire che bisogna vivere alla cazzo di cane, come se non ci fosse un domani, ma ambire a vivere la vita che vogliamo, senza rimandare sempre tutto a domani, quello credo che si debba fare.
Questa ritrovata spregiudicatezza unita ad una fisicità non sfiorita credo che sia un mix che fa sembrare molto più attraente un quarantenne di un se stesso ventenne agli occhi di una donna.
Non so se avete mai visto la serie breaking bad dove il protagonista da timido ed impacciato si trasforma in una persona sicura di sé e determinata, cosa ha sancito il cambiamento?
Non voglio spoilerare nulla, ma tanto succede nelle prima puntate,a lui semplicemente gli viene diagnosticato un cancro, lui da quel momento sa che un giorno dovrà morire, non ha più nulla da perdere,non ha più paura di vivere, ha preso consapevolezza del suo memento mori.