A questo punto, penso proprio di essere io a non scrivere correttamente in italiano o per lo meno, in un linguaggio comprensibile ai più.
Per l'ennesima volta:
PUNTERFORUM è il classico segreto di pulcinella. Basta fare una ricerca con Google e si trovano i risultati relativi a tutte le discussioni. Con una accellerazione relativa agli ultimi due anni, le esercenti hanno cominciato a prendere consapevolezza (...e meno male) che una volta pubblicato in rete il proprio annuncio, ci si sottopone alla legge del web ovvero pur avendo maggiore visibilità rispetto ad altri canali promozionali quali l'editoria e la carta stampata, si è soggetti a critica e giudizio del villaggio globale. All'interno di questo esistono community come PUNTERFORUM appunto. La logica del nostro sito è quello di elevare il grado di consapevolezza degli attori del sistema. Da una parte i clienti (punters) che dovrebbero avere maggiore stima in sè stessi e cercare di fornire informazioni agli altri iscritti attraverso la pubblicazione delle proprie esperienze soggettive. Tanti pareri singoli, forniscono un quadro generale esaustivo. Per questo è importante recensire.
Dall'altra parte della barricata, le esercenti dovrebbero ragionare con maggiore professionalità e decontestualizzare quello che fanno nei loft, da quella che invece è la loro persona privata. Invece molto spesso, di fronte ad una recensione non positiva, ragionano come se avessero avuto un insulto personale. Quello che viene dibattuto, è la prestazione fornita non la persona che come tale, la maggior parte delle volte è assolutamente diversa (atteggiamento, comportamento, attitudine, simpatia) tra la professione e la vita privata.
In molti casi l'evoluzione c'è stata, in altri purtroppo no e questo porta al contezioso che in generale viene risolto in forma privata dal sottoscritto e aggiungo, con grosso dispendio di energie e risorse.
Tornando al discorso principale, la policy NON VIETA di comunicare a terze parti l'esistenza della community, quanto più di utilizzare le informazioni in essa presenti a scopo personale a scapito della stessa. In conclusione, ben venga che le ragazze sappiano di avere a che fare con un potenziale recensore ma tutto ciò senza dover necessariamente rivelare la propria identità.
Non so chi di voi abbia visto Ocean's Thirteen... in sostanza uno dei personaggi (Al Pacino) titolare di un nuovo casinò a Las Vegas, viene a sapere che riceverà visita da un noto blogger (colui che pubblica recensioni a tema sul proprio Web log) e che potrebbe fornire un feedback della sua permanenza al locale in grado di lanciarne l'immagine fra gli addetti al settore quindi di fare prendere valore alla struttura in modo esponenziale rispetto all'investimento iniziale. Beh, il titolare fa di tutto per rendere il soggiorno del blogger un sogno ad occhi aperti.
Altrettanto i bimbiminkia, pensano di presentarsi dalle ragazze con la rece stampata, con le proprie misere referenze per ottenere un vantaggio rispetto agli altri utenti. Poveri decerebrati: in questo modo non solo perdono una occasione per dimostrarsi intelligenti, ma il più delle volte vengono trattati a male maniere oltre che provocare danno alla community.
Il gioco invece è molto semplice: leggi in rete un annuncio, magari presente su PUNTERFORUM (a quel punto la strada dovrebbe essere spianata in quanto l'esercente ha consapevolezza certa di potere essere recensita quindi tendenzialmente eviterà di tirare pacchi, fake, bidoni e compagnia cantante), leggi se esistono recensioni, ti fai una idea dell'atteggiamento, dei prezzi, dei servizi forniti e trai le tue conclusioni leggendo il racconto altrui. Poi se si è convinti, si telefona e si fissa l'appuntamento. Qualche giorno dopo (consigliabile) si pubblica la propria recensione. Ecco il ciclo virtuoso. Tutto ciò che non segue questa linea è a danno di tutti i punters e, guarda caso, corrisponde spesso al vantaggio del singolo.