La società rovina il piacere facendolo diventare strumento di profitto.
Il piacere, sesso compreso, è o dovrebbe essere libero, per tutti.
Ma il sesso è libero mio caro Oblo. Innanzitutto abbiamo la libertà di decidere se farlo o no. E non è poco, in una società dove gli obblighi sono diventati maggiori dei diritti.
Poi siamo liberi di scegliere con chi farlo. Attenzione, non dite subito che è un'eresia. Noi siamo effettivamente liberi di scegliere la persona con cui vorremmo farlo e, successivamente, impegnarci a corteggiarla, o chiederlo esplicitamente al primo incontro; fosse anche una perfetta sconoscita che sta bevendo il caffè al bar. La risposta che ci darà, positiva o negativa che sia, fa parte della sua altrettanto legittima libertà di scelta.
Possiamo anche segliere a che livello farlo. Rottame adocchiato su Badoo? Gratis, subito o quasi subito. Fighettina conosciuta ad un happy hour? Tanto o poco tempo, dipende da quanto le piaci e se ne ha voglia pure lei. Ma anche in questo caso, non c'è preclusione di libertà.
Fidanzata, moglie? Libertà totale e garantita. Finchè regge, finchè va bene a entrambi. Ma allora, come spieghi, che certi uomini, pur sposati e con moglie disponibile a fare sesso, scelgono la libertà di non farlo più in casa?
Ma io lo so che tu, caro Oblo, queste cose già le sai. Volevo stuzzicarti un po', pur avendo capito che per sesso libero, tu intendevi bordelli liberi, garantiti dallo stato per cui paghi le tasse. Ma occhio, che coi tempi che corrono, prima di noi, avrebbero diritto d'ingresso gli immigrati.
ps: ma quel trattato dov'è? puoi renderlo pubblico?
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