Pattaya

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Friuli
@Dr.Grunf

Taggo te ma è una domanda rivolta a chiunque possa darmi info.

Sto pensando di prendermi 6 mesi o 1 anno di pausa dall'italia e volevo tornare in Thai....
Hai consigli sui visti da fare o puoi indicarmi agenzie o cose simili che possano aiutarmi?
Per le assicurazioni ho già preso spunto dal post passato
Prova con l’agenzia “Italgate” di Bangkok con succursale a Phuket.
Per informazioni 👍🏻
 
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Concordo: Natty è una gran brava mandorletta! Non ha più i 19 anni del profilo ma neppure più di 25. Non è slanciata ma neppure troppo arrotondata, come si dice oggi: morbida. Ha iniziato poco prima del periodo Covid e dunque, probabilmente a causa della sosta forzata, ha mantenuto l'entusiasmo e le tariffe.
E certamente una ragazza per la quale si può spendere l'etichetta GFE. Me la ricordo sempre sorridente e gentile, non so se abbia migliorato il suo inglese che, all'epoca, zoppicava un po'. Ha iniziato gli studi universitari ma non ho più avuto notizie e non so se li abbia conclusi.
Ricordo che era anche disponibile sia al LT che a lavorare in coppia con l'amica Smile921, assieme alla quale è arrivata da Udon Thani. Ricordo un BBJ non eccezionale ma gran FK ed ottime coccole.
Confermo quanto hai detto, penso che possa essere un'ottima GFE ma quel giorno si era morsicata il labbro e quindi niente FK.
Per quanto riguarda l'inglese ha una conoscenza molto bassa, dopo qualche frase ho dovuto chiedere l'aiuto da casa con Google Translate ma ottima esperienza, sicuramente da riprovare.
 
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Lasciami aggiungere una cosa ovvia: un progetto del genere richiede ben più che leggere "un post passato" scritto su un forum purchessia da un cazzone di passaggio purchessia (pensa che si chiama pure come un personaggio da fumetti!).
Si,si...sto cercando indicazioni in giro per avere un'infarinatura di cosa mi aspetta ed essere a conoscenza dell'argomento, anche nel fare le richieste alle agenzie devi sapere un minimo di dettagli....oggi mi hanno proposto il METV e con esso potrei arrivare a 9 mesi uscendo dal Regno per un giorno....un'agenzia mi ha proposto un educational per quasi 60k bath, avevano fretta di concludere, ma so che è una rapita :)
Grazie per le info
 
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Abitare in zona tropicale:
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; - )
 
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Riporto qualche clip acchiappata a caso tra gli zilioni di scemenze con le quali altrettante mandorline alluvionano TikTok.
Si tratta di un tipo di donne (o almeno tale rappresentazione) che trovo spesso penose. Pare la fiera del disagio che mi pare tutt'altro che divertente. Tuttavia è un pezzo di umanità molto presente e molto rumoroso nelle temperie contingenti.
A parte ciò... c’è spesso modo di adocchiare delle discrete tette ;-)
 

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continuando a cazzeggiare un po': dal punto di vista della sicurezza, come stiamo da quelle parti? tutto tranqui?

Il mix di clima tropicale e di situazione generale non del tutto florida porta ad alcuni peculiari problemi di sicurezza, peraltro rilevabili (non tutti assieme) in altre realtà simili. Per la mia ottica, confortata dalle statistiche, il peggiore è costituito dal traffico sulle strade. Non va poi sottovalutato il rischio di Dengue trasmesso dalla zanzara, sempre abbastanza in alto nei warning delle autorità sanitarie

Sebbene i thai sembrino preoccuparsi molto di più della scarsità di denaro, permane stabilmente una robusta circolazione delle SexuallyTD/FoodTD: ovviamente, durante la vacanza a Pat, data la vivace socializzazione, la frequenza delle frequentazioni, la diffusa presenza di topi oltre alle topine e la sensibilità generale delle medesime, che generalmente va poco oltre all’uso di sapone e collutorio, credo che potrebbe essere ricorrere adantimicrobico/antimicotico topico per la detersione dell’attrezzatura.
Ovvio inoltre che in questo regno delle STD la gomma sarebbe d’obbligo, anche nelle fasi preliminari... ma del resto ciascuno fa le sue valutazioni, nella consapevolezza che non sta partendo per un viaggio alla ricerca delle proprie radici zen.

Dati gli avventurosi criteri igienici in materia di preparazioni alimentari e detersione delle stoviglie sussiste anche un significativo rischio alimentare connesso con le derive più avventurose ed è utile colonizzare robustamente il proprio apparato digerente con una cura di fermenti lattici a partire da una decina di giorni prima della partenza.
In particolare occorre qualche cautela con l’acqua proveniente dall’acquedotto, questa deve sempre essere considerata a rischio, anche se proviene dai rubinetti dell’Hilton, e può essere bevuta solo dopo una bollitura. Per ragioni affini, occhio al ghiaccio che, infatti, viene venduto in sacchetti sigillati e non prodotto in autonomia. Spesso un’occhiata fugace alla vetrina dei frigoriferi che contengono i beveraggi di baretti e lupanari varî è di conforto quando si notano i sacchettini di ghiaccio presi al 7/11. Inoltre, avendo visto lavare tazze e bicchieri in certi mastelloni un po’ cupi, anche in bar a due passi dalla WS, generalmente preferisco bere la mia roba direttamente dalla bottiglia.

Se si è nati prima del 1979 e non è già stato contratto il morbo, potrebbe essere utile considerare la possibilità di vaccinarsi contro le epatiti A (la cui trasmissione avviene principalmente per via mangereccia) e B (trasmissione per via sessuale). Si possono fare entrambi combinati assieme ad un costo inferiore a 100€ (ogni ASL ha il proprio tariffario).

Di seguito qualche fondata lettura


Ricordiamoci sempre che, anche se siamo in vacanza ed abbiamo l’impressione di poter vedere soddisfatto qualsiasi capriccio semplicemente al prezzo di qualche biglietto di banca, dobbiamo invece essere attenti e responsabili per evitare guai che devono essere moooolto realisticamente pensati come latenti in ogni momento.
A Pattaya i problemi di sicurezza legati alla delinquenza sono enormemente ridotti rispetto a quel che avviene in molti paesi latini e balcanici. C’è anche molta polizia che, bene o male, fronteggia i casi di problematicità macroscopica. Se posso dare un consiglio: evitare la parte nord della BR durante le ore piccole, le zone oltre la ferrovia (parimenti di notte) ed i LB se non si è animati da intenzioni serie.
Rispetto alle cronache italiche direi che i casi di rapina o varie forme allotropiche di furto sono rari, sia di giorno che di notte.

Citerei di sfuggita la storica attività dei ping-pong show. In questi localacci una sorridente signora esibisce il virtuosismo della propria vagina lanciando dardi o palline da ping-pong o dei cubetti di ghiaccio (direttamente nel tuo bicchiere di birra), sparando con una cerbottana, estraendo finte lamette, fumando una sigaretta (alla missionaria o pecorina, puoi scegliere)... una roba da circo freak, tristissima ed ormai in via d'estinzione. Questa robaccia pare così tanto presente nell'immaginario occidentale che esiste un mercatino di ladri di galline che lo propone: classico caso di domanda che crea l'offerta. Quasi giustamente, direi, si tratta perlopiù di piccoli raggiri, nei quali cascano ormai solo i più sprovveduti turisti occasionali. Le performer sono generalmente mooolto stagionate e tutt'altro che avvenenti, spesso l'ingresso è gratuito (si viene invitati con inusuale decisione a dare solo un'occhiata) mentre poi all'interno si scopre che bere è obbligatorio ed assurdamente costoso. Qualche poveretto, vittima del raggiro, una volta fuggito narra di blateramenti del boss relativi al costo del... biglietto d'uscita. Ormai comunque è roba iperresiduale, agonizzante in due o tre lupanaretti dimenticati in vicolini secondari dell'area turistica, dove, distribuendo millemila volantini bisunti, può essere che qualche povero turista cinese assai poco avveduto si stacchi dal gruppone e vada a dare un'occhiata. Purtroppo la potenza evocativa della situazione è tale da permanere scolpita nelle rotative della pubblicistica da pettegolezzo, soprattutto britannica, in modo difficile da eradicare. Il tipico articolo del DailyMirror che parla di schiavitù&sfruttamento si perita sempre di mettere una bella foto di repertorio in grado di rinfrescare nel lettore lo stereotipo della profonda abiezione del puttaniere pallinaro.

Forse i più concreti problemi di sicurezza derivano dal fatto che i Thai guidano come scriteriati. Non veloci ma semplicemente svagati. In caso di incidente in auto o moto verosimilmente nessuno ci aiuterà o sosterrà le nostre ragioni, avremo torto punto. Dovremo cercare di minimizzare i danni con un mix di diplomazia e onesta corruzione.

Alzare la voce o indulgere nel sottolineare assurdità illogiche con troppa insistenza non potrà che peggiorare il rapporto thai-farang. Guai a perdere il proprio aplomb, l'innesco dell'incendio è sempre latente e inevitabilmente vedrà soccombere il farang. Un'occhiata alla classifica dei paesi con il maggior numero di omicidi ci stupirà: Wayback Machine

Chiedere l'intervento di un superiore, descrivere il proprio punto di vista, tracciare su un foglio la situazione di un incidente, usare il traduttore elettronico son tutte cose che vanno bene e si possono fare purché tranquilli e sorridenti.
- il thai ci sorriderà in silenzio con sguardo benevolente mentre gli mostriamo con evidenza che una certa cosa riportata sul suo sito web è decisamente falsa;
- il thai, dopo avere pazientemente raccolto le nostre rimostranze, andrà a parlare col suo superiore e tornerà ripetendo esattamente quel che abbiamo già sentito;
- il thai ci ascolterà beatamente, pensando che siamo completamente pazzi (senza dirlo, naturalmente);
- il thai ad un certo punto si ricorderà di altre cose importanti da fare, si girerà e se ne andrà, lasciandoci a metà del nostro vacuo comizietto;
- il thai ad un certo punto si incazza, soprattutto se in torto e se sono presenti testimoni. E' assurdo ma è così. Negherà qualsiasi colpa a suon di bottigliate in testa (testa del farang, ovvio). Ho assistito a liti tanto assurde quanto feroci, con la povera vittima rannicchiata in mezzo alla strada, presa a calci in mezzo al traffico di Bangkok.
Insomma: Jai yen!

Le cronache, e non solo quelle strategicamente confezionate, riportano di ragazzotti (verosimilmente imbenzinati da quattro recensioni del tipo figa&baht) completamente disorientati per non riuscire a capire che ridacchiare dell’immagine della famiglia reale porta semplicemente, senza storie, in galera. Idem per questioni di farmaci, cannabinoidi o altre chimicaglie: la tolleranza thai non ha margini di discussione.

Non si pretende che un posto come Pattaya assomigli ad una Cambridge col mare, però quando i voli costavano un po' di più, ed il mondo sembrava tutto un po' più lontano, era meno diffuso il tipo di viaggiatore del genere figa&baht, non caratterizzato da una particolare ricchezza nell’esperienza di vita. Soggetti dall'italiano traballante e dall'inglese improbabile; alienati dal mondo in generale e da quello femminile in particolare; più disorientati che frustrati dai fallimenti professionali ed affettivi; con le tasche vuote almeno quanto la testa; fatalmente stizzosi, spesso violenti, veloci di lamento quanto tardi di pensiero.
Purtroppo Pat sembra attirare tanti di questi soggetti; dai un calcio ad un sasso e ne salta fuori un tanto ilare quanto incazzoso gruppetto. Per fortuna sul totale dei visitatori sono comunque una quota che fa giusto parte del rumore di fondo.
 
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Dopo circa due anni la Thailandia lascia scadere e non riattiva il decreto di emergenza sanitaria

Assieme al fatto che non è stata introdotta la ventilata tassa di soggiorno, i monsoni si stanno placando, i flussi turistici sono ancora deboli, ci sono zilioni di appartamenti/camere disponibili a buon prezzo, al momento non è richiesta la compilazione del modulo di ingresso (e le procedure di sbarco e immigrazione sono velocissime), ormai la maggior parte dei locali a Pattaya hanno ripreso vita e la chiusura alle 2 non è più tanto rispettata, i turisti di agosto stanno tornando a casa, se non fosse per i costi dei voli, sarebbe anche un buon momento per affacciarsi all'amata baia.
 
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Eh, il progresso avanza. In Thai, come in tutto il far-east, si usa il telefono per moltissime cose. Le autorità thai incoraggiano tale tendenza, sia per un più puntuale controllo degli spostamenti delle persone (non va dimenticato che al momento il paese è in regime di dittatura militare) sia in quanto si riesce anche a perseguire un più efficace tracking dei pagamenti (la fiscalità thai è effettivamente un megacolabrodo). Ora si paga pure la seppia grigliata sul carrettino in mezzo alla strada con un QR code.
Dunque virus informatici, semplici casini, finti update, app provenienti dalla peppapigsoftwarehouz, password a cazzo, diffusione dei propri dati, ciuffamento di identità, phishing, scamming, sms farlocchi e tutto il paciugware che consegue all'uso svagato di un attrezzo sofisticato come un moderno smartphone sono ormai più usali dei cani randagi. Del resto i thai fanno un uso svagato di qualsiasi cosa...
In particolare qui non è servito neppure il grimaldello tecnico, è bastato un onesto mix di cialtroneria e creduloneria.
Insomma la signorina Natty potrebbe pure essere vista come una benefattrice dell'umanità che ha semplicemente applicato uno dei fondamentali lemmi del capitalismo finanziario: separare il denaro dai cretini.
 
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C’era un anziano australiano, dai modi burberi ma simpatico, che gestiva un baretto nell’area di Jomtien. Qualche anno fa, sentendo qualcosa che non andava bene nel proprio fisico, è tornato in Australia. Appena arrivato, forse anche a causa delle fatiche del viaggio, ha avuto un attacco di cuore che lo ha lasciato seduto su una carrozzella, impossibilitato a tornare nell’amata Thailandia.
In questi giorni una delle donne che lo ha aiutato a gestire il baretto nel quale tante volte mi sono fermato a colazione mi informa che Dave non tornerà più :-(
***​
 
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Il locale Pin-Up Gogo, in WS, cerca lavoranti. Queste le condizioni offerte (‘che magari servono a chi blatera di sfruttamento):
Models 18k baht 10 days, se si arriva ad almeno 60 drinks.
(15k for 50 drinks option.)

A me pare che qui lo sfruttato sia il povero esercente che peraltro si accolla la fiscalità, i complicati rapporti con le autorità di controllo (per dirla in modo diplomatico) e tutti i rischi legati alle ondivaghe dinamiche dei favori del pubblico e delle mandorlette.
 
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