Grande racconto, Dr Grunf, i miei complimenti, è un piacere leggerti ( e una certa nostalgia per quei posti ...)***
2.5.1. Il PumpStation
Idid_2012) Un mio vecchio post: http://community.punterforum.com/showthread.php?t=46544&p=530228&viewfull=1#post530228
Prima tappa Pump Station!
Mi sono preso un paio di settimane e, nel mese di ottobre, sono partito per la mia gitarella fuori porta.
Ho visto e sperimentato molte cose, e proverei qui a raccontarle andando velocemente alla ciccia e riportando soprattutto le componenti personali del racconto, tralasciando le tecnicalità, che sono invece già molto documentate altrove.
Nei giorni delle mie esplorazioni c’erano ancora gli effetti delle inondazioni monsoniche. La città, che già è normalmente incasinata, era praticamente incastrata tra acqua, strade bloccate, traffico e umanità. I tombini stradali sembravano geyser e tutti (bici, auto, moto, camioncini, tricicli, camminanti) se ne andavano tranquilli e pacifici, a passo di lumaca in quel casino galattico.
Io sono arrivato dal lato opposto della strada, che era allagata e non si riusciva proprio a guadare. Chi arrivava in motorino aveva i piedi in acqua, direi che in alcuni punti il livello arrivava a mezzo metro. Così ho camminato fino in fondo, dove c’era una specie di collinetta, ho cambiato mano e sono risalito. La pioggia nel frattempo s’era trasformata in un nubifragio ma restavano tutti tranquilli riparati (malamente) sotto le tettoie lungo i marciapiedi.
Era già sera, ma faceva caldo; per via dell’inondazione mancava l’energia elettrica in tutta la strada, ricordando un po’ un’atmosfera alla Blade Runner. Schizzi dai veicoli che passano, casino generale, semioscurità, risate sguaiate, ragazze che si chiamano dai due lati del torrente come gatte selvatiche. Insomma, a partire da me (avvolto in un plasticone impermeabile) una fantastica umanità!
Quando raggiungo il Pump, è tutto al buio. 'Facciamo tutto con delle candele: it’s more lomantic!” mi dicono, ma mi sembra piuttosto male in arnese. C’è solo UN ladyboy, che mi spedisce al localino a fianco: il Golden Lady!
Entro ma non riesco a vedere molto di golden in questa ennesima topaia allagata. Forse intendevano goldon?
Secondo i forum internazionali il Golden dovrebbe essere un po’ meglio del Pump, che invece starebbe attraversando una fase decadente. Così mi affaccio in questa specie di garage al buio e vedo 4 occhietti, tipo Paperino nella caverna dell’orso. Si tratta di ben DUE oneste lavoranti, parcheggiate alla meno peggio su un divanazzo sgangherato, con i piedi a mollo! Roba da epidemia di colera e tuttavia, lo spirito dell’esploratore prorompe: “all other girls are now mermaids in the flood?” l’ombra, senza scomporsi, emette un suono "onlitughels".
Bene, almeno qui si può parlottare un pochino, anche se ‘ste due spanate, con meshazze bionde ed unghie multicolori sono un po’ troppo trucide per me.
Forse capiscono la situazione, mi pigliano per mano e mi portano a fianco … di nuovo al Pump. Poi cacciano la testa nel buio della porta semiaperta e si annunciano con un “naaaaaahaaaahhhhh!”
Ecco così spuntare dal nulla, un paio di lumini a candela in mano alle perle della casa. Effettivamente rotondette ma carine, sorridenti e divertite dal casino e forse anche dalla possibilità di concludere un affaruccio in una sera un po’ spenta.
Le tipe sembrano sui 20, anche se in realtà è assai improbabile per noi farang azzeccare l’età vera. Se non fosse stato per gli occhialini da porno studentessa avrei avuto qualche remora in più, invece al volo dimentico tutto, allagamenti, piedi a mollo, squallore, vibrioni, ecc. ormai era cosa fatta.
Velocissima trattativa (800ThB per un BBJ lungo quanto si vuole) e si parte per un dedalo di scalette buie e corridoi ancora più gnari. Mi sa che è meglio se non si vede tanto, visto che l’olezzo non è proprio il massimo. Assomiglia comunque allo stesso odore che si sente quasi OVUNQUE, anche nella hall dei 5 stelle. La ricetta è semplice: fritto, misto ad esalazione di fognatura ed umidità al 98%.
Sono stato pure grato all’oscurità per non avermi permesso di si vedere cosa ci fosse di tanto appiccicoso sul pavimento ... comunque arrivati alla nostra reggia è apparso un lettazzo sfatto, con lo stesso materasso impiegato per la mummificazione di Amenophi IV. Ho attaccato le mie robe ad un gancio sulla parete (ma a che cazzo serve ‘sto gancio) ....
Vabbè, tiro e curiosità hanno fatto il danno vediamo ora che fare .... occhialina cerca di far partire un video-CD in tema (senza energia elettrica … ) io mi siedo sul bordo del letto e nel frattempo la pupilla si abitua e .... spuntano, appesi al gancio, dei mazzi di falli, vibratori di ogni misura, grappoli di palline ed altri cosi esplorativi che non voglio neppure sapere a che servano!
Nella poca luce proveniente da luna e candele cerco di distrarmi provando ad individuare l’area di minima cimicizzazione sul materasso eeeee ..... zak! una manina entra nei miei short, più abile di una balia, in un secondo mi scardina l’armatura blindata e parte con una pompa olimpionica! Calda, salivosa, appassionata .... tipina sembrava leggere nella mia testa, meglio di come ci potessi leggere io. Un mestiere elevato ad arte!
Le sue mandorline dietro agli occhialini sono sorridenti e maliziose: senza staccarsi chiede “come va? tutto bene? come mi vorresti? se vuoi ho il vestito da infermiera” … ecc. Roba così ... da pornodelirio :p
Non volendo rovinare la parentesi estatica non riesco a reagire granchè se non giusto uno specifico momento, quando volevo far capire alla zelantissima occhialina che non era in cima ai miei desideri che qualcuno esplorasse i miei pertugi.
Sputazza, sbava, acchiappa i fili di magma e ci giocherella, succhia, risucchia, mugola, io non so bene cosa devo fare ma penso che potrei pure finire qui e non rialzarmi più. La tecnica pompettatoria ha raggiunto su questa nuvola, livelli di sofisticazione semplicemente sublimi.
Poi dal buio arriva occhialina numero due, e s’informa anch’essa: “come va?” (eh…? Chi? Cosa? Dove sono?) comunque sia, elimina velocemente i vestiti e mi si sdraia a fianco. Fanno tutto loro, una in ginocchio davanti, l’altra scende dall’alto ... deliriooooooo, si contendono questo cazzo di augelletto che in quei minuti sembra la cosa più succulenta dell’universo, nel frattempo si tocca, mugola ... dal casino pareva uno zoo di gatti! ... ad un certo punto occhialina-di-sotto me lo tiene con le tette, già belle salivazzate ed occhialina-di-sopra ciuccia invece ciò che ogni tanto fa capolino.
Quello che fino a qualche minuto prima m’era sembrato un infame lupanare ora è il più augusto tempio dell’arte aspiratoria.
Sono lì, immerso in profondi pensieri zen del tipo mmmmmmmm, rrrrrrrr, oooooooo, aaaaaaa, yessssss, immagino che potrei non muovermi più da qui per il resto della vita dell’universo e ... Zap! Torna improvvisamente la luce!
Parte il CD a tutto volume ed in un attimo siamo tutti belli illuminati, davanti ad una vetrata che da’ sulla strada … parapiglia … le due sguaiatone passano dal miagolio alle risate e corrono qua e la con le tettine ballonzolanti, a sistemare tende ed imposte. Uno spettacolo!
Insomma, ripristinato il livello di privacy e ripresa in mano la questione si spruzza con il miglior COE che abbia mai sperimentato, mancia correlata alla mia gratitudine, saldamento di conti e via in mezzo a questa temporanea Venezia asiatica.
(Cos’è un COE? Già: cum on everything)
-cont.