Siccome mi hanno già spennacchiato, ma il lupo perde il pelo ma non il vizio, cercavo il metodo per non farmi infinocchiare ancora.Bisogna disporre di nozioni di ornitologia puffistica. Così' da distinguere le civette dai gufi, dai polli, dalle allodole e dai condor.
Quindi tanta osservazione e assidui zoo safari. Empirismo e scaramanzia.
Sul piano teorico, potrei dirti che sono spesso auto marchiate Marchionne, frequentemente bianche. Ma sul Terraglio ne ho viste all'opera, proprio nei giorni scorsi, due che esulano da questi connotati. Una mi è' stata segnalata con lo sguardo da una Santa Ragazza che stavo per abbordare. L'altra l'ho vista cecchinare un collega che stava caricando la bionda in centro a Preganziol. E' poi sopraggiunta una pattuglia con tutte le insegne tradizionali, per far festa come in disco, tra lampeggianti e riflettori.
Non c'e' una vera regola, un esorcismo o una formula magica. E' sempre una lotteria, un gioco col destino. Le autocivette si nascondono, si dissimulano nell'ombra o nelle file di un parcheggio. A volte non scattano nemmeno su un punter, per poi, con calma, azzannare quello successivo. Piu' che gli abbordatori inconcludenti, prediligono i bocconi piu' succulenti, con la ragazza gia' a bordo. Quindi massima all'erta, occhi aperti e nervi saldi. Sempre che, andando ad allodole, non si voglia finire da polli.
L'ultma volta avrò fatto una decina di giri del trombodromo CORSO USA senza vedere UFO, ma appena fermato sono stato visitato subito da una astronave luminosa con tanto di extraterrestri con pila in mano..
Allora mi assale il dubbio: o di avere una sfiga unica o essendo extraterrestri hanno delle percezioni sensoriali adeguate o per l'appunto delle civette in loco.