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Ottima analisi, io credo però che vadano aggiunte un paio di cose.
La Romania non è omogenea per sviluppo, e in zone più depresse o rurali (quelle dove vedi ancora il calesse coi cavalli, per intenderci) forse trovare un lavoro dopo le superiori non è così scontato.
Credo poi che come in Italia esistano il nero, gli stipendi da fame, luoghi e realtà dove le prospettive non sono così rosee.
Del resto nel sud Italia a me è capitato di sentire da persone che conosco di stipendi in nero da 6-800 euro al mese, che ovviamente non vengono conteggiati nelle medie statistiche.
Figuriamoci se non esiste qualcosa di simile in Romania.
Concordo sul fatto che quasi tutte queste ragazze hanno avuto figli in giovanissima età e/o sono state abbandonate dall'uomo che avevano accanto, alcune rare però non hanno figli (in Terzaghi me ne vengono in mente diverse).
Probabilmente a giocare un ruolo decisivo nella scelta è il fatto di venire in contatto o con qualche amica/conoscente che pratica già la professione e fornisce i giusti contatti, o con qualche figura che si occupa di reclutare, poi va aggiunta della variabilità individuale.
Io ho parlato con un paio di ragazze venute a fare le badanti (una vitaccia che non augurerei a nessuna) prima di passare poi alla vita di strada: magari 900/1000 euro li prendi, ma sei in nero (quale famiglia ti mette in regola in Italia?), perdi praticamente la tua vita, i contatti con i figli o i parenti rimasti al paesello, vivi isolamento sociale, e lavori un sacco di ore al giorno in un contesto con poca privacy.
Per tanto così meglio portare a casa 3/4 volte tanto avendo anche la possibilità di gestirsi un po' di più il tempo e la vita (relativamente, comunque).
Sulla condizione delle badanti, specie ucraine, in Italia esistono alcuni studi molto interessanti.
La Romania non è omogenea per sviluppo, e in zone più depresse o rurali (quelle dove vedi ancora il calesse coi cavalli, per intenderci) forse trovare un lavoro dopo le superiori non è così scontato.
Credo poi che come in Italia esistano il nero, gli stipendi da fame, luoghi e realtà dove le prospettive non sono così rosee.
Del resto nel sud Italia a me è capitato di sentire da persone che conosco di stipendi in nero da 6-800 euro al mese, che ovviamente non vengono conteggiati nelle medie statistiche.
Figuriamoci se non esiste qualcosa di simile in Romania.
Concordo sul fatto che quasi tutte queste ragazze hanno avuto figli in giovanissima età e/o sono state abbandonate dall'uomo che avevano accanto, alcune rare però non hanno figli (in Terzaghi me ne vengono in mente diverse).
Probabilmente a giocare un ruolo decisivo nella scelta è il fatto di venire in contatto o con qualche amica/conoscente che pratica già la professione e fornisce i giusti contatti, o con qualche figura che si occupa di reclutare, poi va aggiunta della variabilità individuale.
Io ho parlato con un paio di ragazze venute a fare le badanti (una vitaccia che non augurerei a nessuna) prima di passare poi alla vita di strada: magari 900/1000 euro li prendi, ma sei in nero (quale famiglia ti mette in regola in Italia?), perdi praticamente la tua vita, i contatti con i figli o i parenti rimasti al paesello, vivi isolamento sociale, e lavori un sacco di ore al giorno in un contesto con poca privacy.
Per tanto così meglio portare a casa 3/4 volte tanto avendo anche la possibilità di gestirsi un po' di più il tempo e la vita (relativamente, comunque).
Sulla condizione delle badanti, specie ucraine, in Italia esistono alcuni studi molto interessanti.