L'evasione in Italia al 2-3%?? Ho letto bene? E che siamo in norvegia? Conta poi tesoretti vari provenienti da eredità di soldi e case, soldi da attività illecite (non rientrano nelle statistiche dell'evasione che comunque è al 25%,non 2)... Se ti basi sulle dichiarazioniddei redditi non avrai mai un quadro realistico delle disponibilità economiche delle persone.
Ciao stica, ti rispondo brevemente, perché la finalità dell'ultimo scambio di battute era solo stimare gli introiti plausibili delle ns. amichette e non tediare i colleghi con un'analisi dell'evasione delle tasse in Italia, che è ragionevole stimare attorno al 20-25%, come hai giustamente scritto anche tu
Forse mi sono spiegato male, ma ciò che ho scritto è che, se c'è un 1% di italiani che dice di guadagnare >100k, quelli che realmente guadagnano quella somma potrebbero essere il 2-3% della popolazione. Oppure, se c'è un 10% di nostri connazionali che dice di guadagnare >38k, quelli che realmente li guadagnano potrebbero essere il 20%.
Quindi, per ogni contribuente ricco / benestante onesto, ne ho stimati 1 o addirittura 2 disonesti
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Con tutti i controlli incrociati che ormai ci sono, penso però che si tratti prevalentemente di elusori, che cercano di posizionare il reddito visibile appena sotto i massimali dei vari scaglioni e/o di frammentare il patrimonio tra vari parenti o prestanome ...
Riguardo alla
Norvegia, aveva pensato di andarci tantissimi anni fa la celeberrima Juliette le Perlettin di Osio Sopra, ma - quando il suo contatto in loco le ha dato un'idea dei possibili guadagni - ha pensato bene che fosse meglio starsene in Italia
io mi chiedo perche i vari comuni interessati non pensino ad una sorta di permesso da far pagare alle ragazze,diciamo un 50 euro a sera .
vogliamo metterci anche un patentino rilasciato dal comune per poter esercitare,cosi da sapere eta e se c'e dello sfruttamento.
mettere a disposizione una spazio per intrattenersi con le girl cosi si evitano imboschi che danno fastidio agli abitanti della zona.
che ne pensate? altre idee?
Una o più parti del sistema che descrivi tu (registrazione delle ragazze, pagamento delle tasse, controlli medici obbligatori, zone in cui la prostituzione è tollerata/vietata) sono già in vigore in Austria e in Germania.
Nella maggior parte delle città tedescofone, la prostituzione su strada di fatto non esiste più, ma in compenso ci sono miriadi di laufhaus o FKK e, anziché fare "vasche" con la macchina, le si fanno a piedi nei corridoi di un palazzone
Dove però è ammessa e ancora ben radicata (Berlino, Amburgo, Colonia, Essen, Monaco di Baviera, Vienna, etc ...), la zona OTR è sempre bene individuata, di solito periferica e all'interno di zone logistiche o industriali (mi pare che anche Vicenza abbia provato a implementare un'ordinanza analoga, ma che la maggior parte delle OTR siano rimaste sul vialone tradizionale).
Solo a Berlino è davvero centralissima (Kurfuerstenstrasse e Oranienburgerstrasse, anche se quest'ultima si è praticamente svuotata), mentre a Monaco di Baviera è in un quartiere semi-centrale di uffici (Hansastrasse). A prescindere dalla localizzazione rispetto al centro della città, in Germania la zona tollerata è comunque vicina ad alberghi a ore o laufhaus, in cui le ragazze devono assolutamente andare a intrattenere i propri clienti. Se si viene colti in flagrante a consumare in macchina dalla Polizei, le multe sono salate, sia per il cliente che per la OTR. In compenso, gli alberghi a ore sono economici, perché chiedono 10-15 euri per la 1/2 ora e non obbligano a spendere 30-45 euri per occupare virtualmente la camera per N ore.
Se non ricordo male, a Colonia e a Essen, la zona OTR è addirittura una piazza periferica completamente recintata con alte barriere che ostruiscono la vista dall'esterno, con un percorso obbligato al suo interno e con una serie di tettoie sotto le quali si può parcheggiare la macchina, anche se in realtà la maggior parte delle ragazze è munita di una propria roulotte. Vi assicuro, però, che questo tipo di "lager" è qualcosa di squallidissimo e che vi farebbe passare la voglia di andare a OTR
Vienna ha invece scelto una zona industriale periferica, che però è priva di alberghi a ore nelle vicinanze, per cui tutte le ragazze si sono munite di propri van tipo Ducato, il cui pianale di carico è stato arredato a mo' di alcova, in modo da potervi intrattenere i clienti. Come in tutti i posti del mondo, il vicinato non è comunque contento della presenza delle OTR e quindi leggevo che la Polizei sta comunque usando vari pretesti (van non in regola con la revisione, regolamento comunale che teoricamente vieterebbe di dormire in macchina, etc ...) per mettere i bastoni fra le ruote.
Non so come funzioni esattamente in Germania, ma in Austria le ragazze che vogliono esercitare la professione devono per certo
registarsi, sia per ragioni fiscali che sanitarie. Passato il primo
controllo medico, ottengono la "carta verde", che devono sempre avere con sé, perché la Polizei passa abbastanza frequentemente a verificare i documenti e multa (e allontana dalla strada) quelle che ne sono prive o che non si sono sottoposte alle verifiche sanitarie periodiche (che mi pare siano addirittura settimanali!).
Per inciso, in tutti i laufhaus tedeschi sono presenti innumerevoli cartelli che ricordano l'obbligatorietà per legge del condom (immagino anche per le prestazioni orali), ma suppongo che nessun poliziotto sia mai entrato a controllare in stanza (né penso che abbiano organizzato operazioni con agenti-donne sotto copertura ...).
Riguardo alla
tassazione, suppongo che le signorine debbano pagare un forfait annuale o mensile, perché non ho mai visto una OTR emettere regolare ricevuta, neppure in Austria o in Germania
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Ricordo che in una città tedesca (forse a Bonn) avevano attivato un sistema con ticket giornalieri da prelevare da una apposita macchinetta (tipo parcometro), ma non so se sia tuttora in vigore. Anche se in teoria sono registrate, le OTR hanno comunque difficoltà a farsi affittare normali appartamenti (probabilmente perché i regolari proprietari hanno poi timore che ospitino i clienti a casa), tanto è vero che quasi tutte stanno in residence con camere singole e ambienti di servizio comuni, dove pagano affitti abbastanza salati (anche 800-900 euri al mese).
Credo che tutte queste regolamentazioni siano state abbastanza efficaci nel delimitare la zona OTR al di fuori dei quartieri più residenziali, nel tutelare meglio la salute delle operatrici e dei loro clienti e nel generare un ragionevole gettito fiscale. Anche se poi tutto il mondo è Paese, perché tutti avrete letto che circa un anno fa il celeberrimo Artemis di Berlino era stato sequestrato dall'autorità giudiziaria, per un colossale caso di evasione fiscale da parte dei proprietari.
Che queste regolamentazioni siano state invece efficaci nel controllare il fenomeno dello
sfruttamento, nutro seri dubbi. Anche nei Paesi tedeschi, la signorina è fiscale sui tempi (forse anche più che da noi) e a inizio/fine incontro invia sistematicamente un messaggino WA di controllo allo "iuby" (o "sufletul" o "schatzi" ...) di turno, che sicuramente incamera una buona fetta degli introiti. A Vienna, i "pappa" della situazione girano impunemente con le loro Mercedes o BMW con targa rumena (il più delle volte di Giurgiu o Buzau) o bulgara, per cui immagino che si tratti di uno sfruttamento "familiare" e che la magistratura abbia le armi spuntate per combatterlo. L'unica differenza è che, nei Paesi tedescofoni, per ragioni di contiguità geografica ci molte più ungheresi (mentre noi dobbiamo accontentarci della sola Vanessa di Arosio
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) e sono invece del tutto assenti le albanesi.
Ciò detto, sarebbe probabilmente ragionevole importare una regolamentazione analoga anche in Italia, per cercare di trovare un compromesso fra le esigenze di tutti (ragazze, clienti, residenti e fisco). Però penso che ci siano anzitutto vincoli legali pregressi (convenzioni internazionali firmate, legge Merlin, etc ...), che di fatto impediscono di passare da un sistema "so che il fenomeno c'è, ma fingo di non vedere" a un sistema regolamentato. Sicuramente Franco ha già fatto un'ampia disamina di questi aspetti, da qualche parte.
Se anche non ci fossero questi paletti, sono però dubbioso che i residenti di un Comune sarebbero disposti ad accettare formalmente il meretricio su strada vicino alle loro case, anche in cambio di un extra-gettito fiscale che permettesse di ridurre la loro imposizione locale (sulla casa, sui rifiuti, etc ...). Il Sindaco che dovesse introdurre ufficialmente una zona OTR (fosse anche nella zona industriale di Lentate, per fare un esempio) non verrebbe probabilmente rieletto, alla tornata successiva. E' molto più semplice e d'impatto mediatico emanare un'ordinanza (o un aggiornamento del regolamento di PS) assolutamente proibizionista, ben consapevoli sin dall'inizio che lo stesso sarà applicato a macchia di leopardo, una sera sì e dieci no. Tanto, dal punto di vista del gettito, credo che 200-300 multe all'anno a noi punter (20-30 kEur) valgano più o meno quello che si potrebbe raccogliere obbligando le signorine a pagare un ticket per l'occupazione del suolo pubblica da 10 euri a sera (di più credo che diventerebbe sfruttamento, come scriveva stica).
Ciao!