Buongiorno
@immenso , premesso che non avrei voluto partecipare, ma ho una forte curiosità personale, estraggo una parte dal tuo discorso poco sopra:
"Paghi comunque un biglietto per entrare, no? Tanto basta per essere complici, anche se non vai con loro."
Una cosa non mi torna, se solo pagando un biglietto di ingresso mi rendo complice dello sfruttamento...ehm...ergo i locali sfruttano la prostituzione?
Mi pare inveritiero in base a quello sostenuto dai locali relativamente alla legge austriaca.
Se fosse, sarebbe il locale a definire costi e prestazioni... Mah... Forse ho inteso male... Ovviamente la mia è curiosità scevra da vena polemica.
Al netto che ognuno vive il locale come meglio crede, personalmente non mi ritengo "complice" ad entrare in Fkk (ma sono ancora Fkk?), solo pagando un ingresso, ma essendo un ambiente borderline, si sa che nella fascia grigia bisogna cedere a compromessi...
Corretto il tuo post.
Qui sarebbe necessaria una risposta elaborata che vedo di ridurre al nucleo della questione il più possibile.
L'oggetto dei miei post riguardava la tesi di un utente che ritiene di non andare con una etnia perché - al netto delle remore personali per le condotte truffaldine che sarebbero adottate proprio da quella etnia - le appartenenti alla stessa sarebbero maggiormente oggetto di sfruttamento e lui non vuole rendersi complice (parola usata da lui) di questo sfruttamento.
Ho solo fatto notare che se il problema è non rendersi complice dello sfruttamento, l'unico modo per non farlo non è quello di non frequentare una certa etnia, ma di non farlo con nessuna, quindi di non mettere proprio piede nel locale dove vuole recarsi.
Poi bisogna chiarirsi sul termine "sfruttamento".
Tu chiedi (parliamo sempre di FKK): "i locali sfruttano la prostituzione?".
Ovviamente se s'intende per sfruttamento l'introito di una parte del guadagno delle ragazze, assolutamente no.
Che poi senza le ragazze ci sarebbe da indagare quanta gente frequenterebbe quei locali, questo esula dallo sfruttamento di cui stiamo parlando (tra l'altro, come noto ai più, periodicamente le ragazze non intervistate dalla Polizia che chiede loro se lavorino volontariamente o siano sfruttate).
La legalità dei locali tuttavia, in assoluto, non esclude che ci siano ragazze che lavorano in Club i cui guadagni poi non restino a loro, ma siano intascati da altri che, appunto, le sfruttano.
Non mi sembra si dire nulla di nuovo.
Quindi possono benissimo non essere sfruttate dai locali, ma esserlo da altri.
L'unico modo quindi per essere sicuri di non essere complici, e questo premeva all'utente, è di non frequentare prostitute
tout court, perché lo sfruttamento c'è per tutte le etnie.
Ed evitarne una, perché maggiormente colpita - stando ad un articolo on line - non assicura che anche altre ne siano esenti.
Chiudo cosi.
Mai con nessuna ragazza di FKK in decenni di frequentazione ho avuto il sentore di trovarmi davanti ad una persona che non avesse scelto di stare lì.
Il che non vuol dire che non avrebbe preferito essere altrove e che ci stia solo per fare tanti soldi in fretta (cosa che accomuna pressoché tuttele professioniste).
Io parlo per me, ovviamente, ma credo che sia un sentimento comune a tutti quelli che leggono qui, e che pur non conoscendo credo alla fine siano delle brave persone che vorrebbero solo divertirsi onestamente e non sono neppure sfiorati dall'idea di alimentare qualcosa di illegale o di rendersi complici di chicchessia.
Né mi sono mai sentito complice di qualcosa perché (forse) a casa il pimp saccheggiava il salvadanaio.
Però in assoluto, se mi fossi posto il problema dell'utente, non avrei fatto altro che concludere che l'unica è non frequentare prostitute in qualsiasi ambiente, dato che non hai mai la certezza al 100% che la ragazza che ti trovi davanti non sia sfruttata da qualcuno, e questo esula all'etnia e dai contenuti, condivisibili o meno, di articoli online.
Insomma, dire che non vado con rumene perché, oltre alle dubbie condotte, sono più sfruttate di altre ed io non voglio essere complice di questo, è una foglia di fico.
L'unico vero modo per essere certi di non essere complici è non andarci, a prescindere dall'etnia e dal luogo in cui operano.
Spero di essere stato chiaro ora.