Mercanteggiatore è una parola inflazionata dalle puttane respinte. E dico puttane, che è un termine che non uso mai perché al pari di mercanteggiatore è un termine teso a screditare e offendere. Perché se da un lato esistono individui prevaricatori, miserabili e inopportuni, capita anche la fattispecie della pay che si rifugia dietro questa accusa quando in qualche maniera si sente respinta o ferita nell’orgoglio. Negli anni sono stato additato come putrido, vecchio, maleducato, maleodorante, frocio, stronzo e a volte anche mercanteggiatore. È successo sempre quando qualcosa è andata storta o quando abbia salutato, ringraziato e sia passato oltre. La prima volta lei era arrogante e frettolosa al telefono, mi chiese perché avessi glissato l’offerta e le dissi che i suoi extra per ogni cazzo cozzavano con la top experience che millantava. Quindi fui tacciato come mercanteggiatore. Per come la vedo io c’è poco da mercanteggiare dopo aver detto “grazie non mi interessa”, ma vebbé. L’ultima volta una sbadata che doveva fissarmi appuntamento alle 12, penso’ bene di vedere prima la giornata come le andava, mi scrisse alle 15 “vediamoci alle 16”, a me avevano iniziato a girare i coglioni già alle 14 e le dissi che con queste premesse era meglio se me ne stavo a casa. Anche in quel caso fui mercanteggiatore. Perché poi? Boh!
“Mercanteggiatore”, inteso nell’accezione negativa, è quello che cerca ciò che a Napoli chiamiamo “le scuse del cattivo pagatore”. Pretesti insomma. Uno che chiama una escort per la prima volta, lei ha le tariffe belle esposte nella scheda escort forum, e chiede uno sconto. Oppure uno che si presenta e fa “ma nella foto eri castana ora sei bionda” e pretende di pagare di meno dopo che la tipa ha speso pure i soldi per farsi il colore.
Per il resto esistono una miriade di casi in cui si instaura una sorta di trattativa che si può ritenere più o meno legittima.
Un tempo le otr la sparavano alta di proposito perché sapevano che il cliente avrebbe trattato a prescindere. Era abitudine consolidata. Ora non saprei perché non lo faccio da anni.
I rapporti di fidelizzazione spesso muoiono per un difetto di comunicazione. Non ne so niente ma mi è stato raccontato qualcosa. Il cliente può dare inputs ma mai chiedere esplicitamente. Poi sta alla pay venire in contro o fare orecchie da mercante. È come quando vuoi una carezza ma non la chiedi altrimenti sa di artificioso. Se invece è spontanea diventa cibo per il tuo ego.
Tempo fa ho adottato tutti gli stratagemmi previsti dalla psicologia inversa al solo fine di sodomizzare un’operatrice che non concede lato b. Beh, anche quello è una sorta di mercanteggiare.
In un negozio, la trattativa talvolta è legittima in altri casi squalificante e inappropriata.
Rispondere al quesito del thread non può prescindere la situazione in cui si contratta e il fine della contrattazione.
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