Leggi l'articolo DATAVIRUS: il lockdown per gli anziani può servire? sul sito dell'ISPI.
www.ispionline.it
Secondo uno studio dell’Ispi, con l’isolamento degli over 60 i morti sarebbero 10 volte meno. Ma non è così immediato decidere di isolare gli anziani
www.open.online
Cito testualmente dall'ultimo articolo di Open:
"Come dice a La Stampa il geriatra Raffaele Antonelli Incalzi, nei casi più complicati non è escluso che si possa morire di lockdown. Con un’isolamento generazionale «avremmo effetti positivi sulla mortalità da Covid, ma potrebbe aumentare quella legata ad altre patologie», spiega Incalzi. A partire dallo scompenso cardiaco fino al diabete, fino all’insufficienza renale e respiratoria. Senza dimenticare la «depressione legata alla privazione degli affetti» e il peggioramento della condizione fisica legata alla diminuzione del movimento."
Tradotto: preferiamo che la depressione colpisca i giovani con tutta la vita davanti o i malati oncologici. Senza contare un altro bel carico di debito pubblico che le nuove generazioni si ritroveranno sul groppone.
Cinema, teatri e musei chiusi, ma chiese sempre aperte.
Bar aperti fino alle 18 (indovinate chi ci va?), ma scuole ed università chiuse.
Scuole ancora costrette a chiudere senza dare uno straccio di garanzia ai genitori costretti a stare a casa da lavoro, negli altri casi ci devono pensare i nonni, che andrebbero protetti.
Ma forse è meglio andare avanti così per i prossimi 5-6 anni, contenti voi...
Vai tranquillo, se tu avessi avessi più di 60 anni, o 70, scegli tu e ti dicessi "Mi dispiace caro mio, ma per tutelare l'igiene mentale di tuo nipote lasicamo andare in malora la tua salute fisica invece, fino all'estremo sacrificio" che mi risponderesti?
Mi risponderesti per caso "Ah sì sì, scusa hai ragione, anzi mi vado direttamente a buttare sotto il treno io, adesso"?
Singolare tutta questa preoccupazione sulla salute mentale dei giovani, e della scuola, quando fino a 5 minuti fa li riempivamo di TV e internet spazzatura, a scuola ormai non gli insegnavamo più niente (a proposito, visto che siamo in un forum quasi a tema, qualcuno si è mai preso la briga d'introdurre l'ora di educazione sessuale nelle scuola pubbliche, magari abolendo quella di religione?) e per il resto, sempre nel loro tempo libero, li lasciavamo iniziare a bere, drogarsi e iniziare a fare uso di psicofarmanci (spesso in modo clandestino) già alle scuole medie inferiori.
Non parliamo poi del fatto che, il manuale d'istruzioni del perfetto genitore non esiste e mai esisterà ma, ultimamente, su questo fronte, parecchia gente risulta latitante nei confronti dei propri figli (poi ci lamentiamo se in caso di separazioni e divorsi gli assistenti sociali e gli psicologi dei tribunali dei minori, "cattivi", li "portano via" ad uno o entrambi degli ex cogniugi).
Non sarà che tutto interessamento nei confronti dei minori è un po' "peloso" e, come già scritto in queste pagine, il vero problema è che, dovendo richiudere le scuole, di nuovo si pone il problema per i genitori di dove parcheggiare i figli?
Sai qual'è il vero problema nei confronti dei giovani che vedo io?
Il problema sarebbe "garantirgli" un lavoro che gli possa dare una vita dignitosa e che valga la pena di essere vissuta.
Ma qui non sarebbe solo compito della poltica, bensì del mondo economico e della società civile tutta...